Da hanoi ad angkor via terra

Questi sono i resoconti "giornalieri" scritti durante il viaggio... 17 luglio 2008 siamo arrivati all'aeroporto di bangkok e da li', con un po' di difficolta', abbiamo trovato il minibus dell'hotel. L'hotel, il queen's garden resort, e' vicino all'aeroporto, ed e' un hotel nuovo, per occidentali e turisti, in un vecchio quartiere. L'hotel costa...
Scritto da: cnmarcy
da hanoi ad angkor via terra
Partenza il: 16/07/2008
Ritorno il: 26/08/2008
Viaggiatori: in coppia
Spesa: 2000 €
Questi sono i resoconti “giornalieri” scritti durante il viaggio…

17 luglio 2008 siamo arrivati all’aeroporto di bangkok e da li’, con un po’ di difficolta’, abbiamo trovato il minibus dell’hotel. L’hotel, il queen’s garden resort, e’ vicino all’aeroporto, ed e’ un hotel nuovo, per occidentali e turisti, in un vecchio quartiere. L’hotel costa poco, 2o euro la doppia, e per 3 euro a camera fa il transfer per l’aeroporto internazionale. Ma la cosa spettacolare e’ che si trova accanto (e non lo sapevo) al lat krabang, un tempio buddista molto bello, in una zona di canali. Se la fortuna di avere visto il tempio non e’ poca, figuratevi il fatto che la sera c’era il primo dei tre giorni di festa buddista. La processione dei monaci, i riti dentro le pagode, la gente acquistava fiori e incenso e con la cera fusa costruivano una candela votiva. Una signora thailandese, con quel poco di inglese che sapeva ci ha spiegato un po’, e un monaco ci ha invitato a entrare durante le cerimonie nel tempo. Estremamente suggestivo, era il posto giusto dove fermarsi la notte. La sera abbiamo cenato nel ristorante dell’hotel e io mi sono preso un bel pescione bollito molto buono. Poi alle nove, causa notte seduti e jetlag, eravamo a letto. Oggi 18 luglio 2008 siamo arrivati ad hanoi al camellia hotel (minibus dall’aeroporto) e ora andiamo a farci una passeggiata e a vedere lo spettacolo delle marionette sull’acqua nel lago in centro. Da domani escursione alla halong bay, quindi penso che mi ricolleghero’ a internet la sera del 21 o 22.

lunedì 21 luglio 2008 …CONTINUA, 18 luglio 2008 – facciamo una passeggiata per il centro di hanoi. Se pensavamo fosse traffico quello di palermo, beh, ci sbagliavamo. Hanoi e’ la citta’ dei motorini. Sono dappertutto, tanti, passano anche contromano e con il rosso. Attraversare la strada e’ un’esercizio di abilita’. Andiamo a vedere lo spettacolo delle marionette sull’acqua. Chiaramente e’ tutto pieno, ma alla fine, a spettacolo appena iniziato, vedono che ci sono alcuni posti liberi in prima fila. Entra con noi una signora di parma che era con un gruppo di amici non interessati a vedere lo spettacolo, e sbagliavano! lo spettacolo e’ splendido, i musicisti sono dei veri professionisti, e le marionette rappresentano una serie di scenette seguibili anche solo con la gestualita’ senza conoscere il vietnamita. Costo meno di due euro, ma per gli stipendi di qua non sono pochi soldi. La cena andiamo in un ristorante specialita’ involtini di pesce. Ce li servono crudi su una padella, ma ogni tavolo ha un piatto ceramica per la cottura direttamente sul tavolo, quindi li cuociamo noi, con le verdure, in padella sul tavolo. 19 luglio 2008 – alle ore 8 si parte per la baia di halong. 3 ore e mezza di bus nel traffico impazzito di una autostrada che sembra una statale ed e’ piena di motorini e attraversa i paesi a raso. Il gruppo e’ formato da una coppia austriaca, una olandese, mamma e figlia svedese e mamma e figlia australiana e noi. E la guida, un ragazzo vietnamita molto simpatico. Poi si prende la barca, che e’ una meraviglia. Al piano primo le camere, al secondo la sala da pranzo e sopra per prendere il sole. Tutti i pasti sono compresi. Andiamo a visitare la baia, e in particolare una grande grotta con stalattiti e stalagmiti all’interno di un’isola. All’uscita dalla grotta c’e’ un punto panoramico da cartolina. La sera dopo cena stiamo sul tetto in mezzo ad altre barche parcheggiate. E’ un paesaggio da favola. 20 luglio 2008 – la mattina si cambia barca e poi si va a un villagio di pescatori che vivono sull’acqua in case galleggianti, e sotto la casa hanno delle reti in cui allevano i pesci. Noi abbiamo l’orto e loro l’acquario. Poi si va a visitare l’isola delle scimmie. In spiaggia scendono le scimmie in mezzo alle persone per farsi dare da mangiare, comprese due mamme che allattano i cuccioli. Poi si va a riposare all’hotel a cat ba dove passiamo una piacevolissima serata a cena con la coppia austriaca e la mamma e figlia australiane che stanno facendo lo stesso nostro giro. Passeggiatina dopo cena nel corso, pieno di negozi di perle che vengono prodotte da allevamento. 21 luglio 2008 – dopo colazione si parte, il viaggio per hanoi di ritorno e’ lungo. Ci si ferma per pranzo con il sole allo zenit. Stranissimo vedere l’assenza dell’ombra. Il caldo, oggi che non ci sono nuvole, e’ veramente tremendo. Al ritorno ci si ferma per strada in una cooperrativa che insegna il lavoro artigianale a ragazzi disabili. Ceramiche e quadri ricamati. Quando arriviamo ad hanoi dobbiamo organizzare i prossimi giorni. Andiamo nell’agenzia che ci ha organizzato questi tre giornmi splendidi, la tnktravel. La giovanissima ragazza con la quale parliamo sa il fatto suo, ed in mezz’ora ci organizza tutto fino al primo agosto. Trasporti, hotel e gita a tam coc e hoa lu. Bravissima. Per oggi e’ tutto e mi ricolleghero’ penso tra due o tre giorni, prima di partire da hanoi per hue’.

