Viaggiare con i bambini

Tra i nostri forum generici, ce n'è uno molto frequentato che si intitola "Viaggiare con bimbi piccoli". Dato che la vacanza formato famiglia accomuna molti dei nostri lettori Turisti per Caso, abbiamo chiesto a un nostro fidato complice, la casa farmaceutica sanofi-aventis, di fornirci un vademecum dettagliato per genitori on the road che...
Turisti Per Caso.it, 01 Feb 2007
viaggiare con i bambini
Tra i nostri forum generici, ce n’è uno molto frequentato che si intitola “Viaggiare con bimbi piccoli”. Dato che la vacanza formato famiglia accomuna molti dei nostri lettori Turisti per Caso, abbiamo chiesto a un nostro fidato complice, la casa farmaceutica sanofi-aventis, di fornirci un vademecum dettagliato per genitori on the road che vogliono partire tranquilli. Leggete cosa consigliano.

Nessuna controindicazione se state organizzando un viaggio con un bambino piccolo. L’importante è organizzarsi per tempo, scegliere una meta che si adatti alle sue esigenze e pensare a tutto quello che potrebbe servirvi durante il soggiorno fuori casa. Insomma, optare per un viaggio a “misura di bebè”. A differenza degli adulti a cui basta qualche ora, il bambino ha bisogno di 2 o 3 giorni per adattarsi a un nuovo ambiente e alle relative differenze climatiche. Affrontare dunque questo cambiamento per un solo fine settimana è spesso controproducente, soprattutto se il viaggio per raggiungere la località è lungo più di 4 ore (nei primi mesi di vita, se non strettamente necessari, andrebbero evitati i viaggi lunghi che superino i tempi di intervallo tra un pasto e l’altro specie se non si è in condizione di poter alimentare il piccolo). Gli effetti post viaggio, i cambiamenti di clima e di abitudini possono rendere il bambino irritabile, fargli subire alterazioni dei ritmi del sonno, causargli stitichezza. E’ opportuno allora unire più giorni di vacanza (almeno una settimana) e garantire così al bambino il tempo necessario a superare lo “stress”. Inoltre è bene evitare di viaggiare nelle ore troppo calde, qualunque mezzo si usi, perché il bimbo piccolo ha un sistema di adattamento alle temperature esterne (termoregolazione), molto meno efficiente dell’adulto.

Una volta scelta la località dove soggiornare, sarebbe poi opportuno informarsi sui servizi offerti dalla stessa: chiedere quali sono e dove si trovano le strutture sanitarie disponibili (ospedali e farmacie) e a chi ci si può rivolgere in caso di bisogno.

Organizzare una vacanza a misura anche di bambino richiede particolari accorgimenti: alcuni aspetti, a volte trascurati per l’euforia della programmazione, sono fondamentali per rendere questo periodo un piacevole svago per i più grandi… Ma anche per i più piccini. Non importa dove o quando è in programma la vacanza, perché non sempre i genitori hanno la possibilità di scegliere come vorrebbero il periodo e la destinazione della villeggiatura. Ma esistono alcune semplici indicazioni valide per ogni circostanza: basta un po’ di buonsenso e qualche piccola attenzione consapevole verso le esigenze dei più piccoli. In aiuto dei genitori, e dei loro piccoli, è nata la “Carta dei Diritti del bambino in vacanza”, predisposta dalla Società Italiana di Pediatria, che contiene una serie di consigli utili per pianificare un viaggio indimenticabile per tutta la famiglia. Ve la proponiamo.

Carta dei diritti del bambino in vacanza

– Diritto al rispetto

Di fondamentale importanza nella vacanza di un bambino piccolo è il rispetto dei suoi tempi, con particolare riguardo soprattutto a quelli relativi all’alimentazione e al riposo: andare a letto possibilmente alla solita ora, mantenere il riposino pomeridiano, non variare di troppo l’orario dei pasti, evitare viaggi faticosi, considerando che un bambino si stanca prima e più di un adulto. Prima dei tre-quattro anni un bambino non è ancora in grado di apprezzare i luoghi e le situazioni in cui viene condotto. Una vacanza che richiede spostamenti frequenti e anche faticosi, probabilmente per lui rappresenterà solo una fonte di stanchezza e disagio e non avrà alcun beneficio compensativo derivante dalla bellezza dei posti visitati. Un adolescente, invece, è già in grado di apprezzare le bellezze di un viaggio in posti nuovi o di una città d’arte, ma ha anche una grande esigenza di socializzazione, per cui sarebbe sempre opportuno garantirgli una vacanza in cui abbia anche la possibilità di stare in compagnia non solo di adulti.

