Quando il viaggio diventa emozione e scoperta: Patrizio Roversi intervista Fabio e Stefania di Travelife

L’offerta di un bicchiere di grappa di riso, le cerimonie di benvenuto quando si entra per la prima volta in un villaggio, il lato più “antropologico” e “sociale” di un viaggio. Sono questi i temi che stanno alla base della narrazione di Travelife, il progetto social di Stefania Ferri e Fabio Ricciardi. Non solo viaggiatori, ma soprattutto sociologi, che si sono conosciuti giovanissimi e che hanno iniziato a viaggiare all’insegna di un tipo di viaggio sociologico, antropologico, lento, attento e non superficiale. Stefania e Fabio sono i protagonisti di una nuova puntata di Le Storie dei Turisti per Caso, il format di video-interviste condotte da Patrizio Roversi che, da viaggiatore navigato, affronta un dialogo intergenerazionale con i protagonisti contemporanei della narrazione di viaggio, che puoi trovare sul nostro profilo Instagram e su TikTok.
Indice dei contenuti
Chi sono Fabio e Stefania?
Stefania e Fabio, come abbiamo visto, sono content creator di viaggio dal 2021. Il loro racconto spazia lungo tutto il mondo attraverso video autentici, itinerari pratici ed esperienze local, con l’obiettivo di ispirare le persone a viaggiare con curiosità, spontaneità e meraviglia. I racconti che portano sui loro canali social sono dei reel dinamici ed emozionali, storie informative e interattive per generare curiosità e dibattiti, ma anche caroselli informativi che permettono di saperne di più su tante mete di viaggio, a corto o lungo raggio che esse siano.
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Un viaggio in Cina fuori dalle solite rotte
Nella chiacchierata a tre, Fabio e Stefania hanno voluto raccontare la loro esperienza con la Cina, una delle più grandi destinazioni al mondo, non solo a livello geografico ma per la capacità attrattiva che esercita sui turisti di tutto il mondo. I ragazzi hanno visitato il paese per due volte: la prima volta per un tour classico di Pechino, Shanghai e zone limitrofe. La seconda volta, invece, hanno deciso di esplorare quanto più possibile le terre legate alle minoranze etniche, perché in Cina ce ne sono 56. Hanno dunque scelto di scoprire Chengdu, dove ci sono numerose realtà etniche con usi, tradizioni e credenze particolari, culture lontane dalle nostre tradizioni ma proprio per questo particolarmente attraenti.
Come organizzare un viaggio dove la lingua è un ostacolo?
In Cina, “avevamo questa questa guida che ci accompagnava anche per capire la realtà locale al di fuori di quello che può essere semplicemente la traduzione letterale del cinese. Perché quando si parla di una popolazione che crede di essere nata dalle bolle del fiume e le farfalle che si sono unite, capisci che è molto complesso come discorso”. Insomma, Stefania e Fabio ci fanno capire quanto, per conoscere paesi e culture lontane, una semplice traduzione non sia sufficiente. Serve, anche a un livello base, uno studio di natura sociologica e quindi antropologica che restituisca caratteristiche e curiosità, per fare un viaggio che è davvero consapevole.