Vietnam: profumi e colori

Un paese poliedrico e indimenticabile
Scritto da: Paola Manzoni
vietnam: profumi e colori
Partenza il: 31/01/2005
Ritorno il: 19/02/2005
Viaggiatori: 8
Spesa: 2000 €
Nell’immaginario collettivo, Vietnam è ancora sinonimo di parole come guerra e povertà, probabilmente perché è una meta ancora troppo sconosciuta a livello turistico; il Vietnam invece è un paese dalle molteplici facce,in continua evoluzione, dalle risaie sterminate,alle palafitte e mercati galleggianti come quello di Cantho sulle acque dall’orizzonte infinito del delta del Mekong dove la vita sul fiume fa da padrone, i colori, le decorazioni e i suoni delle preghiere dei monaci buddisti nelle numerose pagode, le spiagge ancora incontaminate di Nha Trang, dove ci si può rilassare sotto le abili mani di massaggiatrici, siti archeologici come quello di My Son,per ammirare resti dell’antica civiltà Champa immersi in una fitta vegetazione tropicale, cittadine considerati gioielli dell’architettura coloniale come Hoi An e Hue con la sua cittadella imperiale,vera esplosione di forme e di colori, luoghi legati alla storia come la DMZ (17° parallelo) dove resti di basi e cimiteri militari sono disseminati.

Il nostro viaggio prosegue verso il nord dove si trova la capitale Hanoi con i quartieri vecchi che si mescolano alle moderne case e alla cui frenesia tipica di una grande città si alternano le passeggiate nei numerosi parchi e attorno ai laghi cittadini,non può mancare la visita al suggestivo mausoleo di Ho Chi Min.

La particolarità di Sapa, al confine con la Cina, con pittoreschi mercati, comunità montane e minoranze etniche, vestiti con costumi tipici dai 1000 colori e con le proprie tradizioni ; il nostro viaggio termina nella splendida Baia di Halong con le sue 3000 isole immerse in una sottile nebbia che emergono da acque turchesi.

Tre parole per definire il Vietnam infine : MOTORINI un’infinità , MERCATI in ogni strada in cui si trova proprio di tutto, CORTESIA dei vietnamiti sempre disponibili a donarti un sorriso,fortificato da uno spirito altamente pacifico!

Tiriamo le somme dunque…viaggi così non si dimenticano facilmente!!!!

