Ischia, terme vista mare

Tra le bellezze dell'isola e le sorgenti d’acqua sulfurea
Patrizio Roversi, 24 Lug 2012
ischia, terme vista mare
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Terme, paesini caratteristici e bei panorami: è il tris vincente di Ischia, la più grande e la più frequentata delle isole campane. A renderla “speciale”, sin dall’antichità, sono le sorgenti di acqua calda sulfurea che emergono in vari punti dalla superficie e che sono state utilizzate sin dai tempi dei Romani. Le sorgenti e lo scuro e fertile terreno di origine vulcanica testimoniano la storia geologica dell’isola: Ischia è un unico enorme vulcano collassato su se stesso e non più attivo. Ancora oggi, sull’entroterra montagnoso dell’isola, svetta la cima del monte Epomeo, cinta da boschi. Le pendici sono coltivate a vite e alberi da frutta: in passato, Ischia era un’isola contadina oltre che dedita alla pesca. Oggi, a farla da padrone è l’attività turistica, con centinaia di strutture alberghiere, aperte anche in bassa stagione, per il turismo legato alle terme. Nei mesi centrali dell’estate, al turismo termale si aggiunge quello balneare e l’isola si congestiona. I mesi ideali per visitarla, invece, sono giugno e settembre-ottobre, con clima piacevolissimo e senza folla.

UN GIRO DELL’ISOLA

I paesi principali sono sul litorale, collegati tra di loro anche da un comodo servizio di autobus che fa il giro dell’isola. Arrivando in traghetto o aliscafo da Napoli si sbarca sulla costa nord, a Ischia Porto, con tanti alberghi e resort, negozi e boutique, e una sfilata di ristoranti e locali affacciati sulla riva destra del litorale. Una piccola istituzione locale è la pasticceria Calise, aperta sin dagli anni venti, che prepara mitiche sfogliatelle con crema e ottime torte, come quella classica all’ischitana, con noci mandorle e fichi. Nelle vicinanze c’è il vecchio borgo marinaro di Ischia Ponte, con un isolotto roccioso collegato alla terraferma da un piccolo istmo. Sulla sommità dell’isolotto si trova il Castello Aragonese, un complesso fortificato aperto al pubblico. Nell’area del castello, l’ex convento delle clarisse è stato trasformato in hotel. Sulla costa settentrionale si trova anche Casamicciola, con altri centri termali e begli alberghi. Proseguendo verso ovest, si incontra il piccolo borgo di Lacco Ameno, con il litorale dominato dal caratteristico Fungo, un masso di tufo verde scivolato a mare, che veglia a guardia della cittadina. Continuando sulla costa occidentale si raggiunge Forio: in centro, sul lungomare si trova la bianca chiesa del Soccorso, a picco sul blu. Svetta solitario sulla costa sud, infine, il più bel paese dell’isola, il delizioso borgo marinaro di Sant’Angelo: sembra Capri in versione mignon, con i vicoli che sbucano nella piazzetta e il porticciolo. Qui si gira solo a piedi, o in ape-taxi.

UN TUFFO TERMALE

Sull’isola esistono diversi centri termali, oltre alle terme interne ad alcuni hotel di lusso. L’ingresso ai parchi costa caro, ma vale la pena passarci almeno una giornata, perché hanno ambienti molto curati e gradevoli, con le vasche all’aperto inserite in modo armonioso in rigogliosi giardini. Ad esempio, il Parco Termale Tropical, sul borgo di sant’Angelo, con piscine di ogni tipo e trattamenti di fisioterapia, massaggi, cure inalatorie, fango, antistress. Il centro è convenzionato con il Servizio sanitario nazionale (Ssn) per fangoterapie e cure inalatorie. Nella baia di san Montano, c’è il parco termale Negombo: in un rigoglioso giardino botanico sono inserite le piscine, le cascatelle e le grotte di acqua termale. Piscine termali di tutti i tipi e misure, e spiaggia privata si trovano ai Giardini Poseidon, il complesso più grande dell’isola, che scende al mare nella baia di Cotara, vicino Forio.

ACQUE RIBOLLENTI

A Ischia le terme si trovano ovunque, anche all’aria aperta, ad accesso libero. Come vicino a sant’Angelo, nell’area dei Maronti, spiaggia di sabbia scura famosa per le fumarole di acqua sulfurea. Sul lato destro del villaggio, oltrepassata la chiesa parrocchiale, si arriva a Cava Petrelle, con le caratteristiche “stufe”, saune naturali nella roccia. E dove a fior di sabbia si cuoce un uovo sodo in meno di un minuto. In un vallone costiero fuori paese, si trova Cavascura, bacino idrologico allo stato naturale, con grotte scavate nella pietra, piccole cascate e sorgenti bollenti che scendono dal monte. L’isola è fertile e il clima mite fa crescere ogni tipo di pianta. Lo confermano gli splendidi giardini. A partire dai Giardini La Mortella, piccolo paradiso di piante tropicali e subtropicali realizzato su un’enorme pietraia di origine vulcanica in località Zaro.

SU IN VETTA

Merita di essere scoperto anche l’entroterra, con terrazzamenti coltivati e boschi. Partendo dal borgo di Serrara Fontana, il più alto dell’isola, si arriva in macchina fino a 30 minuti di cammino dalla cima del monte Epomeo (789 metri). Proseguendo a piedi per una stradina si raggiunge la vetta, enorme masso di tuffo verdastro in cui sono stati scavati eremo e chiesetta di san Nicola. La vista è fantastica, si domina l’intera isola e si vedono Capri, Ponza, a quasi 100 chilometri, e Gaeta a nord. A est, svetta il Vesuvio con il golfo di Napoli e la penisola sorrentina. Un’alternativa alla passeggiata a piedi è la salita a cavallo, con l’escursione organizzata dai ragazzi dell’Epomeo in Sella.