mercoledì 23 luglio 2008 intanto una precisazione: gli errori di ortografia (villagio e altri) sono dovuti alla velocita’ di digitazione e alla mancanza di controllo di cio’ che ho scritto. Perdonatemi! lunedi’ 21 luglio 2008 segue: cena da Hoa Sua. E’ un progetto messo in piedi da ex insegnanti vietnamiti che insegnano il lavoro a ragazzi di strada. E’ in una villa d’epoca francese e si mangia molto bene. Martedi’ 22 luglio 2008 si fa il giro della citta’. Il tempio della letteratura e’ un tempio dedicato a confucio e al suo interno sono elencati tutti coloro che hanno preso il dottorato all’universita’ di hanoi dall’anno 1400 circa fino al 1600, ed e’ stato sede dell’universita’ circa dall’anno 1000 al 1900. Poi siamo andati a vedere il mausoleo di Ho Chi Minh, che qui e’ l’eroe nazionale. Del resto e’ lui che ha cacciato gli americani. (tra parentesi, i vietnamiti non hanno mai perso una guerra. Hanno cacciato anche i mongoli e i cinesi) abbiamo poi visto la casa di HCM e la palafitta nella quale viveva a due passi dal palazzo presidenziale e alla fine i giardini botanici. Cena in un locale di lusso dove vanno a mangiare i capi di stato quando passano di qui. Costo 8 euro a testa, e in Italia meno di 80 non erano. Mercoledi’ 23 luglio 2008 andiamo a vedere i resti dell’antica capitale del vietnam Hoa Lu, vicino Ninh Binh e da li’ in bici andiamo fino a tam coc. Il paesaggio e’ incredibile. Le strade corrono in fondo valle tra montagne sullo stile della baia di Halong. A Tam Coc, dopo pranzo, giro in barca a remi. In circa due ore si segue il corso di un fiume tra montagne come prima descritte, e il fiume passa anche sotto tre tunnel naturali di 50-100 metri di lunghezza. E’ proprio il fiume che ha scavato queste grotte. Rientro ad hanoi. Progetti per il futuro: domani museo etnografico e partenza il pomeriggio per Hue’ in corriera con cuccetta notturna. 3 notti a Hue’ e dopo 3 a Hoi An. Poi in treno fino a Nha Trang.

domenica 27 luglio 2008 rieccoci qui. 23 luglio 2008 – ottima cena in un locale di nome 69 in centro. 24 luglio 2008 – Il museo etnografico di Hanoi e’ molto interessante, anche se per arrivarci con gli autobus senza nessuno che parlasse inglese e’ stata una simpatica avventura. All’esterno sono ricostruite abitazioni delle minoranze etniche. In vietnam ci sono 80 milioni di abitanti di cui 12 milioni fanno parte di ben 54 minoranze etniche, ognuna con i suoi caratteri, cultura, lingua e addirittura caratteri divfferenti in cui scrivono la loro lingua. Visitare il museo e’ stato un viaggio in tutto il vietnam in mezza giornata. Il pomeriggio si parte per Hue’ in corriera. Un vero incubo. Apartecome eravamo stipati la cuccettanon permetteva di stare distesi la notte. Per non parlare delle fermate servizi igienici! No comment. Accanto a noi (strano ma vero) i due austriaci con cui eravamo in barca alla baia di ha long. 25 luglio 2008 – finalmente si scende dalla corriera a Hue’. Ci fermiamo a far colazione in un bar e poi andiamo all’albergo. E’ presto, sono le 8 e trenta e la camera ce la danno verso le dieci. Il personale dell’albergo e’ gentilissimo, l’albergo e’ carino e ci offrono persino la colazione che pero’ non rifacciamo. Si va a visitare Hue’. E’ su un fiume, e noi alloggiamo nella zona meridionale. A nord c’e’ la cittadella, 2km per 2km fortificati, in quanto era l’antica capitale della dinastia nguyen. Andiamo a visitare proprio i recinti imperiali, con la porta monumentale, che ricordano quelli della citta’ proibita vista in foto di Pechino. La sera andiamo a cena sul ristorante galleggiante sul fiume dei profumi. 26 luglio 2008 – Abbiamo prenotato una visita alla DMZ, la zona demilitarizzata che separava il vietnam del nord da quello del sud. E’ la zona di guerra dove si sono combattute le principali battaglie della guerra che conosciamo molto bene dal cinema. La guida, una ragazza che parlava un buon inglese, ci ha fatto una ottima lezione di storia. Particolarmente interessanti i tunnel di Vinh Moc, dove i vietcong, maschi, femmine e bambini, vivevano nell’oscurita’ per non essere bombardati dall’esercito americano. Quelli che abbiamo visitato sono i tunnel meglio conservati e l’impressione che hanno destato in me e stefania e’ stata notevole. La cena si va in un posto dove la sera si suona musica tradizionale. Abbiamo mangiato veeramente beene. Come sempre, 4 euro a testa circa, visto che il posto era di livello. Se no molto di meno. 27 luglio 2008 – affittiamo due bici per fare un giro a sud di Hue’ dove ci sono interessanti siti. Prima tappa dopo 5 km al Nam Giao, luogo sacro dove fino al 1945 si svolgevano sacrifici di animali rituali alla presenza dell’imperatore. Altri 5 km fino alla tomba di Tu Duc, un imperatore del 1800. Tutte le tombe hanno un lago, un