Perù itinerario del sud in 21 gg

Ciao, mi chiamo Lara e sono qui per raccontare la bellissima esperienza in Perù vissuta a maggio 09 insieme al mio compagno. L'itinerario è il classico del sud, lo stesso che si legge in tantissimi racconti di viaggio Il primo consiglio che mi sento di dare è quello di contattare Yolanda e Angelo (Casa Yolanda/Lima): chi ha già avuto modo...
Scritto da: LARANGELI
perù itinerario del sud in 21 gg
Partenza il: 09/05/2009
Viaggiatori: in coppia
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Ciao, mi chiamo Lara e sono qui per raccontare la bellissima esperienza in Perù vissuta a maggio 09 insieme al mio compagno. L’itinerario è il classico del sud, lo stesso che si legge in tantissimi racconti di viaggio Il primo consiglio che mi sento di dare è quello di contattare Yolanda e Angelo (Casa Yolanda/Lima): chi ha già avuto modo di navigare tra la sezione Perù di turisti per caso, probabilmente sa già di chi sto parlando. Sottolineo che vi do questo consiglio in qualità di turista “fai da te”, noi abbiamo sempre viaggiato senza affidarci a tour operator, un pò per risparmiare, un pò per libertà…per tanti motivi, non per ultima la mia passione nel studiarmi gli itinerari e costruirmeli su misura. Per cui non pensiate che affidarsi ad Angelo e Yolanda corrisponda all’andare in agenzia a comprare il classico “pacchetto”. Ammetto che inizialmente ero un pò reticente, chiedere a qualcuno di aiutarmi forse avrebbe tolto un pò di gusto al mio viaggio ma ho cmq contattato Angelo, sottoponendogli il mio ipotetico itinerario e chiedendo a lui consigli in merito agli hotel e ai modi in cui muoversi. Angelo è stato da subito gentilissimo e efficientissimo, mi ha fornito una sua idea di itinerario, basata sulla sua grandissima esperienza e conoscenza del paese. Con calma io e Emanuele lo abbiamo valutato, abbiamo visionato gli hostal in Internet, i prezzi, abbiamo riflettuto in merito alle tappe, agli spostamenti e a cosa avremmo voluto dedicare maggior attenzione. Quello che abbiamo constatato, plan alla mano, è che le scelte di Angelo corrispondevano per lo più a quelle per le quali avremmo optato noi. Gli hostal consigliati erano nella fascia di prezzo “media” 25/40 dollari a camera, per noi il giusto compromesso, e gli spostamenti, in termini di mezzi e orari, erano quelli più strategici. Il ns timore era quello di dover pagar caro un servizio di “prenotazione” e anche quello di essere indirizzati verso strutture che magari non facessero proprio al caso nostro. D’altro canto era cmq nostra intenzione prenotare anticipatamente quasi tutte le sistemazioni e gli spostamenti maggiori (ovviamente gli spostamenti minori, così come alcune escursioni si gestiscono personalmente sul posto) questo per cercare di ridurre al minimo la dispersione di tempo in loco per cercare l’alloggio. Angelo e Yolanda hanno rappresentato il giusto compromesso in quanto quello che chiedono per tutte le prenotazioni è rappresentato solamente da un piccolo rimborso spese, nel nostro caso 30 dollari a coppia. Vi assicuro che tutti i prezzi da loro comunicati per hotel, escursioni, spostamenti..ecc…sono gli stessi che voi paghereste in loco o arrangiandovi da soli nel prenotare gli stessi tipi di servizi/alloggi. Altre persone utili da contattare sono Gabriele Poli di “Magia delle Ande” e Gabriele Serrau di “Perù Responsabile”, ci sono stati di grande aiuto con i loro consigli e la loro esperienza. Prima infatti di arrivare ad un’idea di itinerario da sottoporre ad Angelo e Yolanda, abbiamo “spulciato” un po’ nei vari forum, siti, lonely planet per capire quali tappe volevamo includere, quali potevamo saltare e soprattutto quali parti del Perù visitare. 20 gg possono essere gestiti in vari modi: la ns scelta di dedicarci in toto al sud è stata dettata dal fatto che preferivamo prendercela con un “po’ più di calma”, che cmq fidatevi non corrisponde assolutamente nell’avere “tempi morti” ma semplicemente avere i ritmi un po’ meno serrati ed essere un po’ più flessibili. Considerate inoltre che avere un po’ di “flessibilità” non guasta in quanto in ogni viaggio, organizzato o meno, gli imprevisti non sono mai da escludere (e infatti anche nel ns viaggio non sono mancati)! Per quanto riguarda il volo aereo, abbiamo fatto la tratta BOLOGNA-MADRID MADRID-LIMA, compagnia Iberia, costo totale del volo comprensiva di polizza annullamento circa 830,00 euro (prenotato tramite agenzia CTS). Effettivamente abbiamo constatato essere una buona tariffa, abbiamo tenuto monitorato il sito iberia per parecchio tempo, abbiamo notato (non so se sia un caso o meno) che le tariffe migliori sono uscite all’inizio del 2009, noi siamo partiti a maggio 2009 e da settembre/ottobre 2008 abbiamo iniziato a controllare le tariffe, dai 1060 euro di ottobre ….si è passati agli 800 di gennaio 2009. Qui di seguito indico il ns tour: 09 maggio: partenza da BOLOGNA per LIMA con scalo a Madrid. 