Misano Adriatico, fra mare e cultura

Tranquillità tra Riccione e Cattolica
Scritto da: chefren74
misano adriatico, fra mare e cultura
Partenza il: 01/08/2010
Ritorno il: 15/08/2010
Viaggiatori: 2 adulti + 1 bimbo
Spesa: 3000 €
Abbiamo sempre avuto la passione dei viaggi all’estero, ma da quando abbiamo un bimbo piccolo la scelta delle vacanze estive è sempre ricaduta sull’Italia. Quest’anno abbiamo scelto la riviera romagnola, volevamo però evitare il trambusto e la frenesia delle località più gettonate e così la nostra scelta è ricaduta su Misano Adriatico, piccolo centro tra Riccione e Cattolica, praticamente al confine fra Romagna e Marche, scelta più che mai azzeccata perchè accanto agli stereotipi tipici della riviera romagnola abbiamo unito interessanti escursioni culturali e paesaggistiche. Ma cominciamo dal clima. Alle spalle di Misano e immediatamente a sud il paesaggio si fa nettamente collinare, il promontorio stesso di Gabicce che si può ammirare da Misano nè è la prova: i venti che soffiano dalle colline e specialmente il Garbino come è chiamato il Libeccio da queste parti, è una brezza di terra che rende più sopportabile l’aria dei giorni più caldi e afosi. La struttura di Misano può essere definita raccolta, un piccolo centro dove c’è tutto, da bar, ristoranti, salagiochi e parchi per bambini, camminata lungomare con radiodiffusione e molti altri divertimenti, tuttavia la sensazione che si respira è quella dei grandi spazi, non c’è la calca dei centri più grossi, probabilmente perchè una strada separa dagli stabilimenti balneari e dalla spiaggia e perchè verso sud, verso Cattolica l’alternarsi di campeggi e graziosi beach restaurant, senza il furore edilizio di molte altre località della riviera, gli regala un’aria più selvaggia, aperta e vivibile. Verso Sud Misano confina con il porticciolo di Portoverde, facilmente raggiungibile a piedi o in bicicletta, un angolo che sembra rubato alla Sardegna vipposa, deliziosi ristoranti di pesce si affacciano sul porto e sugli yacht attraccati, bar d’atmosfera e ricche serate dedicate alla musica, al ballo o alla cultura, lo trasformano in un alternativa più che valida alla Romagna più classica. Le case tutte bianche con persiane blu o verdi a seconda della zona sono un piacere per gli occhi. Ma come dicevo. è sufficiente spostarsi di pochi chilometri per arricchire la propria vacanza balneare. A un’ora da Misano l’accoppiata San Marino, San Leo è un ottimo mix per tuffarsi nel nostro medioevo. Più “vera” la seconda località, dove fu imprigionato il Cagliostro, si rivela invece più commerciale San Marino, eppure affascinante sotto molti aspetti, dalla perfetta tenuta delle sue cinte medievali ai vicoli zeppi di negozi, souvenirs d’ogni genere alle mostre e percorsi culturali che si celano dietro ogni curva. In un solo giorno abbiamo contato 5 mostre, da quella dei Licantropi/Vampiri al museo delle Cere. Il consiglio, per chi visita San Marino, è quello di mettersi l’anima in pace, munirsi di 100 euro e visitare tutto, poichè tutto, anche fare la pipì, è a pagamento. A 5 minuti da Misano si trova però un’altro castello, quello di Gradara, famoso per la storia d’amore fra Paolo e Francesca, anch’esso tenuto in uno stato pressochè perfetto. Il giorno stesso abbiamo visitato Urbino, nelle Marche, distante un’oretta, poco più, da Misano. Splendido il paesaggio collinare che sfila ai lati, mentre percorriamo la strada che ci porta nella città di Raffaello, splendida la vista che si gode dalle sue mura e splendida la città, patrimonio mondiale dell’Unesco. Sempre da Misano, raggiungibile anche in bicicletta, c’è l’acquario di Cattolica, struttura voluta da Mussolini e solo successivamente adibita all’uso attuale. Molto interessante e divisa in quattro percorsi didattici, ci ha permesso di guardare da vicino squali e murene, pinguini e meduse, camaleonti e rettili tropicali, ascoltare le voci degli animali marini e ripercorrere la splendida storia della navigazione. Da non perdere infine la salita a Gabicce Monte. L’ultimo giorno di vacanza ci siamo riservati una cena in uno dei ristoranti posti sulla sommità del promontorio, da cui la sera, è uno spettacolo guardare il mare e le mille luci della Riviera.


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