sepolcro, un tempio e vari altri edifici. Essendo Hue’ l’antica capitale e’pieno di tombe nelle campagne circostanti. Altri 12 km, di cui alcuni molto suggestivi tra orti e abitazioni di contadini su sentieri e siamo al punto piu’ distante, la tomba di Minh Mang, l’altra ben conservata. Prima di visitarla ci fermiamo sotto una tettoia in un posticino diciamo per turisti dove vendono bevande e frutta e mangiamo ananas, banane e uno strano pompelmo non succoso mai visto prima. Lapausa era necessaria dopo tanto pedalare. Noi abbiamo visitato le tombe piu’ grandi, perche’ se no non si finisce piu’, comunque molto belle, danno una sensazione di serenita’. Notevoli le dimensioni delle tombe: Il perimetro del parco di quest’ultima era un km e mezzo. Poi altra pedalata, circa 15 km, per arrivare alla bellissima e storica (studiatevi la storia…) pagoda di Thien Mu, la cui torre e’ il simbolo della citta’. I primi 7km brutti su statale, con gli autisti dei camion che ci salutavano. I secondi sette belli, in mezzo a campagne e abitazioni rurali. Dopo la visita della pagoda altri 6 km e si va in albergo perche’ siamo proprio cotti. Avremo bevuto 3 litri almeno a testa. Si torna a cena al Tropical Garden come ieri sera, l’isolato qui dietro. Poi torniamo all’Holiday Hotel. Stefania mi aspetta quindi mi sbrigo… Ultime cose: domani si va a Hoi An all’Hotel Green Field, dove staremo tre notti. Alla prossima! lunedì 30 luglio 2008 Abbiamo passato tre giorni qui a Hoi An… 28 luglio 2008 – siamo riusciti a non fare nulla tutta la mattina, a parte la visita a Hue’ ad un laboratorio artigianale di sartoria e ricami su tessuto, dove stefi si e’ presa una cosetta. Un assaggio di Hoi An, come presto spieghero’! Il pomeriggio viaggio in bus a 30 all’ora, e arriviamo in hotel a Hoi An. Ci si cambia e si va in centro… Due paroline su Hoi An: il centro storico, tutto in legno ed edifici d’epoca sulle rive di un fiume, e’ patrimonio dell’umanita’ (Unesco). Inoltre e’ famoso per le sartorie e i laboratori di scarpe. Praticamente funziona cosi’: tu gli porti un modello o glielo indichi su una rivista e loro ti fanno scegliere i tessuti e te lo fanno per il giorno dopo! E inoltre hanno una serie di modelli loro. Qualunque cosa tu voglia, e quindi la sera stessa Stefi ordina altre due cosette. E io tre scarpe su misura, una da ginnastica, una sportica e una seria. La cena in un ristorante di quelli dove di solito i turisti non vanno, tutto cibo vietnamita genuino. Un po’ di dubbi sulla pulizia, all’inizio, ma il cibo e’ buonissimo. 29 luglio 2008 – la mattina giro della citta’, le vie del centro storico, le sale della comunita’ cinese, pagode, case antiche in legno, il ponte coperto giapponese. Fondamentale la pausa per il pranzo perche’ il sole a mezzogiorno e’ allo zenit e non da’ scampo. Il pomeriggio acquisti (Stefania altre 4 cosette…) e organizzazione (Marcello in agenzia di viaggi). Stefania pare che abbia trovato il paese dei balocchi, entra in una sartoria, sceglie il modello, prendono le misure, e lei ride felice. I prezzi sono cosi’ bassi per noi occidentali che e’ un peccato non comprare qui cio’ che serve. La cena si va al ristorante dell’Hotel dove hanno girato alcune scene del film l’americano tranquillo con Michael Caine. 30 luglio 2008 – la mattina si va in Bus a My Son, i templi del 1200 nella foresta a 50 km da Hoi An: sono i resti dell’antico regno Champa. Il ritorno in nave con visita a un paesetto di artigiani che scolpiscono il legno e ne fanno anche barche. Stasera dovremo spediretutti gli acquisti in Italia per non portarceli dietro e poi a cena. Progetti per il futuro: domani mattina si va a Danang e si prende il treno per Nha Trang dove arriveremo alle 21.30 circa e li’ dormiremo due notti. Il 2 bus per Dalat dove dormiremo tre notti. Il 5 luglio aereo per Saigon (Ho Chi Minh City) dove dormiremo 4 notti. E poi si va a visitare il Delta del Mekong. Auguri a tutti i nostri tifosi! domenica 3 agosto 2008 31 luglio 2008 – la mattina non facciamo praticamente niente e vegetiamo fino all’ora di andare in stazione a danang. Ci muoviamo in taxi e aspettiamo un bel po’ il treno che e’ in ritardo. Il viaggio (circa 9 ore) lo facciamo in uno scompartimento cuccetta, il che ci permette anche di riposare un po’ e’ con noi una coppia vietnamita con una bimba piccola.Arriviamo a nha trang molto tardi, alle 11 in hotel, e piu’ che andare a mangiare qualcosina non vale la pena di fare: e’ tutto chiuso. 