10 maggio: arrivo a Lima nel primo mattino. Ad attenderci troviamo il servizio privato di casa Yolanda. Arrivo nella casa e sistemazione nella ns stanza. Ci riposiamo in attesa che Yolanda ci chiami nel suo ufficio per vedere insieme e nel dettaglio il ns tour e le prenotazioni effettuate. Nel pomeriggio visita della città: Plaza des Armas, la Cattedrale,l’iglesias di S.Francisco, il Museo Nazional. Il centro di Lima è carino ma nel complesso la città non ci entusiasma. Al ritorno a casa, dal Museo Nazionale, decidiamo di percorrere a piedi la strada (siamo insieme ad un’altra coppia conosciuta in aeroporto e che, come noi, soggiorna a casa Yolanda) e veniamo affiancati da un poliziotto che ci scorta fino a che non arriviamo nei pressi della strada principale, ci dice non sia molto sicuro per i turisti girare soli in alcuni quartieri. 11 maggio: bus per Paracas (Cruz del Sur,circa 3 ore di viaggio,viaggio comodo con colazione inclusa nel biglietto).Arrivo e sistemazione all’ Hostal S.Maria, molto carino.Partiamo subito con un taxi privato per il tour alla riserva di Paracas: paesaggio decisamente suggestivo, un deserto ricoperto di fossili marini.Ci fermiamo alla “cattedrale” da dove godiamo di una vista meravigliosa sull’oceano. Pranziamo alla Lagunita e al ritorno facciamo una sosta al museo di Paracas (entrata libera). Il museo è ancora parzialmente chiuso a causa dei danni provocati dal terremoto del 2007. Quel che attualmente rimane non è particolarmente interessante. Dal museo si può camminare fino alla laguna con i fenicotteri ma per ammirarli si è cmq costretti a rimanere piuttosto lontani. 12 maggio: Al mattino ci rechiamo al porto e ci imbarchiamo per il tour delle islas Ballestas. Costeggiamo il famoso “Candelabro” e ci ritroviamo al centro di una vera e propria invasione di Leoni Marini, pinguini, pellicani, cormorani, sono ovunque, impossibile posare la macchina fotografica! Tornati all’hostal proseguiamo per Ica con un taxi privato, ad Ica non ci fermiamo, non ci colpisce particolarmente e decidiamo di andare direttamente all’oasi di Huacachina per un po’ di relax. Purtroppo non riusciamo a godere dell’atmosfera piacevole di questa oasi in quanto, mentre pranziamo al Huacachinero ci giunge una tel di Angelo: la strada per Nazca è bloccata causa protesta dei minatori! Dobbiamo cambiare i ns programmi nei quali era previsto appunto di proseguire verso Nazca in serata. Valutiamo con Angelo la miglior soluzione: decidiamo di prendere un bus e tornare a Lima, da lì, il giorno dopo potremmo prendere un volo interno per Arequipa. Dobbiamo a malincuore rinunciare a Nazca, non sappiamo quanto tempo durerà questa protesta e finchè la strada sarà bloccata, sarà improbabile raggiungere Nazca o altre località via terra. Arriviamo a Lima e pernottiamo da Yolanda 13 maggio: prima di prendere l’aereo abbiamo tempo per fare un piccolo tour di Lima insieme ad altre due coppie con le quali stiamo condividendo la prima parte del ns tour. Passiamo per i quartieri di Miraflores e Barranco, ci fermiamo al Parco dell’Amore e per finire pranziamo nel centro commerciale “Larcomar” con vista sull’oceano. Alle 16:25 prendiamo il volo della Lan per Arequipa, la vista dall’aereo è meravigliosa! Pernottiamo a “ La torre des ugarte”, ottima scelta! Forse l’hostal migliore di tutto il viaggio: per la posizione, per le camere spaziose e le squisite colazioni! La sera ceniamo in una paninoteca e ci godiamo la Plaza des Armas: bellissima. Per Arequipa è amore a prima vista! 14 maggio: visitiamo il monastero di S. Catalina, praticamente una città nella città, decidiamo di non affidarci ad una guida e ci perdiamo tra i vicoli, i colori, la suggestione di questo luogo senza tempo. Lo facciamo in tutta calma, godendo di ogni scorcio e di questa meravigliosa atmosfera. Nel pomeriggio visitiamo il famoso museo nel quale è conservata la mummia di Juanita. Assistiamo a un breve documentario che illustra la storia di Juanita e il suo ritrovamento: ho le lacrime agli occhi! La mummia è impressionante, soprattutto quando guardandola ripensi all’incredibile storia di questa ragazzina. La sera ceniamo in un delizioso ristorante argentino (46 soles in due). 