RODI: L’INCANTO DI UN ADDIO di 22/29 agosto 2005

La Grecia, ormai lo so, è qualcosa di familiare per la mia pelle, perciò tornare al suo mare e alla sua gente è un po’ come tornare a casa. L’avevo promesso, dopo l’indimenticabile primo incontro(Atene e Creta), e l’ho mantenuto. Sono tornata. A Rodi stavolta, una delle tante splendide isole che ho segnato nel mio elenco dei luoghi da...
Scritto da: May B
rodi: l’incanto di un addio di 22/29 agosto 2005
Viaggiatori: in coppia
Spesa: 1000 €
La Grecia, ormai lo so, è qualcosa di familiare per la mia pelle, perciò tornare al suo mare e alla sua gente è un po’ come tornare a casa.

L’avevo promesso, dopo l’indimenticabile primo incontro(Atene e Creta), e l’ho mantenuto.

Sono tornata. A Rodi stavolta, una delle tante splendide isole che ho segnato nel mio elenco dei luoghi da “toccare” con l’anima aperta e protesa che solo un viaggiatore innamorato del mondo può capire.

Beh Rodi allora. Col suo mare miracolato dal signore, il suo caldo africano, la sua natura selvaggia, la gente “antica” e vivace, i porti, i castelli, le case “spallate”, il cemento odioso e deturpante, le strade lunghissime, i colori accesi, i profumi terrestri e malinconici.

Naturalmente dovete vedere la città medievale di Rodi, le cinta murarie perfettamente conservate, segno di civiltà e amore per il “proprio” che difficilmente si riscontra in Italia, il porto dal sapore veneziano, i giardini splendenti.

La bellissima città di Lindos, che sembra uscita da una cartolina. Magnifica e preziosa, arroccata su un monte che non la fa passare inosservata. E giù la baia di San Paolo e il piccolo golfo dove troverete ogni specie di pesce, con un mare da fare invidia ai carabi.

Prassonissi, dove l’Egeo e il Mediterraneo si sfidano a duello separati da un sottile istmo di sabbia che li tiene a distanza.

La baia di Anthony Quinn, che sembra Isola Bella a Taormina, impronunciabile la sua bellezza.

Il paesino di Sianna, una strada con poche botteghe che vendono miele e liquori, che sembra non avere niente ma che invece ci ha regalato un pomeriggio da incorniciare in compagnia di un anziano greco che per parlare con noi usava un taccuino e una penna, che c’ha raccontato a gesti del capitano dei carabinieri Mario e del tempo della guerra, che ha mestamente ricordato che a Sianna ormai vivono solo 120 persone, che 3000 siannesi sono emigrati in Australia, che la vita va così, che lo vogliamo o no.

Alla fine, mentre dicevo addio a Rodi, con un ultimo sguardo l’ho abbracciata commossa e grata, perché come una grande madre mi ha donato la sua bellezza e la sua memoria, e come solo le madri sanno fare mi ha lasciato andare con tutta la dolcezza e la malinconia nel cuore.

MB



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