vietnam sorprendente

12 agosto 2009 Ore 20,30 ritrovo dei partecipanti a Fiumicino. Gruppo numeroso anche quest’anno, siamo in 34, considerando che la maggior parte dei figli non ci hanno seguito…….si sono aggiunti nuovi partecipanti, amici e amici di amici…speriamo bene! Viaggio organizzato con la Siam Dragon Tour di Massimiliano Dell’Aglio, persona molto...
Scritto da: MIRELLA
vietnam sorprendente
Partenza il: 12/08/2009
Ritorno il: 22/08/2009
Viaggiatori: in gruppo
Spesa: 1000 €
12 agosto 2009 Ore 20,30 ritrovo dei partecipanti a Fiumicino. Gruppo numeroso anche quest’anno, siamo in 34, considerando che la maggior parte dei figli non ci hanno seguito…Si sono aggiunti nuovi partecipanti, amici e amici di amici…Speriamo bene! Viaggio organizzato con la Siam Dragon Tour di Massimiliano Dell’Aglio, persona molto efficiente e puntuale…Che si è rivelata poi come una ottima scelta.

Operazioni di imbarco tranquille e partenza in orario, ci aspetta un volo piuttosto lungo circa 11 ore che ci porterà a Seul, voliamo con la Korean Air, compagnia aerea davvero superiore! In aeroporto le persone con la mascherina sono numerose e via via ne troveremo sempre di più, l’influenza A comincia fare paura.

Voliamo con un aereo immenso e tra un pasto e l’altro, un film e una chiacchiera con i ragazzi che volavano con noi, facenti parte della nazionale italiana di taiken do… che stavano andando in Corea per il solito allenamento annuale di oltre un mese, affatto entusiasti del paese, avrebbero sicuramente preferito continuare gli allenamenti in Italia.

Arrivo all’aeroporto di Incheon, immenso super moderno, al passaggio telecamere particolari controllano la temperatura…Sandro forse appare rosso…E gli misurano subito la febbre, fortunatamente tutto ok! abbiamo passeggiato, qualcuno ha fatto acquisti di macchine fotografiche…E ci siamo anche resi conto che la maggior parte dei cellulari non funzionano…

13 agosto 2009 Arrivo ad Hanoi, la guida non c’è, arriviamo al controllo immigrazione e consegniamo i passaporti con le lettere dell’Ambasciata con i nostri nominativi, un po’ di confusione perché nelle lettere alcuni nomi sono riportati più di una volta perché nella prima stesura risultavano errati…Finalmente arriva la nostra guida Huong e prende in mano la situazione…,si fa per dire, alla riconsegna dei passaporti con i visti c’è confusione e praticamente Antonietta entra in Vietnam con il visto di Margherita…Rettificato il tutto arriviamo dopo una mezz’ora in hotel, LUXURY HOTEL(**) semplice, ma pulito, in zona piuttosto centrale, alcune camere risultano essere senza finestre e piccolissime, mentre altre sono immense! Controlliamo l’itinerario di domani con la guida e mi accorgo che c’è un errore…La guida ci verrà a prendere domani alle 13,00, ora di inizio delle visite, mentre avevamo concordato le visite dal primo mattino, e che faremo ad Hanoi appena arrivati domani mattina??? 14 agosto 2009 Mattinata libera…La guida è venuta alle ore 8,00 dicendo che lui doveva comunque andare a prendere delle persone in aeroporto…Quindi approfittiamo per fare un giro in città, non sappiamo bene dove andare, perché non eravamo preparati a questo fuori programma, ma la direzione è centro! Incontriamo un mercato alimentare coperto di tutto rispetto…Ci sono le persone che ci entrano con il motorino e si accostano ai banchi per comperare senza scendere dal proprio mezzo.

Scopriamo che la Repubblica Socialista Vietnamita si basa ….Sui motorini, numerosissimi e padroni assoluti della strada e dei marciapiedi! E’ davvero pericoloso tentare di attraversare la strada…

Dopo una possente scarpinata urbana, sotto il caldo umido che si fa davvero sentire, stramorti ritorniamo in albergo e troviamo il pulman con la guida per l’inizio del tour.

