Vietnam durante lo tsunami

23. 12. 2004 Milano (ITALIA) Il primo viaggio senza amici, né coetanei… Nessuno mi ha voluto seguire in quest’avventura, hanno tutti “snobbato” questa meta perché troppo pericolosa o poco divertente. 24. 12. 2004 Ho Chi Minh City (VIETNAM) Dopo dieci ore di volo atterriamo nel piccolo aeroporto di Yangoon (Rangoon), capitale...
Scritto da: brawler
vietnam durante lo tsunami
Viaggiatori: fino a 6
Spesa: 3500 €
23. 12. 2004 Milano (ITALIA) Il primo viaggio senza amici, né coetanei… Nessuno mi ha voluto seguire in quest’avventura, hanno tutti “snobbato” questa meta perché troppo pericolosa o poco divertente.

24. 12. 2004 Ho Chi Minh City (VIETNAM) Dopo dieci ore di volo atterriamo nel piccolo aeroporto di Yangoon (Rangoon), capitale dell’odierna Myanmar (ex Birmania) Dall’alto, ogni tanto, si intravedevano le cupole dei classici monumenti religiosi orientali, molto simili alle pagode e già fantasticavo a quanto sarebbe stato bello visitare quel posto… Un mondo così diverso dal nostro! Atterrati fanno scendere solo coloro che soggiorneranno qui, noi dobbiamo attendere in aereo, addirittura qui non esistono stewards o hostess ma solo militari, basti pensare che la forma di governo è la dittatura militare! Dopo un po’ ridecolliamo alla volta della nostra meta: Ho Chi Minh City (ex Saigon); già dal trasferimento in hotel assaggiamo ciò che ci perseguiterà per tutto il tempo: i motorini… Fiumi, oceani di centauri, quasi tutti a bordo di scarse copie di “Ciao” o “Sì” che corrono in tutte le direzioni, sui marciapiedi, a due, a tre, a quattro e trasportano di tutto! Addirittura ho visto uno che trasportava, sulla sua piccola motoretta una vetrata completa! Quando notano che non hai gli occhi a mandorla ti sorridono e salutano… soprattutto le ragazze… e quanto son carine! Passeggiando, alcune richiamavano l’attenzione delle amiche come per dire: “Guarda un occidentale!” Mi son divertito tantissimo in giro a lottare con i motorini per poter fare due passi o mentre facevo shopping, che qui è convenientissimo! Per strada ho assaggiato il succo di cocco direttamente dalla noce e aperta con un colpo di macete, proprio davanti a me! Che dire del nostro albergo! Semplicemente favoloso! Basti pensare che il “New World Hotel” (cinque stelle superiore), è quello scelto da Bill Clinton e il suo staff quando venne in visita qui! (In quell’occasione lui occupò l’intero albergo!) Cenone di fine anno! Tutto a base di pesce: gamberoni, sushi, salmone e tantissimi altri pesci! Per concludere, un piattone di frutta tropicale e via nel mare di motorini a festeggiare il “Santo Natale”… “Santo”? “Ma da quando i vietnamiti festeggiano il Natale?” In realtà, anche se una piccolissima parte della popolazione è cristiana, mentre il resto è buddista o induista, il Natale è visto come noi vediamo Halloween, ossia, come un motivo come un altro per fare baldoria. Qui, però, questa festa è celebrata come una sorte di Carnevale estivo… Tutti son mascherati da “Babbo Natale” a maniche corte… mai festeggiato un Natale in pantaloncini corti! Prima pensavo che tutti e tre i Natali trascorsi all’estero son stati molto tristi e malinconici, oggi invece no! Sarà perché attorno a me nessuno stava coi propri cari o semplicemente perché qui il Natale non è sentito veramente! Nel frattempo si avvicina la mezzanotte mentre io son sdraiato, da solo, in questo letto King Size, nella mia stanza, dopo una doccia per togliermi di dosso tutti i coriandoli che le ragazze, maliziosamente, mi lanciavano nella camicia! 25. 12. 2004 Cu Chi (VIETNAM) Visita ai tunnel di Cu Chi che seguono percorsi lunghi quasi 250 km e che furono costruiti dai Viet Cong durante l’occupazione francese al tempo del conflitto contro l’America, e approdano addirittura alla città di Saigon. Mi son avventurato assieme alla guida in uno di quei cunicoli… erano piccolissimi e lunghissimi, ma assolutamente da evitare se si soffre di claustrofobia. Ci hanno mostrato le trappole, come ammazzavano i soldati americani… per la prima volta ho visto la guerra dall’altro punto di vista… Nel pomeriggio abbiamo visitato la “Saigon cinese”: prima tappa: Colon, un tipico mercato cinese molto colorato e animato. Poi la Pagoda di Thien Hau, la più antica pagoda della città, dedicata alla Dama Celeste protettrice dei navigatori e dei marinai. All’ingresso ci hanno consegnato delle spirali di incenso profumato che bruciando contribuiva a creare un’atmosfera mistica e conforme all’antica tradizione. Sosta al museo degli Orrori di Guerra che documentava con un reportage fotografico gli aspetti anche cruenti del conflitto con gli americani. Visitiamo subito dopo la cattedrale Notre Dame e l’Ufficio postale disegnato da Gustave Eiffel.

