Relax a Zanzibar…

... esplorando le coste (ovest ed est)
Scritto da: ebarra1
relax a zanzibar...
Partenza il: 14/06/2014
Ritorno il: 28/06/2014
Viaggiatori: 2
Spesa: 2000 €
Rosella & Edoardo a Zanzibar

Note pratiche e di aggiornamento

Compagnia aerea: noi abbiamo volato con Ethiopian; l’agenzia – che ci ha fatto un prezzo quasi uguale a quello di Internet – ci aveva messo in guardia circa la “modesta” organizzazione di tale compagnia: all’andata in effetti abbiamo aspettato 6 ore oltre alla normale coincidenza perché l’aereo –ad Addis Abeba- … non era arrivato !

Ed è bene controllare il giorno prima l’orario del volo di ritorno…

Aeroporto : all’arrivo 50 US $ a persona (formalmente per il visto); noi avevamo anche il certificato di vaccinazione per la febbre gialla, ma a chi non lo aveva NON hanno fatto storie; Alla partenza se viaggiate con Ethiopian, fatelo presente e NON dovrete pagare nulla; Se viaggiate con altre compagnie, dovete sborsare 46 US $ (a testa)

Cambio attuale (giugno 2014) : a Stone Town 1 US $ = 1650-1700 Scellini

resto dell’isola 1 US $ = 1550 -1600 scellini

Gli Euro sono accettati ma con più difficoltà.

Noi abbiamo cambiato 100 US $ in scellini all’arrivo, poi altri 50; per il resto abbiamo sempre pagato direttamente in dollari; tenete conto che al di fuori di StoneTown non ci sono sportelli bancari.. Tuttavia pressoché dappertutto accettano -del tutto indifferentemente- scellini o dollari (purché –come nel resto dell’Africa- banconote stampate DOPO il 2006), con i cambi sopraindicati.

Mance: 2000 scellini o 1 US $

Nella pratica, i prezzi che leggete in giro (in scellini) possono essere letti come se fossero espressi in Lire.

Trasfer: noi li abbiamo organizzati (via mail) con il nostro hotel di St.Town e ci sono costati 10 US $ (aeroporto –> città) e 10.000 Scellini (= 6 US $) dalla città all’aeroporto (spiegazione della differenza: quando ci portano all’aeroporto i taxisti non rischiano di dover aspettare ore se il volo ritarda..; e in effetti noi siamo arrivati con 6 ore di ritardo..)

Lingua: quasi tutti parlano inglese, parecchi anche l’italiano (potenza del turismo…)

Trasporti: ci sono (e si noleggiano) moto e biciclette; i “dalla-dalla (trasporti collettivi: a volte sono pulmini, a volte piccoli camion sui quali si viaggia seduti sul cassone); i taxi privati chiedono 5.000 scellini per una corsa in Stonetown e –trattando- da 20 a 40 US $ per le diverse destinazioni nell’isola.

Un dato curioso: in giro si vedono migliaia di “Vespa” della Piaggio, nonostante solo le strade principali siano asfaltate.

Ah, Zanzibar è un paese dove si guida … dal lato “sbagliato”, contromano. Occhio quando si attraversa!

Animali: qualche zanzara (noi NON abbiamo fatto protezione-malaria); tanti gatti (rossi);

qualche cane; tanti pesci colorati; simpatici i colobi (Josani Forest).

Popolazione: gente per lo più simpatica, sorridente; pelle di diverse gradazioni di “nero”; tra di loro non corre molta simpatia tra abitanti di Unguja e di Pemba e ancor meno tra isolani ed abitanti del “continente” (nessuno si è mostrato entusiasta della fusione Tanganika-Zanzibar), noi abbiamo trovato i c.d. “beach boys” un po’ più organizzati ed insistenti a Kendwa, meno a Jambiani [la stagione turistica a giugno non era ancora veramente iniziata]; quando propongono qualcosa di interessante –ovviamente- bisogna trattare il prezzo, investendoci un po’ di tempo.