Siamo in Vietnam da due giorni e già le cose da vedere sono state molte e ci hanno riempito di emozioni per la visione e la conoscenza del “diverso”,diverso perché la concezione che i vietnamiti hanno della vita mi sembra molto diversa rispetto alla nostra. Il viaggio è stato senza intoppi,arrivati a Roma ci siamo trovati con tutto il gruppo,conosciuta finalmente Giovanna la nostra “trip leader”,c’è una coppia di Napoli,Gennaro(come il santo) Giuseppina che si fa chiamare Jerry,Paolo di Rimini,Giovanna di Firenze grande viaggiatrice,Maurizio di Venezia e a Saigon incontriamo fabio proveniente dalla Cambogia con una brutta distorsione alla caviglia. 12 ore di volo Roma –kuala lumpur in Malesia con la malesian air compagnia aerea molto valida con hostess vestite in abito tradizionale. Kl-saigon in 2 ore,arriviamo alle ore 9.00 con il caldo soffocante che ci accoglie insieme ad una folla immensa ed accalcata che aspetta i loro parenti in arrivo. E’ impressionante vedere sul tetto dell’aeroporto bandiere rosse con la stella gialla e con la falce e il martello,d’altronde siamo in un paese socialista,anche la città è tappezzata di bandiere rosse anche perché per i prossimi 10 giorni si festeggia il capodanno vietnamita. Le starde sono piene di motorini più che di macchine,che con una capacità bestiale si schivano tra di loro,c’è molto caos,ma i motorini viaggiano sulla corsia adx e le auto a sx,non si alterano mai ( e motivo ce ne sarebbe!!) non gridano e suonano poco il clacson. Se sei a piedi poi per attraversare la strada ti devi letteralmente buttare in mezzo ai motorini,anche se sei sulle strisce sperando che si fermino,cosa che avviene ad 1 cm di distanza. Allora lasciamo le borse in hotel,breve doccia e riposino,per poi partire subito alla scoperta della città,ma haimè il nostro autista conosce poco le strade e così ci perdiamo il museo di Ho Chi MIn,pazienza ci buttiamo sul museo dei residuati bellici che risulta essere molto interessante,con resti di artiglieria pesante e leggera ritrovati dopo la guerra,ci sono foto sui crimini della guerra contro gli usa e il governo del sud,non dimenticherò facilmente i feti in formalina con malformazioni dovute ai gas tossici degli americani..che orrore!! Dopodiché visita a due pagode, Vinh Nghiem con 7 piani,clima molto suggestivo immerso nei profumi di incenso,con la gente che offre alle varie divinità frutta e altro,vengoni molto vissute come vero punto di aggregazione,l’altra pagoda è stata un po’ più difficile da trovare ma con il nostro aiuto l’autista è arrivato pagoda dell’imperatore di giada,molto bella anche questa. Dopo la prima vera cena vietnamita(involtini) nanna. Il martedì 1/2 sveglia alle ore 6.00 ci rechiamo a visitare i tunnel e le città sotterannee dei viet cong scavati nella guerra contro gli americani negli anni 70,ma non andiamo in quella turistica,bensi quella di ben dinh ,vengono mostrate anche le trappole ideate nella giungla,i tunnel sono strettissimi alti 1,20 cm e larghi 60 cm,con i tunnel sono collegate molte camere,cucina, sartoria,ambulatorio medico,letti,per non far vedere il fumo della cucina veniva convogliato in tubi di bambù a 500 m di distanza. Questa visita ti fa capire come la guerra sia stata vinta dai viet cong con l’ingegno e la furbizia più che con la forza fisica. Poi raggiungiamo Tay Ninh centro della setta religiosa del caodaismo (raccoglie diverse religioni) assistiamo ad una funzione religiosa molto carina e colorata. Torniamo a Saigon e visitiamo il quartiere cinese di Colon molte feste nelle pagode con musica e cibo per il capodanno. Mercoledì 2/2 partenza per il delta del mekong Mytho e imbarco con la guida per percorrere i vari canali che circondano le isolette presenti,il fiume è grandissimo e fa un po’ impressione pensare che si è veramente sul mekong,vediamo i mercati galleggianti (Cai be) una fabbrica di riso soffiato e dolci con tutta la lavorazione,un giardino di bonsai dove ci viene offerta buonissima frutta r the verde e dove facciamo un po’ di acquisti,ultima tappa è da un vecchio che assomiglia ad Ho Chi Min, con tanto di barba nel suo giardino botanico mangiamo altra frutta e ascoltiamo musica eseguita solo per noi.da un gruppo con la cantante attrice che interpreta la canzoni. Questo emozionante giro in barca arriva a termine e sbarchiamo a Vinh long e ci trasferiamo a Canto dove alloggiamo in un hotel super lusso,e dove andiamo a mangiare dietro la maestosa statua di zio Ho. Assaggiamo niente popo di meno che il serpente.buonissimo!! domani sveglia alle ore 5.30. NOTTE! Giovedì 3/2.oggi proprio un’alzataccia,colazione e via per vedere i mercati galleggianti,sarebbe tardi visto che sono attivi dalle ore 5.00,tutti sembrano già essere svegli in questa città, Prendiamo la barca e via verso i mercati galleggianti sono delle vere e proprie bancarelle che si svolgono su barconi carichi di frutta e verdura