In serata mi son concesso un rilassante giro in “risciò”, che bella sensazione “scivolare” seduto tranquillamente in mezzo all’infernale fiume di motorini… poveri polmoni però! 26. 12. 2004 My Tho (VIETNAM) La giornata odierna è stata interessantissima! Abbiamo cominciato con la visita ad un tempio buddista… quando all’improvviso entrano tantissimi monaci seguiti da file di fedeli… Un po’ imbarazzati, assistiamo alla loro funzione religiosa fatta da continui inchini, recitando lamentose preghiere e inebriati o “intossicati” (dipende dai punti di vista) dall’immancabile incenso! Il tutto mentre ad una signora del nostro gruppo le “sparivano” le ciabatte che avevamo depositato all’ingresso del tempio. E proprio grazie a questo “imprevisto” abbiamo vissuto uno stupendo fuori programma nel mercatino popolare di My Tho per acquistare un paio di ciabatte per la signora.

In quel piccolo mercatino, tutta quella gente che ci guardava ammirati, alcuni meno timidi ci sorridevano, altri semplicemente ci scrutavano a distanza e molto rispettosamente come se non avessero mai visto “gente così diversa…” Addirittura tutta la piccola bottega s’è messa a disposizione della signora, chi s’arrampicava per prenderle un paio di zoccoli, chi le porgeva delle ciabatte… incredibile! Tutto costava massimo un dollaro! La visita è continuata alla volta dell’isoletta di Thoi Son attraversando, con una barca, il mitico Mekong. Questo fiume nasce in Tibet, attraversa: Cina, Vietnam, Cambogia, Myanmar, Laos e Thailandia… un fiume immenso… largo circa 8 km… Ci siamo imbarcati su di una piccola canoa che ci ha condotti attraverso insenature e piccoli canali molto suggestivi… Ogni tanto s’affacciava qualche scorpioncino… mentre la nostra canoa scivolava leggera in quel paradiso equatoriale… Ogni parola è superflua per descrivere quei momenti… La signora che remava, il silenzio attorno a noi, inghiottiti da quella grande macchia verde… Una caratteristica delle ragazze vietnamite, e penso di quasi tutta l’Asia, è l’ossessionante paura di abbronzarsi… cercano di tenere la pelle più bianca possibile, e così le vedi abbigliate, anche a 30° nelle maniere più ridicole ed impensabili… Sempre a bordo dei loro motorini, con la loro immancabile e variopinta mascherina che copre il viso dal naso al mento (ed io che pensavo che la usassero contro lo smog!); la cosa più ridicola sono i guanti lunghi fino sotto alle ascelle… guai a lasciare un piccolo spazio scoperto… e come fanno a proteggere i piedi visto che usano solo ciabatte? Nessuna paura… ci sono le calze per la protezione massima, ma la ciliegina sulla torta è il cappellino! Visto che il casco non è obbligatorio, tutte usano i cappellini e, di conseguenza, dappertutto vedi omini che vendono vere e proprie torri di cappellini, tutti rigorosamente NIKE: taroccati! Mentre annoto, sul bus che ci riaccompagna in hotel, queste motorette ci sorpassano da ogni lato, è difficile vedere un altro veicolo (bus e camion inclusi) sorpassare correttamente… si limitano solamente a strombazzare rumorosamente per avvertire il “sorpassato” della loro presenza e poi via tranquilli… e se chiedi al tuo autista il motivo di quelle manovre azzardate, lui, senza scomporsi di un soffio, ti risponde: “Evidentemente quell’autista è stato già multato!” Ritornati alla pacata vita di Saigon, siamo subito partiti per uno shopping sfrenato… Quattro ore intense tra i vari negozietti, bancarelle e tra mille contrattazioni, poco dopo in albergo mi son ritrovato con così tanta roba che non riuscivo a chiudere la valigia… 27. 12. 2004 Phan Thiet (VIETNAM) Oggi 27 dicembre mi ritrovo sdraiato su una spiaggetta vietnamita dopo un’emozionante bagno nel Mar Cinese Meridionale. Ad onor di cronaca devo ricordare che ieri un violentissimo terremoto (TSUNAMI) ha colpito la Thailandia, lo Sri Lanka, le Maldive e l’Indonesia causando circa 11.000 morti e tra i 5.000 italiani alcuni risultano ancora dispersi! E pensare che a Malpensa abbiamo fatto il check in accanto ad una fila di ragazzi che partivano per Colombo e Male… E’ successo così vicino a noi… ho ancora i brividi dopo aver visto le immagini in TV.