Cominciano le visite, bisognerà fare in fretta, il tempo è poco e non riusciamo a fare tutto quanto previsto nel programma ( le carceri e il museo non ci stanno)…Sta piovendo, ma smetterà praticamente dopo 5 minuti, visitiamo il tempio della guerra che venne costruito per raccomandarsi al Dio quando era in corso la guerra con la Cina. Proseguiamo le visite con il Mausoleo di Ho Chi Min costruzione austera, un po’ sovietica…Non siamo molto fortunati oggi , è chiuso, stanno …Revisionando la salma….. Quindi ci limitiamo a fare la prima foto di gruppo davanti alla costruzione sovietica.

Sembra che anche la casa dello zio Ho è chiusa e proseguiamo con la visita alla One Pillar, costruita quando la moglie di un imperatore dopo moltissimo tempo finalmente restò incinta.

Visita al tempio vicino, molto caratteristico con una famigliola al completo che era intenta a pranzare proprio a fianco dell’altare…Proseguimento delle visite con il tempio della Letteratura dell’XI secolo che ospitò la prima università del paese, costruzione in legno particolare, tartarughe in pietra, simbolo della longevità e cultura, abbellita da numerosi bonsai davvero spettacolari! Ci ha accolto un gruppo musicale gradevole, che usava strumenti musicali particolari.

Ora dobbiamo prendere posto ognuno sul proprio risciò…Ben 34, una fila lunghissima per il centro storico di Hanoi, il traffico è tremendo e a un certo punto comincia violenta la pioggia, meno male che sul risciò non piove, perché ha tutta una serie di plastiche tirate al punto giusto…E ci godiamo da lì sotto lo spettacolo della pioggia…Qualcuno però aveva il mezzo non proprio a tenuta stagna e si è ritrovato completamente zuppo… Spettacolo delle marionette sull’acqua, condizionamento altissimo, abbiamo proprio sofferto il freddo e con quella musica…Qualcuno si è anche addormentato! Cena al ristorante << Green Papaia>> di ottimo gusto.

Hanoi è piena di case molto molto strette che si sviluppano soprattutto in altezza 3, 4 o 5 piani, questo perché sembra che l’acquisto del terreno è altissimo, e poi è una concessione che viene data, mentre i costi di costruzione sono molto molto contenuti al confronto, quindi la città si presenta con tutte queste case lunghe lunghe e fine fine…Particolare! I vietnamiti cucinano e mangiano continuamente, in ogni ora del giorno seduti in minuscoli sgabellini di plastica circondati di tutto: pneumatici, secchi, scarpe, galline, palle, cartoni, ecc.

Le portatrici di merci con asta sulle spalle a cui sono appesi due grossi cesti e grazioso cappellino cilindrico a punta in testa sono deliziose! 15 Agosto 2009 Lasciamo Hanoi per dirigerci verso la Baia di Halong, ci vorranno quasi 4 ore e in pulman comincia il torneo di carte, fatte le coppie, alcune nuove altre le stesse collaudate da anni….La posta in palio è sempre la stessa: Campari o qualcosa del genere! Ammiriamo una risaia verdissima e scendiamo per fare foto alle mondine graziosissime, sosta successiva in un grandissimo negozio…Da turisti, ma sono state acquistate delle pipe ad acqua, ceramica e argento, voluminosissime…Ma molto belle che non sono state riviste più nel corso del viaggio! Durante il viaggio abbiamo appreso che le giunche in cui alloggeremo nella baia sono piccole hanno solo 10 cabine ciascuna e quindi ci dobbiamo separare…Come si può fare????? Presto fatto la parte davanti del bus va su una giunca, quelli da metà in fondo vanno sull’altra…Tutti d’accordo! Preso posto sulle proprie imbarcazioni, ci siamo resi conto subito che il servizio a bordo era ottimale, tutti gentilissimi e a nostra completa disposizione, abbiamo preso possesso delle deliziose cabine e ci siamo subito seduti a tavola, finemente apparecchiate, ci hanno servito pietanze appetitose e scenografiche: tutto pesce delizioso! Intanto la giunca era in movimento e potevamo ammirare il panorama fantastico della baia, centinai di faraglioni ognuno diverso dall’altro formano scenari da sogno, non per niente è stata dichiarata dall’Unesco Patrimonio dell’umanità, ed ha anche partecipato alla selezione per le nuove 7 meraviglie del mondo moderno. Arriviamo ad un approdo di un isolotto, scendiamo per arrampicarci all’ingresso della caverna delle Sorprese, davvero sorprendente,si tratta di tre ambienti uno diverso dall’altro, con fattezze incredibili, sembrano scene di presepe, e poi da quassù c’è un panorama sulla baia fantastico. Risaliti a bordo abbiamo trovato un trionfo di frutta che ha accontentato tutti! Si prosegue la navigazione e cerchiamo l’approdo in una minuscola spiaggia, all’isola di Sim per fare un bagno. Acqua caldissima…Risaliti a bordo tra non molto ci aspetta la cena, simile al pranzo ugualmente deliziosa.

