I mille ricordi del Perù

Difficile riassumere in poche righe le innumerevoli emozioni e sensazioni che il Perù mi ha regalato. I ricordi vengono in mente rapidamente e sembrano fare a gara tra di loro per essere considerati ognuno il più importante, tutto il viaggio merita di essere ricordato e tutti i posti sono risultati fantastici ciascuno per un motivo diverso...
Scritto da: Marco Pagano
i mille ricordi del perù
Partenza il: 01/08/2003
Ritorno il: 23/08/2003
Difficile riassumere in poche righe le innumerevoli emozioni e sensazioni che il Perù mi ha regalato. I ricordi vengono in mente rapidamente e sembrano fare a gara tra di loro per essere considerati ognuno il più importante, tutto il viaggio merita di essere ricordato e tutti i posti sono risultati fantastici ciascuno per un motivo diverso dall’altro. Come non ricordare il lungo viaggio che, attraversando il deserto e in mezzo a paesaggi mozzafiato, ci ha portato da Lima ad Arequipa passando per le Isole Ballestas ove centinaia di leoni marini, pinguini e cormorani ci hanno dato il primo assaggio del Perù! E che dire della magnifica Arequipa, la città bianca, con le sue case coloniali che si affacciano sulle strade di ciottolato, i suoi tre vulcani incappucciati di neve che la circondano e la straordinaria bellezza del coloratissimo convento di S.ta Catalina. Incredibili risultano i paesaggi che si incontrano salendo sempre più sulle Ande, altipiani sconfinati, montagne maestose, vulcani ancora attivi, centinaia di Lama, Alpaca e vigogne…fino ad arrivare a Chivay, un villaggio sperduto tra i monti la cui semplicità riconduce ad altri tempi. Un caldo “Mate de Coca” sarà da qui in poi nostro compagno di viaggio, visto che oltre ad aiutare contro il mal di montagna aiuta contro il freddo che alle alte quote si fa sentire parecchio! L’immenso lago Titicaca con le sue isole galleggianti che, sebbene turistiche, offrono motivo di entusiasmo; l’isola di Amantanì e quella di Taquile ove il tempo si è veramente fermato e si vive nella maniera più semplice possibile, una cosa per noi inimmaginabile. E poi Cusco, che con la sua valle sacra mi ha regalato un’ enorme quantità di ricordi ed emozioni: la sua bellissima piazza circondata da antiche case coloniali con i loro caratteristici balconcini, le fantastiche vie strette e ripide di San Blas, il quartiere più bello della città, dove si possono gustare delle fantastiche “empanadas” appena sfornate. Ricordo poi con simpatia il piccolo villaggio di Oropesa famoso in tutto il Perù per il suo pane, ove abbiamo visitato un fornaio che credeva fossimo esperti panificatori italiani! Incredibile è poi stata l’accoglienza che ci è stata riservata all’asilo del villaggio, il sorriso e l’allegria di tutti quei piccoli “ninos” rimarrà per sempre nel mio cuore, così come vi rimarrà la squisita gentilezza delle due maestre che, la sera stessa, sono venute al nostro albergo per farci omaggio di un piccolo telo peruviano firmato dai bambini a ricordo della giornata e come ringraziamento per la nostra visita che ha reso molto felici i nostri nuovi piccoli amici, pare che non abbiano fatto altro che parlare dell’ “evento” per tutto il giorno, raccontando tutto con entusiasmo ai loro genitori quando questi sono andati a riprenderli all’asilo, semplicemente inimmaginabile . Indimenticabili sono poi i colori dei tanti mercatini che si incontrano sia a Cusco che nei villaggi limitrofi, in particolare quello di Chincheros è straordinario! Altrettanto “coloriti” sono poi stati gli spostamenti per raggiungere i diversi posti nei dintorni di Cusco: il pulmino preso per raggiungere Ollantaytambo, stracolmo di gente in abiti caratteristici carica di ogni sorta di cose, il taxi collettivo su cui abbiamo viaggiato in 8 persone (due ragazze inglesi nel bagagliaio!) che ci ha portato a Pisac e il decisamente più comodo taxi condiviso con altri due turisti svizzeri che ci ha portati a Chinchero il cui autista alla fine ci ha invitato a trascorrere la serata assieme a lui, la simpatia di un altro taxista, Miguel, con cui sono tuttora in contatto, che ci ha accompagnato al villaggio di Oropesa e che, essendo la piccola cattedrale del villaggio chiusa, è andato a cercare il custode affinché la aprisse per noi, unici turisti presenti.( qui sono molto rari!) Impossibile da non citare il luogo che da solo vale tutto il viaggio: Macchu Pichu, un posto davvero magico che abbiamo avuto la fortuna di ammirare sia con il sole che con il fascino delle nuvole! Semplicemente favoloso e mozzafiato, la sua comparsa dopo essere entrati nel sito archeologico mette letteralmente i brividi e l’emozione che si prova a camminare tra le rovine è indescrivibile! Infine Huaraz con le favolose e azzurrissime “Lagunas Llaguanunco”, la maestosa cima del monte Huascaran e l’impressionante ghiacciaio Pastoruri con le sue fantastiche grotte di ghiaccio. Insomma, nulla ma proprio nulla mi ha deluso, fantastica la natura, colorati i luoghi e magnifica la gente delle Ande che rimarrà sempre nel mio cuore.


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