Vigilia di Natale a Vienna

Un breve viaggio nella capitale austriaca a 150 anni dalla nascita di Gustav Klimt tra mostre e mercatini di Natale.
Scritto da: federica21
vigilia di natale a vienna
Partenza il: 20/12/2012
Ritorno il: 24/12/2012
Viaggiatori: 4
Spesa: 500 €
Partiamo da Roma con Flyniki giovedì 20/12/2012 (sì, il giorno prima dell’ipotetica fine del mondo) e atterriamo a Vienna dopo appena un’ora e 30 minuti e dopo un buon sandwich offerto dalla compagnia aerea.

Prendiamo la S7 (in alternativa al CAT troppo costoso) e scendiamo a Wien-mitte e con la U3 arriviamo fino al nostro albergo che si trova a pochissimi passi dalla stazione di Neubaugasse. Ci accoglie, oramai a tarda sera, una ragazza longilinea che ci illustra, cartina alla mano, tutti i luoghi di maggior interesse e il numero degli autobus e tram per raggiungerli.

Il mattino del venerdì, dopo la colazione ci rechiamo al Naschmarkt, un mercato fisso tra mille colori e profumi, dalle spezie ai frutti tropicali e varie specialità di tutte le culture. Con nostra sorpresa ad ogni angolo di strada troviamo venditori di bellissime cime di abeti appena tagliati che vengono confezionate e vendute pronte per essere addobbati nelle case, proprio come si vede spesso nei film di Natale americani.

Di fronte al Naschmarkt sorge la celebre Majolikahaus, un edificio la cui facciata a motivi floreali è opera di Otto Wagner. Ci incamminiamo verso il Belvedere, mentre comincia a cadere qualche fiocco di neve; passiamo di fronte al palazzo della secessione caratterizzato da una cupola dorata e proseguiamo attraverso Karlsplatz, dove abbiamo ammirato la Karlskirche, la più bella chiesa barocca della città. Informatevi sugli orari seguiti dai mercatini o li troverete chiusi come è capitato a noi in questi a Karlsplatz. Entriamo al Belvedere Superiore, la residenza estiva del principe Eugenio di Savoia, un tempo teatro di sontuose feste e banchetti, per godere dei più celebri capolavori di Gustav Klimt: il bacio, Giuditta… ma anche opere di Monet, Renoir, Van Gogh, Cezanne e Schiele. La residenza probabilmente offre il meglio di sé da primavera, quando gli splendidi giardini alla francese sono in fiore e le giornate sono più luminose di quelle invernali, ma come ho già detto iniziava a cadere la neve ed era comunque suggestivo. All’ingresso della residenza sono presenti dei graziosi mercatini, dove abbiamo pranzato con dei buoni spatzle con porro e pancetta fumati e filanti, con ponche di mele e vin brulè per scaldarsi un po’.

Attraversiamo i giardini e ci dirigiamo verso il Belvedere inferiore e poi verso il centro della città per visitare lo Stephansdom, la cattedrale di Santo Stefano, in perfetto stile gotico, ancora in fase di restauro per riportarla al bianco originario delle pietre. Intorno a Stephenplatz ci sono numerose vie per lo shopping (Karntner, Graben, Brutgasse, Domgasse) e luminarie di ogni tipo, ma noi scegliamo Kohlmarkt per andare da Demel a fare una ricca merenda con la sachertorte. Demel è davvero una bellissima pasticceria dove si possono ammirare all’opera i pasticcieri mentre confezionano piccole torte e pasticcini, in un intenso lavorio… come api operaie. Su Graben, non lontano dalla colonna della peste (Pestsaule) valgono una visita i servizi igienici pubblici di Adolf Loos, molto caratteristici! Prendiamo uno dei tipici tram della città e scendiamo di fronte al municipio (Rathaus) dove sorge il più grande e turistico mercatino di Natale di Vienna, quindi anche il più caotico, ma gli enormi alberi del parco tutti addobbati con luminarie suggestive valgono una visita.

Dopo una piccola sosta per rigenerarsi in albergo usciamo di nuovo per la cena; sulla guida troviamo un posticino (Wurstelstand in Hohermarkt), forse un po’ spartano perché è un baracchino all’aperto senza posti a sedere, ma ci ricorda molto il Curry36 di Berlino e decidiamo di provarlo assolutamente. In questa piazza, ritenuta la più antica di Vienna, si trova anche l’Ankeruhr (orologio Anker) che vi consigliamo di andare a vedere alle 12 in punto, quando le figure che segnano l’ora sfilano tutte insieme. Ritornando al baracchino è da provare la Kasekrainer, una grossa salsiccia ripiena di formaggio (che durante la cottura si scioglie), infilata in un lungo panino dove prima viene versata una notevole quantità di salsa a vostro piacimento, da rendere complicato ogni morso!