1 agosto 2008 – giro per nha trang. Vediamo la mostra fotografica e lo studio di long thanh, fotografo famoso (ha vinto molti premi ed ha esposto anche a roma) foto molto belle in bianco e nero che in un certo senso ‘catturano’ l’anima del vietnam. Poi andiamo a vedere le torri cham di po nagar, nel nord della citta’. Completiamo la visita con il museo Yersin, che e’ quello che da queste parti ha isolato il bacillo della peste e ne ha creato il vaccino. Da queste parti si viene per la barriera corallina ma sara’ per un’altra volta. La cena la facciamo al ristorante bella napoli, gestito da marinella, signora bergamasca vedova di un napoletano con il quqle qui hanno aperto la pizzeria. La pizza e’ buona e la mozzarella la fa lei. Dopo una piacevole chiacchierata con la padrona di casa decidiamo di regalarle i primi due romanzi che abbiamo finito di leggere. Cosi’ ci liberiamo di peso nello zaino e soprattutto siamo sicuri di aver fatto una cosa utile perche’ da queste parti i libri in italiano non si trovano. 2 agosto 2008 – non so se siamo finiti a ‘oggi le comiche’ o quant’altro. La corriera (o meglio il catorcio) che ci dovrebbe portare a dalat anziche’ passare alle 7 passa alle 7.40. Parte (per cosi’ dire) alle 8 e mezza, e si ferma a fare benzina. Si ferma mi sembra molto appropriato. Infatti si ferma e non parte piu’. Scendiamo tutti in questo magnifico (cesso) distributore di benzina in periferia di nha trang in attesa che 2 col motorino portino una nuova batteria, perche’ quella vecchia ha tirato le cuoia. Finalmente (ore 9.20) si parte. Ci si ferma a mangiare per pranzo in un ristorantino con scimmia in gabbia lungo la strada e poi inizia la salita (dalat e’ a 1500 m s.L.M.) la corriera non ce la fa, inizia a surriscaldarsi il motore. L’autista si ferma e chiede l’acqua dei passeggeri per raffreddarla. Scende inizia a fare un paio di telefonate. Rimaniamo bloccati per strada. Io suggerisco a stefania di andare a passaggi prima che faccia notte. Poi la corriera si raffredda e va un po’ avanti da sola. Noi passeggeri seguiamo a piedi la corriera fino a un torrentello nel quale si riempiono le bottiglie per riempire il radiatore e raffreddare il motore. Non sappiamo se ridere o piangere. Poi si riparte e ci si ferma a una casa a usare una bella pompa d’acqua per raffreddare di nuovo il motore. Contro ogni previsione arriviamo a dalat in mezzo al diluvio, e la corriera ci lascia fuori dal centro a 3km dall’hotel dove vorrei andare a dormire. Anziche’ aspettare la corriera per andare in centro molliamo il gruppo di matti (non usate i pullmann della brothers cafe’) e andiamo a piedi fino all’hotel che, questo punto, e’ ovviamente al completo. Le maledizioni di stefania diminuiscono fino a svanire quando li’ vicino troviamo una bella stanzetta all’hotel trang cuang o qualcosa del genere a 10 euro a testa con colazione. La cena in un bel localino ripristina la serenita’.3 agosto 2008 – stamattina andiamo a visitare la casa dei pazzi, un hotel-museo di una architetto vietnamita sullo stile di gaudi’ ma molto piu’ esagerato. Sembra di essere appena usciti da un cartone animato con la casa dei puffi. Tutte le stanze sono diverse. Tronchi d’albero, grotte, ragnatele in filo di ferro, funghi a grandezza umana, scale improbabili… Poi andiamo a veder il palazzo del 1930 dell’ultimo imperatore del vietnam: bao dai. Dopo pranzo troviamo questo internet point…Alla prossima mercoledì 6 agosto 2008 3 agosto pomeriggio – visita ll’universita’ di Dalat (13000 studenti soprattutto di lingue) e al giardino dei fiori, un parco molto grande e molto ben curato. Peccato che qui a dalat piove, e poi piove, e infine piove, …, e piove. La sera a cena stefania ordina da bere un’acqua tonica, le portano un gin tonic e non se ne accorge fino a che nel pagare non me lo trovo nel conto! 4 agosto – con le moto degli easy rider (un gruppo di motociclisti che fanno anche da guide) andiamo a visitare il paesino di Lat, ai piedi di una montagna da cui si vedrebbe un ottimo panorama (ma piove), poi andiamo a vedere la casa di una famiglia appartenente a una minoranza etnica. Infine andiamo a vedere una serra dove coltivano fiori che vengono poi anche esportati in vietnam e oltre. Dopo pranzo siamo riusciti a non fare quasi niente, fino a che la sera (e ancora piove) andiamo a vedere i mercati coperti e poi a cena nel posto preferito di stefi (4 volte in 3 giorni) il V cafe’. Il 5 agosto si riparte nel pomeriggio, cosi’ la mattina ci facciamo una bella passeggiata intorno al lago (7 km), sempre, ovviamente, mentre piove. Si prende poi il minibus per l’aeroporto e prendiamo l’aereo per Ho Chi Minh City. Sono solo 300 km, ma in corriera sono 8 ore e mezza, e visto che l’aereo costa solo 38 euro a testa… Poi all’aeroporto non vogliamo farci latrocinare dai taxi e ce la facciamo a piedi fino in albergo! circa 10 km a piedi (mentre, ovviamente, piove) e si arriva in albergo (Duna Hotel) alle 9.00 di sera. La cena un bel piatto di pasta in un buon ristorante italiano ci voleva per rifocillarci. 