Guareschi e Verdi, un viaggio tra i luoghi del Mondo Piccolo sulle sponde del fiume più lungo d’Italia

Scritto da: JENNY
guareschi e verdi, un viaggio tra i luoghi del mondo piccolo sulle sponde del fiume più lungo d'italia

“Ecco il piccolo mondo di un mondo piccolo… dove succedono cose che non succedono in nessun’altra parte del mondo”.

Così Giovannino Guareschi descrive il Mondo Piccolo, quel pezzo di mondo sulle rive del grande fiume Po, nella Bassa Parmense. Una terra avvolta dal silenzio e dalla magia della nebbia, dove i campanili spiccano prepotenti, sovrastando questo fenomeno, dove le strade sono lunghe e dritte e dove si è immersi in un paesaggio dall’atmosfera spettrale ma allo stesso tempo affascinante. Girando in lungo e in largo per il mondo, mi sono resa conto che quando torni nei luoghi natii, il cuore batte sempre più forte; ho deciso quindi di intraprendere un viaggio di profonda conoscenza della mia terra, nella cultura, nelle tradizioni e nelle bellezze che la rendono unica ed inimitabile. Ho pensato di farlo in un modo diverso dal solito giro in auto, semplicemente perché volevo godermi appieno i paesaggi e i colori che questa stagione meravigliosa, ci regala. E poi, volevo sentirmi addosso l’aria della mia terra.

In una domenica di fine Ottobre, calda e soleggiata, tirai fuori dal garage la mia vecchia Vespa. Scelsi di percorrere l’argine del fiume Taro, che dal mio paese, San Secondo Parmense, arriva a Fontanelle lungo un percorso immerso nella natura, lontano da strade trafficate e pericolose. Sono partita alla scoperta di quei luoghi tanto letti nei libri di Guareschi, osservando i paesaggi colorati d’autunno. Iniziai col visitare il museo dedicato proprio a colui che diede vita ad uno dei connubi più divertenti del cinema italiano: Don Camillo e l’Onorevole Peppone. In questa antica scuola, dove ha sede il Museo del Mondo Piccolo, si intrecciano tra i corridoi e le aule, suoni e voci che raccontano le vicende storiche e sociali della bassa parmense di fine ‘800 e primi del ‘900, testi letterari e oggetti di artigianato locale. A pochi passi dal museo, si trova anche la casa natale dello scrittore. Una curiosa realtà, tutta da scoprire.

Tornata in sella alla mia Vespa, presi il via verso una nuova meta, assaporando una leggera brezza sul mio volto. Mentre mi godevo questo tratto di strada, immaginando di respirare aria al profumo di culatello, in lontananza vidi distinguersi la torre campanaria della vecchia chiesa di Diolo di Soragna, una piccolissima frazione collocata tra le terre verdiane e le rocche della bassa e dove al suo interno sono custoditi scritti, testimonianze, oggetti, ricordi e tutto ciò che riguarda il mondo e la tradizione dello scrittore parmense. Tutti questi cimeli e ricordi rivivono grazie alla Fam. Bertozzi, amica da sempre di Giovannino Guareschi. Piccolo ma molto significativo, questo museo è chiamato Centro del Boscaccio, nome che compare in uno dei suoi racconti e dove sorge poco lontano da lì, il Podere Bosco, casa dei nonni paterni.

È arrivata l’ora di pranzo e la fame si fa sentire. Decisi di fermarmi a mangiare nella trattoria proprio di fronte al Museo Boscaccio. Una tipica osteria conosciuta nella zona, soprattutto per il cibo tradizionale e i prodotti locali. Prodotti derivanti dal Re maiale, che in questo periodo ha una festa a lui dedicata, il November Pork. Una sagra dove è possibile, oltre che assaporare, conoscere i segreti della lavorazione di questi prodotti tutti artigianali unici al mondo, come il cotechino, il prete, lo strolghino e tanto altro. Sapevo già cosa avrei scelto e l’acquolina aumentava sempre più: torta fritta, salumi tipici (spalla cotta e cruda, culatello, pancetta e coppa) accompagnati da un vino nostrano, la Fortanina. Fu un viaggio dentro il viaggio! Questo slow tour iniziò a piacermi e a farmi sentire davvero a casa, tant’è che decisi di proseguire per altri luoghi a noi parmensi molto cari: i luoghi del Maestro Giuseppe Verdi.