Il tramonto sulla baia è proprio emozionante, le lucine delle giunche fanno apparire il paesaggio davvero unico! Giorno di ferragosto indimenticabile, abbiamo preso posto nella giunca, tempo prima cupo, ma noi da ottimisti quali siamo abbiamo tifato affinché il sole si facesse vedere…Ma quando è arrivato, tutti abbiamo pensato che forse era meglio prima…Fa caldissimo! Temperatura 35 ° e umidità al 99%. Lo spettacolo però è fantastico, centinaia di isolotti coperti di vegetazione verdissima incastonati in un mare color smeraldo, solcato da decine di giunche pieni di turisti estasiati.

Fino a sera è stata un susseguirsi di emozioni indescrivibili, ci hanno offerto un pranzo a base di granchi, gamberoni, calamari, a cena si sono ripetuti e poi ci siamo riuniti con l’altro gruppo imbarcato sull’altra giunca che era stata parcheggiata a fianco della nostra, termine della serata una stoica bevuta di grappa alla genziana ( portata da Roma) terminata solo quando è terminata la grappa. Un po’ brilli abbiamo cominciato a progettare la vacanza 2010 …In caicco, mentre le signore facevano acquisti di chincaglierie messe a disposizione dalle cuoche delle barche che dopo cena si sono trasformate in venditrici.

16 agosto 2009 Sveglia in un posto fantastico! Colazione super, oggi c’è anche il sole Trasferimento su una barchetta per la visita di una grotta sul livello del mare, uno spettacolo incredibile, quando si alza la marea non si può entrare in questa grotta, siamo stati per un po’ in silenzio ad ammirare questa meraviglia! Risaliti a bordo è iniziata una accesa discussione sulla prossima destinazione estiva…E…Alle ore 10,30 ci hanno servito il pranzo…Ancora delizioso.

La navigazione continua, nel frattempo è cambiato il tempo, è anche piovuto, ma ha smesso quando siamo scesi dalla giunca. Saliti sul bus la guida con una certa insistenza ci propone la visita alle prigioni prevista ieri….Ma democraticamente ( con alzata di mano) si è deciso di andare in centro ad Hanoi e fare un po’ di shopping che non abbiamo avuto il tempo di fare ieri pomeriggio. Nella strada sosta in un negozio immenso di ceramiche…Abbiamo visto il procedimento di lavorazione delle ceramiche…Nessun acquisto, tranne che per le prime << libellule>> denominati uccellini particolari vietnamiti da qualcuno.

Arrivati al centro di Hanoi abbiamo raggiunto un indirizzo portato da Roma ed abbiamo acquistato delle lacche molto particolari a prezzi ottimi.

Il caldo si fa sentire e con il sole la situazione peggiora! Trasferimento in aeroporto, ..Il volo ha mezz’ora di ritardo, in sala di attesa viene avvistata una signora in precarie condizioni di salute…E ce la ritroviamo sul nostro aereo, qualcuno chiede le mascherine alle hostess! Questa giornata non finisce mai…Arrivo alle 23,00 ad Hoi an, Hotel Lotus, piccolo gioiello giapponese, con camere arredate con gusto, dove ci hanno accolto con una cena squisita…Incredibile abbiamo mangiato a mezzanotte con una miriade di camerieri alle nostre spalle, una delle migliori cene di tutto il viaggio! Il cibo vietnamita è davvero gustoso! 17 agosto 2009 Finalmente risveglio con calma …Ed inizio visite in questa graziosissima cittadina dichiarata dall’ Unesco Patrimonio dell’umanità. Si inizia subito…Con una grande sartoria per turisti…Ma non ci convincono ed entriamo subito nella città vecchia.

