Viaggio attraverso le Marche, con fioritura della piana di Castelluccio
1 notte a Collevecchio presso agriturismo Fonte Rosa (pernottamento e colazione 90,00) prenotato direttamente con caparra
1 notte a Montefortino presso l’agriturismo Le Marche (pernottamento e colazione 70.00) prenotato direttamente con caparra
2 notti a Norcia presso l’affittacamere San Lorenzo (pernottamento e colazione 60,00 al giorno prenotato sul sito dell’hotel)
3 notti a Porto Recanati presso l’hotel Brigantino (pernottamento e colazione 138.00 euro al giorno, prenotato sul sito dell’hotel) con caparra di una notte
27.06.2021 (Sosta BUSSETO – MACERATA)
Arrivando dal nord Italia, abbiamo deciso di fare sosta turistica e di pranzo in Emilia, precisamente a Busseto. La cittadina si trova in provincia di Parma, ed è la natia di Giuseppe Verdi. Bella la duecentesca rocca Pallavicino (ora Comune) che si affaccia sul monumento e la piazza a lui dedicati. Anche il teatro, affiancato alla rocca, porta il suo nome.
Pranzo presso la Salsamenteria Baratta dove si mangiano ottimi salumi contornati da salse e altro, con vino servito nella scodella.
Sosta nella collegiata S Bartolomeo dove si trova il crocifisso parlante di Don Camillo e Peppone…
Proseguiamo il viaggio sino a Macerata, dove parcheggiamo l’auto nel grande parcheggio, costruito su 4 livelli, vicino al nostro hotel Arena. Quindi dopo aver camminato qualche centinaio di metri posiamo i bagagli e visitiamo la famosa e lì vicina arena di Macerata, lo Sferisterio: il biglietto costa euro 6.00 e si possono visitare le gradinate dopo aver visto un video di 5 minuti che riassume l’utilizzo dello Sferisterio.
Transitiamo per Piazza Mazzini sino ad arrivare, salendo alla piazza Piazza Libertà contornata dagli edifici più importanti della città: il Palazzo comunale, la Loggia dei Mercanti, il Palazzo dei Priori (ora sede della Prefettura), la chiesa di San Paolo, l’Università, il teatro Lauro Rossi e la Torre dell’Orologio.
Scendiamo verso la Basilica della Misericordia che però troviamo chiusa, e visto che è una delle cose da vedere, ci ripromettiamo di farle visita il giorno successivo, prima di partire. Vicino alla Basilica si trova anche il Duomo che però si vede solo dall’esterno, causa terremoto.
Cena presso l‘osteria Agnese, dove si mangia bene, all’aperto, ad un ottimo prezzo.
28.06.2021 (MACERATA -TREIA-CINGOLI-LAGO CINGOLI- ELCITO- SAN SEVERINO MARCHE- TOLENTINO- CAMERINO- COLLEVECCHIO)
Ci rechiamo alla piccola Basilica della Misericordia circondata da un deambulatorio, molto ben decorata e con bei affreschi. Bella e da vedere!
A seguire dedichiamo la giornata per la visita di qualche paese marchigiano collinare. Iniziamo con Treia che dista circa 20 km da Macerata. Arriviamo subito in Piazza della Repubblica, un bello spiazzo a ferro di cavallo, con una balconata dove si ammira un bel panorama. E’ circondata da portici e dalla chiesa di San Filippo, è ideale per una sosta sulle gradinate. Anche questo borgo ha il suo teatro. In questo paese si gioca da secoli al pallone con il bracciale. Tappa successiva è Cingoli, il cosiddetto balcone delle Marche. Il borgo è situato sulla cima di una collina, da dove si gode una vista superba sulla campagna marchigiana. Si accede da Porta Piana per poi arrivare al bel Palazzo Comunale con l’alta torre dell’Orologio con di fronte la Cattedrale di Santa Maria Assunta, anche questa chiusa a seguito del terremoto. A 10 km dal paese raggiungiamo il Lago di Cingoli, lago artificiale dove ci fermiamo a mangiare uno snack alla Baia di Popeye.
