Tra colline e vigneti di un territorio incantevole: l’Oltrepò pavese!
Oltrepò Pavese, una zona della Lombardia che ci regala bellissimi scenari, fatti di dolci colline, borghi e una natura dove regna la biodiversità: la tutela di questa zona è stata una scelta lungimirante che ha permesso di ottenere ottimi risultati. Questo ambiente, tra Emilia-Romagna, Lombardia e Piemonte, è stato interessato da un importante progetto che ne ha valorizzato l’area, al punto tale da diventare motore e attrazione dell’offerta turistica. Tutto ciò è a disposizione di chiunque voglia visitare questi posti con passeggiate, escursioni e anche esperienze didattiche promosse dalle varie associazioni. I borghi che si incontrano durante una gita in questi luoghi, sono dei piccoli gioielli: tra castelli e torri trecentesche, ci proiettiamo subito nel passato, grazie alle tradizioni, ma anche alle leggende che le loro mura raccontano. Passare da un borgo all’altro permette di fare un viaggio immersi nel territorio, riuscendo ad apprezzare tutti i punti più panoramici: l’armonia che si respira in questi posti è frutto di un lavoro sinergico che ha saputo valorizzare un territorio bello di suo. Ogni visitatore porta via con sé tutte le sfumature di questa zona, grazie ad una forma di turismo ’’lenta’’ che permette di entrare a contatto con i ritmi e l’autenticità di questa terra.
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Le dolci colline, antica dimora della vite
Questa zona a sud della Lombardia è sicuramente associata al suo prodotto più importante: il vino. Le colline possono raggiungere i cinquecento metri di altezza, contribuendo a caratterizzare il paesaggio non solo dal punto di vista estetico, ma generando anche esposizioni favorevoli per la coltivazione della vigna. Abbiamo un certo assortimento nella tipologia di vini che si ricavano dalle formazioni calcaree e dai terreni argillosi di questa zona: la produzione spazia dai fermi ai frizzanti, ai metodi Classico e Martinotti, ai passiti, ma anche ai vini dolci frizzanti.
Ricchezza e pregio dei vini locali
La Bonarda dell’Oltrepò Pavese è una DOC dal 2010 ed è riservata anche ai vini nella tipologia frizzante: il vitigno è la Croatina, che può essere impiegato addirittura in purezza. Questo vitigno è simbolo dell’Oltrepò Pavese, le prime notizie certe risalgono alla seconda metà dell’800: il nome deriverebbe da “croatta” che sta per cravatta, perché era il vino per le occasioni di festa quando, appunto, si indossava la cravatta. Dalla fine degli anni ‘60 del secolo scorso, i produttori locali ne intuiscono le grandi potenzialità e questo contribuisce alla sua valorizzazione. La Bonarda ha un colore rosso rubino intenso, al naso risulta fruttata con sentori di marasca e lampone, al gusto secca o amabile, fresca, in alcune versioni risulta essere un vino ben strutturato. Si abbina perfettamente con i salumi, con i primi dai sughi saporiti, i tortelli, i secondi di carne come brasati, in umido o lesso, diversi formaggi di media stagionatura.
L’Oltrepò Pavese Metodo Classico DOCG è il vino spumante con rifermentazione in bottiglia che può presentarsi in diverse tipologie: nella versione bianco o rosè, con una percentuale variabile di Pinot nero che può arrivare anche al 100%. Gli altri vitigni utilizzati sono Chardonnay, Pinot grigio e Pinot bianco. È un vino che si sposa perfettamente con gli antipasti e i risotti, in generale può essere usato per gli aperitivi e per un menù di mare, benissimo anche con la carne bianca.
I doni preziosi di questa terra
La gastronomia di questo territorio non lascia spazio a dubbi: abbiamo a disposizione moltissime golosità, a cominciare dal tartufo di Casteggio: in questo luogo si organizza una Fiera del tartufo e del miele nel mese di novembre, proprio per rendere omaggio a questo grandioso fungo ipogeo. Inutile dire che il risotto al tartufo mette insieme i due preziosi prodotti della gastronomia locale, regalando sapori e profumi incredibili. Casteggio ha la sua DOP, un vino rosso fermo che troviamo anche nelle versione Riserva, un vino dalla lunga persistenza, strutturato e armonico, ideale per abbinamenti con la carne di vitello e maiale, il ragù, la salsiccia. A Voghera possiamo assaggiare gli agnolotti il cui ripieno, ma anche il condimento, è a base di stufato di manzo; come non citare il bollito accompagnato dalla mostarda, un imperdibile piatto della tradizione. Altra eccellenza del territorio è il Salame di Varzi DOP, la cui peculiarità è quella di essere realizzato anche con le parti nobili del maiale: la carne viene macinata e lavorata con sale, pepe in grani e un infuso a base di aglio in vino rosso. La ricetta è rimasta intatta nel corso del tempo e questo determina il pregio di questo prodotto tipico: perfetto in abbinamento alla Bonarda o al metodo Classico che abbiamo descritto, perché entrambi i vini si prestano ad un gustoso aperitivo a base di salame e pane miccone pavese, la treccia tipica della zona.