Atlantico, ritmo impetuoso

Itinerario in Bretagna da Pont Aven a Saint Malò
Turisti Per Caso.it, 15 Apr 2011
atlantico, ritmo impetuoso
Onde fragorose contro falesie e dune. Lingue di sabbia sotto le maree, andata e ritorno. Boschi rigogliosi e ottima gastronomia. La Bretagna affascina da sempre artisti e curiosi. Infatti, già nella seconda metà dell’Ottocento un gruppo di giovani pittori si trasferì a Pont-Aven, nel Finistère, estremo lembo della Cornovaglia francese. Tra loro c’erano Paul Gauguin, Paul Sérusier e Émile Bernard, che venivano qui per rubare alla terra e al mare tinte, umori e atmosfere. Con gli artisti della scuola di Pont-Aven, antesignani dell’Art Nouveau, i colori scoppiano dentro ai quadri come non si era mai visto: densi, pieni, violenti. Volevano sembrare rozzi, ma erano colti e snob. Geniali. Quella stessa forza si ritrova oggi nei paesaggi: autentici, forti, suggestivi. I bretoni non si sono mai lasciati avvilire dall’avversità degli elementi, primo tra tutti l’Atlantico. Quello stesso oceano che lambisce il porticciolo di Pont-Aven con le sue case di granito e le strade selciate del Seicento. Nel Bois d’Amour, che sovrasta il borgo marinaro, spicca la Chapelle de Trèmalo, con il crocifisso dipinto da Paul Gauguin. Altre opere di importanti artisti del tempo sono conservate nel Musée de Pont-Aven (tel. 0033 2 98061443). La malìa del villaggio di pescatori caratterizza la fortificata Concarneau, detta anche la città azzurra, celebre per il suo patrimonio storico. Qui la prima fabbrica di pesce aprì nel 1851 e cinquant’anni dopo arrivarono a trenta. Oggi i diorami e i modellini del Musée de la Peche (tel. 0033 2 98971020) descrivono le attività marinare del borgo. Ci sono anche un acquario con le specie atlantiche, il peschereccio Hémérica e una barca per la pesca del tonno (visitabili).

rendez-vous al cafè di max jacob

Le aste del pesce, a cui è possibile partecipare, si svolgono lungo il Quai d’Aiguillon, mentre i barconi con le celle frigorifere che solcano le acque tropicali approdano al Quai Est (per visite guidate del porto (tel. 0033 2 98505518). Centralissimo il Marinarium, una delle prime stazioni di ricerca marittime d’Europa, che ospita una decina di vasche in cui sono conservati flora e fauna delle coste bretoni. La miglior panoramica sulla cittadina si ha dalla Pointe du Cabellou, tre chilometri a sud dal centro storico, e in particolare dal forte seicentesco sulla cima del promontorio. Da qui parte un sentiero che arriva al fiume Minaouet, dove si vede un mulino cinquecentesco azionato dalle maree. Percorrendo le strade della Bassa Bretagna è facile vedere all’interno dei recinti parrocchiali, tra chiesa, battistero e area cimiteriale, i calvari bretoni, rappresentazioni sacre scolpite nella pietra, eretti tra la metà del Quattrocento e la metà del Seicento. Si tratta di basamenti in granito sui quali poggiano tre fusti di colonne con Cristo e altri due personaggi. I più scenografici sono quelli di Guimiliau e Plougastel-Daoulas. Lasciata Concarneau s’imbocca la strada per Quimper altra città storica da poco ristrutturata. Se la zona medievale di fronte alla secolare cattedrale St. Corentin è una delle più belle impreziosita dalle case a colombage (intelaiature in legno a vista), nei pressi dell’Eglise St. Mathieu, con la sua vetrata colorata cinquecentesca, lungo le banchine dell’Odet e alla halles du Chapeau-Rouge ogni giorno si tiene un pittoresco mercato. Il Cafè de l’Epée era il luogo d’incontro Flaubert e Max Jacob, e ancora oggi è un’istituzione, come lo sono le maioliche con scene di vita quotidiana a colori vivaci che si acquistano nelle tante botteghe artigiane. Inoltrandosi nella penisola di Crozon, uno dei paesaggi più spettacolari e selvaggi della regione, si vedono le onde oceaniche che colpiscono con violenza le alte falesie, ma con la bassa marea La quintessenza dello spirito bretone vive ancora a Brest. Per tutto il ‘600 si lavorò per rendere inespugnabile il suo porto che divenne la principale base navale del regno è possibile accedere alle tante grotte scavate dalla foga del mare nelle alte pareti di scisto. Qui al silenzio delle brughiere deserte risponde il boato dei marosi sulla scogliera. Il nome della penisola è legato al borgo di Crozon, la cui chiesa custodisce una grande pala d’altare lignea del 1602. La quintessenza dello spirito bretone vive ancora a Brest, base sicura su uno sperone scoperto dai romani. Per volontà di Richelieu, Colbert e Vauban per tutto il Seicento si lavorò per rendere inespugnabile il suo porto naturale che divenne la principale base navale del regno. Nonostante gli abbondanti bombardamenti della Seconda Guerra Mondiale ne abbiano distrutto il fascino, Brest mantiene un’atmosfera marittima interessante. Si vedono l’arsenale, i bacini di carenaggio, navi in cantiere, imbarcazioni in rada e, su tutto, il grido dei gabbiani.

