Budapest con riserva

Tra i mercatini di Natale, il castello di Buda, il Parlamento, le terme, il gulasch, i dolci e… se gli amici ti danno buca, trovi sempre una riserva pronta ad accompagnarti a visitare un patrimonio dell'Umanità
Scritto da: Stefy&Marco
budapest con riserva
Partenza il: 30/11/2012
Ritorno il: 02/12/2012
Viaggiatori: 2
Spesa: 1000 €

La preparazione

Ho programmato questo viaggio circa due mesi prima: avevo voglia di visitare una capitale europea in versione natalizia e ho scelto Budapest. Prenotando con Ryanair ho speso 70 euro a/r partendo da Milano Orio al Serio. In realtà quando ho iniziato a programmare questo viaggio il mio accompagnatore doveva essere un altro, il quale ha deciso poi di tirarmi “buca” un mese prima. Non essendo rimborsabili i biglietti avevo quasi rinunciato fin quando una sera a un aperitivo, un amico si è proposto di accompagnarmi, affascinato anche lui da questa capitale dell’Est Europa e alle prese anche lui con qualche “buca” di troppo: non solo lui era la mia “riserva” ma anche io la sua. Andiamo oltre… Abbiamo prenotato il secondo biglietto e cercato un alloggio su booking.com, optando per un appartamento a circa 60 euro per tre notti a testa, in zona centralissima. Anche gli alberghi di categoria superiore non costano molto rispetto ai prezzi italiani. Seguendo le indicazioni di altri viaggiatori, abbiamo prenotato via e-mail la visita al Parlamento gratuita (per i cittadini UE) con guida in italiano. La risposta di conferma è arrivata il giorno dopo. Per farmi un idea della città ho visitato il sito: visitbudapest.travel, da dove ho scaricato in pdf gratuiti notizie curiose, tour organizzati e piantine.

30 novembre

Ore 8:30: il volo Ryanair parte in orario. Alle 10:00 am arriviamo a Budapest. Preleviamo circa 40.000 fiorini a testa da un bancomat in aeroporto. Per i mezzi pubblici, optiamo per il daily ticket a 1.550 fiorini a testa, che compriamo direttamente dall’autista dell’autobus E200. Attenzione che il bancomat fornisce solo banconote di taglio elevato che gli ungheresi non accettano per cui abbiamo dovuto cambiarle prima grazie all’aiuto di due italiani. Dopo circa venti minuti in autobus, arriviamo al capolinea della linea blu che prendiamo per recarci alla nostra fermata che è in DeàK Ferénc Tér, intersezione delle tre linee della metropolitana. A pochi metri dall’uscita della metro troviamo il nostro residence, il K9 Residence. Check-in veloce, paghiamo in fiorini ungheresi (non accettano carte di credito) e saliamo nella nostra stanza, spaziosa e moderna con piccola cucina. Lasciamo il bagaglio ed usciamo. C’è una splendida giornata di sole e vogliamo sfruttare le ore di luce. Ci dirigiamo verso Vorosmarty Tér, passando per Deàk Ferénc utca. La strada è piena di casette di legno che vendono di ogni, e ci perdiamo tra i mille sapori e odori natalizi. Arrivati in piazza, facciamo un altro rapido giro per i mercatini e poi ci dirigiamo verso il Danubio ed il Ponte delle Catene. È quasi ora di pranzo, iniziamo a cercare un posto dove mangiare e fermarci per riprendere le forze. Troviamo un ristorante carino in Zrìnyi Utca 4, Otkert Restaurant, (7.500 fiorini in totale) proprio sulla strada che porta alla Basilica di Santo Stefano. Dopo pranzo, visto la splendida giornata di sole decidiamo di salire sulla cupola della Basilica (in ascensore, 600 fiorini a testa) da cui si ha una splendida vista della città.

Alle 16:00 abbiamo prenotato la visita al Parlamento, abbiamo ancora un po’ di tempo per cui attraversiamo Szabadsàg ter, e andiamo verso il Danubio, dove ci soffermiamo a guardare il Monumento alla memoria, 60 paia di scarpe di bronzo che rappresentano l’omaggio dell’Ungheria alle vittime del nazismo a ricordo degli ebrei che furono legati tra di loro con delle catene e gettati barbaramente nel fiume. Arrivati davanti al Parlamento, in perfetto orario, iniziamo la visita all’interno con la nostra guida in italiano. La visita dura circa 40 minuti ed è molto interessante. Quando usciamo è ormai buio. Come ci era stato suggerito, prendiamo il Tram numero 2 proprio davanti alla piazza. Il tram percorre il Danubio verso sud e possiamo ammirare il Castello, la Chiesa di Mattia e il ponte delle catene, illuminato e devo dire che fa un grande effetto. Scendiamo in Szechenyi Istvàn tér torniamo in Vorosmarty Tér, dove alle 18:00 c’è l’accensione dell’albero di Natale. Iniziamo a fare i primi acquisti natalizi alle bancarelle e per scaldarci beviamo due bicchieri di Mulled Wine. Per cena decidiamo di fermarci qui a mangiare, fa freddo ma i chioschi sono riscaldati e decidiamo di resistere. Mangiamo salsiccia e crauti e conosciamo delle ragazze russe ed ungheresi con cui facciamo amicizia e che ci consigliano ristoranti dove andare a mangiare.

