Santo Domingo: a casa di Cristoforo Colombo

Non è bella, ma è il simbolo dell'idea "occidentale" della scoperta dell'America!
Syusy Blady, 14 Giu 2010
santo domingo: a casa di cristoforo colombo
A Santo Domingo non perdetevi la Casa di Cristoforo Colombo e soprattutto il Monumento-mausoleo-piramideatzeca a lui dedicato. Non perché sia bello, anzi. Ma perché è il simbolo dell’idea “occidentale” della scoperta dell’America. E’ una sorta di cenotafio, di tomba simbolica: infatti lì avrebbero dovuto riposare le spoglie del grande navigatore (?) italiano (?? Per gli spagnoli era spagnolo).

In realtà non si sa bene dove siano i resti di Cristoforo Colombo. Io ho visto almeno tre sue tombe: una è questa, un’altra in Spagna e un’altra in Italia. Se qualche assessore (possibilmente almeno di una cittadina di mare, Trentino escluso) volesse inventarsi sul suo territorio la tomba di Colombo, si faccia avanti, nessuno potrebbe smentirlo. Ma, in ogni caso, quando sarete là davanti, chiedetevi prima di tutto: “Ma Colombo ha scoperto davvero l’America, oppure il Continente americano si conosceva già?” Io – come sapete – sono convinta che Cristoforo Colombo sapesse già bene dove andare, e avesse mappe antiche che gli tracciavano la rotta. Le Mappe erano quelle custodite nella Biblioteca d’Alessandria e portate in Europa dai Templari, i quali a loro volta andavano su e giù dall’America. Non a caso le caravelle di Colombo avevano una bella croce templare sulla vela…

Forse voleva “farsi riconoscere”? Già sapeva che gli Indiani d’America avrebbero apprezzato le perline: se davvero fosse arrivato dal Gran Khan gliele avrebbe buttate in faccia! Ma queste sono curiosità minimali: c’è ben altro. Per saperne di più, vi rimando al mio DVD “Cristoforo Colombo NON ha scoperto l’America” Acacia edizioni (lo trovate al mio Sal8, in Piazza Santo Stefano 13 a Bologna). In ogni caso, visto che vi immagino là davanti al Monumento a Colombo, sappiate che dentro c’è addirittura un laser, che avrebbe dovuto proiettare una grande croce nel cielo. Peccato che, almeno fino a qualche tempo fa, non funzionasse: ogni volta che l’accendevano Santo Domingo rimaneva al buio…