Sassicaia, il capolavoro toscano simbolo del made in Italy

Cuore e coraggio: quando la scienza si fonde con la passione
Manuela Titta, 24 Mar 2023
sassicaia, il capolavoro toscano simbolo del made in italy

Questa è la storia d’amore per un territorio, la storia di un uomo, Mario Incisa della Rocchetta: nel secondo dopoguerra trasforma la Tenuta San Guido, nel cuore della Maremma toscana, in un una realtà dove gli equilibri tra l’ambiente boschivo originario, le vigne e le aree adibite alla coltivazioni di altissima qualità, sono il risultato di studio, passione e grande intuizione. Questa strepitosa zona, vicinissima al mare, vede nascere uno dei prodotti di cui l’Italia può andare fiera, il Sassicaia, un’etichetta simbolo di unicità, un’eccellenza assoluta del made in Italy. Quando si arriva nella zona di Bolgheri ci si immerge in un panorama le cui sfumature di verde sono le protagoniste assolute di un paesaggio che regala molte emozioni: siamo tra i boschi, ma siamo sul mare e sentiamo il vento che caratterizza fortemente questa zona. La luce riflessa dall’acqua e lo sguardo che si perde a individuare l’Isola d’Elba, ci regalano momenti di assoluta contemplazione: questa culla ha visto nascere una vino, un’autentica scommessa che è stata vinta grazie alla competenza, alla lungimiranza e alla forte spinta all’innovazione.

Una rivoluzione chiamata Sassicaia

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Mario Incisa della Rocchetta, agronomo, con il suo personale bagaglio di conoscenze enologiche, frutto del lavoro di famiglia, sperimenta e innova in un momento in cui la conduzione delle aziende era ancora legata a vecchi schemi. È fondamentale la conoscenza del suolo, che grazie all’incremento degli studi scientifici, diventa il ’’sub stratum’’, il cuore della pulsante della relazione tra l’uomo e la terra, segno dell’impatto antropico che può creare grandi sinergie, talmente potenti da produrre il frutto più prezioso.

Il primo elemento distintivo sono appunti i sassi, un terreno ciottoloso tra argilla e sabbia, una pietrosità che lo avrebbe reso di marginale importanza, se non ci fosse stato l’intuito di un uomo di scienza, che ha individuato proprio in quel suolo apparentemente improduttivo, il luogo ideale per un progetto destinato a diventare uno dei più grandi vini rossi del mondo. Mario Incisa ha saputo dare la massima interpretazione di quel luogo, i cui microelementi sono diventati fondamentali per il bouquet straordinario di questo vino da invecchiamento: il Sassicaia nasce dall’intuito nella scelta non solo del terroir, ma anche del vitigno.

Il Marchese Incisa compra barbatelle di vitigni alloctoni, Cabernet Sauvignon, Cabernet Franc e Merlot, con audacia decide di allevarli nella regione dove regna sovrano il Sangiovese: la sua strada è segnata e punta nella direzione di un vino dal taglio ‘’bordolese’’.

Vitigni e metodologia francese sono le carte vincenti che vanno a definire il grande progetto Sassicaia, che nasce in terra italiana: la lavorazione prevede drastiche potature, una bassa resa per una qualità superlativa, vengono anche utilizzate le barriques per l’affinamento.

I grandi successi della Toscana

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Con il termine Supertuscan, termine coniato dagli anglosassoni, si intendono quei vini rossi toscani che sono prodotti con regole completamente diverse dalle tradizioni regionali: questo evidenzia la filosofia di base che viaggia in modalità parallela ai grandi classici che hanno fatto della Toscana una delle regioni più importanti in ambito vitivinicolo. I Supertuscan non sono necessariamente prodotti con vitigni internazionali, lo stesso Sangiovese fa parte di questa novità, tuttavia è innegabile come il Sassicaia abbia ben interpretato lo spirito di questa diversa impostazione, soprattutto considerando il fatto che Bolgheri diventa la nuova area vocata per la produzione vitivinicola.

Bolgheri Sassicaia DOC è una sottozona della DOC Bolgheri, che nasce nel 1994, ventisei anni dopo l’uscita sul mercato del Sassicaia. L’uvaggio prevede Cabernet Sauvignon per un minimo dell’80%, il vino ha un colore rosso rubino intenso, al naso profumi di frutti rossi, spezie dolci, tabacco, cuoio e cioccolato. Si passa dalla raffinatezza dei profumi a quella dell’assaggio con un tannino fine ed elegante, Sassicaia è un vino robusto, con un eccellente equilibrio tra alcol e acidità, una complessa persistenza, grande eleganza e armonia. Il Bolgheri Sassicaia DOP è immesso sul mercato con un periodo di affinamento di almeno due anni, un vino dal grande potenziale di invecchiamento che vedrà arricchire il bouquet di aromi.

Per un vino di questa struttura servono abbinamenti all’altezza, con un sapore intenso: ci rivolgiamo sicuramente a piatti di cacciagione, l’uso dei profumi mediterranei contribuirà a richiamare il luogo di origine del Sassicaia, a ridosso del mare, immerso nella macchia tipica mediterranea. Abbiniamo anche cibi con salse fondo bruno e demi-glace, serve una grande succulenza, e ancora i formaggi dal sapore deciso, che si sposano bene con un Sassicaia più evoluto.

Ci vuole grande complessità dei piatti per assaggiare le annate storiche, in un tripudio di aromaticità, dove il grande pregio di questo vino deve incontrare pietanze altrettanto sofisticate, ma nulla toglie che si possa bere un calice di Sassicaia per il semplice gusto di contemplare un vino capolavoro del made in Italy.