Un oceano di sabbia dove un tempo c’era un lago: è l’attrazione più famosa del paese, ma scoprirla è un’avventura

Le bellezze quasi surreali della Namibia, i suoi paesaggi mozzafiato come il Deadvlei e la rete turistica ben organizzata fanno di questo Paese africano uno dei luoghi turisticamente più desiderabili, grazie anche alla diffusa sicurezza rispetto ad altre aree del continente. Pre-pandemia, infatti, oltre un milione e mezzo di turisti hanno potuto ammirare la straordinarietà di questo Paese. Negli ultimi anni il turismo è tornato a crescere (seppur non ai livelli del 2019) e molte coppie in cerca di avventura scelgono di visitarla in luna di miele, senza rinunciare a un minimo di comfort.
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Perché visitare la Namibia?
Questo incredibile Paese incastonato tra Angola, Botswana e Sudafrica ospita un luogo che sembra dipinto, il Deadvlei. Situato nel cuore del Parco Nazionale di Namib-Naukluft, questo oceano di sabbia rossa dove un tempo sorgeva un lago è una delle attrazioni più celebri del Paese e dell’intero continente africano.
Il Deadvlei letteralmente significa “palude morta”. Si tratta infatti di una depressione di argilla bianca circondata da alcune delle dune più alte del mondo, che possono raggiungere i 300 metri di altezza. Migliaia di anni fa, questa zona ospitava un lago, alimentato dalle piene del fiume Tsauchab. Nel corso di millenni, il fiume si è ritirato e il lago prosciugato, lasciando dietro di sé una pianura arida. Gli alberi di acacia che un tempo crescevano rigogliosi sono rimasti lì, ridotti a scheletri anneriti dal sole che oggi creano suggestioni pazzesche.
La vera meraviglia del Deadvlei si rivela all’alba o al tramonto, quando i raggi del sole tingono le dune di un rosso intenso, creando un contrasto spettacolare con il bianco della pianura e il blu del cielo. È un luogo che invita alla riflessione, dove la magia della natura e il silenzio regnano sovrani.
Raggiungere il Deadvlei: consigli pratici
Il viaggio verso il Deadvlei inizia solitamente a Sesriem, la porta d’ingresso del parco, un piccolo insediamento dove è possibile trovare alloggi e rifornimenti. Da lì, si percorre un tratto di strada asfaltata fino a Sossusvlei, un’altra icona del deserto namibiano. Questo tragitto è già di per sé un’esperienza: lungo il percorso si possono ammirare paesaggi che sembrano appartenere a un altro pianeta.
Per raggiungere il Deadvlei è necessario affrontare un tratto di circa 5 chilometri in fuoristrada attraverso la sabbia. Chi non dispone di un veicolo 4×4 può affidarsi ai trasporti organizzati, oppure optare per una camminata che, seppur impegnativa, regala la possibilità di immergersi completamente nell’ambiente circostante.
Per godere al meglio dell’esperienza, è fondamentale essere ben preparati. Portare acqua in abbondanza, crema solare, un cappello per proteggersi dal sole e scarpe adatte a camminare sulla sabbia è essenziale. Pianificare la visita nelle ore più fresche della giornata, come la mattina presto o il tardo pomeriggio, permette di evitare il caldo intenso e di cogliere il Deadvlei con la sua luce migliore. E naturalmente, meglio non dimenticare una macchina fotografica o uno smartphone, perché il Deadvlei offre degli scenari tra i più fotogenici al mondo.
Come raggiungere la Namibia dall’Italia
Per arrivare in Namibia dall’Italia non esistono voli diretti, ma la combinazione più semplice e comoda è attraverso uno scalo in Germania. Lufthansa, in collaborazione con Discover Airlines, offre collegamenti regolari dalle principali città italiane come Roma, Milano. Da lì, si può prendere un volo diretto per Windhoek, la capitale della Namibia, della durata di circa 10 ore. L’aeroporto internazionale Hosea Kutako di Windhoek è il principale punto di ingresso nel Paese e da lì è possibile noleggiare un’auto o prenotare un trasferimento per raggiungere le principali attrazioni, incluso il Parco Nazionale di Namib-Naukluft, dove si trova il Deadvlei.
Il Deadvlei racconta la storia della Terra e della sua trasformazione. Visitandolo, si ha l’impressione di trovarsi in un museo naturale a cielo aperto, dove ogni dettaglio racconta di un passato lontano e di un futuro plasmato dalle forze della natura. È un’esperienza che va oltre il semplice viaggio, un’immersione totale nella bellezza e nella resilienza del nostro pianeta.