Golosi per Caso: che si dice in giro?

Golosi per caso: un libro enogastronomico dove si respira... Umanità! Non è un romanzo! Non è un libro di ricette! Non è una guida con punteggi e stellette! Non è un libro di enogastronomia! Non è un libro di ...
Turisti Per Caso.it, 12 Dic 2005
Abbiamo pescato nella rete alcune recensioni del libro Golosi per Caso, leggete cosa ne pensano gli “esperti”:

Dal sito di Enotime.It

Golosi per caso: un libro enogastronomico dove si respira… Umanità! Non è un romanzo! Non è un libro di ricette! Non è una guida con punteggi e stellette! Non è un libro di enogastronomia! Non è un libro di viaggio e turismo! Ma allora che cos’è? E’ tutto questo messo assieme, felicemente miscelato con un pizzico di buon umore, una manciata di umanità e una buona dose di autoironia… E non poteva essere che così, visto il retroterra culturale degli autori.

Si tratta di “Golosi per caso”, un viaggio nel mondo dei sapori italiani più autentici compiuto dal giornalista e medico psichiatra Martino Ragusa, che per oltre un anno e mezzo ha girato in lungo e in largo l’Italia, soprattutto quella più sconosciuta e quella meno scontata, utilizzando tutti i mezzi di locomozione più lenti, dal treno alla corriera, fino a giungere al trattore e alle lunghe camminate per i sentieri alpini. Per scoprire molti dei prodotti descritti si è appoggiato al “genius loci” del posto, cioè al famoso “vecchio saggio del villaggio” custode delle tradizioni del luogo.

Golosi per caso affronta l’argomento in modo completamente insolito, infatti il libro è concepito sotto forma di epistolario tra il viaggiator goloso Martino Ragusa e i viaggiatori impenitenti Patrizio Roversi e Syusy Blady, impegnati in quel periodo nella loro avventura in barca a vela sfociata nel famoso programma “Velisti per caso”. Una volte ricevute le lettere di Martino, amico di sempre e ottimo cuoco, Patrizio e Syusy rispondevano dall’altra parte del mondo creando parallelismi con la cucina dei Paesi che stavano visitando.

Ne è nato un duetto a fil di penna (non di panna!), fatto di informazioni pratiche ma anche di tante esperienze vissute a contatto con persone veraci, per nulla artefatte ed omologate dalla vita moderna. Emergono dei ritratti umani emozionati, capaci di spiegare il loro lavoro artigianale con tanta forza da far venire la voglia di essere noi stessi lì con loro.

Grazie alle numerose informazioni “di servizio”, all’indirizzo dei ristoranti “giusti” e a quello dei produttori di “introvabili leccornie”, il lettore può fare in prima persona le stesse scoperte sperimentate da Martino Ragusa, inoltre i tanti indici tematici permettono di ritrovare in ogni istante il locale dove dormire, dove mangiare o dove acquistare i sapori della tradizione contadina citati. E chi si è perso in un’isoletta delle Antille a Bali o nella Polinesia francese non disperi. Anche per lui non mancheranno suggerimenti utili, conditi da un po’ di humour…

Golosi per caso – Viaggio nel mondo dei sapori è pubblicato da Il Sole 24 ORE Edagricole ed è in libreria dal 15 Novembre: un libro che si legge come un romanzo e si consulta come una guida che non può mancare nella biblioteca di chi ama il cibo più autentico.

Dal sito di Turismomagazine.Com

Golosi per caso, viaggio tra i sapori italiani Non è una guida turistica e non è un prontuario di ricette…Il nuovo libro “Golosi per caso” scritto dal medico, nonchè eno-gastronomo, Martino Ragusa e dai famosi “turistipercaso” Syusy Blady e Patrizio Roversi è un vero e proprio romanzo nel cuore del gusto e della cucina italiana. Il titolo non deve trarre inganno…Golosi si, ma non per caso, il libro è frutto, infatti, di 14 mesi di Gran Tour in giro per l’Italia, da nord a sud, alla scoperta dei piatti tipici, di tradizioni culinarie da raccontare e da…Mangiare! di Giuseppe Focone Un lavoro incredibile, vista anche la varietà e la diversità della cucina italiana, come ci conferma il vero autore, colui che ha passato più di un anno in giro per la nostra penisola, Martino Ragusa: “Non è stato semplice catalogare e scegliere prodotti e protagonisti da inserire in questo volume perché l’Italia, dal punto di vista alimentare, è davvero un’isola, o meglio, una penisola del tesoro. Non solo ogni regione, ma quasi ogni provincia ha una sua specialità che spesso riappare anche nel carattere delle persone…Si tratta veramente di una sorpresa continua”…Ed è difficile non credergli, soprattutto dopo aver sfogliato il libro. Tra indici tematici per ritrovare il locale dove dormire e dove mangiare, tra racconti dettagliati sui sapori e sulle usanze contadine, le circa 430 pagine scorrono via leggerissime. Ma a rendere il testo assolutamente originale e fuori dagli schemi è la forma epistolare che consente a chi legge di volare dalla Basilicata al Vietnam con un solo cambio di pagina.