Dopo cena abbiamo fatto una passeggiatina in questo paesino desolato! Ci siamo imbattuti in una festa di paese con tanto di estrazione annessa… Qui son talmente poco abituati alla presenza dei turisti che ovunque andiamo ci sorridono e salutano!

28. 12. 2004 Phan Thiet (VIETNAM) Stamattina con zia e Claudia ci siamo concessi una lunga passeggiata lungo la spiaggia fino ad un meraviglioso villaggio di pescatori… Questi ultimi erano in piena attività, alcuni piegavano le scarne reti, altri tornavano dalla battuta di pesca a bordo di curiosissime barchette dalla forma caratteristica di noce di cocco giganti… Un bambino e una signora scavavano nella sabbia alla ricerca di vongole… Mah! E intanto i telegiornali di tutto il mondo ci aggiornano sulla tragedia dei nostri vicini, finora i morti son 27.000 e più passano le ore più il bilancio aumenta… 29. 12. 2004 Phan Thiet (VIETNAM) Nel pomeriggio siamo stati in giro per la città a bordo di simpaticissimi “risciò”! Molto divertente! Abbiamo visitato un’altra Pagoda con tutti i vari dei… A volte penso a quanto sia strana la religione.. Uno crede in questo o in quell’altro Dio in base alle credenze dei genitori e soprattutto del luogo di provenienza… mi spiego meglio: io sono cattolico, sebbene non tanto praticante, (ahimè!)… e se fossi nato in Arabia Saudita? Sarei stato lo stesso cattolico o musulmano? E se fossi nato in India? Sarei ancora cattolico o buddista o induista? Resto con questa perplessità! Tappa successiva: il mercato popolare… Secondo me era la prima volta che dei turisti mettevano piede in quel luogo vista l’accoglienza! La gente ci guardava, ci toccava manco fossimo dei marziani, mi son fermato a comprare un cappello, s’è formata una folla di gente ad osservare, tre o quattro mi servivano, gli altri guardavano la scena… Passando nella zona degli alimenti… scene da terzo mondo… vendevano la carne lasciandola appoggiata su panche di legno… ogni tanto qualche ratto ci attraversava la strada… Tornati in albergo, una bella sauna ci ha caricati per la sera… A questo punto decido di prendere in mano la situazione e invitata qualche signora, chiamo un taxi e via in centro! “Stasera seguite me, offro io!” Ci facciamo lasciare al “Truc Link Cafè”, un bar del posto, prendiamo qualcosa da bere e sempre la solita scena, al centro dell’attenzione di tutto il locale, addirittura quando Annina (una simpatica 58enne, come lei sottolinea sempre, di Milano) per sbaglio versa l’acqua nel caffè, si alza un intero gruppo di ragazzi di un altro tavolo per mostrarle come avrebbe dovuto fare… Ma io, amante dei gelati, non potevo andare via senza assaggiarne uno vietnamita! E così ci fermiamo al “Pinky Bar”, veniamo subito serviti da quattro o cinque cameriere, ad un certo punto arriva addirittura la padrona, la più carina di tutte! Ordiniamo e chiacchiero un po’ con lei: “Q” di nome, veste europeo e parla un ottimo inglese, ma al momento giusto non colgo l’attimo così andiamo via bombardato dai tanti sfottò delle “mie” signore… quando all’improvviso la rivedo apparire sul suo motorino subito dopo aver chiuso il locale e ci chiede se avessimo bisogno di un passaggio, a quel punto ne approfitto e con lei, a bordo del suo motorino, visito Phan Thiet by night! Tra quei vicoli sporchi dove ogni tanto qualche grande topo ti attraversava la strada… che sensazioni… ero uno di loro… Mi racconta della sua vita, di quando ha cominciato a lavorare come parrucchiera a 18 anni fino a diventare proprietaria di una piccola e carina gelateria ora che ha 23 anni… Non so come abbia fatto o forse non lo voglio sapere, voglio pensare che sia tutto puro e pulito come lo vedo io… Siamo stati insieme fino alle 6 del mattino e alle 12 ero già operativo per il “massaggio coralia”… E’ una vitaccia! 30. 12. 2004 Phan Thiet (VIETNAM) Mi piacerebbe tanto saper fare i massaggi… penso che sia la cosa più sensuale che esista… Nel pomeriggio abbiamo visitato Mui Né e le dune di sabbia formatesi naturalmente per azione del vento; lungo il tragitto abbiamo ammirato un paesaggio stupendo e le barche che tornavano dalla giornata di pesca… impressionante! Nel corso della giornata son uscito in bici con la nostra guida e Claudio per le strade di Phan Thiet… abbiamo fatto un giretto proprio al di fuori di ogni rotta turistica, visitato una pagoda in cui s’adorava la Balena! Era frequentata per lo più da pescatori; poi il museo dedicato a questo grande mammifero e che conservava i resti di una balena del 1758… ancora, un museo/scuola dove insegnò l’allora ventenne Ho Chi Minh.