6 agosto 2008 – giro per Ho CHi Minh City (Saigon). La citta’ e’ decisamente molto diversa dalle altre citta’ del Vietnam. Si vede che l’impianto urbanistico e’ stato progettato dai francesi. Grandi viali, centri commerciali e negozi di un certo livello. Visitiamo il museo di belle arti (molto bello), e il museo dei residuati bellici, che ripercorre le tappe piu’ atroci della guerra del vietnam contro gli americani. La visita e’ decisamente forte e disturbante. Non e’ come visitare Auschwitz, ma ci andiamo vicino. La sera a cena spendiamo piu’ del solito (6 euro a testa) ma avevamo fame. P.S. Stefania si e’ ordinata un altro vestito in sartoria! Il marito e’ pero’ stranamente soddisfatto?! Ma che strana coppia e’ mai? Programma dei prossimi giorni: 7 ago visita al caodai temple e gallerie di Cu Chi. 8 e 9 agosto giri per Ho Chi Minh City. 10-12 agosto tour per il delta del mekong e arrivo a Phnom Penh in cambogia il 12 sera. 13 e 14 a phnom penh. 15 trasferimento a Siem Reap, dove si resta fino al 20. 20 trasferimento per battambang. 21 visita di battambang. 22 viaggio fino a bangkok. Riusciranno i nostri eroi a rispettare l’aereo del 25? sperate di no, eh? ciao a tutti marcello e stefi sabato 9 agosto 2008 7 agosto 2008 – la mattina si va a visitare il tempio caodai a 80 km da Ho Chi Minh City. Il Caodaismo e’ una religione fondata a tavolino agli inizi del 1900 per fondere gli elementi principali di cristianesimo, induismo e buddhismo e conta circa 3 milioni di fedeli in Vietnam… Molto interessante ma se ne parlera’ di persona. Poi siamo andati a vedere i luoghi della guerra Vietnam-Usa, in particolare i tunnel di Cu Chi. La sera cena e poi in albergo. La temperatura e’ ottima, il cielo e’ coperto e si sta benissimo (circa 28-30 gradi). 8 agosto e 9 agosto – due giornate dedicate a visitare Ho Chi Minh City. I vari quartieri, i centri commerciali, i negozi per lo shopping, le pagode, le chiese, i mercati, ecc. Ci stiamo sbizzarendo con gli acquisti, sia stefi che io. Abbiamo incontrato gente simpatica: due studentesse universitarie con un questionario per uno studio che stanno facendo sul turismo, un ragazzo che voleva parlare un po’ inglese per tenersi in esercizio, anche le commesse delle sartorie e dei negozi sono molto brave. Ho trovato finalmente dopo due giorni un catalogo di moda di abiti tradizionali vietnamiti che cercavo, stefania si e’ fatta fare l’ao dai, ha preso altri abiti e io mi sono comprato una nuova macchina fotografica (meta’ prezzo che in italia). Gli alberghi dove alloggeremo dopo il tour del mekong che parte domani sono dal 12 al 15 il river star hotel di Phnom Penh e dal 15 al 20 il Angkor DIscovery Inn di Siem Reap. Ho prenotato via mail e mi hanno gia’ confermato la stanza. Resta da prenotare gli alberghi di battambang dal 20 al 22 e di Bngkok dal 22 al 24 ma faro’ piu’ avanti. Ciao a tutti e a presto…

mercoledì 13 agosto 2008 intanto mi scuso per il ritardo… E’ quattro giorni che non scrivo e non vorrei qualcuno si fosse preoccupato. 10 agosto 2008 – primo giorno del tour del mekong. Partenza in bus la mattina alle 8 circa e trsferimento a My Tho, da dove prendiamo la barca per andare a visitare i canali nei pressi. In particolare andiamo a visitare alcune isole del delta vicino Ben Tre in mezzo ai canali, tra alberi tropicali e orti, in mezzo a quella che pare una foresta cresciuta sull’acqua. Visitiamo un laboratorio artigianale di lavorazione del cocco, dalla noce alle caramelle, buonissime, che possiamo assaggiare. Poi assaggiamo anche alcuni liquori, tra cui una grappa al cocco con bottiglia una noce di cocco e un liquore aromatizzato al serpente, con i serpenti dentro la bottiglia. Non mi prolunghero’ molto sulle descrizioni del delta, pero’ voglio dire che con la barca si passa proprio accanto alle case della gente che vive nei pressi di questi canali. I canali sono le vie d’acqua, e spesso sono l’unica via, visto che strade ce ne sono poche. Tutti i bambini salutano i turisti che passano gridando ‘hello’. Il pomeriggio si va a Can Tho, dove si dorme in Hotel. A cena Marcello ordina menu’ di serpente, con 3 portate a base di serpente! probabilmente era un pitone, e l’ho digerito… Il locale e’ sul lungofiume in una villa d’epoca francese. Prima di tornare in Hotel facciamo un giro nel supermercato locale, che chiude alle dieci di sera. Piu’ di meta’ delle cose non le avevamo mai viste. Qualcosina compriamo e proveremo a mangiarla quando torneremo. 11 agosto 2008 – sveglia presto per il secondo giorno di delta del mekong. Andiamo a vedere i mercati galleggianti. Qui le barche con il pennone attaccano al pennone cio’ che vendono. Sono proprio particolari i pennoni con attaccati caschi di banana, meloni, zucchine, noci di cocco, granchi e quant’altro. Gli acquirenti vanno in barchetta in giro tra una barca e l’altra a comprare cio’ che vogliono. Il mercato e’ all’ingrosso, ma se avessimo una barca privata potremmo comprare anche noi. Il pomeriggio ci si ferma all’allevamento di coccodrilli per poi proseguire alla sam mountain, una montagna vicino al confine cambogiano con una pagoda in parte scavata nella roccia. Il panorama sulla pianura alluvionale e’ spettacolare. Ceniamo a Chau Doc dove pernottiamo. 