Mal di Socotra

Sarà perché era una parte d’Africa, sarà per la sua anima così selvaggia e ancora incontaminata, sarà per la sua bellezza talvolta emozionante.. Sarà forse per amore, fatto sta che dopo 9 mesi il richiamo di Socotra si è fatto così forte da farmi mettere da parte tutte le ansie legate a problemi economici, di ferie, famiglia, cane, gatti...
Scritto da: sheeba
mal di socotra
Partenza il: 31/12/2007
Ritorno il: 14/01/2008
Viaggiatori: da solo
Spesa: 1000 €
Sarà perché era una parte d’Africa, sarà per la sua anima così selvaggia e ancora incontaminata, sarà per la sua bellezza talvolta emozionante.. Sarà forse per amore, fatto sta che dopo 9 mesi il richiamo di Socotra si è fatto così forte da farmi mettere da parte tutte le ansie legate a problemi economici, di ferie, famiglia, cane, gatti e…Sono ripartita per la mia isola! Carpe diem.

La botta di fortuna è stata trovare un volo Turkish per Sanaà a 445 Euro che sotto le feste sembrava davvero impossibile. Rimaneva il problema del volo per Socotra ma grazie all’aiuto di un’agenzia locale che mi ha prenotato il volo con biglietto elettronico ecco che il sogno è diventato realtà. Evvai, kullo tamam, Suqutra aspettami! Il viaggio di andata è stato piuttosto lungo, 6 ore di attesa a Istanbul, qualche ora a Sanaà, poche per poter fare anche solo un giro del suk, una notte a Mukalla e poi finalmente l’arrivo a destinazione.

Rispetto al viaggio fatto ad Aprile ho visto un’altra faccia dell’isola: verdissima dopo le piogge delle settimane precedenti, i wadi pieni d’acqua cristallina, il contrasto fra le rocce rosse, i graniti bianchi e tutte le tonalità di verde delle stranissime piante endemiche. Una flora unica: l’incenso e la dracaena cinnabari (l’albero del drago), la pianta dell’aloe, l’adenium obesum e innumerevoli specie di piante grasse.

Solo il tragitto dall’aeroporto ad Hadibu riempie gli occhi e il cuore, da una parte il mare blu, celeste, azzurro, dall’altra la montagna con le sue cime ancora coperte da nuvoloni neri e lungo la strada le strane forme degli alberi bottiglia, i fichi socotrani, le palme… Sull’isola si concentrano gli interessi di molti naturalisti e studiosi: è in corso un progetto delle Nazioni Unite (UNP: United Nation Offices for Project Service) per fare di Soqotra un Parco Naturale protetto. Da tutto il mondo arrivano studiosi per esplorare lo straordinario patrimonio naturale di Soqotra e delle altre isole del suo arcipelago: Abdalkuri; Samhah, Darsa, Heartha e Cal Farun.

In aeroporto mi aspettava la guida che con macchina ed autista mi avrebbe portata a scoprire nuove bellezze dell’isola.

Avere una buona guida sull’Isola di Socotra è fondamentale. Spesso i turisti fai da te per risparmiare 50/100 euro decidono di affittare solo la macchina con l’autista che in genere parla solo arabo e non fa nient’altro che il…Taxista.. Una buona guida vi accompagnerà alla scoperta delle bellezze dell’isola, vi racconterà degli usi e costumi della popolazione, cucinerà gli spaghetti migliori che abbiate mai mangiato, preparerà il chai sotto un cielo stellato mentre vi racconterà le leggende dell’isola. Se decidete di partire per Socotra non perdetevi il contatto umano con chi vi farà vivere l’isola nel modo migliore.

Darete inoltre una mano a chi vive sul turismo solo pochi mesi all’anno per poter sopravvivere poi durante i monsoni quando l’isola diventa davvero ostile con tutti.

Appena arrivati ad Hadibu pranzo al Taj restaurant, pesce, riso e verdure e spesa al mercato per prendere tutto il necessario per campeggiare e via, verso uno dei posti più belli dell’isola, Qualansia. Che emozione festeggiare il Capodanno con le sole luci del cielo stellato, il rumore delle onde sulla spiaggia e la musica delle cicale come colonna sonora. L’isola di Socotra fa riscoprire i sensi, risveglia il carattere selvaggio che apparteneva ai nostri antenati, rimette in contatto con Madre Terra e Padre Cielo, esige rispetto per la Natura, insegna a non sprecare acqua, ad accontentarsi di un po’ di riso e di una scatola di fagioli mangiati con le mani in condivisione con gli altri. Socotra ti regala lo sguardo emozionato dei bambini con le mani tese a ricevere un piccolo pupazzetto di peluche, uno strano animaletto che non hanno mai visto. Socotra ti regala lunghissime spiagge deserte con i delfini che ti danno il benvenuto, imperdibili tramonti, canyon e montagne, dune di sabbia bianca abbagliante, oasi di verde e piscine naturali con vista sulla costa sottostante.

L’isola sta già cambiando. La nuova strada in costruzione ha già modificato in pochi mesi il paesaggio della costa. Gli abitanti dicono che era necessario collegare i remoti villaggi ad Hadibu e credo che abbiano ragione e la speranza è che tutto venga fatto in pieno rispetto per le esigenze della popolazione locale ma preservando la selvaggia bellezza dell’isola.

Se siete alla ricerca di una vacanza diversa, quella che davvero vi porti in un’altra dimensione, dove non esiste il superfluo, il cellulare, la comodità ma i ritmi della vita sono legati al sorgere e al tramontare del sole, l’isola di Socotra è il posto per voi che forse vi siete dimenticati chi siete veramente.

Buon viaggio! E se volete dettagli scrivetemi pure.



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