15 maggio: Insieme a Rita e Piergiorgio, i due simpaticissimi signori incontrati a casa Yolanda e il cui itinerario iniziale era il medesimo, decidiamo di prendere un taxi per il famoso “tour della campigna”. Il costo è di 100 soles in 4, si visitano: Il Mirador del Carmen Alto/Iglesias de Cayma/Plaza e Mirador de Yanahuara/distrito de sachacha con il Mirador/Molino de Sabandia.Che dire, si tratta di un piacevole tour nel quale ci si fa un’idea più ampia di Arequipa e di ciò che la circonda ma rimaniamo un po’ delusi forse per le maggiori aspettative con le quali eravamo partiti. 16 maggio: passiamo in agenzia per confermare l’escursione al Canion del Colca (escursione prenotata già tramite Angelo e Yolanda). Decidiamo di passare la giornata gironzolando per Arequipa, visitando le parti un po’ meno conosciute. Andiamo al Monastero Roncoleta e per raggiungerlo percorriamo la carinissima “Calle Bolognesi” sulla quale si affacciano suggestive botteghe artigiane. Il Monastero (5 soles) è davvero interessante ed ospita una bellissima biblioteca nella quale è custodita una delle prime copie del “Don Chisciotte”. Ci sono pochissimi turisti, peccato perché una visita vale davvero la pena! Torniamo verso il centro di Arequipa Visitiamo “Casa Moral”, tipica casa coloniale (entrata 5 soles). 17 maggio: alle 8.30 il pullman per il tour passa a prenderci direttamente dal ns hostal. Si tratta di un piccolo pulmino, siamo 8/10 turisti più la guida (tour in inglese). Iniziamo il percorso lungo la valle, finalmente ammiriamo quei paesaggi che tante volte abbiamo, sognanti, ammirato in tv: ci sono lama..alpaca…vigogne…e le Ande fanno da cornice, si sale sempre di più fino al punto più alto, il Mirador: 4900 mt, siamo circondati dai vulcani, il paesaggio è incredibile! Fortunatamente l’altitudine non ci crea alcun problema, sentiamo che “l’aria è diversa” ma non abbiamo alcun tipo di disturbo (abbiamo preventivamente fatto scorta di caramelle alle foglie di coca e soroche pills, inoltre durante il viaggio, e prima di raggiungere la max altitudine, abbiamo fatto una sosta per bere il matè de coca). Proseguiamo e arriviamo a Chivay, pranzo a buffet e sistemazione al “Pozo del ciel”. Questo hostal è davvero bello, la camera deliziosa e la posizione permette una bella vista sulla valle. Peccato che però non sia collocato dentro al paese, ci sarebbe piaciuto gironzolare un po’ da soli per le vie di questo posto, nonostante importante centro turistico ci sembra rimanere un po’ “fuori dal tempo” e sicuramente il Perù che stiamo vedendo qui è molto diverso dal Perù visto fino ad ora nelle città o sulla costa. Decidiamo quindi di riposarci un po’ in attesa di passare un po’ di tempo nel centro termale con il resto del gruppo. E’ senz’altro piacevole e suggestivo immergersi nell’acqua termale in un contesto simile, purtroppo però non è altrettanto piacevole uscire dall’acqua e rimanere con i capelli bagnati ad aspettare il pullman per ritornare in albergo! Forse tornando indietro avremmo preferito dedicare il tempo delle terme ad una visita del paese. La sera ceniamo con il gruppo in un ristorante ed assistiamo ad un tipico spettacolo del luogo. 18 maggio: ci alziamo alle 5.30, fa davvero molto freddo! La sera prima, ci hanno portato in camera una borsa dell’acqua calda per rendere più piacevole il pernottamento. Dopo la colazione partiamo per il Cruz del Condor: l’esperienza più bella di questo tour al canion del colca. Temiamo di non essere fortunati..di Condor non vediamo nemmeno l’ombra, siamo ai piedi di questo canion profondissimo e meraviglioso, gli occhi al cilelo, attorno il silenzio e una natura dalla bellezza sconcertante. Poi, ecco sentirsi le prime espressioni di meraviglia, qualcosa che plana nel cielo, è lontano ma si avvicina ed eccolo, sopra le nostre teste, in tutto il suo splendore, un condor ci da il benvenuto nella sua terra. E dopo di lui la danza continua con altri condor che incessantemente ci regalano uno spettacolo indimenticabile. Siamo tutti incantati e ci sentiamo grati per aver avuto questo privilegio, un posto in prima fila per uno spettacolo che solo qui possiamo ammirare. E’ ora di tornare verso Chivay, qui, al