12 agosto 2008 – terzo e ultimo giorno del delta del mekong. Si va a visitare in barca un villaggio cham (minoranza musulmana) che vive in case costruite su palafitte in riva al mekong, e case di pescatori, che tengono sotto la casa galleggiante l’allevamento di pesce! le avevamo gia’ viste simili alla baia di halong. Poi in 3 ore di barca siamo in uno stranissimo posto di confine e entriamo in cambogia. La guida sbriga le formalita’ dei visti, fortunatamente… Altre tre ore di barca, un’ora e mezzo di minibus e siamo a phnom penh, e ci lasciano alla moschea della citta’. Alle 7 siamo in albergo. A cena ci mangiamo felicemente una pizza. 13 agosto 2008 – phnom penh. Visita della citta’: Wat Phnom, ambasciata americana, hotel le royal, vecchia stazione ferroviaria, mercato vecchio, mercato nuovo, pranzo da friends, una associazione che aiuta ragazzi di strada a trovare un impiego nel settore della ristorazione. Pranzo ottimo, direi. Il pomeriggio i piatti forti: il museo nazionale, il palazzo reale e la pagoda d’argento, detta cosi’ per il pavimento con circa 6000 mattonelle d’argento di 1,5 kg ciascuna. La ricchezza degli addobbi del palazzo reale e’ tale da notare l’incredibile contrasto con la poverta’ e i mendicanti che ci sono in giro. Appena torniamo in albergo, cioe’ ora, scoppia il diluvio. A parte dalat abbiamo finora sempre evitato la pioggia, speriamo continui cosi’. Ora un quiz: perche’ il fiume tonle’ sap sta scorrendo a phnom penh dal mare verso monte? non vi sto prendendo in giro, e’ vero! rispondetemi via mail e vincerete una pizza… Saluti a tutti e mi ricolleghero’ da siem reap.

sabato 16 agosto 2008 14 agosto 2008 – giornata tranquilla e passeggiate per la capitale. Un mercato, sempre incasinato come gli altri, un po’di negozi… 15 agosto 2008 – trasferimento per siem reap. La mattina si parte alle 8.30 e si arriva a siem reap alle 14.30. La stazione degli autobus e’ a cinque km dall’hotel, ma abbiamo voglia di camminare, quindi ci facciamo una lunga passeggiata rifuggendo gli innumerevoli tuk-tuk che ci corrono dietro. (tuk-tuk e’una moto con un rimorchio che porta fino a 4 persone). L’albergo e’proprio bello, e siamo proprio contenti visto che ci passeremo cinque notti. Il pomeriggio ci facciamo un giro in centro a prenotare un po’di cose per i prossimi giorni: gite nei dintorni e biglietto della nave per battambang. Cena pizza, perche’ a quanto pare ogni tanto i nostri intestini la gradiscono… 16 agosto 2008 – giro in bici per angkor! affittiamo due bici (2 dollari ciascuna) per l’intera giornata, e cosi’ iniziamo il giro. La biglietteria ci chiede ben 40 dollari a testa per 3 giorni di biglietto, ma l’area archeologica e’ cosi’ grande che il biglietto ha anche un prezzo equo. Visto che abbiamo fatto circa 30 km in bici, 6 o 7 a piedi, e abbiamo visto tanto, allora mi concentro sulle 4 cose clou della giornata. 1) Angkor Wat. Il fossato per entrare al tempio, eretto intorno all’anno 1100, e’ 1,8 km per 1,3 ed e’ largo 150 m. All’interno il complesso e’ grandioso. Le torri rappresentano il monte meru, sede degli dei per la mitologia locale. 2km di bassorilievi sulle nure esterne rappresentano i miti del luogo, e ora ce ne siamo fatti un’idea. 2) Ta Prohm. Questo tempio e’ stato divorato dalla giungla. Gli alberi e le pietre sono ormai un tutt’ uno. Sembra di essere in un film di indiana jones. 3) Bayon. Il tempio e’ molto alto ed ha 54 guglie ognuna con 4 facce del re che lo ha fatto costruire. Al tramonto e’ da divertirsi a fare fotografie fino alla nausea (a proposito, non mi sfuggirete, ve le faro’ vedere tutte. Per concludere: l’impero khmer all’apice del suo splendore non aveva nulla da invidiare a quelli che in giro per il mondo hanno lasciato resti monumentali, e anche se in Italia non lo si conosce come dovrebbe, e’ una delle zone piu’ importanti al mondoi da visitare. 4) Concerto in Violoncello di Beat Kirchner. Svizzero, ex medico della croce rossa, vive in Cambogia da 16 anni ed ha messo in piedi qui l’assistenza sanitaria per i bambini di tutto lo stato. Solo con donazioni. Ha costruito 5 ospedali, formato migliaia di medici, infermieri ecc., curato e visitato (nei suoi ospedali) quasi 8 milioni di bambini. Si consideri che la Cambogia ha 11 milioni di abitanti! Un personaggio incredibile. I prossimi giorni siamo sempre qui. Prossime comunicazioni prima di partire per Battambang, credo. Ciao a tutti.

