Il SentierElsa è un percorso immerso tra boschi e sorgenti termali che ti farà scoprire un lato nuovo della Toscana
Passa attraverso il Parco Fluviale dell’Alta Val d’Elsa, nel comune omonimo, ed è un percorso di trekking considerato tra i più belli della Toscana: il SentierElsa è adatto a tutta la famiglia, abbraccia i colli senesi e si snoda lungo le rive del fiume nel tratto che costeggia l’abitato, creando un piacevole rifugio di pace.
Il percorso del SentierElsa che attraversa natura e storia
Caratterizzato da un susseguirsi di ponticelli, guadi, attraversamenti, cascate, piscine naturali e rocce, il percorso del SentierElsa unisce il ponte di San Marziale al ponte di Spugna in circa due chilometri, all’interno del Parco Fluviale dell’Alta val d’Elsa, un’area naturale protetta istituita dal Comune e dalla Regione Toscana nel 1997, dove si trova anche una sorgente termale che risale all’epoca etrusca. Accompagnati dal fiume che scorre, si segue un percorso lineare che permette di incontrare diversi scenari suggestivi.
I punti di accesso sono diversi e il più comodo è quello che permette di lasciare l’auto al cimitero e di raggiungere il punto di partenza e seguire il percorso da nord a sud: dopo un breve tratto in via dei Cipressi si entra nel SentierElsa dal Ponte della Spugna che, in origine, era fatto di legno e situato sull’unica via che collega Firenze e il centro abitato, Spugna. Nel 1318 un’alluvione distrusse il ponte e venne ricostruito in muratura. Costeggiando una rigogliosa vegetazione, dopo aver affrontato il primo guado, quello degli equiseti, realizzato con una fila di massi affioranti sulle acque, si raggiunge la spianata dei falchi, chiamata così perché luogo per la nidificazione degli uccelli rapaci: infatti, è possibile ammirare numerose nicchie che permettono ai falchi di nidificare indisturbati. Il sentiero continua verso sud e passa per la località del Masso Bianco, caratterizzato da grandi blocchi di pietra calcarea ricoperti di muschio e vegetazione. Un tempo questo luogo era famoso come il “mare dei colligiani” perché utilizzato per la balneazione. S’incontra poi la Grotta dell’Orso, chiamata così per la sua forma e si raggiunge la cascata del Diborrato, dove le acque dell’Elsa compiono un salto di circa 15 metri e formano una sorta di piccolo lago profondo circa 10 metri. Una volta attraversato il ponte di San Marziale si trovano due opere di ingegneria idraulica risalenti al periodo a cavallo tra il X e l’XI secolo: si tratta della Steccaia e il Callone Reale. La prima deviava le acque dell’Elsa per l’irrigazione dei campi, mentre il Callone Reale regolava il flusso d’acqua e venne restaurato nel 1606 per volere del granduca Ferdinando I de Medici.
Grazie al percorso naturalistico SentierElsa e al paro Fluviale istituito nel 1997, il territorio è oggetto di una continua opera di tutela, prevenzione e valorizzazione. Vale davvero la pena provare questo trekking che è anche arricchito da corde direzionali, passerelle, cartelloni esplicativi e aree pic-nic per fare delle piacevoli soste immersi nella bellezza della natura.