Cinque città per diecimila passi: le mete dell’arte delle Fiandre, per un viaggio mozzafiato
Le Fiandre sono da sempre considerate come una delle mete artistiche e culturali di maggior pregio nel Nord Europa. Qui si possono trovare antiche tradizioni architettoniche, come quelle del cosiddetto gotico brabantino, ma anche produzioni di particolare valore come quella dei diamanti, che proprio nella città di Anversa vedono la loro capitale mondiale. Un territorio da scoprire all’insegna di quattro pilastri fondamentali: il patrimonio culturale, che si avvale di secoli di storia straordinaria e di arte imperdibile; le città rilassanti, perché ciascuna delle città principali delle Fiandre si può scoprire perfettamente a piedi, in bicicletta o con i mezzi pubblici; le perle nascoste, perché in ciascuna di queste mete ci si può tuffare in una vera e propria caccia al tesoro tra luoghi dal fascino suggestivo; la gastronomia, che in Belgio fa rima anche con birra, prodotto questo di cui il paese è uno dei massimi produttori, sia in termini quantitativi che qualitativi. Insomma, una ricchezza che si palesa davanti agli occhi del visitatore che sceglie le Città d’arte delle Fiandre per una vacanza a misura d’uomo.
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Durante il periodo natalizio le Città d’arte delle Fiandre sono ancora più magiche
Un regalo sicuramente gradito a tutti. Visitare le Città d’arte delle Fiandre durante il periodo natalizio significa immergersi in un’atmosfera di colori e luci che ha davvero poco da invidiare al resto d’Europa e del mondo. Dal festival Winter Glow di Bruges (mercatini, piste di ghiaccio, percorsi di luce immersivi e tantissimo altro ancora), passando per Lovanio con i concerti natalizi e la visita al Beghinaggio al lume di candela; continuando con le piazze decorate a festa di Anversa e lo spettacolo di fuochi d’artificio nel quartiere Zuid a Capodanno, e concludendo infine con il Gent Light Festival in calendario dal 31 gennaio al 4 febbraio 2024. Gent farà da sfondo alle installazioni luminose di vari artisti internazionali. Il festival delle luci è un appuntamento triennale molto atteso e che lascia ogni volta senza fiato.
Anversa, bella come un diamante
Che Anversa sia una città pronta a lasciare ad occhi spalancati, ce ne si accorge all’arrivo nella sua Stazione centrale. Un gioiello dell’architettura ottocentesca, che è la porta spalancata su un’arte d’avanguardia, dove passato e futuro dialogano senza fatica. Dal Museum Aan de Stroom, struttura modernissima affacciata sulla Schelda, passando per la collezione antica della tipografia Plantin-Moretus, fino ad arrivare al quartiere di Zurenborg, le cui case Art Nouveau sono un vero richiamo alla Belle Epoque di fine XIX secolo. Ma c’è ancora tantissimo da vedere, come ad esempio il Sint-Annatunnel, un tunnel pedonale con le sue scale mobili in legno che venne costruito negli anni ’30 per collegare le due sponde del fiume, e che oggi è una incredibile testimonianza della storia contemporanea della città, con installazioni luminose e richiami allo stile di inizio Novecento. O il KMSKA – Museo Reale di Belle Arti, la “casa dei Maestri Fiamminghi” che custodisce capolavori di tutta l’arte fiamminga: Rubens ma anche i Primitivi Fiamminghi, Van Eyck ed Ensor.
Bruges, passeggiando con vista sull’arte
Bruges è un capolavoro per tutti i gusti e tutte le età. Città iconica, con i suoi romantici canali che la attraversano in lungo e in largo e regalano la possibilità di escursioni in barca, riesce a trascinare i suoi visitatori in un viaggio tra i secoli. Città del commercio e dell’architettura gotica, ma anche moderna, come nel caso del Concertgebouw, dove trovare il meglio della danza contemporanea e della musica classica, in un incontro ideale tra tradizione e innovazione. Il colpo d’occhio migliore su Bruges lo si ha dal Belfort (la torre civica): 366 scalini per arrivare in cima, ma la piccola scalata vale la bellezza del paesaggio che si palesa davanti agli occhi. Dallo storico Palazzo Gruuthuse, oggi museo che raccoglie 500 anni di storia della città, al Begijnhof (Beghinaggio), quartiere di ispirazione religiosa, a Bruges tutto è all’insegna di una bellezza elegante e sobria, ma a cui è impossibile rimanere indifferenti.
Gent, il lato più trendy delle Fiandre
Moderna e storica allo stesso tempo, giovanile come i tanti locali frequentati dagli studenti universitari che punteggiano il suo centro storico e antica come L’adorazione dell’Agnello Mistico, capolavoro dei fratelli Van Eyck il cui pannello perduto è uno dei misteri irrisolti della storia dell’arte. Un po’ Biblioteca e un po’ faro di Alessandria, uno dei simboli della città contemporanea è la sua Boekentoren, una torre-biblioteca di 64 metri inaugurata nel 1942 su progetto di Henry van de Velde, che ospita ben 3 milioni di libri e l’iconico Belvedere, da cui ammirare la città nella sua interezza. E per chi vuole immergersi nella realtà più autentica del luogo, il Patershol è l’antico quartiere dove respirare l’atmosfera tipicamente fiamminga e scoprire gli scorci più caratteristici di Gent.
Lovanio, la città “sospesa” tra passato e futuro
Dal municipio di stile gotico alla freschezza del suo cuore giovane, Lovanio è una città che affronta in modo intelligente e unico l’apparente contrasto tra la ricchezza del suo passato e la vivacità di oggi. Una città che è famosa per il suo iconico Municipio affacciato sulla piazza del Grote Markt e arricchito da ben 235 statue, ma anche per la birra, che qui rappresenta parte importante dell’identità locale. Ma nella Top 10 delle cose da vedere a Lovanio c’è davvero molto: dal Grande Beghinaggio, nato come luogo di residenza per le comunità religiose delle Beghine, all’Oude Markt (dove fermarsi a bere ovviamente una birra) passando per l’Orto Botanico e la magnifica Chiesa di San Pietro, che è la rappresentazione più bella del gotico brabantino. Senza dimenticare il Museum M, moderna collezione che celebra la tradizione artistica del Brabante dal Medioevo ai nostri giorni, la biblioteca universitaria con la sua torre da dove ammirare la città a 360 gradi o il rinnovato quartiere di Vaartkom, che da centro industriale è divenuto un inno alla contemporaneità.
Mechelen, una città internazionale
Non lontana da Anversa, e dunque inconfondibilmente parte delle Fiandre, ci fu un periodo, a inizio Cinquecento, in cui Mechelen fu capitale addirittura dei Paesi Bassi. Era il periodo di Margherita d’Asburgo (zia di Carlo V), il cui periodo di amministrazione su questo territorio lasciò straordinari esempi di architettura rinascimentale, come il palazzo di Margherita. Mechelen è caratterizzata da una storia architettonica e culturale decisamente vivace: dal palazzo Hof van Busleyden, che ospitò anche Erasmo da Rotterdam, passando anche qui per le tranquille atmosfere del Begijnhof (beghinaggio), e senza dimenticare il campanile di San Rombaldo, magnifica torre gotica che sfiora i 100 metri (ma il progetto originario la voleva alta ben 167) e che ancora oggi è visitabile, per ammirare le addirittura 98 campane che fanno parte del carillon di questa cattedrale cattolica.