Dai libri e al cinema del Mondo Piccolo di Guareschi alle partiture di quella straordinaria musica, scritta proprio a due passi da casa mia e conosciuta in tutto il mondo. Rimasi incantata da quei viali alberati di campagna che stavo percorrendo, dove i colori e le luci di questa stagione esplodevano come in un quadro di Van Gogh; era talmente tutto così bello che mi fermai ad osservare e fotografare ogni singolo albero, ogni singola foglia. Ebbi la sensazione di essere in un luogo mai visto prima.

Arrivai a Roncole Verdi davanti alla casa natale del Maestro e già sentivo le melodie delle sue opere risuonare nell’aria. Questa umile dimora è il luogo più evocativo di tutti i luoghi verdiani. Verdi non dimenticò mai le sue radici, tanto è vero che disse una frase che si può trovare all’ingresso del paese: “Sono e sarò sempre un cittadino delle Roncole”! È stato un momento molto emozionante rivivere la vita quotidiana del più grande compositore del mondo, le stanze in cui ha vissuto e dove sempre vivrà. Da queste parti si dice che non si può conoscere Verdi se non si canticchiano le sue opere, ma soprattutto se non si è mai stati nella casa dove ha vissuto per 50 anni e che proprio lui stesso la volle così come la vediamo oggi. Villa Verdi a Sant’Agata di Villanova (PC). Qua l’emozione sale a mille non appena varcato il cancello d’entrata. Un immenso parco circonda la villa e gli alberi di ginko biloba, banani e magnolie, fanno a gara a chi è più colorato ed elegante. Nel parco, oltre a un viale di platani, riposa anche l’amico fedele di sempre, Lulù. In ogni stanza si sente la sua presenza. I tasti di quel pianoforte che usò per comporre le sue opere, sembra stiano suonando ancora. La collezione di carrozze che riportano ai tempi in cui il Maestro si spostava dalla bassa verso Milano. Insomma, un perfetto equilibrio che Verdi studiò nei minimi dettagli, scegliendo statue, materiali particolari e facendo costruire piccoli angoli come il laghetto e la grotta, per avere pace ed ispirazione.

Il destino però non è certo dei più rosei per questa villa/museo. Ad oggi, infatti, è destinata alla chiusura. In tanti si sono movimentati (FAI compreso) per tenere viva Villa Sant’Agata. Sono tornata da questo viaggio con un bagaglio pieno di emozioni, ricco di cultura e con una certezza: che le nostre tradizioni che non moriranno mai, se saremo noi a tenerle in vita.

Informazioni sui luoghi da visitare

  • Museo del Mondo Piccolo – 43010 Fontanelle (PR) – Tel. 0521 876165 – www.mondopiccolofontanelle.it – Ingresso ad offerta
  • Centro del Boscaccio – Torre campanaria Diolo, 43019 Soragna (PR) – www.boscaccio.org – Ingresso ad offerta
  • Osteria Ardenga – Strada Circonvallazione Chiesa, 43019 – Diolo (PR) – osteriardenga.com – Tel. 0524.599337
  • Casa natale di Giuseppe Verdi – Strada Processione 1, 43011 Roncole Verdi (PR) – www.casanataleverdi.it – Ingresso intero € 5,00  Tel. 0524.801331 – 0524.92487 info@bussetolive.com
  • Villa Verdi – Sant’Agata di Villanova (PC) – Chiusa temporaneamente
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