Il prezioso tesoro di Albenga: in Liguria l’asparago si tinge di viola

Manuela Titta, 05 Apr 2024
il prezioso tesoro di albenga: in liguria l’asparago si tinge di viola
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È tempo di asparagi, una delle tipiche verdure primaverili che dà alla tavola un contributo straordinario in termini di gusto. Per chi ha la fortuna di fare una passeggiata in campagna, spesso torna a casa con un buon raccolto. Da fine marzo si trovano i germogli di questa pianta spontanea: noi mangiamo i turioni, la cui tenerezza è uno dei pregi, a patto che gli asparagi vengano raccolti subito, appena spuntano dal terreno. Gli asparagi coltivati hanno un aspetto e un sapore diverso, ma i pregi sono molteplici, soprattutto quando abbiamo a che fare con una tipologia rara come questa. Andiamo alla scoperta del prezioso tesoro di Albenga.

Città del vino e delle cento torri

Albenga è una delle città che mette insieme moltissimi aspetti, regalando al visitatore una variegata offerta di attrazioni che vanno dalle bellezze artistiche a quelle naturali. La città si trova nella Riviera di Ponente, tra Savona e Imperia; fonde passato e presente, grazie al pregio dei palazzi e delle torri del centro storico. Il mare e i monti sono i protagonisti indiscussi, perché questa città è situata in una posizione magica, con la magnifica isola Gallinara posizionata proprio di fronte. Qui la viticoltura ha una lunghissima tradizione perché, grazie ai marinai e al commercio, cominciò a diffondersi nell’Alto Medioevo, consolidandosi nel corso dei secoli. 

Un ricco patrimonio storico e architettonico

Tra i punti di interesse di Albenga, è da segnalare il centro storico medievale, caratterizzato dalle strade strette e dai palazzi antichi. I punti di interesse sono la Cattedrale di San Michele, costruita nel XII secolo in stile romanico-lombardo, la Loggia dei Quattro Canti e le Torri con Palazzo D’Aste-Rolandi, Lengueglia Doria e Casa Fieschi-Ricci. Albenga è anche conosciuta per le sue spiagge e il suo clima mite, che la rendono una destinazione turistica popolare.

L’enogastronomia del territorio

Come molte città liguri, Albenga offre una deliziosa cucina regionale, che si avvale di prodotti locali di ottima qualità, a cominciare dall’olio EVO. Ovviamente il pesto è il preparato più famoso di tutta regione, grazie ad eccellenti materie prime che ne hanno decretato il successo. Troviamo molte specialità a base di pesce e anchen piatti con lo stoccafisso, ma sulla produzione agricola c’è molto da dire. 

La ricchezza dei prodotti tipici

Albenga si trova in una felicissima posizione perché, oltre ad affacciarsi sul mare, è collocata in una zona alluvionale, la pianura del fiume Centa: questa foce conferisce al territorio delle caratteristiche preziose. Tra i prodotti tipici abbiamo ben quattro produzioni agricole particolarmente richieste, i 4 d’Albenga che, pur avendo una produzione limitata, sono sinonimo di grande pregio, tanto che sono richiesti dalla ristorazione di un certo livello.  

I magnifici quattro

Oltre all’asparago violetto, Albenga è nota per altri tre prodotti tipici, tutti frutto della coltivazione della piana. La zucchina trombetta, il carciofo violetto (o spinoso) e il pomodoro cuore di bue, sono le specialità che non possiamo perderci se abbiamo la fortuna di visitare questo luogo. Queste eccellenze, protagoniste della stagione primavera – estate, sono parte della cucina regionale, che porta sulle tavole locali tutto il sapore di questa terra generosa. 

Il prezioso tesoro di Albenga

L’asparago è di origine mesopotamica e si diffuse come pianta officinale per poi diventare di uso alimentare. Questa verdura deliziosa e nutriente, è molto amata per il suo sapore e la sua versatilità in cucina, oltre ai suoi numerosi benefici per la salute. Albenga è uno dei maggiori punti di riferimento per la coltivazione di asparagi: anche se la produzione regionale ha subito un certo calo negli ultimi decenni, Albenga ha guadagnato un’indiscussa fama per il suo prodotto tipico

Un prodotto inconfondibile

L’asparago violetto è un prodotto unico al mondo, non solo per il colore, ma anche per i turioni medio-grossi: il colore dipende dalla genetica, quindi non va confuso con le tecniche di coltivazione che propongono sul mercato varietà di ortaggi con colori assortiti. 

La colorazione è dovuta al numero più alto di cromosomi, rispetto a quello degli altri asparagi, e questo impedisce gli incroci con le altre varietà. Questa precisazione sulle caratteristiche fenotipiche, che dipendono dai cromosomi, è importante per sottolineare quanto questo prodotto sia unico e irriproducibile, perchè trova, è il caso di dirlo, terreno fertile solo ed esclusivamente in questa zona. Quando abbiamo prodotti di questo genere capiamo appieno il senso del termine tipicità, qualcosa di profondamente legato al territorio che lo ha forgiato, cioè un prodotto che non si può trovare altrove. È grazie ai terreni alluvionali, allo strato sabbioso e al microclima, che nasce questo asparago. La coltivazione è manuale, con la raccolta che tradizionalmente inizia il 19 marzo, in occasione di San Giuseppe, e termina il 24 giugno, San Giovanni.

Presidio Slow Food

Slow Food si impegna a valorizzare tutto ciò che incarna i pregi del territorio, nell’ottica della promozione culturale e dell’originalità, qualcosa che si identifica anche con la difesa dei piccoli produttori e del loro prezioso lavoro. Prodotti come l’asparago violetto, meritano di essere promossi come meritano: è proprio questa la biodiversità, un concetto che può sembrare vago, ma che si concretizza in questi tesori della terra. Dobbiamo pensare che questa pianta non solo è una materia prima di altissima qualità, ma porta in dote un bagaglio di storia e cultura. Dietro questa coltivazione c’è un vissuto che intreccia, in maniera indissolubile, la ricchezza della terra e la dedizione dell’uomo che ha saputo far germogliare i frutti migliori. 

A tavola

L’asparago violetto presenta una fibrosità inferiore agli altri asparagi, questo significa che risulta più morbido. Il prezioso tesoro di Albenga è talmente buono che va valorizzato per quello che è: sono sconsigliate preparazioni troppo elaborate e anche le salse rischiano di mortificare il sapore. Le cotture prolungate, invece, possono addirittura compromettere la qualità. Il consiglio è quello di lavorare subito questa verdura, preferibilmente con cotture veloci, accompagnando con un buon olio EVO locale: il segreto è quello di preservare i profumi di base che chiedono di essere esaltati con ingredienti semplici. L’asparago si accosta bene a cibi delicati, come pesci e carni bianche; tra le ricette da realizzare c’è sicuramente il risotto, una preparazione dove l’asparago viene valorizzato al meglio: in questo caso la morbidezza e la burrosità naturale del nostro prodotto daranno un risultato eccezionale.