E’ davvero particolare, tutta di legno e in miniatura, c’è subito la visita di una vecchia casa vietnamita in legno ancora arredata nei particolari e qui ci propinano una guida interna…O in francese o in inglese! Non si capisce perché la nostra guida…Non faccia il suo lavoro, allora la guida ci spiega in inglese e Paola ce lo traduce, nel piano di sopra è organizzato una sorta di negozio e iniziano le contrattazioni per le pipe ad acqua. Finalmente attraversiamo il ponte giapponese, tutto in legno e coperto, davvero particolare e unico nel suo genere. Qui incontriamo due ragazzi vestiti da sposi, molto graziosi, lei in bianco e lui elegantissimo in nero…La sposa per comodità indossa delle simpatiche infradito di plastica. Ci spiegherà poi la terza guida Vietnamita, la più preparata, Thuyn che qui in Vietnam una decina di giorni prima gli sposi si agghindano tutti per fare le foto da mostrare nell’album a parenti e amici nel giorno del matrimonio. Matrimonio che si svolge con una cerimonia laica in casa davanti all’altare che tutti hanno per ricordare i propri antenati, la festa poi prosegue al ristorante o con un bel pasto casalingo.

Di la dal ponte si susseguono una miriade di negozi…Ma tutti in ambienti molto carini di legno particolari, spesso si incontrano venditori di lanterne, Hoi An è la città delle lanterne. Visitiamo il museo storico e quindi una sala delle riunioni cinesi, quella del mare dove il gruppo ha fatto la propria riunione ed ha stabilito di accendere un incenso con tanto di dedica. Abbiamo acquistato la tavoletta gialla ed abbiamo cominciato a scrivere la nostra dedica…Il contenuto è iniziato con frasi di speranza e amore…Ma poi è finito con pensiero sicuramente unanime che ha unito tutti: abbasso Berlusconi, un ragazzo milanese lo ha voluto fotografare prima di averlo appeso! Il gruppo si sparpaglia per qualche ora di libertà. Cerchiamo un posto per pranzare, dopo aver fatto una bella sosta in una sartoria ed ordinato diversi vestiti, pantaloni e giacche che ci porteranno in albergo questa sera…Speriamo bene in Birmania purtroppo non siamo più venuti in possesso di alcuni capi fatti cucire! Dopo uno shopping sfrenato alle 15,00 rientro in albergo e il gruppo si è sciolto, chi ha deciso di fare massaggi, chi ha preso delle biciclette per andare in spiaggia e poi di nuovo shopping al centro città, chi bagno in piscina. La spiaggia è davvero molto bella, profonda, bianca e circondata da una verdissima vegetazione…Facciamo il bagno in un’acqua bollente…

Cena al ristorante Tam Tam Caffè, locale carino, in pieno centro, cena ottima, attorniati da signorine graziose vestite in rosso. Si è approfittato per proseguire lo shopping, ritiro dei vestiti, qualche taglia non è proprio perfetta…Ma nel complesso cuciti molto bene e ad un ottimo prezzo! Passeggiate nel canale dopocena per ammirare le famose lanterne accese…Suggestive. Acquisto di un quadro su lacca di dimensioni notevoli…E il viaggio è solo all’inizio!