lunedì 18 agosto 2008 salve a tutti gli ascoltatori. 17 agosto 2008 – l’esaltante 16 agosto, una giornata bellissima in questo viaggio, prometteva molto bene. E infatti molto bene sono stati i due giorni successivi… Il 17 la mattina andiamo a vedere a 16 km da siem reap (di cui meta’ in condizioni di strada vergognose) la fabbrica di seta, che e’ anche una scuola di artigianato. Abbiamo visto tutto il processo di produzione dal baco al prodotto finito, per passare alla fine al negozio. La qualita’ e’ quella del made in italy ma di quello vero, non dei prodotti asiatici che si trovano in giro nei mercatini cinesi in italia! il pomeriggio ci troviamo un ragazzo col tuk tuk che ci scarrozzera’ per i due giorni successivi. Il pomeriggio andiamo a vedere i templi che ci mancano della zona centrale di angkor. Il banteay kdei, il lago artificiale sra srang, il piramidale ta keo (salirci in cima e’ una piccola scalata), l’elegante preah khan e le 5 vasche del tempio buddista preah neak pean. Poi siamo andati a vedere i bassorilievi del bayon per chiudere con il tramonto sullo phnom bakheng (su quest’ultimo si poteva salire e scendere con gli elefanti). Tutto splendido, le scimmie in liberta’, la foresta, i templi al loro interno, di una bellezza tale che sembra di essere in un sogno. Davvero! non faccio il romantico… La sera andiamo al ristorante dove fanno lo spettacolo di marionette con le ombre. Peccato non capire la lingua perche’ molte storie rappresentate riguardano la mitologia locale. 18 agosto 2008 – oggi gita fuori porta allo stilisticamente unico banteay srei, i cui bassorilievi sono cosi’ ben conservati che sembrano fatti da decisamente meno tempo che 800-1000 anni. Si va poi nella giungla (15 km di strada rossa sterrata) a vedere l’alveo di un fiume con sculture all’interno e ai bordi, lo kbel spean. Ci facciamo una bella chiacchierata con il nostro autista al quale offriamo il pranzo e ci fermiamo rientrando in citta’ in delle bancarelle con ceste di vimini, caramelle alla canna da zucchero e sculture in legno. I prezzi sono quasi nulli. Si tratta di gente che vive in case poverissime ai margini della strada. Gentilissimi ci danno il permesso di visitare la loro casa. Visitiamo anche il museo delle mine antiuomo, costruito da un ex bambino soldato dei khmer rossi, che poi li ha combattuti arruolandosi nell’esercito vietnamita, e alla fine della guerra, cosi’ schifato da essa, ha iniziato a disinnescare le mine antiuomo, che ancora oggi mietono vittime civili in tutta la cambogia. Ne ha disinnescate circa 50000 e oggi le espone in un museo. Ha adottato in una casa famiglia una ventina di orfani o ragazzi poveri per garantire loro l’istruzione che non ha potuto avere. Rientrando in citta’ ho accompagnato stefania a farsi fare un massaggio, e mentre lei e’ li’ io sono qui a scrivere… Purtroppo le previsioni del tempo danno schifo per i prossimi 3 giorni (del resto finora la meteorologia pareva organizzata apposta per noi), per cio’ speriamo bene. Domani visita alla foresta alluvionale di Kompong Phhluk e poi il 20 si va a battambang dove dormiremo al teo hotel per due notti. Non so se li’ troveremo internet point quindi nella peggiore delle ipotesi aggiorno il blog il 22 sera (che in italia e’ il pomeriggio) da bangkok. Saluti!!!! giovedì 21 agosto 2008 18 agosto 2008 – il massaggio a stefania e’ piaciuto, pareva alla fine del massaggio avesse bevuto un bicchiere di troppo! la cena in uno dei ristoranti piu’ fighi della citta’, di quelli che in Italia neanche ci entriamo (soprattutto vestiti cosi’…) 19 agosto 2008 – si va a visitare il villaggio e la foresta alluvionale di Kompong Phhluk. 30 km circa in Tuk Tuk, di cui gli ultimi 3 la strada e’non asfaltata in condizioni disastrate. Poi si sale su due moto, perche’ la strada non e’ piu’ adatta per un tuk tuk, e ci chiediamo “come potrebbe essere peggio?” potrebbe, potrebbe. 3 km che neanche il Camel Trophy. Poi si prende una barca e in mezz’ora si arriva al villaggio. Il villaggio e’ raggiungibile via terra durante la stagione secca, sul seguito di quella “strada” che avevamo fatto, poi durante la stagione delle piogge le acque si alzano di circa 9 metri (ora si erano alzate di 6, tra qualche tempo si arrivera’ al massimo) e il villaggio e’ raggiungibile solo in barca. Le case non vengono sommerse dall’acqua in quanto si trovano su pali alti una decina di metri, ossia palafitte. Sembra di essere in un’altro mondo. Visitiamo il villaggio e i bambini ci presentano la loro insegnante di lingua locale, di cui visitiamo la casa (notevole l’impianto per l’energia elettrica con una batteria d’auto collegata al neon) e l’insegnante di inglese, una specie di volontario buddhista. Ci dice che i bambini vendono i quaderni da utilizzare per i bambini poveri, ma quello che mancano sono i libri di testo in lingua inglese, che sono difficili da trovare. Allora lo invitiamo a Siem Reap che glieli compriamo noi. Lui viene con noi in citta’ ma purtroppo non troviamo proprio cio’ che cercava, ma qualcosa comunque troviamo. Speriamo di trovare qualcosa di meglio da spedirgli da Bangkok. Il pomeriggio un gelato (con coretto delle cameriere nice to meet you compreso nel prezzo), un po’ di shopping, la visita al giardino delle miniature dei templi, curato da uno scultore locale settantaduenne che negli anni 60 ha lavorato nella catalogazione e misurazione dei principali templi angkoriani, e la maglietta di STEF, che e’ un artista franco canadese che dipinge quadri, magliette e altro con allegrissimi disegni rappresentanti la Cambogia, ma STEF e’ anche Stefi. Cosi’ abbiamo la maglietta di STEF (doppio senso). Cena Thailandese vicino l’Hotel che l’indomani il viaggio e’ lungo. 