La cosa che mi ha colpito di più è l’essere entrati timidamente, quasi in punta di piedi, nella loro quotidianeità; ti fermavi ad ammirare il barbiere che tagliava i capelli sui marciapiedi, gli chiedevi se potevi scattargli una foto e lui sorridendo, si fermava e si metteva in posa…Senza chiederti, dopo, neppure la mancia! In serata Q mi porta in un ristorantino molto economico ma caratteristico! Era in una specie di garage adibito a cucina, sporco, puzzolente… ho notato, tra l’altro, che qui tutti vendono qualcosa e il negozio non è altro che la prima stanza della casa o quella che dà sulla strada, in qualunque negozio entri c’è sempre la porticina che ti conduce nel loro monolocale in cui vedi una brandina, un tavolino e un water… Ordina una zuppa di qualcosa ed io, per gentilezza, l’assaggio… a parte il fatto che era disgustosa, ma dovevo mangiare con bacchette usate e inoltre avevo visto mentre la preparava (spettacolo che era meglio saltare)… beh, se non ho preso il colera lì… Alla fine mi presenta il conto: Due zuppe, una coca cola e due tè freddi: 80 centesimi di Euro… Da lì andiamo in discoteca e come al solito c’è una fila di persone che ci serve… tre ci mostrano il tavolino, due il menù, una guarda la mia giacchetta… Dopo non molto, un po’ stanchi andiamo nel suo locale e approfittando di un momento in cui s’era allontanata, prendo un taxi, ritorno in hotel, ceno e con un altro taxi ritorno da lei… La serata continua nella famosa discoteca: MTV. Lì, purtroppo, vedo una scena disgustosa, entra un vecchio occidentale da solo, chiacchiera con un po’ di ragazzi, poi lo vedo contrattare con una calcolatrice e dopo un po’ se ne esce con una ragazza… Che schifo! Che brutta come ultima scena dopo un viaggio così emozionante… 31. 12. 2004 Ho Chi Minh City (VIETNAM) Alla fine il nostro aereo è decollato con tre ore di ritardo, di conseguenza abbiamo festeggiato l’arrivo del nuovo anno in fase di decollo! Originale almeno! Ora ci aspettano quasi 18 ore di volo… visita il mio sito se ti va www.Born2travel.It



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