Italia coast to coast
Io e il mio fidanzato da ormai 8 anni, ogni anno esploriamo nuove mete, quest’anno abbiamo deciso di fare una vacanza di diverse tappe per spezzare il lungo viaggio per visitare l’Abruzzo.
Indice dei contenuti
Si parte direzione Toscana
La partenza da Genova è stata il 19 agosto e la prima tappa raggiunta dopo circa 4 ore è stata in Toscana, in Maremma, precisamente a Manciano.
Attraverso Booking ho prenotato una country house, la nostra prima esperienza in un alloggio del genere e ne siamo più che soddisfatti. Appena arrivati l’accoglienza alla Pianaccia Country House è stata più che positiva, la struttura nuova e immersa nel verde della campagna toscana; dopo aver lasciato in camera i bagagli ci siamo recati alle Terme di Saturnia dove l’acqua è a 37.5, può sembrare impensabile o da pazzi immergersi a quella temperatura, ma in realtà è rigenerante e quando si esce sembra che faccia più fresco fuori che in acqua. Abbiamo fatto visita alle famose Cascate del Mulino dove purtroppo c’era talmente folla che non siamo riusciti a stendere il telo, quindi, abbiamo poi optato per andare a Pitigliano, un borgo costruito scavando il tufo, alla vista è davvero straordinario. Dopo aver parcheggiato l’auto abbiamo passeggiato tra i vicoletti dove è impossibile non rimanerne affascinati, gallerie d’arte, negozietti di souvenir, la Cattedrale, i Palazzi e la Fontana delle Sette Cannelle, e le cinta murarie.
Ritorniamo a Manciano per cena, su suggerimento della padrona della country house andiamo a gustarci un bel piatto di antipasti di salumi al Miravalle e per concludere i tipici cantucci col vin santo.
E ora direzione Arezzo
Il giorno successivo partiamo in direzione Abruzzo, passando per Terni, Rieti fino ad arrivare a Crecchio, in provincia di Chieti, dove ci attendeva il Casale905, anche questo prenotato tramite Booking.
Se volete trascorrere una vacanza senza pensieri in tutta tranquillità l’Abruzzo è il posto giusto. Una regione piena di meraviglie naturali per gli occhi e prelibatezze per il palato. Località che ancora non sono destinazioni turistiche, e che apprezzo perché solo così ho potuto godere al meglio i posti, la natura selvaggia, l’autenticità dei luoghi. Anche se, tuttavia, con un minimo di accortezze in più per valorizzare la bellezza di questa terra sarebbe solo che positivo. Una bellezza che è tanto verde, ogni tanto blu, e altre volte marrone, con qualche chiazza di bianco delle mucche al pascolo, altre volte ancora di un azzurro limpido dei fiumi. La gente è semplice, sembrerà non molto accogliente ma qui è come se il tempo si sia fermato, il marketing non esiste, le strategie per attirare turisti tantomeno, e se hai strane voglie di qualche prodotto esotico trovi “solo” quello che offre la terra o il mare o il fiume, esclusivamente prodotti locali di una qualità unica. Se sei nei pressi di un fiume il menù del ristorante sarà a base di pesce di fiume, come in un ristorante nei pressi di Popoli in cui ci siamo fermati per pranzo, offriva pesce del vicino Fiume Tirino. Se decidi di andare a visitare le simil palafitte, ingegnose macchine da pesca: i famosi trabocchi, mangerai solo pesce fresco anzi freschissimo pescato al mattino, il vero km 0 qui esiste, il tutto a prezzi molto contenuti. Non sembrerà vero di pagare così poco per un fritto di pesce, oppure di non aver problemi a parcheggiare l’auto per andare in spiaggia, di non avere l’incubo di avere un bel rifornimento di monetine da inserire nel parchimetro perché non esiste. Noi siamo stati alla spiaggia Ripari di Giobbe, dopo aver lasciato l’auto c’è una scalinata per raggiungere il mare, la vista dall’alto è meravigliosa e pensi nonostante sia Adriatico non è poi così male, anzi! La spiaggia è una corta e stretta lingua di sassolini bianchi, la spiaggia è attrezzata di docce, lettini e bar.