Dopo la sosta saliamo al borgo Elcito, frazione di San Severino Marche, posto in cima ad uno sperone di roccia a 820 metri di altezza. Lì non si trovano ne negozi, né bar, solo il silenzio. Si passeggia in viottoli stretti e ripide scale tra case in pietra, e non sempre si incontra qualcuno. Pare infatti che lì ci vivono solamente 7 persone. Bello il panorama circostante. Da vedere.
Dopo questa rigenerante visita, arriviamo a San Severino Marche, precisamente nella Piazza del Popolo, che ha la forma ovale, e sulla quale si affaccia il Palazzo comunale e il teatro Feronia. Contornata altresì da palazzi e punti di ristoro, ci fermiamo a bere nel bar adiacente il teatro. Con l’auto poi saliamo sino al Duomo vecchio che si trova solitario in un piazzale con di fronte la vecchia torre del castello. Da quassù si gode un bel panorama.
Decidiamo quindi di proseguire verso Tolentino, località che è stata duramente colpita dal terremoto del 2016. Ciò nonostante riusciamo a vedere la bellissima Basilica di San Nicola, anche se ancora parzialmente chiusa. La facciata è coperta da un telone che ne riproduce l’immagine a grandezza naturale. All’interno il bel soffitto a cassettoni con all’interno decorazioni dorate, le 8 cappelle laterali, la Cappella delle Sante Braccia ed il Cappellone di San Nicola. Da vedere anche il chiostro.
A sud dell’abitato c’è il bel Ponte del Diavolo edificato nel 1268, dalle cinque arcate, diviso a metà da una torre. Ultima tappa di oggi è Camerino, altro paese distrutto dal terremoto. Riusciamo a vedere dall’esterno la Rocca Borgesca alla quale si accede tramite i giardini, dai quali si ha una bella vista sul paesaggio circostante.
A qualche km da qui vediamo in cima ad un colle la Rocca Varano.
Arrivo presso l’Agriturismo Fonte Rosa, molto bello e ben ristrutturato, dove pensavamo di cenare, ma purtroppo era il giorno di chiusura del ristorante. Così siamo stati indirizzati all’agriturismo Poggio dell’Armonia, dove abbiamo mangiato molto bene, se pur con un servizio tantino lento.
29.6.2021 COLLEVECCHIO-LAGO FIASTRA-LAME ROSSE (Trekking)- SAN GINESIO- SARNANO- MONTEFORTINO
Partiamo da Collevecchio ed arriviamo a Fiastra, precisamente alla terrazza panoramica sul lago di Fiastra. Da lì un panorama eccezionale! Merita la sosta. Poco sotto, ci sono dei tavoli da picnic ed il parcheggio per il sentiero Lame Rosse che noi utilizziamo. Iniziamo la camminata con una discesa non particolarmente pendente, sino ad arrivare alla diga. Da lì il sentiero spiana un pochettino per poi iniziare a salire. Dopo un’abbondante ora si arriva alla meta: le Lame Rosse. L’ultimo pezzo è faticoso, con ghiaione che fa scivolare. Per fortuna che su c’è una bella gradinata in pietra dove si può ammirare lo spettacolo della natura, e nel contempo riposarsi! Portarsi da bere al seguito perchè dopo la partenza non c’è nulla.
Dopo aver fatto il percorso di ritorno, dove personalmente ho patito il caldo, ci fermiamo per pranzare al Chiosco al Lago. Il personale non è troppo cordiale ed il cibo non troppo allettante…..
Durante il tragitto visitiamo San Ginesio, con il suo Ospedale dei Pellegrini e la chiesa della Santissima Annunziata, vista solo parzialmente anche dall’esterno in quanto puntellata a seguito del terremoto. Proseguiamo per il paese di Sarnano, che si trova in cima ad una collina con il suo borgo medievale tutto in cotto. I vicoli acciottolati sono ripidi, ed arriviamo in Piazza Alta, in cima al borgo, dove si affacciano il Teatro della Vittoria, il Palazzo dei Priori e del Podestà e la chiesa di Santa Maria Assunta.