18 agosto 2009 Sveglia all’alba al canto dei galli, alle 5,00 per trasferimento in aeroporto alla volta di Saigon, o meglio di Ho Chi Min. Percorriamo la litoranea verso Danang e vediamo che lungo la spiaggia stanno costruendo una miriade di resort, tra cui quello che sarà il più grande del Vietnam, proprio di fronte all’area della più grande base americana della guerra…Gli americani sbarcarono proprio qui quando iniziarono la guerra contro il Vietnam…, ma ora il rapporto del governo di questo paese con l’America è cambiato, e gli americani insieme ad altri stranieri stanno investendo molto in questo paese. Comunque abbiamo potuto vedere che in questo paese le persone si svegliano prestissimo, alle 6,00 le città sono in pieno fervore, alle 7 iniziano le lezioni, i motorini sono numerosissimi. Le donne vietnamite non amano l’abbronzatura e quindi, nonostante il caldo, sono ricoperte di tutto punto, cappello, maschera che copre tutto il volto, alcune hanno solo una fessuretta per gli occhi, guanti e pantaloni lunghi…Spendono molto in creme per schiarirsi la pelle…Non siamo mai contenti, noi facciamo del tutto per scurirci! Volo Indocina airlines in perfetto orario, arrivo a Saigon…Ma per la delusione di molti ad attenderci non c’è la nuova guida donna, ma Tuon, maschietto che comunque sembra più preparato di Huong e comunque ha un italiano migliore! Ci accompagna al nostro albergo Dong Khanh Hotel *** che sta nel quartiere cinese a circa 2 km dal centro. Qui il caos del traffico è ancora più percettibile…Breve rinfrescata e inizio visite ore 14,00. Cominciamo con il palazzo della riunificazione nel quale oggi si tengono le riunione del partito. Si susseguono stanze immense riccamente addobbate, la stanza del presidente è rimasta come lo era quel famoso 27 aprile 1975, quando i carriarmati dei vietcong hanno oltrepassato i cancelli e lui è fuggito con l’elicottero…È morto poi successivamente in terra americana.

Visita successiva all’esposizione dei crimini e orrori di guerra, dove sono esposti non solo le foto e i cimeli della guerra americana, ma anche i metodi e i luoghi delle torture della guerra francese…ANGOSCIOSO! E’ stato veramente emozionante toccare con mano e rivedere ciò che ha caratterizzato la nostra adolescenza e la nostra coscienza politica. Non era solo più uno slogan, ma la guerra del Vietnam e i suoi effetti, diventavano realtà dinnanzi ai nostri occhi. Personalmente non sono riuscita a trattenere le lacrime.( Claudia) Velocemente visitiamo la cattedrale Notre Dame, vagamente somigliante a quella di Parigi, visitiamo poi il palazzo che accoglie l’ufficio postale, progettato dall’ing. Eiffel. Il bus ci ha lasciato nella piazza principale di Saigon, proprio davanti all’hotel Rex, famoso per essere stato ufficio stampa durante la guerra americana, tutti i giornalisti occidentali soggiornavano qui. In questa piazza c’è anche l’Hotel de la Ville, municipio di fattezze europee e tutto il mondo commerciale che conta, Gucci, Cavalli, Louis Vitton…

Shopping sfrenato e trasferimento all’imbarcadero per cena sul battello allietata da una dolce melodia…Si fa per dire! 19 agosto 2009 Finalmente incontro con la guida << donna>>, tanto attesa, di nome Thuy, che significa acqua, davvero molto graziosa…E vedremo poi anche molto preparata…Peccato che non sia arrivata il primo giorno! Visita ai cunicoli di Cu Chi dove il popolo vietnamita,( i vietcong), ha organizzato la propria resistenza durante la guerra sia contro i francesi, prima che contro gli americani dopo. Hanno costruito una miriade di gallerie sotterranee profonde fino a 12 metri, in tre livelli e che si estendono per oltre 250 km. In questa rete di cunicoli avevano tutto quanto potesse servire ad una città parallela di oltre 16.000 abitanti (…Alla fine della guerra ne rimasero in vita solo 6.000…) sala operatoria, sala armi, sala riunioni, cucina ecc. Costruirono anche delle semplici, ma terribili trappole praticamente invisibili che miravano a ferire gli americani, non a ucciderli, perché secondo loro un ferito fermava più uomini che un morto.. Abbiamo anche avuto l’emozione di entrare in un cunicolo…Devo dire un po’ claustrofobico…Qualcuno si è calato anche in quelli strettissimi perpendicolari…