Cibo e pulizia: per 2 settimane. Abbiamo mangiato solo pesce; abbastanza economiche le aragoste e le “cigala” (c.d. “aragoste di roccia”, un po’ più piccole e con antenne assai più corte delle altre) ; soddisfacente –in generale- la pulizia. Ovviamente –dopo che si è fatta una visita al mercato di Daranjani (a St.Town ) – è meglio cancellare dalla mente il pensiero che quello che mangiamo potrebbe essere stato acquistato proprio in quel mercato… [ma anche da noi si dice: se vedessimo come viene trattato il cibo che compriamo…]. Buona la birra, abbiamo trovato più vicina al nostro gusto la “Safari”.

Prese elettriche e collegamenti: portatevi un adattatore a 2 “denti” piatti orizzontali, spessi e un terzo -sempre piatto- posto verticalmente. Ogni presa, poi, ha il suo interruttore (On/Off). Ricordatevi inoltre che “Wi-fi disponibile” NON vuol dire necessariamente “gratis”; comunque i costi sono ragionevoli.

Maree: come dice la Lonelyplanet, sono molto più “evidenti” sulla costa Est, meno su

quella Owest; tenete conto che le ore di massimo e minimo livello del mare variano di giorno in giorno (in albergo ci sono spesso delle utilissime tabelle).

Escursioni: lo “spice tour” è meglio farlo da St.Town, la Jozani Forest è più vicina a Paje e Jambiani. Quanto ai costi delle escursioni, bisogna chiarire prima se il costo del biglietto d’ingresso è o meno incluso nel prezzo che si concorda; e come sempre, è bene pagare tutto o in parte a fine tour. Con noi le cifre pattuite sono sempre state rispettate. Il nostro giro, “costruito” sulla scorta dei diari di altri Turisti per caso e delle indicazioni della Lonelyplanet, in modo da “assaggiare” entrambe le coste:

Volo Ethiopian [MilanoàRomaàAddis Abeba; AddisAbeba à Dar à Stonetown sia all’andata sia al ritorno) circa 750 € a testa (voli cercati con skyscanner, poi comprati in agenzia).

Una notte a Stonetown [Hotel Rosalstonetown, comprato con Venere/Expedia; 65 €/notte con prima cola zione pagati in anticipo; locali puliti, proprietario –sig. Kassamali- gentilissimo ed efficiente nell’organizzare diversi transfer a prezzi competitivi; unica avvertenza: è senza ascensore].

4 notti a Kendwa [al Kendwa Rocks a 105 US $/notte con prima colazione; prenotato con Booking.com, seguendo le indicazioni sia di altri viaggiatori, sia della Lonely]

Ottima sistemazione, OK anche il ristorante interno;

5 notti a Jambiani, al Blue Oyster hotel [100 US $/notte con prima colazione; prenotato (sempre seguendo le indicazioni sia di altri viaggiatori, sia della Lonely) da Kendwa telefonando direttamente; con germanica precisione il proprietario alla fine del soggiorno ci ha restituito il 10% di quanto pagato perché per 3 gg. non avevamo potuto fruire –causa guasto- di acqua calda, di cui peraltro non abbiamo sentito particolarmente la mancanza].

2 notti a Stonetown (di nuovo al Rosalstonetown, questa volta a 70 US $).

Abbiamo incluso lo “spice tour” nel transfer da Jambiani.

Una considerazione: benché dotati di esperienza e di una cartina della città ci siamo affidati a taxi e “accompagnatori” volanti a causa della difficoltà nell’orientarci conseguente alla totale assenza di indicazioni sul nome delle strade. Il centro non è molto grande, in 3-5 gg. uno dovrebbe cominciare ad orizzontarsi da solo, ma la città non ci sembra meriti un soggiorno così prolungato.

In conclusione, un viaggio interessante, abbastanza economico, un mare e paesaggi con bellissimi colori [è un’isola che non ha problemi di acqua; ciò che manca –essendo costituita essenzialmente da roccia e sabbia- è la terra vera e propria ! ] nonostante l’inclemenza del tempo (solo 2 gg. di sole pieno sob.. .sob…).

Buon viaggio a tutti

Rosella & Edoardo ebarra1@libero.it

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Tramonto (Kendwa)

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Colori..

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Porta (St.town)

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