contrario degli altri, noi abbiamo prenotato un bus per andare direttamente a Puno. Abbiamo seguito il suggerimento di Angelo e Yolanda ed è stata un’ottima mossa per ottimizzare i tempi ed evitare di tornare ad Arequipa. Il viaggio è molto lungo, 5 ore, ma si tratta di un minibus privato molto comodo e nel quale viaggiano solo altre due persone. Durante il tragitto l’autista effettua varie soste, sia per esigenze di toilette/ristoro o semplicemente per permettere ai turisti di fare foto in alcuni luoghi davvero meritevoli. Arriviamo a Puno verso le 19.00. Sicuramente la mia idea di Puno era diversa! Immaginavo il lato Titicaca avvolto nella desolazione, e in alcuni punti sicuramente lo è, ma Puno è davvero enorme! Soggiorniamo al Totorani, Alberto è davvero ospitale e il posto ha un’atmosfera decisamente familiare. Organizziamo con Alberto l’escursione alle isole per il giorno dopo, una pizza al volo e poi a nanna! (l’escursione alle isole si organizza/prenota direttamente in loco, senza bisogno di farlo dall’Italia) 19 maggio: un bus passa a prenderci direttamente dall’hotel e andiamo al porto. Da qui inizia il ns tour: visitiamo le isole Uros..ok saranno a misura di turist, ma vederle ci lascia cmq a bocca aperta, camminiamo su queste isole galleggianti, sotto i ns piedi il giallo di questo strano “pavimento” costruito con canne totora, attorno i colori sgargianti degli abiti di questo popolo, sopra di noi il cielo di un azzurro cangiante e da cornice questo lago così grande da sembrare un mare. Dalle Uros giungiamo ad Amantani dopo più di 3 ore di navigazione. Ad Amantani un gruppo di donne attende i turisti, ad ogni donna viene affidata una coppia/gruppo di turisti ed eccoci a casa di questa famiglia con la quale condivideremo i pasti e passeremo la notte. Le case sono costruite con mattoni di fango, i letti sono fatti di paglia, la ns famiglia ha l’energia elettrica ma l’isola è al buio, non ci sono strade, solo sentieri tra i campi e la sera per camminare non ci affida ai lampioni ma al max ad una piccola torcia. Il bagno è un gabbiotto di lamiera nel campo accanto alla casa (lo “scarico” è un secchio d’acqua). In cucina hanno un piccolo fornello ma la “soup” (il piatto più diffuso) viene preparato in un enorme calderone sul fuoco. Pranziamo con zuppa di quinoa, patate, tuberi lessi e formaggio. Siamo io ed Emanuele seduti a questo tavolo, “mama” ci riempie i piatti, io ammetto di mangiare a fatica, ma non importa, spero solo non si sentano offesi se non finisco tutto, parlare con loro è praticamente impossibile, parlano solo quechua, la vecchia lingua degli inca, ci intendiamo a gesti! Nel pomeriggio facciamo una “passeggiata” fino a Phachamama, un luogo sacro dove venivano eseguiti riti di divinazione alla madre terra. La passeggiata non è così semplice, siamo quasi a 4000 metri e tutto è più faticoso. Ma la fatica è ripagata da un tramonto indimenticabile. Torniamo presso la ns famiglia, ceniamo con zuppa, riso e patate. Anche in questo caso per me mangiare è davvero una pena. Specifico che sull’isola non c’è acqua potabile per cui abbiamo con noi bottigliette d’acqua e a tavola beviamo solo acqua bollita nel quale mama mette in infusione alcune erbe. La sera andiamo ad una festa, in un’equivalente del ns “casolare”, si ascolta musica dal vivo e si balla. Non è prettamente a misura di turista in quanto abbiamo constatato che si tratta un po’ del posto di ritrovo per tutti i ragazzi e non solo, del posto. Purtroppo siamo costretti a partecipare agghindandoci con i vestiti tipici…per i ragazzi poco male, un poncho e una berretta e il gioco è fatto, per le ragazze il discorso cambia, io mi sono ritrovata con 2 gonne, una mantella, un camice…insomma muoversi era un’impresa, figuriamoci ballare. Cmq ballare freneticamente a 3800 mt non è così facile, dopo 2/3 giri di pista eravamo ko e guardavamo sorpresi queste instancabili vecchine che continuavano ad invitare i turisti a ballare! La notte ad Amantani è splendida, mai visto niente di simile, l’altitudine e la mancanza di illuminazione permettono di ammirare un cielo fino ad ora a noi sconosciuto. 