principalmente,si può riconoscere cosa vende dalla merce esposta su una lunga asta a prua,loro vivono su questi barconi cosi si possono vedere i panni stesi, i firi appesi,cani e bambini,che spettacolo straordinario,ai lati del mekong si possono vedere le numerose palafitte,il fiume è molto sporco per i numerosi barconi a motore che vi navigano e perché la vita principalmente si svolge ai lati e sopra. Sbarchiamo e ripartiamo per Chau Doc ,ci fermiamo per strada per vedere una fabbrica di incenso con le vasi fasi di lavorazione,i bastoni poi vengono stesi sulla strada ad asciugare e seccare e poi confezionati,più avanti c’è una bottega con una signora che li confeziona uno ad uno,qui facciamo acquisti e lei ci regala un po’ d’incenso. Arriviamo nelle vicinanze di chau doc ai piedi del Monte sam luogo di culto e pellegrinaggio,ci sono gradini da percorrere per arrivare in cima con delle tappe di bivacco con amache per riposare e rinfreschi,da qui si gode di un ottimo panorama,siamo vicini alla Cambogia ,vediamo anche passando in mezzo ad un cimitero le offerte ai morti,una famiglia che bivacca di fronte alla tomba con tanto di cibarie carne alla griglia cucinata li direttamente,questo viene fatto per ricongiungersi e riappacificarsi con i defunti ed è di buon auspicio per il nuvo anno. La cittadina è molto caotica,mangiamo achau doc in un ristorante molto bello circondato da laghetti ma è molto difficoltoso comunicare con il personale in quanto non sa l’inglese,la scelta dei piatti ci riserva quindi brutte sorprese,se ne ricorderà Maurizio che ordina il salmone per andare sul sicuro,e invece se lo ritrova quasi vivo che galleggia insieme al altre cose in un padellone! Venerdi 4/2,ore 4.40 mi sveglio e penso …figo dormo ancora 1 ora e 30 ma dopo 20 minuti alle 5.00 in punto si accende un altoparlante a tutto volume che anticipa persino i galli scandendo numeri (per il tai chi) e notiziario che deve svegliare tutti! E tutti fuori sono già svegli.oggi tutti con delle belle occhiaie!! Andremo a visitare le case galleggianti di Chau Doc che sono delle vere e proprie case sull’acqua posti su zatteroni di legno ,dal pavimento si aprono dei quadrati dalla quale si nutrono e poi si pesca direttamente dalla casa Poi ci rechiamo nel villaggio cham che è una delle popolazioni in minoranza etnica di prevalenza musulamana,infatti è presente anche una moschea,anche se i musulmani vietnamiti sono meno rigidi rispetto a quelli arabi. Ritorno a Saigon. Sabato 5/2 partenza per Dalat dopo molte ore di viaggio giunti in hotel mi accorgo che non c’è il mio zaino,mi arrabbio ma con chi se non con me stessa?! Ero troppo addormentata e l’ho lasciato a Saigon nella hall dell’albergo,per fortuna era ancora li e così in qualche modo me lo faranno avere chissà quando però. Andiamo a visitare un villaggio di una minoranza lat,le case sono baracche ,incontriamo un vecchio della comunità che ci accoglie in casa sua e ci racconta la sua storia e quella del villaggio ,una volta era una società matriarcale dove le donne decidevano e l’uomo lavorava ,al matrimonio la donna comprava il suo uomo e il nostro amico era stato pagato ben 5 bufali perché sapeva due lingue, i bimbi tengono il cogno,e della madre. Ci sono animisti,cattolici e una volta facevano offerte ai santi e veneravano animali come l’elefante, la tigre.peccato che la visita finisca quo un po pochino.poi vediamo dalat la casa dell’ultimo imperatore vietnamita e una pagoda con delle statue di budda in legno molto grandi. Domenica 6/2 arrivimo a Nha trang zona balneare turistica ,la spiaggia è bella ,il mare tiepido ci tuffiamo subito e ci rilassiamo sulla spiaggia con dei massaggi dopo 1 settimana di tour de force,ci fanno anche manicour e depilazione con un semplice filo di seta ,relax! C’è molta festa in città spettacoli tipici con dragoni e maschere. Lunedì 7/2 si parte per Hoi an con un viaggio che dura tutto il giorno tranne una breve pausa di 1 ora e 30 su una spiaggia per un bagno ed un cocco Arriviamo alle 20.30 ,albergo molto bello con piscina ,cerchiamo un ristorante raccomandato dalle guide ma è chiuso,chiediamo e lo riaprono apposta per noi assaggiamo il piatto tipico di hoi an il cau lac zuppa con tagliolini e germogli di soia,carta di riso e verdure. Martedì 8/2 andiamo verso My son sito più importante del regno champa ,dista 30 km da hoi an,e avvolto nella foresta tropicale e circondato dalle colline ,è molto bello considerando che risalgono ad un secolo fa e che non sono ancora stati rifatti, al ritorno ci fermiamo in un paesino dove è tipica la lavorazione della ceramica,e li assistiamo alla fabbricazione di alcuni pezzi,anche giovanna ci prova. Torniamo ad hoi an e ci facciamo un bagno in piscina e poi in giro per la città che risulta essere molto bella e caratteristica con la città vecchia,pagode,giardini,il ponte giapponese coperto e le case antichissime in stile,si respira una bella aria festosa,stasera è l’ultimo giorno del TET.