Stanchissimi, visto la sveglia delle 5:00 e la lunga giornata, torniamo al nostro residence in pochi minuti a piedi. La posizione del nostro appartamento è davvero ottima, vicina alla metropolitana anche se, per quanto ci riguarda, l’abbiamo usata veramente poco; se vi piace camminare, in poco tempo si raggiunge ogni luogo a Budapest. Il residence si trova in Kàroly Ktr al 9, strada trafficata, ricca di cafè, supermercati e banche (comprese Banca Intesa ed Unicredit). A pochi passi c’è la Sinagoga e il quartiere ebraico (che abbiamo visitato domenica mattina )

1 dicembre

Sveglia ore 8:00! In pochi minuti ci prepariamo e siamo allo Starbucks in Deak Ferenc. È una splendida giornata di sole con il freddo umido del Danubio che ti entra nelle ossa e ci aspetta un lungo percorso. Oggi non abbiamo fatto il biglietto giornaliero dei mezzi pubblici in quanto contiamo di muoverci essenzialmente a piedi. Alle 9:30 siamo sul Ponte delle Catene, per attraversare il Danubio e portarci a Buda. Due enormi leoni in pietra senza lingua sono a guardia del nostro cammino. Giunti sull’altra sponda, prendiamo la funicolare per salire sulla collina. All’arrivo, ci aspetta subito un cambio della guardia con militari ungheresi dal piglio che ricorda ancora il regime Comunista. Davanti al Castello, patrimonio dell’Umanità dell’Unesco, ammiriamo il panorama della città che spazia dall’isola Margherita al Parlamento, dal Ponte di Erszebet alla Collina di Geller. Il Castello di Buda è sede del Museo Storico e della Galleria Nazionale che decidiamo di non visitare. Ammiriamo la corte incastonata nel palazzo dall’imponente architettura barocca e la Statua con motivi di caccia di Mátyás Kutja. Ci inoltriamo per la Szenthàromsàg tér in direzione della Chiesa Mattia. La meta della nostra camminata è segnata dalla Colonna della Sacra Trinità. Siamo nella parte più spettacolare della città di Buda. Davanti alla Chiesa si gode di un panorama spettacolare dal Bastione dei Pescatori, una enorme terrazza in stile neogotico e neoromanico progettata e costruita tra il 1895 ed il 1902. Le sue sette torri rappresentano le sette tribù magiare che si insediarono nel bacino dei Carpazi nell’896. Paghiamo il biglietto per la Chiesa Mattia (1.000 Fiorini) e ci prendiamo una bella fregatura. Gli interni della Chiesa sono in restauro e possiamo ammirare solo parte dell’altar maggiore in stile neoromanico progettato da Frigyes Schulek e la sala espositiva. Il nome corretto sarebbe Chiesa di Nostra Signora Assunta ma, dalla fine dell’Ottocento, per tutti fu nominata Chiesa Mattia a ricordo del Re Mattia Corvino (1458-1490) che qui si sposò due volte, prima con la Principessa Caterina di Podiebrad e, dopo la sua morte, con Beatrice di Napoli d’Aragona. Usciti dalla Chiesa, ci siamo meritati un ottimo dolce alla cioccolata nella più vecchia pasticceria di Budapest: Ruszwurm, che si trova a cinque minuti da lì. Proseguiamo il nostro cammino verso Porta Vienna dove finisce la collina di Budapest e giriamo davanti all’Archivio Nazionale, verso i resti della Maria Magdalena tower. Da lì proseguiamo verso Országház utca, ammirando le vecchie case di Buda. Siamo tornati così al castello dove riprendiamo la funicolare e ripercorriamo il Ponte delle Catene verso Pest.

Dall’altra parte del ponte, giriamo a destra e camminiamo verso il lungo fiume. Ammiriamo statue di folletti e di Shakespeare prima di arrivare alla Inner City Church proprio all’altezza del ponte di Erszebet. Il ponte sembra finire dentro la Chiesa ed in parte è proprio così. Quando i Comunisti lo costruirono, infatti, volevano radere al suolo la Chiesa ma non poterono farlo per l’opposizione dura dei cittadini di Budapest. Ancora cinque minuti a piedi e raggiungiamo il grande mercato nella struttura progettata da Eiffel. Lì mangiamo il làngos, una sorta di pizza fritta ricoperta di verdure, in uno dei ristorantini al primo piano consigliatoci dalle nostre amiche russe/ungheresi la sera prima (si chiama Làngos, non potete sbagliarvi). Tornati verso il nostro residence, prendiamo la vecchissima metro gialla (1896). Ci fermiamo alla stazione di Hösök ter per ammirare la piazza degli eroi. La piazza circolare è circondata da 14 statue di eroi ungheresi ed al centro sorge un obelisco. Ai lati della piazza si ammirano le strutture neoclassiche del Museo di Belle Arti e della Galleria d’arte Műcsarnok. Dietro le statue inizia il Vàrosliget, un enorme parco dominato dal Castello di Vajdahunyad. Visitiamo il Castello che è una fucina di diversi stili, dal Barocco al Gotico passando per il Romanico. Ormai la sera sta calando (sono passate le 16:30) e al freddo percorriamo tutta Andrássy tur, la via detta gli Champs-Élysée di Budapest. Più o meno a metà si trova lo splendido teatro dell’Opera. Tornati alla Basilica di Santo Stefano (sono quasi le 18:00) siamo sorpresi da un magico evento natalizio. La facciata della Chiesa è lo schermo di divertenti animazioni al suono di musiche Natalizie. Come si fa a non spendere dei soldi ai Mercatini di Natale subito dopo?

