Un’avventura ricca di sorprese

Ciao visto che non ci sono racconti sulle isole Solomon, racconto il mio viaggio del 2000. Un po' di tempo e' passato ma forse vale la pena. Le isole Solomon erano il mio sogno dopo aver visto il film di Mallick 'the thin red line'. Poiche' faccio immersioni e sono appassionata di storia della II guerra, era la destinazione ideale. Cosi' durante...
Scritto da: federilli
Partenza il: 03/06/2000
Ritorno il: 11/06/2000
Viaggiatori: da solo
Spesa: 2000 €
Ciao visto che non ci sono racconti sulle isole Solomon, racconto il mio viaggio del 2000. Un po’ di tempo e’ passato ma forse vale la pena. Le isole Solomon erano il mio sogno dopo aver visto il film di Mallick ‘the thin red line’. Poiche’ faccio immersioni e sono appassionata di storia della II guerra, era la destinazione ideale. Cosi’ durante un giro attorno al mondo scelsi come prima tappa una crociera di 7 notti per sub, su una bella barca, ‘the spirit of Solomons’. Era giugno, e da qualche tempo il paese era in una situazione politica non proprio tranquilla per via di lotte tra tribu’. Non lo sapevo che cio’ avesse anche influenzato non solo il turismo (eravamo pochissimi infatti in vacanza!) ma anche la vita sull’isola…Mi riusci’ infatt impossibile visitare il luoghi delle battaglie della guerra mondiale sull’isola di Guadalcanal. Passai una notte ad Honiara al King Solomon hotel ( al tempo erano solo due gli alberghi) un posto strano, con una piccola ovovia che ti porta alla camera visto che l’hotel e’ costruito sul bordo della montagna. La vista dalla stanza era molto bella: lo stretto di Guadalcanal, chiamato Iron Bottom Sound per via dei numerosi relitti bellici, il sole, il mare…Insomma dopo un po’ di giri a piedi in paese, mi imbarcai sulla Spirit. Con me c’era una compagnia piccola ma eterogenea che si sarebbe presto rivelata importante. Una coppia di milano residente ad Auckland, un australiano di mezza eta’ in viaggio ‘premio’, padre e figlio americani con nonno combattente alle solomons negli anni 40. La barca era enorme e noi stavamo comodissimi. Il cibo era davvero ottimo, biscotti caldi e pop corns tra le immersioni, aperitivo con snacks al tramonto (il tramonto piu’ bello che abbia mai visto ci fu la prima sera…). La crociera era attorno alle varie isole che circondano Guadalcanal: Mary Islands, Russel Islands e la laguna di Morovo. Le immersioni le ricordo belle…Bei colori, coralli morbidi, qualche squalo e parecchi critters. Purtroppo al terzo giorno dovetti fermarmi a casa du un problema all’orecchio. E questa fu solo la prima delle disavventure del viaggio! Cosi’ persi le immersioni ai relitti …Rimanendo sul tender a guardare dall’alto queste ‘forme’ ..E sognando di poterci tornare un giorno. Su alcune isole fu possibile scendere e camminare a piedi su quelle che un tempo furono basi militari americane o giapponesi…Oggi coperte di vetegazione, di giungla e di Betel Nuts (lo stupefacente naturale locale). Le isole sono splendide…Coperte di una vegetazione lussureggiante, a picco sul mare…E’ possibile passare ore ad osservare i numerosi e colorati uccelli che qui vivono… Le lagune sono calme e l’acqua ha colori stupendi dal blu cobalto al verde acqua. E ogni sera, quando attraccavamo in queste piccole baie per la notte, gli abitanti delle isole venivano con le canoe attorno alla nostra ‘nave’. Questo contatto con ilocali e’ uno dei ricordi piu’ belli che ho…Sono scuri di pelle, ma molto hanno i capelli chiari, ricci e lunghi…Non hanno nulla, ma perche’ sono tagliati ‘fuori’ dal mondo moderno…Sono timidi, ma anche ‘friendly’ e sorridenti…I bambini sono uno spasso e sono bravissimi a portare le canoe…Ci hanno fatto provare un giorno ed e’ stata un’esperienza ardua non accappottarci! poi venivano a vendere frutta e verdura fresca direttamente dalle isole, e il pesce, che noi poi avremmo mangiato a cena…Tutto freschissimo e saporito…Altro che organico! E poi ancora…Ricordo il vecchietto che vendeva artigianato in legno scuro..Qui potevi essere sicuro che non fosse made in taiwan! O anche i nautilus, le conchiglie che vengono prese solo quando, una volta morto l’animale, il guscio sale a galla dal profondo. L’ultimo giorno ci portarono a terra su uno di questi villaggi. Adesso credo che sia la norma (ho guardato dei siti e pare tutto organizzato apposta), ma quando andammo noi, no. Era tutto cosi’ spontaneo e genuino che noi rimanemmo commossi da tanta accoglienza! Ci accolsero con ghirlande di fiori e festoni fatti con buste di patatine o cibo…Ci portarono in giro per le loro capanne, per il villaggio…Ci fecero incontrare il capo (che conferi’ prima con il nostro ‘capo’ ovvero il manager della barca). Noi avevamo con noi spazzolini da denti, dentifricio, penne, blocchetti che i bambini accettarono volentieri. E’ di questo che avevano bisogno non delle caramelle che gli americani immancabilmente avevano con se! E poi ci fecero uno spettacolo…Danze e canti polinesiani…Con strumenti fatti con le canne di bambu’… Una cosa davvero che non dimentichero’ mai che spazza in un baleno quelli che sono i lai per turisti visti altrove…E cosi’ si concluse la vacanza in barca…Ma una volta scesi a terra ci accolse una Honiara in tumulto per un colpo di stato! Passammo una notte al Kitano Mendana, l’altro hotel dell’isola..Non sapendo come e quando saremmo usciti di li’. L’unica compagnia che operava voli turistici, la Solomon Airlines/Quantas aveva sospeso tutti i voli! Fu interessante…Nell’hotel c’erano le TV dell’australia e della Nuova Zelanda e i ministri degli esteri dei due paesi arrivati per cercare di pacificare le fazioni locali e riportare la pace. Ci facemmo perfino un giro in paese, la situazione sembrava calma ma ogni tanto vedevi agli angoli uomini con mitra e armi! Durante la notte ci comunicarono che ci saremmo divisi. L’australiano sarebbe stato rimpatriato dalla marina australiana su un C130 in direzione Cairns…Mentre tutte le altre nazionalita’, non volute dall’australia, sarebbero state rimpatriate in Nuova Zelanda dal ministro del paese. E cosi’ io arrivai il giorno dopo ad Auckland su un aereo della New Zealand Air Force, in compagnia di suddetto simpatico ministro che ringrazia personalmente durante il volo…Con gli amici fatti in barca, passammo quindi 3 giorni fuori programma ad Auckland dove era inverno…Ma questa e’ un’altra storia!


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