è una delle città che mi ha colpito di più. Mercoledì 9/2 si arriva alla Marble Mountain dove dopo una breve pausa al museo chan di danang . Per arrivare in cima alla montagna bisogna salire ripidi gradini,ci sono diverse tappe tra pagode,grotte con dentro templi e statue,torri panorama molto suggestivo,inoltre oggi è il primo giorno dell’anno quindi è pieno di fedeli che vengono a rendere omaggio e a portate offerte alle divinità.dall’alto si possono vedere anche le altre montagne di marmo (in tutto sono 5) e simboleggiano i 5 elementi Ripartiamo e arriviamo a Huè alle 15.00. Huè è una città molto importante,è stata sede di molte battaglie durante la guerra,è presente la torre di fronte alla città imperiale ,dove i viet cong nelle 3 settimane in cui occuparono huè issarono la bandiera del nord; la città imperiale è maestosa e per i pochi edifici ancora integri si capisce che era bellissima e molto sfarzosa, per arrivarci abbiamo fatto un giro in risciò ciclo,che spasso! Alla sera ceniamo in un locale segnalato dalle guide, gestito da una famiglia di sordomuti ma che risulta essere più comprensibile e simpatica di altri, le pareti sono ricoperte da molte scritte e disegni di gente proveniente dalle varie parti del mondo,e il proprietario mostra foto che ritraggono persone in vari paesi che mostrano il famoso apri bottiglie (un pezzo di legno con una vite) autografato che viene regalato a tutti i clienti Giovedì 10/2 oggi è previsto un giro in barca per vedere diversi monumenti, il primo che tocchiamo è il monastero dove nel 1963 viveva un monaco buddista che in segno di protesta contro la dittatura del governo del sud, si diede fuoco, viaggiare su questo fiume ti permette di incontrare varie realtà,è costellato soprattutto di piroghe ricoperte da un tetto ovale che sono vere e proprie case. Si può proprio dire che la vita scorre lungo il fiume, poi visita alla tomba dell’imperatore. Andiamo nel pomeriggio nella DMZ linea demilitarizzata (17° parallelo) che divideva il sud dal nord, vediamo alcuni tunnel ( io non entro) e il ponte, non ci portano però al cimitero dei caduti e alla base militare, la guida non ci guida e quindi questa gita risulta deludente. Venerdi 11/2 visita per Huè in risciò e volo per Hanoi. Arriviamo e ci attende una giornata fredda, piovosa e con la nebbia!che depressione! Hanoi è più curata, ci sono più macchine ma sembra molto bella, piena di laghi e monumenti, passiamo per via Lenin e al centro del piazzale c’è proprio la statua di Lenin, il treno per la montagna è alle 22.00 . Fanno spettacoli nelle vie,la stazione è un gran caos per raggiungere il binario devi schivare locomotive e motorini, le cuccette sono comode, ci addormentiamo. Sabato 12/2 arrivo a Lao Cai e risalita in pulmino fino a Cau Lau immersi nella nebbia e al freddo, visitiamo un villaggio dei manflowers con mercato e vestiti colorati,alla sera danze tipiche intorno al fuoco! Domenica 13/2 visita al confine cinese a laocai e arrivo a Sapa , visita al villaggio dei red sitz in mezzo alla nebbia condizioni di vita precarie con baracche, focolari e bimbi scalzi e seminudi, le ragazze sanno qualche parola d’inglese appresa dai turisti Alla visita del mercato di sapa assistiamo al rapimento di una ragazza dei black moon (minoranza etnica) ad opera di un gruppo di ragazzi, la ragazza piange e sembra resistere,verrà portata al villaggio dove deciderà se sposare il suo rapitore o se tornare nella famiglia, io mi arrabbio a vedere questo,ma la guida mi dice che anche questa è tradizione e la ragazza è d’accordo,vabè!! Lunedì 14/2 partenza in treno per Hanoi questa volta le cuccette sono di seconda classe,e vista la nostra giovane età ci toccano le cuccette più in alto…mi sveglio e non vedo più Mauro che si era svegliato pensando di essere in un loculo (altro che Kill Bill) Ed ha passato gran parte della notte in corridoio Arrivo ad hanoi e trasferimento ad Halong Bay dove ci aspettano tre giorni per una crociera da favola nella Baia di Halong, dove in mezzo ad una sottile nebbiolina visitiamo alcune delle 3000 isole grotte e villaggi di pescatori galleggianti,serviti e riveriti come pascià!!!! Splendido! Giovedì 17/2 ritorno ad Hanoi con visita della città, ci mancano solo due giorni al ritorno a milano in cui vediamo la città con i suoi parchi e laghi, la città vecchia con le 37 strade che si intersecano,dove in ogni strada sono presenti mercati e botteghe un articolo per ogni via……shopping sfrenato! Alla sera andiamo a teatro dove assistiamo allo spettacolo dei burattini sull’acqua! Stremati dal viaggio ma soddisfatti per le molteplici cose viste, sabato dopo la visita al mausoleo di Ho Chi Minh ed alla sua cripta, ripartiamo per kuala lumpur , roma e poi finalmente per Milano dove ci attende una giornata sotto la neve!!!



    Commenti

    Lascia un commento

    Leggi anche