20 maggio: facciamo colazione con pancake, marmellata e tisana(la marmellata la comprano esclusivamente per i turisti, così come il caffè solubile). La notte è stata davvero fredda ma siamo riusciti a dormire. Il ns soggiorno ad Amantani è terminato, Mama ci accompagna al porto. Mentre ci accompagna tira fuori dalla tasca 10 soles, il giorno prima avevamo comprato dalla figlia un maglione di lana di alpaca ma non aveva il resto e così ci aveva fatto capire che ce l’avrebbe dato successivamente, sinceramente quei 10 soles li avevamo dati per persi e senza nessun rammarico, insomma la loro ospitalità valeva certo di più di quanto sicuramente venga loro riconosciuto dalle agenzie che organizzano questi tour. Cmq, con ns sorpresa, Mama si ricordava di doverci dare questi 10 soles, ovviamente noi li abbiamo rifiutati cercando di farle capire che eravamo stati bene con loro e che ci tenavamo a non riprendere quei soldi. Bè che dire, 10 soles per noi non sono niente ma…Mama ci ha fatto un sorriso talmente sincero e grato che non lo dimenticheremo mai, ci ha fatto capire che quei soldi le facevano comodo e che li avrebbe usati per curarsi un dente, al porto ci ha abbracciati e noi siamo stati davvero contenti di aver fatto qualcosa per lei. Ci eravamo già ripromessi, prima del tour, di acquistare qualche prodotto artigianale presso le famiglie, questo perché sappiamo che alle famiglie che ospitano i turisti vengono dati davvero pochi soles. Il tour di due giorni presso le isole costa circa 80 soles per persona, comprende la barca, la guida, le escursioni, il pernottamento e i pasti presso la famiglia. Per questo motivo, sapendo di quanto poco venga dato alle famiglie, abbiamo pensato che per ricambiare un po’ più “giustamente” la loro ospitalità sarebbe stato opportuno acquistare qualcosa presso di loro. Salutiamo Amantani e partiamo per la visita di Taquile. Dal porticciolo dove attracchiamo, con una passeggiata di un’ora e mezzo giungiamo al paese. Taquile è molto carina, forse più di Amantani ma sicuramente è più turistica, Amantani è più selvaggia, più lontana dal ns modo di vivere. Nel tardo pomeriggio torniamo a Puno e saldiamo direttamente ad Alberto il costo del ns tour. 21 maggio: Alberto ci accompagna a prendere il bus per Cusco. Partiamo alle 7.30 di mattina. Si tratta di un bus first class che, durante il tragitto, effettua un tot di soste in zone di interesse. Arriviamo a Cusco alle 17:30. Le soste sono state: Museo Pukara (museo litico di una civiltà pre-inca)…per chi come noi, non ha una gran cultura storica o un particolare interesse per le civiltà pre-inca, il museo non è granchè anche se ammetto che le spiegazioni della guida erano davvero interessanti. Poi sosta al Mirador a circa 4300 metri, vista come sempre bellissima. Il viaggio continua tra Ande occidentali ed Orientali. Pranzo a buffet e piccola sosta ad un mercatino locale. Altra sosta ad un sito inca decisamente carino (sicuramente la sosta più interessante); ultima tappa: San Pedro (la cappella sistina del Sudamerica), effettivamente dall’esterno non penseresti mai di trovare dentro questa chiesa, tanta esplosione di bellezza. Il totale di tutte queste visite/soste ci è costato 21 soles a testa. Arrivati a Cusco ci dirigiamo verso la Piccola Locanda (prenotata autonomamente dall’Italia). A confronto con gli altri hostal la stanza è un po’ piccola ma decisamente deliziosa così come tutto il resto. 22 maggio: in mattinata ci dirigiamo alla Perurail per cambiare la ns prenotazione con il biglietto del treno. Poi acquistiamo il boleto turistico (130 solese a testa) necessario per accedere ad i siti più importanti di Cusco e dintorni. Acquistiamo già anche il biglietto per Machu Picchu (124 soles a testa). La parte del viaggio dedicata a Cusco, valle sacra, Machu Picchu è sicuramente la parte più costosa, rispetto a quanto riportato nella ns Lonely Planet (2007) i prezzi sono quasi raddoppiati! Il boleto turistico costa 130 soles e vale 10 gg, in alternativa si può scegliere un boleto valido solo per la città (70 soles), per le 4 rovine (70 soles) o per la valle sacra (70 soles) ma questi biglietti hanno validità di un solo gg, nel ns caso quindi conveniva sicuramente il boleto completo anche se in ogni caso, sono precluse un tot di entrate….caso strano i luoghi (musei/chiese) più interessanti di Cusco sono cmq a pagamento! Cusco ci è piaciuta davvero tanto, la plaza des Armas è molto bella, ma è bellissimo passeggiare per le vie, senza guida e senza orario, guardandosi attorno e cercando di viversi la città che seppur molto turistica è davvero piena di fascino. Gironzoliamo in calle Loreto, nel quartire di San Blas, visitiamo un museo compreso nel boleto turistico e di cui mi sfugge il nome..ma visita di cui non valeva la pena. La sera ceniamo in un rist vicino alla Piccola Locanda ( 65 soles in due). 