Colpo di stato alle Maldive

Cosa è successo? Com'è la situazione?
Patrizio Roversi, 08 Feb 2012
colpo di stato alle maldive
Colpo di Stato alle Maldive. La notizia è di ieri. Cosa succede in questo Arcipelago meraviglioso? Cosa devono fare i turisti che sono là in vacanza o che devono partire fra poco? Prima di tutto, se volete, possiamo “ripassare” le Maldive, così come noi le abbiamo viste anni fa: trovate qui i nostri appunti di viaggio dell’epoca e su Velisti per Caso il diario di bordo di Adriatica.

Queste erano, secondo noi, le attrazioni delle Maldive, oltre naturalmente alla natura del mare e alla bellezza dei fondali. Ora immaginiamo i nostri amici che lavoravano alle Maldive – Giorgia (la Console onoraria) in testa – alle prese con gli ultimi avvenimenti. A Malè – che a noi era parsa così interessante – adesso si raccomanda ai turisti di non andare per non essere coinvolti dai disordini. Disordini che non si capisce ancora quanto siano gravi: la Farnesina non drammatizza, sembra che non ci sia assolutamente nessun pericolo e nessun coinvolgimento per i turisti, che in effetti normalmente arrivano all’aeroporto, vengono trasferiti sui voli interni (gli idrovolanti) coi quali raggiungono le isole a loro riservate. Tutti comunque raccomandano di iscriversi al sito “dovesiamonelmondo.it”, per precauzione (ma questo vale sempre e dovunque).

Che dire? Visitando le Maldive noi – 8 anni fa – abbiamo visto certamente un luogo stupendo e abbiamo goduto di una ospitalità eccellente nel villaggio turistico, l’accoglienza dei locali è stata ottima anche se abbiamo toccato con mano una realtà sociale piuttosto rigida e conservatrice, molto legata alle tradizioni. Abbiamo anche intervistato il Ministro del Turismo, che aveva ovviamente sottolineato l’importanza di questa che è la loro maggiore risorsa. Poi non sappiamo cosa sia successivamente cambiato: 4 anni fa (dopo il nostro viaggio) aveva vinto le elezioni il Presidente Nasheed, un tipo giovanissimo (44 anni) che ha studiato all’estero e che era stato in carcere come oppositore del passato regime di Gayoom (che aveva governato per 30 anni). Nasheed tra le altre cose è un ecologista convinto, che voleva trasformare le isole in un paradiso ambientale ad emissioni zero: ha convocato un Consiglio dei Ministri sott’acqua, con le bombole, per denunciare il cambiamento climatico che rischia di sommergere le Maldive (ci sarebbero già pronti piani di evacuazione di mass, che i maldiviani ovviamente non vogliono accettare). Adesso è stato nominato dai militari il suo vice, Waheed, di cui si sa che è stato una specie di Pippo Baudo locale (è stato il primo e più importante conduttore televisivo della TV maldiviana), poi ha lavorato in Afganistan per l’Unicef. A occhio, questa notizia del colpo di stato non promette nulla di buono: di qui a temere una stretta islamica il passo è breve. Ma francamente da qui è difficile capire. Per esperienza ci viene da pensare che – riguardo alla sicurezza – le notizie siano sempre più allarmanti della realtà vera, quindi se avessimo prenotato un viaggio probabilmente noi oggi non lo cancelleremmo: i gestori dei Villaggi sono i primi a non avere alcun interesse a mettere a repentaglio la sicurezza del turista, perchè in caso di incidente le Maldive sarebbero disertate per anni, quindi direi che sono la fonte più attendibile per capire davvero com’è la situazione. Ci aggiorniamo. Intanto, se avete notizie, fatevi vivi…

aggiornamento del 9 febbraio

Dopo quanto avevamo scritto, le Agenzie hanno battuto altre notizie, non proprio buone. Il presidente deposto Nasheed sarebbe tornato libero, ma ha dichiarato di essere stato minacciato con le armi dai militari e anche leggermente ferito. Accusa il vecchio dittatore Gayoom di aver ordito la congiura anti-democratica e il suo ex vice ed attuale presidente Waheed di essere suo complice, quindi ha mobilitato il suo Partito (Partito Democratico Maldiviano) per costringerlo a sua volta a dimettersi. Ci sarebbero manifestazioni e scontri. Insomma, la situazione sembra complicarsi. Anche se pare che tutto accada solo a Malè, la Capitale, e che comunque gli atolli e le isole turistiche siano del tutto tranquille.

ULTIMISSIME: Aggiornamento del 13 febbraio

Ancora notizie dalle Maldive: stavolta parla l’ex Presidente, leader del Partito Democratico, Nasheed, deposto dal colpo di stato “bianco” (quanto sia bianco e pulito è tutto da vedere) che ha portato al potere il suo ex-vice, Walheed. E’ libero, conferma che l’hanno minacciato, che hanno ferito alcuni suoi sostenitori. Accusa del colpo di stato che l’ha costretto a ritirarsi i fondamentalisti islamici e i potentati economici (che immaginiamo comunque legati al businnes del turismo, visto che è la risorsa economica fondamentale delle Isole). Il fatto che sia libero sembra confermare che una certa parvenza di democrazia sia ancora viva, e che le violenze siano contenute. Però Nasheed lascia intendere che scontri ci sono non solo a Malè, la capitale, anche su altre isole (Thinadu e Addu), che rappresentano comunque zone abitate dai Maldiviani e non frequentate più di tanto dai turisti. La separazione voluta dal suo predecessore Gayoom fra zone turistiche e zone abitate dalla popolazione locale sembra – almeno in questo – funzionare, nel senso che l’impressione è che i turisti non siano in alcun modo coinvolti da quello che sta succedendo. A me questa vicenda interessa molto, sia perchè le Maldive rappresentano un posto magnifico che noi non dimenticheremo mai, sia perchè queste Isole rappresentano a loro modo una frontiera, una cerniera, un laboratorio che può dirci tante cose sull’Islam, sul rapporto fra l’industria turistica e l’identità locale dei Popoli, sull’ambiente e sullo sfruttamento a scopi turistici della natura, sui cambiamenti climatici, sul concetto di sicurezza in viaggio ecc ecc. Per questo ci teniamo informati…

Patrizio