Tra mare, fiumi, e tante meraviglie
Non hai più voglia di mare? E allora si va al fiume, qui c’è il torrente più limpido d’Europa: il fiume Tirino. Ero molto scettica alla vista delle foto su internet ed ero quasi convinta che fossero foto ritoccate, invece è veramente azzurrissimo, suggestivo e gratificante tuffarsi nell’acqua a 14 gradi, qui si possono fare anche escursioni in kayak o a piedi o in bici.
Stufo del fiume? A pochi km trovi borghi meravigliosi, arroccati tutti da scoprire, come: Capestrano, Santo Stefano di Sessanio, Rocca Calascio, e ancora più su, dopo diversi dolci tornanti sbucherai in una piana. Un immenso altopiano lungo 20 km, con un paesaggio lunare, il così chiamato “piccolo Tibet”, per poi vedere sbucare la vetta più alta dell’Appennino: sua maestà il Gran Sasso. Lì puoi fare escursioni ai rifugi, o semplicemente riposarti steso sull’ erba tra le stelle alpine e altri fiori, visitare l’osservatorio astronomico, entrare nell’ ostello più alto d’ Europa e salire sulla funivia ora dismessa che fa parte del museo. Per il pranzo basta seguire i segnali di fumo e il profumo di brace, ecco che a poca distanza trovi il rifugio mucciante, all’esterno c’è sempre gente indaffarata a grigliare i tipici arrosticini abruzzesi e quant’altro, e poi, quando tutto è pronto accomodati ai tavoli ad assaporare il marcetto ed i salumi, circondato da buona compagnia e dal panorama naturale.
Abruzzo delle meraviglie
L’Abruzzo offre un’infinità di cose: natura incontaminata, itinerari ed escursioni, eccellenze enogastronomiche, borghi, mare, spiritualità e cultura, mille attività, come già spiegato, l’unico neo è il come potrebbero diventare attrazioni e di conseguenza portare benefici economici a una terra comunque povera, ma non vengono proposte. Tuttavia, se siete alla ricerca di un posto selvaggio senza tante pretese rimarrete sicuramente soddisfatti, e quando tornerete a casa rimpiangerete la tranquillità, l’aria pulita grazie alla scarsa industrializzazione e al tanto verde che caratterizza questa regione.
La nostra vacanza in Abruzzo termina con la visita della parte nord del Parco Nazionale del Gran Sasso, ovvero Isola del Gran Sasso, qui i piccoli borghi sono in fase di ristrutturazione e alcuni luoghi ormai abbandonati, le cascate del Ruzzo sono in stato terribile, si vedono solo in parte, è un vero peccato perché se valorizzate sarebbero una fonte di attrazione. Abbandoniamo l’Abruzzo con un po’ di tristezza e iniziamo il lungo viaggio del ritorno verso casa.
Una tappa nelle Marche
Facciamo tappa nelle Marche, sulla Riviera del Conero, precisamente a Sirolo, un bel borgo medievale di mare, raggiungiamo la piazzetta da cui si ammira uno scenario unico: un monte che s’innalza improvviso a picco sul mare, con spiagge di ciottoli bianchi e un mare azzurrissimo. Purtroppo inizia a piovere e quindi non proseguiamo per la spiaggia ma torniamo in macchina per proseguire il viaggio. Decidiamo di fermarci per la notte a San Marino. Dopo diverse curve finalmente arriviamo alla più antica Repubblica d’Europa, ci addentriamo nel centro storico medievale circondato da mura e per le viuzze acciottolate, ammiriamo il panorama dall’alto in notturna. Dopo cena torniamo all’hotel La Grotta nel cuore del centro storico dove trascorriamo la notte. Il mattino seguente ci attende una buona colazione nella sala dell’hotel, dopodiché facciamo una passeggiata e sbirciamo nei negozietti che la sera prima erano già chiusi. Inutile dire che si tratta di un gioiello, nominato peraltro sito UNESCO. Concluso il giro per negozi riprendiamo l’auto e dopo ore ed ore in autostrada in coda finalmente arriviamo a casa.
Sono stati 5 giorni molto intensi, sicuramente non ci siamo riposati ma siamo entusiasti di ciò che abbiamo visitato. Tornerò sicuramente in futuro in Abruzzo per visitare quello che non sono riuscita a vedere, con la speranza che qualcosa nel tempo cambi in meglio senza rovinare l’autenticità di questa terra meravigliosa.