Lasciamo Sarnano ed arriviamo a Montefortino dove abbiamo prenotato una notte presso il B&B Terra di Marca, e ceniamo a Montemonaco presso il ristorante-pizzeria La Tavernetta.
30.06.2021 MONTEFORTINO- GOLE DELL’INFERNACCIO (Trekking)- EREMO SAN LEONARDO (Trekking)- PASSO FORCA DELLA PRESTA- NORCIA
Partenza da Montefortino per le Gole dell’Infernaccio. Avevamo tentato l’anno scorso, ma io avevo subito un infortunio alla caviglia ed avevamo rinunciato. Per arrivare alla partenza bisogna percorrere una strada sterrata, di qualche km, alcuni dei quali con buchi e dissestamento. Bisogna andare piano. Si arriva al parcheggio ed il sentiero, che lì è una strada abbastanza larga, inizia lentamente a scendere sino alle cd. Pisciarelle. Dopo averle superate, a sinistra, c’è un piccolo sentiero che sale ed arriva alle gole. Non bisogna fermarsi all’inizio, ma andare avanti dove si trovano le rocce più alte! Superate le gole decidiamo di arrivare sino all’eremo di San Leonardo prendendo un sentiero che sale a destra e che si inoltra nel bosco di faggi. Dopo circa un’ora raggiungiamo un piccolo pianoro, dove sulla destra si trova l’eremo, mentre sulla sinistra si trova una fontana d’acqua. Abbiamo trovato l’eremo aperto, nonostante sia ancora in fase di ristrutturazione post terremoto.
Ritorniamo all’auto facendo lo stesso percorso. L’ora di pranzo è passata, ci fermiamo comunque a Montemonaco presso il negozio l’albero della Cuccagna, dove acquistiamo 2 panini con ciaiuscolo e formaggio, più il bere, e li andiamo a consumare sulle panchine del belvedere di Montemonaco. Dopo mangiato iniziamo quindi il viaggio verso Norcia, transitando sul Passo Forca della Presta. Si inizia a scendere ed iniziamo ad ammirare dall’alto l’immensa Piana di Castelluccio contornata dai Monti Sibillini. Dalla strada si iniziano a vedere i colori della fioritura di Castelluccio, ma a questo dedicheremo una giornata il giorno successivo. Arriviamo a Norcia dove ceniamo presso il ristorante Al Granaro del Monte e dormiamo presso l’affittacamere San Lorenzo dove abbiamo prenotato due notti (non c’era posto a Castelluccio).
01.07.2021 FIORITURA PIANA DI CASTELLUCCIO DI NORCIA
Dopo aver fatto colazione nel bar convenzionato con l’affittacamere ci rechiamo a Castelluccio di Norcia che dista 28 km, dove, dopo aver parcheggiato nei vari parcheggi predisposti, passeggiamo nelle stradine in mezzo ai prati ( tra mattino e pomeriggio per circa 12 km ), in mezzo a vari prati fioriti, colorati di rosso, giallo, blu, bianco. Bellissimo! Esperienza da fare, perchè dalla strada asfaltata si vedono i prati vagamente colorati, ma il bello è vederli vicino e dall’alto! Infatti raggiungiamo a piedi Castelluccio, paese dove il terremoto ha lasciato il segno: molte attività di ristoro sono locate in prefabbricati, prima del paese, e lì noi ci siamo fermati a pranzare, precisamente presso il bar Sibilla.
Dopo aver acquistato presso le bancarelle delle lenticchie del luogo, ritorniamo a Norcia, anche lei compromessa dal terremoto, dove ceniamo al Ristorante Sienti un Po un’ottima cena.