Nel viaggio di avvicinamento in bus, la guida ci ha informato di molti fatti importanti del Vietnam…Che peccato non averla avuta prima. Ci ha anche fatto ascoltare una canzone << C’era un ragazzo...> di Gianni Moranti, l’abbiamo cantata tutti ed è stato davvero un bel pensiero! Nella zona dei cunicoli abbiamo fatto la foto di gruppo sopra ad un carro armato…Forse la scelta non è stata molto felice! Negozio interno alla zona dei cunicoli, preso d’assalto per acquisti di…Gelati e di Zippo! Nel rientro a Saigon sosta pilotata dalla guida in un bellissimo negozio dove abbiamo anche gustato e acquistato il caffè vietnamita comprensivo della macchinetta semplicissima, Filomena ha anche acquistato un vestito su misura che le consegneranno in albergo stasera, Claudia ha invece optato per una bellissima e coloratissima lampada…Forse leggermente ingombrante! Visita troppo breve al mercato Ben Than dove vendono di tutto a ottimi prezzi! Oggi in pulman Claudio che si annoiava terribilmente ha fatto una proposta d’accordo con Sandro, si sono fatti venire in mente una genialata: per cena, visto che mangiamo in albergo, vorremmo , aggiungere al menu’ i gamberoni…! La guida si è dimostrata subito collaborativa anche perché pensava che la cosa fosse semplice, del resto serviva solo di sapere il costo e se l’albergo fosse stato in grado di recuperare per cena i gamberoni…E invece è venuta fuori una discussione animata che è durata un’ora, con un susseguirsi di alzate di mano e alla fine si è giunti a questa conclusione scritta e controfirmata! Del gruppo di 34 persone 9 non avrebbero mangiato i gamberi, dei 25 che li volevano 10 li avrebbero mangiati tutti arrostiti ( 4 a testa) e 15 invece ne volevano metà arrostiti e l’altra metà a vapore…Il tutto tra le risa e le numerose telefonate di conferma con il ristorante da parte della guida. Shopping pomeridiano nel centro di Saigon nella zona dei negozi di Dong Kong piena di negozi di marca e di meravigliosi negozi di souvenir…Qui continuano le contrattazioni per la valigia vietnamita da parte di Claudio.

Cena in hotel con l’aggiunta dei gamberoni….

La bella guida Thuyn che risulta essere oltre che graziosa, anche molto preparata, ci ha informato che I Vietnamiti mangiano tutto quello che si muove…Compreso insetti scarafaggi ragno, cani e gatti.!!!!

20 agosto 2009 Ore 8,00, Guido e Franchino colazione a base di zuppa di Pho, brodo di tagliolini con insalata, anatra, maiale e spezie varie…

Lasciamo l’albergo direzione Mekong. C’è un vigile che ci fa attraversare la strada da davanti all’albergo per arrivare al bus…Il traffico è davvero caotico e attraversare è davvero un’impresa.

Sosta idraulica in un posto bellissimo<< Mekong Shop>> dove abbiamo gustato un ottimo caffè al bordo di un laghetto con i fiori di loto. Arrivo all’imbarcadero, acquisto in massa dei famosi cappelli a cono vietnamiti…Il sole picchia! La barca è molto bella corredata di seggioline pieghevoli in bambu’. Il Mekong è immenso…Non ci sono ponti è troppo grande, da una parte all’altra le persone sono costrette a prendere il traghetto…E pensare che questo è solo uno dei nove bracci dell’immenso fiume. Sosta in un posto dove lavorano il cocco, con molta maestria fanno delle caramelline…Abbiamo anche assistito ad una scena incredibile, la nostra guida si è mangiata un uovo sodo…Con dentro un pulcino a livello embrionale…Tremendo! Successivamente ci hanno fatto vedere la lavorazione del riso soffiato e poi ci siamo fermati a mangiare frutta esotica in una bellissima casa dell’800 tutta in legno. Poi abbiamo continuato la navigazione e ci hanno offerto il latte di cocco a bordo, peccato che era un pochino a temperatura ambiente… La nostra crociera per oggi è terminata, risaliamo sul bus che ci è venuto a prendere in un’altra località e poi per raggiungere l’albergo abbiamo preso un traghetto per andare con il bus sull’altra sponda. Siamo saliti sul traghetto.. Con il brivido, il ponte stava alzandosi ed abbiamo dovuto fare anche un saltino, abbiamo assistito ad un tramonto spettacolare. Arriviamo in albergo, Hotel KIM THO, fa parte di un complesso turistico molto grande proprio sulle sponde del Mekong…Abbiamo anche la camera con vista Mekong…Quancuno ha cominciato a trovare ospiti in camera ( gechi) Cena in un ristorante sul fiume, come al solito ottima, la nostra guida si è messa un vestito lilla tipico vietnamita,molto carino..

