5 cose che non sapevi sulla Tour Eiffel, il simbolo di Parigi che sarebbe dovuto durare solo 6 mesi

Adriano Bocci, 11 Apr 2024
5 cose che non sapevi sulla tour eiffel, il simbolo di parigi che sarebbe dovuto durare solo 6 mesi
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La prima cosa che vedrete dentro la Tour Eiffel saranno sicuramente le incisioni che rendono onore al lavoro e agli studi di diversi scienziati e ingegneri francesi. Ci sono però un sacco di cose da sapere sulla torre più famosa al mondo: simbolo di libertà, di forza e di puro ingegno, è da sempre protagonista di eventi importanti. Per dirne una: venne visitata in primis dalla Famiglia Reale inglese.
Per dirne un’altra, è stata partecipe del proprio matrimonio: sapevate che la Tour Eiffel è sposata? Un ex membro dell’aeronautica USA è la fondatrice di OS Internationale, per chi sviluppa relazioni con gli oggetti inanimati. Nel 2004 Erika LaBrie se ne innamorò e nel 2007 sposò la Tour Eiffel.

1710 scalini e degli ascensori vecchi di 130 anni

segnaletica dell'ascensore della tour eiffel

A piedi o in ascensore: come salireste sulla Tour Eiffel?

Voglia di workout? Provate la Tour Eiffel: è alta 300 metri (324 con l’antenna) ed ha ben 1710 scalini. Il giorno dell’inaugurazione, il 31 marzo 1889, fu una giornata particolarmente lunga per il suo creatore: messer Gustave si fece tutti gli scalini per mettere la bandiera. Tutti i 1710 scalini della torre; ma non c’è nulla da preoccuparsi: pensate che nel 1905 venne fatta una gara di velocità, e il vincitore che ci mise solo 3 minuti e 12 secondi.

Detto questo, la scala ad elica che portava fino alla cima venne sostituita per questioni di peso e sicurezza, dividendola in 24 parti: una di queste rimane ancora nella torre, tre sono state date ai musei e il resto è stato messo all’asta, portando i pezzi di quella scala un po’ in giro per il mondo. Oltre a foto, ristoranti e l’evidente tonificazione dei quadricipiti, la Tour Eiffel però ha gli ascensori. Nono sono stati rimpiazzati: gli ascensori sono ancora quelli originali, e si fanno ogni anno sui 100 mila chilometri.

La Tour Eiffel doveva durare solo 6 mesi

tour eiffel 1889

In origine, la Tour Eiffel sarebbe dovuta durare 6 mesi e poi venire smantellata

Il voler presentare una enorme torre di ferro fu un progetto ambizioso, anzi molto ambizioso, per diversi motivi. Partiamo però dal principio: il progetto fu di Gustave Eiffel, poco ma sicuro, ma l’idea deriva da Koechlin e Nouguier, due ingegneri che lavoravano con lui. La torre non doveva rimanere eterna, anzi: sarebbe dovuta durare sui 6 mesi. L’architetto del ferro riuscì a realizzarla in meno di due anni.

Era una esposizione temporanea per la Esposizione Universale di Parigi, nel 1889, che cadeva nei 100 anni dalla Rivoluzione Francese. Se volete saperne di più, cliccate qui. Gustave ne aumentò la longevità rendendola utile, oltre che bella. Effettivamente, molto utile: fece installare una antenna radio e un telegrafo, oltre a incoraggiare gli scienziati a farne uso per esperimenti e studi meteorologici. Tutt’oggi la sua utilità materiale rimane, trasmettendo 6 programmi tv e più di 30 stazioni radio. E infatti…

Una torre radio che divise la città (anche sui colori)

tour eiffel

Dalla sua inaugurazione a oggi, il colore della vernice che riveste la Tour Eiffel è cambiato molte volte

Il primo messaggio a lungo raggio fu inviato nel 1908, e fu appunto utilizzata nei decenni successivi per intercettare i messaggi nemici, contribuendo nella Prima Guerra Mondiale come torre radio effettiva. La struttura di ferro veniva vista come simbolo di forza e resistenza, soprattutto alla liberazione nazista, portandola a simbolo di libertà. Fu anche simbolo di rinnovamento: a prescindere dalle aspre critiche riguardanti la sua struttura in ferro, che avrebbe dovuto rovinare la bellezza della cittadina, i suoi momenti di restyling non mancarono affatto. Cambiò colore più volte, cominciando dall’essere color mattone, poi nel 1899 di cinque colori diversi, poi dal 1968 cominciò col bronzo con la riverniciatura ogni 7 anni.

La sua altezza cambia a seconda delle stagioni

tour eiffel

Il metallo di cui è composta la Tour Eiffel è sottoposto alle sollecitazioni termiche

Torre di Pisa a chi? Pensateci un attimo: la Tour Eiffel è fatta quasi interamente di ferro battuto. Il ferro è un metallo sensibile alla dilatazione termica che avviene con il calore: a seconda delle temperature, infatti, l’altezza della Tour Eiffel non è sempre la stessa. In estate, rispetto all’inverno, la punta della torre si dilata e si alza anche di 18 centimetri, di norma. Ma non solo: l’espansione del metallo la inclina. Nel 1976 si inclinò di ben 18 centimetri, un record, o almeno per le temperature di quel periodo. Sempre per questioni atmosferiche, essendo di ferro battuto, ha bisogno di essere riverniciata ogni 5 anni, con 50 tonnellate di vernice.

Sulla cima della Tour Eiffel c’è un appartamento segreto

statue di cera del signor gustave eiffel, di sua figlia claire, e di thomas edison nell'appartamento segreto in cima alla tour eiffel

La statua di cera di Gustav Eiffel nell’appartamento segreto in cima alla torre

A proposito della punta della torre: ricordate la scampagnata inaugurale di Gustave per mettere il tricolore francese? Ebbene, verso la fine della Tour Eiffel lo trovò anche un luogo di riposo molto speciale: casa. O meglio, un appartamento segreto, il suo, a 285 metri dal suolo: giusto il necessario, e molto spartano, Gustave Eiffel lo utilizzava per ricevere gli ospiti importanti. E la questione di prima sull’utilità? Il terzo piano della torre infatti è diviso in due: la parte di sotto ha una terrazza (ed è aperta al pubblico), la parte dietro ha il Bureau de Gustave Eiffel e 3 laboratori (meteo, astronomia e fisiologia). Oggi come oggi lo si può visitare: arredato con tavoli di legno e divani di velluto, oggi contiene le statue di cera di Gustave, sua figlia Claire, e Thomas Edison.

Com’è salire sulla Tour Eiffel

Volete salire sulla Tour Eiffel, ma non è periodo? O magari tornare con la mente a qualche anno fa, con la calma di poi, in una vacanza passata? Restate con noi per un po’ di nostalgia, e guardate qui. Se invece avete la fortuna di poterci tornare nell’immediato futuro, la biglietteria è qui.



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