20 agosto 2008 – mattina ore 6 partenza per Chong Kneas, il villaggio galeggiante, in minibus, da li’ si sale sulla barca che ci portera’ a Battambang. Il viaggio inizia all’interno di canali e foresta allagata dall’acqua, con solo le chiome degli alberi che emergono, si entra poi nel lago Tonle’ Sap, poi si rientra per lagune e campi allagati, passando accanto ad alcuni villaggi galleggianti. La sosta all’ “autogrill” galleggiante e’ fuori dalla nostra passata esperienza, compresa la sosta al WC galleggiante e di livello variabile!!! Pian piano si entra in un fiume, il Sangker, tra campi sempre meno allagati. La barca si ferma ogni tanto a dare un passaggio a qualche abitante locale che deve fare qualche tratto via acqua. I bambini ci salutano, una famiglia sta traslocando portandosi dietro la casa, e si arriva alle 3 di pomeriggio a Battambang dopo 7 ore e mezza di navigazione. Due km a piedi (e il mio zaino ormai sembra di piombo) e siamo al Teo Hotel (10 dollari a notte la camera) che e’ modesto ma molto pulito. Il pomeriggio biscotto e te’ al Sunrise Coffee mentre un temporale di incredibile potenza inonda la citta’. All’uscita schivare le pozzanghere, anzi i fiumi, e’ talvolta impossibile e Marcello, se serve, si carica la Stefi sulle spalle perche’ cosi’ almeno uno non si bagna i piedi. Cena al White Rose (8 dollari e mezzo in due) qui la vita costa molto poco. 21 agosto 2008 – Si va al ristorante Smokin’ Pot, dove il titolare ci terra’ il corso di cucina. La mattina spesa al mercato, tra verdure e frutta e carni mai viste ne’ conosciute in Europa. Al ristorante io, Stefi e due ragazzi della repubblica ceca impariamo a cucinare il pesce Amok, il manzo LakLok e la zuppa. Quest’ultima e’ un po’ aliena ai gusti europei, ma i primi due, benche’ di gusti nuovi e originali sono adatti anche al gusto occidentale e prima o poi, visto che abbiamo imparato a cucinarli, vi toccherá provarli. Poi decidiamo di vegetare tutto il pomeriggio, cosa che facciamo con grande abilita’ tra un bar, la passeggiata per un monastero e la sosta attuale ad un internet point locale. E tra un po’ la cena. Domani si va in Taxi al confine e contiamo di arrivare a Bangkok in serata (speriamo!) ciao a tutti…

sabato 23 agosto 2008 la cena del 21 nello stesso white rose del 20… 22 agosto 2008 – giornata lunga: sveglia alle 7. Alle 8 siamo all’appuntamento con il taxi. Il taxi parte mezz’ora dopo e si ferma da un’altra parte. Ci fanno scendere e salire da un’altra parte. Poi ci dicono che siamo troppo ciccioni, quindi o paghiamo un’altro posto o non si sta nel taxi e non si parte. Cosi’ e’. Partiamo da battanabang alle 8.40, arriviamo a poipet alle 11 circa. Poipet e’ un vero cesso, la cambogia non fa cosi’ schifo. Via veloci al confine. Un NO blocca eventuali portatori di bagagli. Citta’ di confine, guardia alta. Formalita’ doganali zero. Se avevamo una bomba atomica no problem. Si entra in thailandia. Tanti procacciatori molto gentili vorrebbero farci salire su loro mezzi, ma noi prendiamo il tuk tuk fino alla stazione dei treni di aranya prathet. Il treno e’ due ore dopo ed e’ abbastanza lento. Non aspettiamo, a un km stazione dei bus. Non abbiamo abbastanza baht ma accettano dollari senza fregarci neanche tanto. Si parte alle 12 per bangkok. Alle 17 siamo a bangkok. Taxi. Albergo. Dove non hanno la mia prenotazione. Faccio loro vedere via mail che e’ vero e mi danno la stanza. Cena in khao san road. Mai viste tante insegne per metro quadro. Pizza, buona, sembra italiana, albergo, stop. 23 agosto 2008 – la mattina alcuni procacciatori di clienti ci rompono un po’ le ballonzole, ma comunque arriviamo a vedere due robe molto belle: il Wat Pom, con un Buddha dorato disteso lungo 35 metri all’interno di un tempio e il palazzo reale, una mgnificenza di mattonelle e templi. Il pomeriggio visita al centro commerciale MBK, una roba enorme. Poi ad un’altro mercato del falso, orologi, maglie, borse, tutto di marca! come no… Ma ci si potrebbe cascare. Si torna a cenare al MBK, che vale la pena. Oggi gli acquisti li ho fatti io, anziche’ stefi, tra cui un bel coltellaccio da cucina da un chilo. Al centro commerciale faccio suonare l’allarme e allora gli devo spiegare che e’ per il pesce. All’uscita i tassisti vorrebbero non far funzionare il tassametro. Piuttosto (non e’ l’euro e’ il principio) andiamo a piedi. Passeggiatina di 6 km, e siamo qui vicino l’hotel a scrivere questo ultimo resoconto di viaggio. Domani sera si parte. Non aggiornero’ il sito, percio’ ciao a tutti e fine. – the end –



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