21 agosto 2009 Sveglia ore 6,00…Colazione sul fiume con uno spettacolare buffet. Ci imbarchiamo di nuovo per andare a visitare il mercato galleggiante più grande del Sud del Vietnam, Phung Hiep E’ un mercato bellissimo e animatissimo, ci sono centinaia di barche che vendono merci, mangiamo l’ananas sapientemente sbucciata! …Siamo riusciti a fare shopping anche a bordo…All’arrivo a terra, abbiamo un paio di ore libere a naturalmente andiamo al mercatino, dove Claudio, finalmente compera la valigia…

Prosecuzione del viaggio verso il confine cambogiano, domani mattina lasceremo il Vietnam. Il panorama è semrpe bellissimo, verdissimo e soprattutto c’è sempre acqua in ogni lato della strada. Arrivo a Chau Doc, che è una piccola cittadina di confine, il nostro albergo NUI SAM HOTEL è davvero di basso livello…Con la presenza di svariati animali, tipo libellule, zanzare e soprattutto gechi…Di questo non ne siamo affatto felici.

Pazienza in ogni viaggio c’è sempre un posto davvero da cancellare! Oggi abbiamo avuto la prima vittima del male del viaggiatore, Antonio Diana questa mattina ha preferito rimanere in camera…Dopo una nottataccia e questa sera non è sceso a cena…Ma onestamente non si è perso niente, la cena nel ristorante dell’albergo è stata davvero scarsa e non particolarmente buona. Nel pomeriggio non era prevista nessuna visita e la nostra guida ci ha fatto visitare un villaggio Kmer, sulle sponde del Mekong, ci siamo andati con delle barchette piccole, da 8 posti .E la prima sosta l’abbiamo fatta in una casa galleggiante che aveva l‘allevamento del famigerato pesce PANGASIO. Praticamente questa famiglia ha un grosso acquario sotto la sua casa dove hanno i pesci voracissimi ai quali danno un mangime particolare e dopo 6 mesi di tempo i pesci sono pronti per essere venduti e immessi sul mercato occidentale… Comunque la voracità delle bestie con cui si avventano sul concime è terrificante, ed anche il colore delle acque in cui stanno, per non parlare dell’odore nauseabondo che emanano…Sarà difficile tornati a Roma andare a comperare questo tipo di pesce in pescheria! Prosecuzione del viaggio e visita ad una moschea con tanto di attraversamento di un ponte della scimmia.

Cena in albergo …La peggiore di tutto il viaggio! Scarsa, lenta e neanche buona! Passeggiata dopocena per visitare la pagoda del paese tutta illuminata. Davvero suggestiva!

22 agosto 2009 Oggi lasceremo il Vietnam alla volta di un nuovo paese: la Cambogia! Sveglia alle 6, dopo aver passato una notte insonne in compagnia di qualche geco in camera, per giunta rumorosi! Colazione drammatica…Senza buffet, ma con sei camerieri che si aggiravano intorno alla tavolata senza portarci nulla, o meglio quel pochissimo che avevano, thè, caffè, pane e marmellata ce lo hanno portato con una lentezza e confusione unica.

Arrivati all’imbarco hanno caricato le valigie su una imbarcazione diversa da quella dove avremmo viaggiato noi..Ed è arrivato il momento di salutare la nostra <> guida Thuyn, fanciulla davvero preparata, dolcissima e molto tranquilla. Porteremo con noi un ottimo ricordo di lei e del suo paese, ci ha anche pregato di fare pubblicità al Vietnam, perché sono molto pochi gli italiani che lo visitano.

Il diario continua sulla Cambogia.



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