Eh si perché il botta e risposta tra il Ragusa in versione italica, e il duo Roversi Blady dai toni internazionali cattura subito la fantasia dei lettori: “Lo scambio di lettere permette ai due viaggi di sovrapporsi ed interagire, ed è proprio la commistione tra l’esperto, Ragusa, ed il profano, Syusy ed io, a formare la vera essenza, e se vogliamo la vera forza, del libro. Il modo di cucinare è sintomatico del luogo che si visita, il cibo è linguaggio e assaggiarlo vuol dire entrare nel vero dna di un paese”. Parole sante, soprattutto se dette da un viaggiatore esperto come Roversi. L’idea sembra essere buona, la speranza degli autori…Ma anche la nostra è che questo sia solo il primo di una lunga serie di volumi, magari monografici. D’altronde, lo stesso Ragusa si è lasciato sfuggire : – “Il materiale raccolto è davvero tanto, così come il mio entusiasmo, mai dire mai”. La palla passa all’editore.

Dal blog di Gamberorosso.It

Golosi… Per caso?? A Martino Ragusa va tutta la nostra ammirazione e – se ci fosse – il premio per la trovata più intelligente dell’anno, oltre a un pizzico di invidia: lui, psichiatra e docente di psicologia ma soprattutto gastronomo e goloso, nonostante le apparenze (se lo incontrate capirete: è uno di quei fortunati che mangiano tanto e non ingrassano a quanto pare!) è riuscito a convincere una casa editrice come Il Sole 24 Ore Edagricole a farsi mandare per un anno (14 mesi per l’esattezza) in giro per l’Italia ad assaggiare formaggi, degustare salumi, visitare aziende agricole e laboratori di pasticceria, parlare con contadini e osti, alla ricerca del Prodotto Tipico.

Stanco di sentirne tanto parlare ovunque, onnipresente tra comunicati stampa, guide e pubblicazioni di settore che lo ingabbiano tra un intrico di sigle burocratiche tra Doc, Dop, IGT, De.Coe roba varia, il Nostro ha deciso di partire, armi e bagagli (ma niente chiavi della macchina: si è affidato a treni a scartamento ridotto, corriere e al buon cuore di quanti lo hanno scorrazzato con piacere alla scoperta del proprio territorio, chi in porche chi in trattore…) per un lungo giro alla scoperta dell’Italia gastronomica meno nota, lontano dai percorsi ufficiali.

Le sue note di viaggio (inclusi indirizzi e suggerimenti utili a chi voglia seguire il suo esempio) sono raccontate sotto forma di lettere indirizzate a Patrizio Roversi e Syusy Blady, già Turisti per caso e amici di vecchia data – racconta Patrizio di quando si conobbero, entrambi studenti fuori sede a Bologna sotto lo stesso tetto, e di come Martino, già da allora addetto alla cucina, fosse soprannominato Martin Ragù – che contraccambiano con ricordi dei loro viaggi intorno al mondo in cui sono anche testimoni della diffusione e del prestigio della cucina italiana all’estero, amatissima ovunque sebbene spesso storpiata in base alle usanze locali, come nell’orrida pizza messicana con triplo strato di salsa al pomodoro e ketchup, salumi vari e frutta tropicale! Il libro si legge facile facile, appassionandosi tanto alle avventure umane di Martino quanto alle descrizioni golose di prodotti e ricette che fanno venire l’acquolina in bocca e alle storie di artigiani del gusto nelle cui mani giace il futuro di prodotti a rischio estinzione. Come lo straordinario froma di frant del Friuli nato dall’ingegno contadino per non buttare le forme fallate, dalla cui storia Roversi (che in questo gioco dei ruoli interpreta il mangione per caso, del tutto ignorante in materia gastronomica ma pronto ad assaggiare tutto per amore di scoperta – propone il titolo del prossimo, avvincente romanzo gastronomico, ovvero Il contenuto della Forma fallita).

Insomma, di un’ennesima guida gastronomica, crediamo, non ne sentivate il bisogno nemmeno voi, ma di libri gradevoli da leggere non ce n’è mai abbastanza…

E voi, siete pronti a partire da golosi per caso, o preferite seguire i rassicuranti percorsi battute dai temerari ispettori delle Guide ufficiali?

Manca solo la vostra recensione: pubblicatela qui!

La Redazione



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