– Diritto al riposo

Oltre a dover andare a scuola, la maggior parte dei bambini e dei ragazzi sono spesso eccessivamente carichi di impegni durante tutto l’anno, anche a causa delle situazioni che vengono vissute in modo competitivo (come essere bravo nello sport, nell’imparare a suonare uno strumento musicale, nella danza, ecc…). Durante le vacanze hanno anche loro il diritto di riposare, giocare e divertirsi liberamente, accantonando ogni impegno.

– Diritto… ai genitori

Durante l’anno, per via degli impegni lavorativi dei genitori e scolastici dei figli, i momenti di aggregazione familiare sono spesso trascurati. Appuntamenti che in molti casi sono limitati unicamente al pasto serale. Inoltre, sempre più spesso, invece di parlare ci si limita ad ascoltare la televisione. Le vacanze potrebbero diventare un’ottima opportunità per passare più tempo insieme: per i più piccoli è importante il contatto fisico con i genitori, per quelli più grandi e gli adolescenti giocare con loro, parlare e avere ascolto.

– Diritto alla sicurezza

Ci sono delle regole conosciute ormai da tutti che però è sempre bene ricordare. Quando si viaggia in macchina, per esempio, bisogna sempre utilizzare il seggiolino appropriato all’età del bambino e, quando ha superato l’età del seggiolino, farlo sedere sui sedili posteriori, proteggendolo con la cintura di sicurezza. Viaggiare con un bambino in braccio, mette in serio pericolo la sua incolumità. Nel caso in cui si affronti un viaggio in auto senza aria condizionata, è sempre bene evitare le ore della giornata più calde. Se il viaggio è lungo, poi, bisognerebbe sempre prevedere delle soste durante il tragitto. Se si va all’estero, informarsi presso i Centri di Medicina dei Viaggi (presenti un tutta Italia presso le ASL) sulle vaccinazioni o le profilassi che è prudente effettuare prima della partenza, tenendo presente che tempi e forme di intervento per i bambini possono essere diversi rispetto a quelli per gli adulti. Informarsi sulla presenza di una assistenza pediatrica nel posto dove si va in vacanza o nelle immediate vicinanze.

– Diritto all’attenzione

Attenzione ai raggi solari: l’esposizione al sole deve essere graduale e mai durante le ore centrali della giornata (dalle 11.00 alle 16.00 o 17.00, se il bimbo è piccolo). E’ necessario ricordarsi di proteggere la testa del bambino con un capellino e usare creme solari ad alta protezione anche quando gioca sotto l’ombrellone. Dopo ogni bagno, in mare o in piscina, la crema protettiva va applicata nuovamente. Un accorgimento da prendere soprattutto nel periodo estivo, ma che a seconda delle zone che si visitano è valido tutto l’anno, riguarda le punture d’insetti. E’ molto importante proteggere i bambini, in particolare durante le ore di riposo, e, in caso di bambini molto piccoli, sarebbe preferibile l’uso di una zanzariera. Idratazione costante: è molto importante far bere spesso i bambini, soprattutto durante le giornate più calde. Bisognerebbe però evitare le bevande gasate, quelle zuccherate e, soprattutto, quelle troppo fredde. Alimentazione sana: durante il periodo estivo è fondamentale far mangiare ai bambini frutta e verdura fresca.

Prima di organizzare una vacanza, è importante informare il proprio pediatra: lui è in grado di fornire utili suggerimenti o, eventualmente, segnalare specifiche controindicazioni.

Avete capito qual è l’atteggiamento da mettere in valigia quando si parte con i bambini al seguito? Ora prendete carta e penna e leggete i consigli pratici della Federazione Italiana Medici Pediatri.

Buon viaggio! La Redazione



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