23 maggio: In mattinata contattiamo un taxi (tramite piccola locanda) per il giro delle 4 rovine. Saqsaywaman: il sito più grande, molto carino: Q’enquo: suggestiva la grotta con l’altare sul quale venivano eseguiti i sacrifici. Pukapukara: niente di particolare (in questo sito non ci hanno nemmeno chiesto il boleto turistico). Tambomachay: molto carina! Decisamente la prima e l’ultima rovina sono stale le più belle. Il tour con il taxi privato ci è costato 50 soles ed è durato circa 2ore e trenta, volendo sarebbe potuto durare di più, effettivamente siamo stati piuttosto veloci noi nelle visite anche perché non ci siamo affidati a guide sul posto, con le quali le visite sarebbero state sicuramente più durature. Nel pomeriggio facciamo shopping al centro Artigianale, qui c’è un’ottima scelta di artigianato e i prezzi sono molto convenienti. La sera ceniamo in un ottimo ristorante italiano in Plaza des Armas (circa 41 soles: due piatti di pasta,vino,acqua e caffè). Questo ristorante è stato un ns punto di rif nel soggiorno a Cusco, la cucina peruviana è buona ma sicuramente un po’ ripetitiva e non neghiamo che a questo punto del viaggio un po’ di ottima cucina italiana ci fa davvero piacere. 24 maggio: Colazione e poi subito bus per Pisac. Arriviamo dopo circa 1 h, facciamo un giro nel coloratissimo mercato poi prendiamo un bus per Urubamba (circa 1h e mezza). Da Urubamba prendiamo un collettivo per Ollantaytambo. Spostarsi con i bus è davvero economico! Arriviamo ad Ollantaytambo molto presto, ci dirigiamo verso la stazione, chiediamo conferma della validità dei ns biglietti e aspettiamo le 16:00. Finalmente partiamo con il ns vistadome. Il tragitto in treno è bello, ma vengono effettuate davvero tante fermate, in alcune di esse sembra di essere circondati da nulla ma ecco che spuntano da non si sa dove dei bambini che ci guardano e chiedono cibo, resistere ai loro sguardi non è facile ma il personale del treno raccomanda di non dare loro nulla, abituarsi all’idea di ottenere cibo dai turisti significherebbe non stimolarli più in alcun modo a cercare di migliorare la loro condizione di vita andando a scuola e trovandosi un lavoro… Arriviamo ad Aguas Caliente dove ci attende un signore della Pequena Casita, questo hostal è uno dei più costosi del viaggio ma la posizione è comodissima, sorge proprio accanto al terminal dal quale partono i bus per Macchu Picchu. La stanza è molto grande ma il tempo che passeremo in camera sarà davvero poco. La sera compriamo già i biglietti del bus per M.P. (a/r 14 usd a testa!). 25 maggio: sveglia alle 4.30…ma ad Aguas Caliente sembra che tutti abbiano puntato la sveglia così presto anzi…forse noi siamo tra i più “dormiglioni”. In hostal è possibile far colazione già dalle 5.00 ma in realtà abbiamo fretta di uscire e così mangiamo qualcosa al volo e poi eccoci in fila ad aspettare il bus. La fila è già davvero lunga, riusciamo a salire sul 4° bus (30 persone per ogni bus) e finalmente Machu Picchu! Il tragitto per raggiungerla è già qualcosa di meraviglioso, è prestissimo, c’è silenzio assoluto, attorno la fitta foresta, c’è solo questa strada, un continuo tornante che collega Aguas Caliente a una delle sette meraviglie del mondo. L’atmosfera è fantastica, il sole è ancora nascosto dietro le montagne, in cielo non c’è una nuvola, i turisti sembravano già tanti ma appena entriamo ci disperdiamo e capiamo che questo è sicuramente il momento migliore per godere di questo luogo. La maggior parte dei turisti si dirige verso Wayna Picchu, lo facciamo anche noi ma c’è troppa gente, dovremmo metterci in fila per riuscire ad assicurarci la salita verso questa cima. Possono salire solo 200 persone alle 7.00 e 200 persone alle 10.00, forse riusciremmo a far parte della seconda tranche ma non siamo convinti, abbiamo voglia di perderci tra queste rovine senza orari, di godere di queste ore prima che arrivino altri turisti e lasciamo perdere W.P. Quando il sole fa capolino tutto diventa ancora più bello, è una giornata fantastica, non potevamo chiedere di meglio. M.P la si è vista 1000 volte in tv e sui giornali ma l’effetto che fa, vi assicuro, lascia davvero a bocca aperta. Dopo le 8.00 l’invasione dei gruppi di turisti rovina un po’ questa magnifica atmosfera. Facciamo una passeggiata fino al ponte inca ed è bellissimo trovarsi in questo sentiero praticamente soli, incrociamo si e no altre 4/5 persone, costeggiamo la montagna in questo sentiero davvero stretto e a tratti anche un po’ inquietante per me…che soffro di vertigini. Terminiamo la visita verso le 11.00, con calma raggiungiamo l’uscita e con gli occhi lucidi diciamo addio a M.P. Alle 16.20 abbiamo il treno per Ollantaytambo. Qui soggiorniamo all’hostal Las Orchideas, siamo a pezzi, mangiamo qualche biscotto in camera e poi..a nanna. 