Sabato mattina visitiamo i mercatini di Natale di Spittelberg tra i vicoli lastricati e troviamo anche dei deliziosi negozietti di artigianato. Da qui ci dirigiamo verso l’Hofburg, il palazzo imperiale in cui vissero gli Asburgo dal primo all’ultimo imperatore in un arco di circa 630 anni e per questo un imponente complesso architettonico formato da palazzi in stili diversi. Da Michaelerpatz abbiamo imboccato Herrengasse su cui si affacciano sontuosi palazzi come Palais Kinsky, Palais Ferstal con il Café Central e nella galleria che lo collega al Palais Harrach (Freyung Passage) tra bei negozi di antiquariato e gallerie d’arte si trova Xocolat, una cioccolateria su due livelli colma di praline di ogni tipo e tavolette da ogni parte del mondo.

Da qui ci dirigiamo ai mercatini di Am Hof dove acquistiamo piccole decorazioni per l’albero di Natale e un bel cartoccio di patate fritte tagliate a spirale (beh sono solo strane perché tagliate a spirale e fritte tutte insieme così che mantengano la forma, per il resto sono delle ottime ma normalissime patate fritte).

Visitiamo poi l’antico quartiere ebraico che si sviluppa intorno a Judenplatz, al centro della quale c’è il monumento che rende omaggio agli ebrei austriaci morti a causa della Shoah: l’Holocaust-Denkmal. Dopo una lunga passeggiata fino a Schwedenplatz pranziamo da Beim Czaak con un’ottima Wiener Schnitzel servita con patate al prezzemolo e insalata mista e canederli agli spinaci (spinatknodel). Nei locali, ristoranti e beisl (birrerie) è permesso fumare e se siete infastiditi chiedete se hanno sale riservate ai non fumatori.

Nel pomeriggio facciamo una visita alla facciata dell’Hundertwasser Haus, caratterizzato da piastrelle colorate e superfici irregolari anche all’interno. Poi andiamo al Prater tramite la U1, dove c’è un enorme luna park permanente, ma la stagione è ormai finita da tempo e l’80% delle giostre è chiusa tranne la vecchia ruota panoramica Riesenrad costruita nel 1897. Aspettiamo che si faccia più buio per vederla illuminata e scattare qualche foto.

Rientriamo all’albergo per una sosta e facciamo due passi nella più affollata via dello shopping di Vienna, Mariahilfer Strasse, cenando nei mercatini di una piazzetta sempre nella stessa via.

Al risveglio della domenica mattina troviamo un sottile strato di neve, ma il tempo è in peggioramento e la pioggia ci fa optare per una giornata museale. Andiamo prima all’Albertina dove è presente la più grande collezione di arte grafica al mondo e ospita, nelle bellissime sale del palazzo, numerosi disegni di Raffaello, Durer, Rembrandt, Schiele, Leonardo da Vinci, Michelangelo ecc… Andiamo poi al Café Sacher dove gustiamo un’ottima Sacher torte con cappuccino e poi con i tram 1 e 2 facciamo il giro dell’Innere Stadt lungo la Ringstrasse, ammirando alcuni dei palazzi più belli della città: Kunsthistorisches Museum, Naturhistorisches, Palais Epstein, Parlamento, Rathaus, Burgtheater, Borse Palais, Rossauer Kaserne, Postsparkasse e Staatsoper. Una volta scesi andiamo al Museums Quartier, un tempo area delle scuderie imperiali, oggi complesso di molti musei, tra cui il Leopold che noi visitiamo. Il Leopold Museum offre la più grande collezione al mondo di Egon Schiele e alcune opere di Gustav Klimt come “Tod und Leben” (morte e vita). Per la cena ritorniamo nei dintorni di Schwedenplatz nel locale più antico di Vienna, il Griechenbeisl, fondato nel 1447 e frequentato, a detta della nostra fedele Lonely, da artisti come Beethoven e Schubert. Il locale è molto grazioso e durante la cena a base di stinco e pasticcio di patate con una salsina di ciccioli e spezie, veniamo allietati da un anziano signore che in un angolo suona uno strumento a corde.

Il mattino del lunedì tramite la U1, fermata Donauinsel, facciamo una sosta in quest’isola artificiale nel Danubio che vive esclusivamente d’estate offendo spiagge e numerose attività acquatiche. Infatti in questo periodo è assolutamente deserta e immersa nella nebbia. Tramite la U4 ci dirigiamo verso la nostra ultima meta del viaggio, lo Schloss Schönbrunn. Entriamo dagli splendidi giardini alla francese oggi coperti da un soffice manto di neve, oltrepassiamo la Palmenhaus e all’altezza del “giardino zen” la nostra attenzione viene catturata dagli scoiattoli che abitano questi parchi. Arriviamo alla Fontana di Nettuno ghiacciata e saliamo in cima alla collina fino alla Gloriette che oggi ospita un bellissimo Café. Da questo edificio neoclassico si gode una bellissima vista sia sullo Schloss che su tutta Vienna, ma la presenza di una fitta nebbia ci ha impedito la visuale panoramica. Riscendiamo verso il palazzo principale e usciamo da quello che era l’ingresso principale allo Schloss dove è allestito a nostro parere il più bel mercatino di Natale della città che offre una vasta scelta di ottime pietanze dal gulasch servito in una pagnotta, alle patate arrostite ricoperte di vari ingredienti, e per chi ama le patate come noi qui c’è solo l’imbarazzo della scelta.

È tempo di andare, l’aereo ci aspetta per il rientro.



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