Una passeggiata nel barocco salentino, tra Lecce e i ricami in pietra della sua provincia

Redazione TPC, 05 Mag 2022
una passeggiata nel barocco salentino, tra lecce e i ricami in pietra della sua provincia
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Foto in apertura: Anfiteatro Romano di Lecce (Ph. Paolo Laku)

Il Salento è uno dei territori più amati della Puglia; una specie di “Puglia nella Puglia” caratterizzata da una fisionomia naturale e da un’identità culturale del tutto particolari. Esplorando il Salento si rimane incantati dall’accoglienza delle comunità che rievocano lingue e tradizioni di popoli antichi come i Greci e i Messapi, dalle numerose feste folcloristiche che colorano di luci e musica le notti estive, dagli infiniti borghi animati dai ricami barocchi dei palazzi. Ad incorniciare tanta solenne e antica bellezza ci sono coste bianchissime, accarezzate dal caldo scirocco o dalla martellante tramontana e un azzurro cristallino che non ha niente da invidiare al mare caraibico. Sono infiniti i modi di esplorare questo territorio incantato, uno dei più emozionanti è sicuramente passeggiare tra le acrobazie in marmo del barocco salentino. Ecco le tappe essenziali di un viaggio nel cuore del barocco pugliese

Viaggi nel barocco salentino tra le vibranti facciate in pietra del centro storico di Lecce

Anche soprannominata “la Firenze del sud”, Lecce è una bomboniera considerata il vero cuore pulsante del barocco salentino. A soli 12 chilometri dall’Adriatico, la città ricorda ai visitatori più fantasiosi un trionfo da fiocchi di panna. Passeggiare per i bianchi vicoli del centro storico significa immergersi in una fucina di ricami in pietra, di volute, colonne tortili, balconi ricamati e archi sontuosi. Porta Napoli, Porta Rudiae e Porta San Biagio gli accessi privilegiati per immergersi tra la spumeggiante pietra che dalle facciate dei palazzi si protende verso i viali fino a sfociare al cospetto di piazza Duomo. Il tramonto è il momento migliore per cedere al richiamo dei vicoli e delle piazzette, tinti della luce rosa del sole calante.

basilica di santa croce

L’esuberanza barocca della pietra leccese, morbida e friabile, raggiunge l’apice della sua raffinatezza nella facciate delle due principali chiese della città: la Basilica di Santa Croce e la Cattedrale di Maria Santissima Assunta. La Basilica di Santa Croce rappresenta il primo esempio di architettura barocca a Lecce e tuttora simbolo della città. Inattesi fuochi d’artificio in pietra accolgono chi percorra Via Umberto I fino ad arrivare alla centralissima Piazza Sant’Oronzo. Sontuose colonne e mensole figurati sorreggono l’imponente balcone con balaustre che dà personalità alla facciata principale; tutto intorno brulica una fitta folla di figure ed elementi in bassorilievo che lascia spazio solamente al grande rosone decorato con fregi floreali, grappoli di frutta e cherubini. Il portale centrale è fastosamente abbellito di intarsi e figure estroflesse, mentre l’interno a tre navate è scandito da colonne con capitelli scolpiti e sormontati da un soffitto ligneo a lacunari.

La Cattedrale di Maria Santissima Assunta​ si erge con la sua imponente mole, dominando l’intera Piazza del Duomo. Una delle torri campanarie più alte d’Europa rivendica l’orgoglio tutto barocco della cattedrale di stupire i passanti. Il complesso architettonico costituisce un suggestivo scenario, che in realtà offre il prospetto laterale rococò dell’edificio al colpo d’occhio sulla piazza. La facciata principale più sobria è arricchita da un portale in bronzo realizzato in occasione del Giubileo del 2000 da Giacomo Manzù. L’interno della Cattedrale di Maria Santissima Assunta​ a croce latina è un pullulante virtuosismo di riccioli in marmo e dorature che si sviluppa lungo le tre navate, sino a raggiungere la Pala dell’Assunta sull’altare maggiore. 

lecce
Basilica del Rosario (ph. Carlo Elmiro Bevilacqua)

 Una passeggiata alla ricerca del barocco salentino a Lecce incontra altre importanti sentinelle di questo stile architettonico e artistico. La Chiesa di San Matteo è resa memorabile dalla sua facciata convessa che nella parte alta si trasforma in una forma concava. Anche la pianta ellittica è fuori dal comune e custodisce ricchi altari, statue raffiguranti gli Apostoli, dipinti di Serafino d’Elmo e una Pietà lignea risalente al XV secolo. La Chiesa del Rosario si presenta invece con una facciata resa tridimensionale dai numerosissimi pinnacoli, dai cespi fioriti, dalle statue di cavalli alati e santi che la decorano, oltre che dalle colonne a spirale. Al suo interno sono di particolare pregio l’insolito tamburo ottagonale e il pulpito in pietra leccese raffigurante l’apocalisse inconfondibilmente barocco. Chiude la carrellata di capolavori che arricchiscono il tessuto architettonico barocco leccese la Chiesa di Santa Chiara. Questo luogo di culto suscita meraviglia per la sua forma ottagonale e per l’incredibile soffitto realizzato in cartapesta, una tradizione artigianale tipica della città salentina. Ma il fascino di questa chiesa è reso ancor più solenne dai raffinati e pomposi altari in pietra leccese, in cui colonne tortili, angeli e ghirlande danno il meglio di sé.

Il barocco pugliese nel resto del Salento tra Galatina, Nardò, Ruffano e Corigliano d’Otranto

Espressione di un delicato momento storico della Chiesa, il barocco è la più magistrale manifestazione del fasto e della potenza tridentina. Ecco perché chiese barocche costellano l’intero territorio del Salento. Un viaggio alla scoperta del barocco in Puglia non può che fare tappa nella cittadina di Galatina. Qui la Basilica di San Pietro e Paolo vanta una facciata alta ben 36 metri, dalla quale emergono nicchie, statue, volute e finestroni. Ma è all’interno della chiesa che è custodito con devozione un tesoro di inestimabile valore. Secondo la tradizione qui si trova la pietra sulla quale sedette San Pietro in cammino verso a Roma, percorrendo al contrario quello che sarebbe divenuto uno dei cammini devozioni più importanti della cristianità verso la Terra Santa. Di grande fascino è anche l’Immacolata in marmo bianco del Sammartino, custodita nel Cappellone.

Nardò segna un’altra bandierina nel percorso tra i capolavori del barocco salentino. La Chiesa di San Domenico è caratterizzata da una facciata in carparo ricca di gnomi, cherubini, putti, ghirlande e cariatidi, che verso l’alto lasciano spazio ad un finestrone nel mezzo. La chiesa custodisce l’altare della Madonna del Rosario, sormontato da I quindici misteri di Antonio D’Orlando. Ruffano con la sua Chiesa della Natività della Beata Vergine non può mancare nel vostro viaggio tra i ricami barocchi. Tra le sue mura potrete ammirare l’ottagonale tela del transetto raffigurante la Natività di Maria, oltre alle grandi tele del presbiterio poste sopra il coro ligneo e ai sei altari impeccabilmente barocchi riccamente decorati.

castello de monti
Castello de Monti (ph. Leonardo D’Angelo)

Ultima tappa di questo incredibile viaggio tra bellezza, arte e architettura è Corigliano d’Otranto. Castello De’ Monti è il simbolo della cittadina salentina. La facciata risale al XVII secolo ed è sormontata da una sontuosa balconata barocca. Quattro torri e un grande fossato contornano la stanza degli scavi, la sala medievale e quella della cavallerizza. Oggi il castello ospita concerti ed eventi.

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