26 maggio: colazione nell’hostal (dall’esterno sembra decisamente più carino..anche la colazione è piuttosto “triste”). Visitiamo le rovine di Ollantaytambo, bellissime e a quest’ora siamo tra i pochi turisti a visitarle. Prendiamo un collettivo per Urubamba, da qui contrattiamo un taxi per Salinas-Moray-Chinchero (80 soles con le varie fermate). Salinas è bellissima, incredibile pensare che ancora oggi questo sistema inca sia utilizzato! Moray è interessante, da qui proviene il significato/simbolo di Pachamama. Si tratta di un sistema di cerchi concentrici a terrazze dove gli inca sperimentavano vari tipi di coltivazione. Era dedicato a madre terra ed ancora oggi si celebra con sacrifici animali. Chinchero: tra settimana non dice molto, diverso dev’essere la domenica quando il mercato è in tutto il suo splendore.Il paese oggi sembra addormentato, la piazza con la chiesa è carina così come le rovine ma iniziamo ad essere davvero cotti e non abbiamo le forze per addentrarci con interesse alla visita meticolosa di questo luogo. Cerchiamo un taxi per Cusco, troviamo un taxi collettivo (7,5 soles a testa). A cusco ceniamo nel ns amato ristorante italiano (circa 40 soles). 27 maggio: abbondante ed ottima colazione alla piccola locanda poi gironzoliamo per Cusco un pò provati dal tour de force dei gg precedenti. E’ bello avere un po’ di tempo “non programmato” dove poter stare a zonzo senza mete e senza orologio, oggi c’è una manifestazione popolare contro la privatizzazione dell’acqua. La città è un po’ “scombussolata” proprio a causa di questo evento, abbiamo saputo che ciò ha provocato anche disagi negli spostamenti per alcuni turisti. Facciamo un giro al mercato San Pedro ma non ci ispira più di tanto, andiamo a San Blas, compriamo due buonissime empanade di formaggio al “buon pastor” (7 soles in tutto) e poi in Carmen Alto visitiamo il Coca Shop. Il proprietario è un tipo davvero interessante, assaggiamo uno squisito cioccolatino mentre ci spiega com’è nata la sua attività e come si svolge. Ci accomodiamo per bere un ottimo mate de coca accompagnato da torta e biscotti (tutto a base di foglie di coca). Compriamo un po’ di prodotti da portare in Italia poi torniamo in piazza e ci sediamo sui gradini della cattedrale guardando passare i cortei della manifestazione. 28 maggio: colazione e poi bus per Pisac! A Pisac vogliamo visitare le rovine, distano circa 8/10 km dal paese e sono divise in parte alta e bassa. La corsa singola in taxi per la parte alta è 20 soles e 15 per la parte bassa. Conviene farsi portare alla parte alta e giungere a piedi fino alla bassa, da qui riprendere il taxi per Pisac. Le rovine sono tra le più belle della valle sacra, il sentiero è davvero suggestivo. Percorriamo tutto il sentiero fino alla parte bassa, riprendiamo un taxi per Pisac, pranziamo con empanades e banane poi torniamo a Cusco con un bus. La sera ceniamo al ristorante italiano. 29 maggio: alle 5.30 di mattino prendiamo un taxi per l’aereoporto. Da qui volo per Lima. Arriviamo a casa Yolanda, ci sistemiamo e prendiamo un taxi per il mercato indio. Il mercato è davvero deludente per noi, molto migliori i mercati di Pisac…Cusco…sia per l’atmosfera ma anche e soprattutto per l’artigianato e per i prezzi. Purtroppo, durante il viaggio abbiamo evitato di lasciarci andare in shopping sia perché limitati avendo lo zaino, sia perché appunto contavamo di acquistare al mercato indio di Lima…Un po’ rammaricati andiamo al centro commerciale Larcomar, mangiamo davvero male in un fast food, torniamo verso il centro e di nuovo taxi per casa Yolanda. 