Margarita e Los Roques: gli opposti ci attraggono

Io e il mio ragazzo siamo partiti da Roma con Air France il 3 febbraio (20007) per la nostra vacanza di tre settimane all'Isla margarita e a Los Roques. Primatappa: Isla Margarita, con scalo Parigi , poi Parigi /Caracas e Caracas /Porlamar. Preciso che per la nostra vacanza abbiamo evitato l'intermediazione dell'agenzia per quanto riguarda il...
Scritto da: magic
margarita e los roques: gli opposti ci attraggono
Partenza il: 03/02/2007
Ritorno il: 26/02/2007
Viaggiatori: in coppia
Spesa: 2000 €
Io e il mio ragazzo siamo partiti da Roma con Air France il 3 febbraio (20007) per la nostra vacanza di tre settimane all’Isla margarita e a Los Roques.

Primatappa: Isla Margarita, con scalo Parigi , poi Parigi /Caracas e Caracas /Porlamar.

Preciso che per la nostra vacanza abbiamo evitato l’intermediazione dell’agenzia per quanto riguarda il soggiorno avendo avuto problemi con tour operator in passato.

Il volo sebbene i vari scali, é stato molto confortevole e con una buona tariffa: 850 € a persona A/R tasse incluse.

Abbiamo trascorso 10 giorni nell’Isla Margarita e 11 giorni a Los Roques, due diversi tipi di vacanza ma entrambi molto piacevoli e rilassanti, ben interagenti tra loro.

Isla Margarita ci é piaciuta molto per l’esperienza di vita venezuelana che abbiamo provato e vissuto, offre bei paesaggi, bella natura, selvaggia in una parte dell’isola, addirittura quasi arida e deserta e rigogliosa nell’altro versante, con paesaggi da togliere il fiato, tranne il mare, che presenta un colore verde scuro, sebbene l’acqua sia pulita, ma é sempre mosso e non invita a fare il bagno, almeno per quanto riguarda noi.

In questi giorni abbiamo fatto scorpacciate di empanadas con pescado e arepas farcite con mille sapori, rum e coca che i venezuelani scolano come acqua tutto il giorno sotto il sole!, birra POLAR a iosa…

Che dire dei pescioni freschi , conme il pargo o la catalana? ottimi e ottimo rapporto qualità / prezzo all’Isla Margarita, sia per il cibo che per il soggiorno.

Noi abbiamo soggiornato a Juangriego all’Hotel Patrick e con 18 dollari in due al giorno dormivamo in una stanza al limite della semplicità ma pulito.

Juangriego secondo noi é molto meglio di Porlamar, non c’é traffico e smog che purtroppo trovi in città, ma solo tranquillità e ti fai assorbire dalla vita dei pescatori che abitano in questa cittadina , tra l’altro ricca di ristoranti, negozietti e da cui si gode un bel tramonto, da osservare sorseggiando una birra ghiacciata come piace ai venezuelani.

Inoltre costa meno di Porlamar, che essendo città e godendo di maggiori servizi ha prezzi molto più alti.

La vacanza é trascorsa tra mare, con sosta nelle varie spiagge (Playa Caribe e Zaragoza quelle che ci sono paiciute di più) e giri turistici per scoprire tutti gli angoli dell’isola: in questi giorni abbiamo affittato una macchina così ci muovevamo autonomamente e abbiamo potuto girarla tutta.Abbiamo pure fatto un’escursione all’isola di Coche che ha il mare come Margarita ma la sabbia é molto più bianca.

Riassumendo, delll’isola Margarita possiamo solo dire che il mare non ce lo aspettavamo così, ma ci siamo divertiti comunque e abbiamo visto dei bellissimi posti e mangiato bene e speso poco. Ultimo consiglio: se doveste andare in questa isola pagate in bolivares e se possibile non effettuate il cambio presso banche, non conviene, dappertutto si trovano bodegon o anche persone che cambiano dollari o euro in tasso molto + vantaggioso, + conveniente é l’euro, molto più valutato rispetto al dollaro.

Ma ora passiamo alla seconda parte della vacanza: Los Roques. Con volo Aeropostal, dopo 10 giorni a Margarita siamo partiti da Porlamar alle 6 dimattina e alle 7 e10 siamo atterrati a Gran Roque e già dall’aereo una meraviglia di colori si é aperta ai nostri occhi.

Hanno già detto in tanti di questo arcipelago e non voglio essere ripetitiva, confermo tutti gli aspetti postitivi già descritti perché qui trovi un’acqua veramente pulita chiara e calda, che va dal trasparente al celeste, al turchese al blu scuro, accompagnata da una spiaggia accecante da quanto é chiara ma fresca che é un piacere appoggiare i piedi e camminare, lasciandoti coccolare da quella morbidezza avvolgente.

In 11 giorni abbiamo visitato quante più isole possibili, tutte con una loro caratteristica e ognuna diversa sebbene il rituale durante il giorno era sempre quello: partenza dal porticciolo dopo aver deciso con Oscar (di Oscar Shop, davvero bravi e simpatici) qual’ era l’isola del giorno.

Arrivo nell’isola, sole, passeggiate e snorkelling tra tanti pesci, poi nel pomeriggio di nuovo barchetta per tornare a Gran Roque, doccia ,cenetta in posada (noi eravamo nella posada dona carmen, ci siamo trovati molto bene)e passeggiata dopo cena, poi letto ascoltando il rumore del mare, un piacere infinito.La nostra stanza era sul mare e ci svegliavano i gabbiani e i pellicani: che dolcezza…

Solo una consierazione vorrei fare riguardo le isole dell’arcipelago, sottolineando il fatto che é un parco naturale dal 1972 da salvaguardare, tutelare e preservare, invece a nostro infinito dispiacere abbiamo notato vari rifiuti facendo il giro delle isole, collocati nelle zone più impervie e dove i turisti non arrivano a camminarvici, salvo chi come noi intende percorrerne l’intero perimetro.

Le isole hanno una zona di spiaggia dove si accompano i turisti con ombrelloni e sdraio e una zona formata o da sassi o da acqua e quindi arrivi fino ad un certo punto poi o cammini in acqua o torni indietro perché non riesci a girarla tutta.

Beh, noi sempre curiosi di vedere cosa c’é oltre, o armati di scarpette per scogli o di pazienza passando tra le mangrovie le abbiamo quasi percorse tutte e cosa vedi dopo un po’ di camminata tra i sassi? Rifiuti di ogni genere, gomme di auto, oli di motore, detersivi, residui di vecchi abiti e la cosa impressionante é che non sono i turisti a sporcare, ma loro, i venezuelani che hanno questo paradiso e lo stanno rovinando? ma ci rendiamo conto di questa indecenza? Proprio non se ne accorgono che hanno un preziosissimo bene da preservare e stanno insudicendolo? Il governo venezuelano deve agire perché se continua così tra 20 anni non sarà più il paradiso che é ora e paradiso lo é davvero, non sono parole, flora e fauna meravigliose accompagnate da un clima ottimale, qua non si sente caldo, sarà assurdo ma non abbiamo mai sudato, anche con 30 gradi, c’é sempre un venticello che soffia e allevia il calore che lambisce queste isole.

Concludendo consiglierei entrambi le nostre mete di viaggio , una per la vita venezuelana da provare con i suoi ritmi, i suoi sapori e i suoi colori, ll’altra per la natura e il mare che invita a tuffarti e a non uscire più…



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