Terre verdiane e dintorni

Toccata e fuga nel parmense, musica e cucina tradizionale
Scritto da: Silvia''s Trips
terre verdiane e dintorni
Partenza il: 27/10/2010
Ritorno il: 28/10/2010
Viaggiatori: 2
Spesa: 500 €
Approfittando del debutto di un caro amico nel ruolo di Attila al Teatro Verdi di Busseto, ho organizzato una scappata di due giorni nel parmense. Sono partita in mattinata con una carissima amica, anche lei amante dell’opera e della buona tavola. Prima tappa a Torrechiara. Occasione per scoprire questo bellissimo castello rinascimentale, che gode di una bellissima vista sulla campagna circostante, e apprezzare la mostra allestita da Oliviero Toscani e dedicata alla cantante lirica Renata Tabaldi (ingresso: 5€ a testa). Le sale del castello hanno sofferto dell’ultimo sisma del 2008, per cui, molte di esse sono ancora chiuse al pubblico. Bellissime le torri, i cortili interni e gli affreschi dei vari soffitti. La Camera d’Oro è molto ben conservata. Che dire della mostra… bellissimi i costumi e gli accessori di scena; da sogno i gioielli – di scena e non – e i bauli da viaggio della cantante; molto belle anche le foto e, ovviamente, sublimi i brani musicali incornicianti le varie sale dell’esposizione. Esperienza bellissima, grazie anche al pranzo alla Locanda del Castello, nello stesso borgo di Torrechiara, dove abbiamo gustato con gioia il mitico culatello, uno sformato di ricotta e funghi delizioso e ottimi tortelli di zucca. Impossibile fare spazio al dessert… (27€ a testa). Seconda tappa, nel pomeriggio, Roncole di Busseto. Avevo già visitato la casa natale di Verdi da bambina, ma l’emozione di questa seconda volta è stata molto particolare (5€ a testa). La casa è conservata molto bene e, anche se non originali, gi accessori e arredi spartani permettono di comprendere l’infanzia del compositore e la vita di questa famiglia, che gestiva questa piccola osteria per viaggiatori. Un dettaglio: la camera dei bambini, dove dormiva il piccolo Verdi con le sorelle, ha una sola finestra che si affaccia sull’interno, più precisamente sulla stalla dei maiali e cavalli, per offrire loro un riscaldamento naturale! La chiesa di San Michele Arcangelo era aparta e ne abbiamo quindi approfittato per vedere l’organo su cui ha imparato a suonare. Già che eravamo lì, abbiamo anche visitato la mostra su Guareschi, autore di Don Camillo (e Peppone!). Lasciata Roncole, siamo arrivate a Busseto attraverso le stradine di campagna, purtroppo ormai costellate da casali e fattorie abbandonate. Il nostro B&B, Il Trovatore, si trova a pochi minuti dal centro del paese (25€ a testa). Si tratta di una bella villetta, il cui pianoterra è stato adibito a B&B. Il giardino è sicuramente gradevole durante la stagione calda, ma noi eravamo tra i 5 e i 10 gradi al sole… Doccia rapida e nuovamente fuori. Busseto è molto ben tenuta. I palazzi ed i negozietti sotto i portici sono molto carini. Avendo un po’ di tempo prima dell’inizio dell’opera, abbiamo visitato ancora Casa Barezzi, residenza ottocentesca ben conservata, appartenuta al benefattore, e primo suocero, di Verdi (8€ a testa). Dopo la visita, aperitivo nello storico caffè di piazza Verdi (5€ a testa) e poi all’opera. Il teatro è un gioiellino dalla taglia, l’acustica e gli ornamenti ideali. Abbiamo passato una bellissima serata ed il mio amico ha veramente meritato il suo successo personale. Pizza tra amici per concludere la serata (11€ a testa). Giovedì mattina, prima tappa a Villa Verdi a Sant’Agata (8€ a testa). Che dire… forse è meglio citare il Maestro: “Questa profonda quiete mi è sempre più cara. E impossibile ch’io trovi per me ove vivere con maggior libertà.” La villa è ancora abitata dagli eredi della figlia addottiva, la famiglia Carrara Verdi, per cui solo una parte del parco e le stanze abitate da Verdi e dalla Strepponi sono visitabili. E tutto conservato con grande cura (anche perchè questa è una condizione essenziale nel testamento del Maestro!) e vedere i suoi libri, gli appunti, i quadri e gli altri accessori che hanno accompagnato gli ultimi cinquant’anni della sua vita ci ha molto emozionato. Degni di nota il forte piano a sei pedali (per cambiare tonalità senza trasporre), la magnifica scrivania della sua stanza, i mobili della sua ultima stanza d’albergo a Milano, le sue carrozze ed il fantastico parco da lui disegnato e curato. Bellissimo anche il laghetto a forma di chiave di violino (detto La Pozzanghera) ed il mitico viale alberato che dalla villa conduce al paese, attraversando i campi di proprietà della famiglia. Una mattinata molto bella e ricca di emozioni. Merita i nostri complimenti anche la guida, molto preparata ed appassionata. Ultima tappa a Parma. Non ci ero più stata dopo la laurea ed è stato piacevole ritrovarla ancora e sempre così bella. Conoscendo già tutto molto bene, ho proposto alla mia amica solo una selezione di monumenti e luoghi che hanno accompagnato i miei anni universitari. Abbiamo quindi passato il pomeriggio passeggiando tra via d’Azeglio, il Parco Ducale (con pausa pranzo-piadina), la casa di Toscanini, il palazzo della Pilotta, il Teatro Farnese, il Teatro Regio, la Cattedrale e lo splendido Battistero, via Farini e per finire via Mazzini (27€ a testa per le varie visite ed il pranzo). Ovviamente, la mia amica è rimasta molto colpita dall’atmosfera del Teatro Farnese e dal Battistero. Come darle torto!


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