tra i locali illegali di brest

Per capire come doveva essere in passato il Quartier de Recouvrance, cuore della vita più trasgressiva, quella dei locali clandestini, dei marinai ubriachi e dei bar illegali di Brest prima dell’ultima guerra, con i locali e le stradine cupe basta andare al Musée du Vieux Brest (tel. 0033 2 98008860) nella trecentesca Tour de la Motte-Tanguy dove documenti e reperti illustrano il passato. Il bar Le Tour du Monde, amato dal navigatore Olivier de Kersauson, si trova sopra l’edificio dell’autorità portuale e accanto al locale è ormeggiato il trimarano con cui ha vinto nel 1997 il trofeo Jules Verne per il giro del mondo in barca.

saint malò e lo stile italiano

Per un viaggio nel viaggio vale la pena di passare una giornata a Océanopolis (oceanopolis.com), che quest’anno compie 20 anni. Sono tre padiglioni dedicati agli ambienti polare, temperato e tropicale. Con un ascensore di vetro si scende nella vasca degli squali e a bordo di un batiscafo si fluttua tra le alghe. Si possono osservare oltre mille specie marine. Chi subisce il fascino dei fari trova pane per i suoi denti a Pointe Saint-Mathieu, a ovest di Brest. Questo faro costruito nel 1835 è ancora funzionante e il suo fascio di luce si vede a 29 miglia marine di distanza, sorge vicino alle rovine dell’omonima abbazia. Non può esserci un viaggio in Bretagna senza una tappa a Saint Malò, recita un detto francese. Da Brest con l’autostrada si raggiunge Rennes, città giovane e vivace, piena di studenti, belle case a colombage e pregiatoi palazzi storici. Il parlamento bretone è uno dei monumenti più noti. Salomon de Brosse, l’architetto del Palais de Lusembourg a Parigi, ne disegnò la facciata in stile italiano nella prima metà del seicento. Qui c’è uno dei migliori ristoranti della regione, Le Coq Gadby dello chef Pierre Legrand, ottime le coquilles St-Jacques, tra ottobre e marzo, ma il più glam è il restaurant la Villa Sud, specializzato in piatti di pesce. Saint Malò, racconta di storie e avventure ardite di corsari e oggi è anche una destinazione branché (alla moda), come dicono i francesi. Il gioco delle maree, che qui sono tra le più violente d’Europa, rendono lo spettacolo diverso a ogni ora del giorno. È il paradiso dei golosi. Accanto alle mura, a pochi metri dal mare si assaggiano i piatti tipici. Tra i palati fini girano i nomi del restaurant Le Chalut, per la migliore aragosta e quello del Delaunay, per le ostriche: provare per credere. Prima di lasciare la Bretagna, fermatevi nel borgo dei bibliofili: Bécherel, totalmente consacrato ai libri e alle stampe, ospita centinaia di librerie tra le quali perdersi per trovare, magari, uno scritto autentico di Max Jacob, illustre pittore, poeta e scrittore bretone.

Cahier de Voyage

Come arrivare

Si può optare per un volo low cost fino a Parigi (easyjet.com/it oppure ryanair.com/it) e poi raggiungere Rennes e Brest con un treno tgv (tgv-europe.it). Arrivati in Bretagna affittare un’auto il modo migliore per muoversi (www.europcar.it).

Room service

Hotel Beaufort 25, Chaussèe du Sillon, Saint Malo tel. 0033 2 99409999 Hotel de charme in una vecchia dimora pieds dans l’eau. Alcune camere hanno anche la terrazza con vista sulla baia. La doppia da € 111. www.hotel-beaufort.com

Hotel La chaumiere Roz-aven 11 Quai Thèodore Botrel, Pont Aven tel. 0033 2 98061306 Nel cuore del borgo antico di Pont Aven sulla riva del fiume omonimo in una dimora storica. La doppia da € 61. www.hotelpontaven.online.fr

Hotel Kermoor 37, rue des Sables Blancs, Concarneau tel. 0033 2 98970296 Solo undici camere tutte viste mare in una casa a filo d’acqua arredato sul tema del mare. All’interno una galleria d’arte che espone tele di olii e acquarelli sul a tema dell’oceano. Doppia da € 105. www.hotel-kermor.com

Food

Le chalut 8, rue de la Corne de Cerf, Saint Malò tel. 0033 2 99567158 Un bistrot di mare dove si assaggiano tartare di pesce, crostacei e ostriche a volontà accompagnate da una buona carta dei vini francesi. Prezzo medio da € 40.

Delaunay 6, rue Sainte-Barbe, Saint Malò tel. 0033 2 99409246 Appena ridecorato in stile minimal propone piatti di pesce seguendo sia le ricette tipiche che piatti creativi che combinano il pesce con le verdure. Prezzo medio da € 30. restaurant-delaunay.com/

Ma Petite folie Port de Plaisance du Moulin-Blanc, Brest tel. 0033 2 98424442 In una ex barca di pescatori di aragoste si assaggiano piatti di frutti di mare, ostriche, aragosta alla griglia e pesce fresco. Prezzo medio € 40.

Le coq Gadby 156 rue d’Antrain – 35700 Rennes Tel. 0033 2 99380555. Hotel e ristorante con tipici piatti della cucina bretone. Prezzo medio per cenare € 34. www.lecoq-gadby.com

Info

Per conoscere hotel, ristoranti e destinazioni visitate www.bretagna-vacanze.com