Per cena diamo nuovamente retta al consiglio delle amiche russe/ungheresi e andiamo al ristorante Gerlóczy, nell’omonima via dove gustiamo un ottimo paté e un vero gulasch ungherese. Per digerire… ordiniamo un amarissimo Unicum, ovviamente.

2 dicembre 2012

La sveglia suona alle 8:00. Oggi pioviggina. Colazione al solito Starbucks. Prenotiamo la visita guidata della Sinagoga in italiano per 2.650 fiorini alle 10:30 e, mentre aspettiamo, decidiamo di fare una breve passeggiata per il quartiere ebraico. Abbiamo visto le altre due Sinagoghe, una dismessa in Rumbach Street (entrata 500 fiorini) e un altra in stile art Nouveau in Kazinczy Utca al numero 29(entrata 1.000 fiorini ). Tornando verso la Sinagoga siamo passati da Kiraly Utca, dove ci sono molti bar/café e negozi ebraici all’interno della Gozsdu Courtyard. Il tour guidato della Sinagoga è molto interessante e dura circa un’ora. Oltre alla visita dell’interno c’è compreso anche il giardino, dove abbiamo visto il cimitero e l’albero della vita, un salice piangente a ricordo degli ebrei morti durante l’olocausto. C’è anche un piccolo museo da visitare. All’uscita decidiamo di fare una pausa presso il celebre café Gerbeaud in piazza Vorosmarty per scaldarci un po’ visto le basse temperature di oggi. Abbiamo ordinato due pezzi di torta e due succhi d’arancia e devo dire che, anche se non sono un’amante, dei dolci ne valeva proprio la pena. Dopo la pausa “dolce” siamo andati alla basilica di Santo Stefano perché, fino ad oggi, non eravamo ancora riusciti a visitarla all’interno. Fortunatamente siano arrivati alla fine della Santa Messa, intorno alle 13:00, e abbiamo visitato anche la Cappella dove si trova la Sacra Mano destra.

Nel pomeriggio decidiamo di andare alle terme Szechenyi, all’interno del Parco Vàrosliget. Prendiamo la metropolitana e scendiamo in Piazza degli eroi dove, in pochi minuti, raggiungiamo i bagni termali. Non sono un’amante delle terme e non ci vado molto volentieri nemmeno a Milano ma tutte le guide ne parlavano talmente bene che abbiamo voluto provare. Abbiamo optato per la cabina in comune, mentre gli asciugamani li abbiamo presi in affitto (occhio che chiedono cauzione di 8.000 fiorini). Le indicazioni sono solo in ungherese per cui abbiamo fatto fatica ad orientarci. Le costruzioni in stile liberty sono assolutamente fantastiche però, per passare da una palazzina all’altra, bisogna per forza uscire all’esterno e con zero gradi non è proprio il massimo. Ci sono tantissime vasche più o meno grandi, affollatissime ma era domenica pomeriggio, con gente che mangia e cammina con le scarpe negli spogliatoi (non bisogna proprio essere troppo schizzinosi). Si può scegliere tra diversi tipi di saune. In realtà ci si orienta male, gli interni sono molto belli ma non ne valeva la pena, a mio parere. Alla fine ho optato per un massaggio completo. Non siamo riusciti a capire dove e come farsi una doccia con sapone per cui, un po’ sconsolati, abbiamo deciso di tornare verso il residence. All’uscita abbiamo scoperto che organizzano visite guidate di circa venti minuti e che c’era un piccolo shop dove vendevano ciabatte, costumi e saponi.

Per la cena dell’ultima sera, abbiamo scelto basandoci sulle recensioni di TripAdvisor. Molti ristoranti la domenica sera sono chiusi e con difficoltà ne abbiamo trovato uno aperto, il Hungarikum Bisztro, in zona Parlamento. Cena tipica ungherese con la proprietaria Susanna che parla in Italiano e che ci ha consigliato divinamente. (spesa totale circa 10.000 fiorini con bottiglia di vino inclusa). All’uscita del ristorante sulla sinistra, per andare verso la metropolitana, una vista spettacolare della chiesa di Mattia che si rispecchia nel Danubio. Ci dirigiamo verso il residence perché poche sono le ore che mancano alla sveglia di domani mattina 🙂

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