Repubblica Dominicana: oltre alle spiagge, c’è di più!

I consigli di viaggio di Valentina, guidapercaso, sul "più antico insediamento del Nuovo Mondo"
Valentina C., 07 Mar 2018
repubblica dominicana: oltre alle spiagge, c'è di più!
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A cura di Valentina C., guida per caso della Repubblica Dominicana

Nonostante sia conosciuta in tutto il mondo per le sue spiagge bianche e chilometriche e le sue destinazioni altamente turistiche, la Repubblica Dominicana ha molto altro da offrire.

Nel centro dell’isola infatti troverete un ambiente prevalentemente montagnoso; La “Cordillera Central”, la più rilevante catena montuosa di tutti i Caraibi, possiede il Pico Duarte che, con i suoi 3.175 metri di altezza, rappresenta la massima elevazione delle Antille; Nella stessa catena vi sono almeno altre quattro cime vicine ai 3000 metri di altezza sul livello del mare. Tra i vari altipiani, si estendono delle meravigliose vallate, dove il verde è il colore predominante; nel Cibao, la zona più agricola dell’isola, dalle montagne scendono diversi corsi di acqua dolce, e vi troverete in un ambiente alpino inaspettato con pinete, cascate, torrenti.

Un’altra ragione per cui visitare la Repubblica Dominicana nei mesi invernali è la stagione delle balene. Da metà febbraio a metà marzo nella Baia di Samaná, nell’estremo nord est della Repubblica Dominicana, inizia la stagione delle balene. Migliaia di cetacei di colore nero, il cui nome in spagnolo è ballenas jorobadas (che letteralmente significa: balene con la gobba, in realtà, non hanno alcuna gobba e la buffa definizione deriva dalla forma ad arco della schiena quando si preparano ad immergersi in profondità) s’incontrano partendo dalla Groenlandia o dall’Islanda per accoppiarsi, riprodursi e svernare. Questi cetacei sono tra i più grandi mammiferi marini, misurando mediamente tra i 12 e i 15 metri e arrivando a pesare fino a 60 tonnellate. L’arrivo delle balene è promosso dal ministero del turismo come un’attività eco-sostenibile e regala ai visitatori uno degli spettacoli naturali più belli.

Ultima ma non ultima ragione per visitare l’Isola di Hispaniola, è la sua capitale, Santo Domingo, soprattutto della sua zona coloniale, la città più antica abitata in tutte le “Americhe”. La zona coloniale è una piccola città immersa nella capitale, inserita nel 1990 nell’elenco del patrimonio mondiale dell’Unesco. Detta anche la “città dei primati” vi troverete la prima cattedrale, la Cattedrale, l’università, la dogana e l’ospedale nel “Nuovo Mondo”. Seguendo gli 11 blocchi di strade storiche in questa città murata che possiede il più antico insediamento permanente nel Nuovo Mondo, vi troverete oltre 300 monumenti tra statue, case, chiese ed edifici storici risalenti al tempo dell’arrivo di Cristoforo Colombo nel 1492, per un vero salto nel passato.

Per chi volesse approfondire la conoscenza della storia di questo meraviglioso Paese, consiglio la lettura dei libri “La Festa del Caprone” di Mario Vargas Llosa e “La breve favolosa vita di Oscar Wao” di Junot Diaz (vincitore Premio Pulitzer 2008)

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