02.07.2021 NORCIA- ABBAZIA CHIARAVALLE DI FIASTRA- ABBAZIA SAN CLAUDIO AL CHIENTI- ABBAZIA DI SANTA MARIA A PIE’ DI CHIENTI – MONTECOSARO – MONTELUPONE- PORTO RECANATI
Partenza da Norcia con destinazione mare. Prima però andiamo a visitare le varie abbazie della Valle del Chienti e dintorni. Iniziamo con l’abbazia Chiaravalle di Fiastra fondata da monaci cistercensi nel 1142 che si trova nella riserva naturale di Abbadia di Fiastra. Per visitare la chiesa non serve il biglietto, che va fatto per vedere gli atri del palazzo, i giardini, il Refettorio, il chiostro, la sala delle oliere e la cantina (costo 5 euro). Pranzo selfservice presso la Foresteria dove applica prezzi fissi ed onesti e si mangia bene.
Proseguiamo per l’abbazia di San Claudio al Chienti, che si trova nel comune di Corridonia. Si lascia l’auto nel parcheggio antistante e ci si avvicina alla bella basilica, la cui facciata è affiancata ai lati, da due torri circolari, con scalinata,e portale scolpito in pietra. Si accede dal pian terreno per poi uscire dal piano superiore. All’interno si può leggere la storia dell’abbazia.
L’ultima abbazia visitata è quella di Santa Maria a Piè di Chienti che si trova nel comune di Montecosaro. L’abbazia si trova in mezzo al verde ben curato, l’esterno offre la veduta di tre absidi. E’su due piani e l’interno è molto bello. Nonostante le origini antiche, è dotata di tecnologia. Infatti ci sono degli schermi dai quali si riesce a vedere indipendentemente da dove uno si trova, la cerimonia o le funzioni religiose…
Andiamo a visitare il borgo medievale di Montecosaro, classificato uno dei borghi più belli d’Italia, assieme a Montelupone che andremo a visitare dopo. Arriviamo in auto in cima al borgo, in piazza Trieste dove si affacciano gli edifici più importanti: il teatro delle Logge, il Palazzo dei Priori, la colleggiata San Lorenzo e la chiesa di Sant’Agostino. A seguire visita ai giardini del Cassero, che si trovano nella parte alta del borgo. Sono ben curati, all’interno si trovano i resti della rocca e dai quali si gode di una bella vista sulla campagna marchigiana.
Collegato da una bella strada con curve che passa tra le colline ed i campi di girasoli, arriviamo a Montelupone. Visitiamo la piazza centrale sulla quale si affaccia il Palazzetto del Podestà, con portici e l’alta torre civica. Fuori dal borgo si trova l’Abbazia Benedettina di San Firmano, con presbitero rialzato.
Giungiamo quindi a Porto Recanati, presso l’Hotel Brigantino dove abbiamo pernottato tre notti.
Cena al vicino ristorante del campeggio, Ristorante Adriatico, dove si è mangiato bene, ma con tempi di attesa lunghi.
03.07.2021 PORTO RECANATI
Giornata tranquilla al mare, nella spiaggia privata dell’hotel Brigantino con consumazione pasto sul posto . Cena al ristorante Acropoli.
04.07.2021 PORTO RECANATI – RECANATI
Mezza giornata in spiaggia, poi pranzo con l’ottima piadina da Chicca. A seguire visita a Recanati che si trova a circa 12 km da Porto Recanati. Iniziamo la visita dalla bella piazza Leopardi sulla quale si affaccia il Palazzo Comunale e sede del Museo Gigli. Sempre in piazza si erge la torre del Borgo e si trova il monumento al poeta. Sulla torre del borgo si può salire previo pagamento di euro 3,00 ed ammirare un panorama eccesionale dei dintorni. Camminiamo sino a raggiungere Piazza del Sabato del Villaggio sulla quale si affaccia il palazzo Leopardi – dove vivono attualmente i discendenti del poeta – ed una graziosa chiesetta. Qualche metro oltre il Palazzo Leopardi si trova il parco alberato con alla fine il colle, dal quale si ammira la campagna marchigiana con i Monti Sibillini, luogo che forse ha ispirato L’Infinito….
Poi visita esterna al teatro Persiani ed altre chiese girovagando tra le vie di Recanati.
Rientro a Porto Recanati dove ceniamo al Ristorante Due Passi, che ha un’ottima location sul mare e buon cibo.