30 maggio: a colazione ci ritroviamo con una coppia di ragazzi conosciuta proprio all’inizio del ns viaggio, qui a casa Yolanda, e con la quale abbiamo condiviso i primi gg di tour. Ci raccontiamo le ns esperienze di viaggio poi io e Emanuele facciamo un ultimo giro per Lima. Il viaggio è finito, andiamo in aeroporto, salutiamo il Perù, salutiamo questi 21 giorni di viaggio che ci hanno regalato un’infinità di esperienze, ricordi, sensazioni ed immagini. Per la ns esperienza i ricordi più belli sono legati al volo dei Condor, ad Amantani e alla ns Mama, alle stelle sul lago Titicaca, alle prime ore del mattino a Machu Picchu, alla valle sacra che abbiamo visitato con i bus locali, tra la gente del posto, noi estranei ma senza mai sentirci a disagio… Qualche consiglio generale che possiamo dare è: – Canion del Colca: il ns tour ci è piaciuto, ma forse avremmo gradito qualcosa che ci portasse più a contatto diretto con il luogo, un percorso a piedi e un hostal dentro la città di Chivay forse avrebbero fatto la diff. (n.b: a Chivay spesso manca l’acqua negli hostal, a noi fortunatamente non è capitato ma ad altri ragazzi del gruppo, che alloggiavano in altre strutture, è successo) – Valle sacra: bellissimo gironzolare tra i paesi, mercati e siti archeologici, utilizzando i trasporti pubblici (bus, collettivi), ovviamente non conviene se si hanno i “minuti contati” in quanto sicuramente si perde più tempo però sono davvero il modo più economico per spostarsi e, con lo spirito giusto, è una bella esperienza mescolarsi tra la gente del posto seppure i bus siano davvero vecchi, sporchini e spesso stipati! – Machu Picchu: ormai il “trucchetto” di salire alla città inca con i primi bus del mattino è a conoscenza di tutti, vale cmq la pena andare di primo mattino quando ancora la città non è invasa dai gruppi organizzati. – Lago Titicaca: pernottare ad Amantani è stata una delle esperienze più forti, serve innegabilmente spirito di adattamento ma si tratta di una notte e crediamo che ne valga davvero la pena, come ho scritto nel racconto, unendosi a questi tour gestiti da agenzie locali non si sa quanto vada alle famiglie dell’isola, forse troppo poco e per questo crediamo si possa contribuire in loco all’economia dell’isola acquistando presso le famiglie l’ottimo artigianato che producono: i prodotti in lana più belli li abbiamo visti proprio qui. – Casa Yolanda Lima: devo spendere ancora due parole per Angelo e Yolanda perché anche grazie a loro, il ns viaggio, è risultato un’esperienza indimenticabile. Nel ns caso ci siamo affidati a loro per la prenotazione di un tot di alberghi, per la prenotazione degli spostamenti maggiori (voli interni, treno per M.P…) e dei tour più impegnativi, come il canion del colca. Ma Angelo e Yolanda non si sono limitati a questo, per tutto il viaggio siamo rimasti in contatto con loro, hanno rappresentato un po’ il ns riferimento e grazie a loro, l’inconveniente di Nazca è stato risolto nel miglior modo possibile, il loro intervento ci ha indubbiamente fatto risparmiare tempo e ci ha indirizzato immediatamente verso la soluzione ideale. Dopo Nazca abbiamo saputo esserci altri “tafferuglio” nel paese, strade bloccate, proteste e via dicendo, fortunatamente ciò non ha interferito con i ns programmi di viaggio ma sapere di poter contare su di loro, in caso di altre problematiche, non nego ci facesse stare più tranquilli. – Dobbiamo qualche parola anche al ristorante italiano di Cusco, si chiamava “Rist Italiano Chef Giovanni” ma Giovanni aveva in programma di spostarsi da Plaza de Armas per cui, nel caso siate interessati a mangiare ottima cucina italiana cercate il rist “CASA ITALIA”, questo dovrebbe essere il nuovo nome del locale, dopo lo spostamento.

Il ns viaggio, volo intercontinentale compreso, ci è costato circa 2000 euro a testa. Indico di seguito i costi degli Hostal e di alcune escursioni/spostamenti, per qualsiasi altra info potete scrivermi e sarò davvero lieta di rispondervi! Lara *************************************************************************** LIMA: Casa Yolanda 30 DOLLARI A CAMERA PARACAS: Hostal Santa Maria 30 DOLLARI A CAMERA AREQUIPA: Hostal Las Torre de Ugarte 40 DOLLARI A CAMERA PUNO: Hotel Totorani 30 DOLLARI A CAMERA OLLANTAYTAMBO: Hostal Las Orquideas 30 DOLLARI A CAMERA CUSCO: La Piccola Locanda Circa 50 dollari a camera (tutte con colazione compresa) Bus Lima-Paracas CRUZ DEL SUR 21 dollari a testa Bus turistico Puno-Cusco 30 dollari a testa Volo Cusco-Lima 120 dollari a testa Escursione Canion del Colca con pernottamento Pozo del Cielo USD 98 a testa TOUR MACCHU PICCHU (comprende treno a/r e hostal) treno Ollantaytambo – Aguas Caliente VISTADOME pernottamento hostal Pequena Casita treno Aguas Caliente – Ollantaytambo VISTADOME 148 dollari a testa

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