Settimana veneta

A zonzo per Padova, Venezia e Treviso
Scritto da: Nicola.Pergola
settimana veneta
Partenza il: 27/04/2017
Ritorno il: 04/05/2017
Viaggiatori: 2
Spesa: 500 €
E allora. Voliamo da Bari a Treviso (Ryanair 94 € A/R in due) e lì, invece dello shuttle a 11-12 € a testa abbiamo preso la circolare 6 (aeroporto-Treviso: 1,30 €, ogni 20’), e il treno Treviso-Venezia (3,40 €, ogni 20’). Siamo arrivati mezz’ora prima dello shuttle spendendo la metà. A Venezia abbiamo convertito il voucher ACTV (acquistato sul sito Venezia Unica City Pass) in card. Abbiamo optato per il solo trasporto (3 giorni, 40 € a testa), pagando poi gli ingressi a chiese e musei: perché a conti fatti non saremmo riusciti a vedere quello che era compreso, e restavano fuori in ogni caso cose a pagamento. Il risparmio è stato di 20 € a testa. Quindi autobus 53E-per Malcontenta (1,30 € a testa), e in 25’ arrivo a Malcontenta, dove abbiamo alloggiato all’Hotel Palladio (3 stelle).

Un bell’hotel, staff affabile e disponibile, stanza giusta, letto comodo, bagno completo di bidet (pare si stia diffondendo l’esecrabile vizio di eliminare il sanitario), colazione inclusa abbastanza completa, per 70 € al giorno. Un’ottima soluzione, considerato anche che la fermata del bus è davanti all’hotel. Solo, la località non offre molte possibilità di ristorazione (ma c’è una pizzeria gestita da due simpatici siciliani a 500 m).

Primo giorno, visita a Padova in autobus (10 € a testa A/R). Lì subito la Padova card acquistata on line (17 € a testa), comprendente mezzi pubblici e le visite più importanti. Il Palazzo della Ragione (con le piazze delle erbe e della frutta), il Battistero del Duomo (splendidi affreschi di Giusto dei Menabuoi), il suggestivo Caffè Pedrocchi (soprattutto il piano nobile), il bel Prato della Valle, il Museo degli eremitani (2 ore circa) e finalmente la Cappella degli Scrovegni affrescata da Giotto (15’ di incanto).

Secondo giorno, Venezia. Attivata la card Venezia Unica sul solito 53E (copriva anche il tratto Malcontenta-Venezia), subito il Ponte degli Scalzi e quello della Costituzione (di Calatrava); poi piazza San Marco e visita alla Basilica (gratis), e Palazzo Ducale e Museo Correr (13+20 €: io sono senior). La folla qui era impressionante, e Palazzo e Museo un po’ pesanti per i nostri gusti (non li rivedremmo). Interessante il passaggio attraverso le carceri del Palazzo. Sosta a uno street food (Acqua e Mais) per un tris di baccalà (10 € a testa), quindi S. Maria dei Frari (3 € a testa, più bella fuori che dentro (le chiese barocche, e sono quasi tutte a Venezia, non ci piacciono). Passeggiata per ponti e campi, e a casa (attenzione ad evitare il vaporetto 1 che fa il lungo giro per il Tronchetto: il 2 viaggia all’interno del Canal Grande).

Terzo giorno, il Ponte dell’Accademia, una messa nella chiesa della Madonna della Salute, Punta della Dogana, passeggiata per Dorsoduro (zona esclusiva e non affollata), e una bella immersione nel Peggy Guggenheim (13+15 €, 2 ore): ricchissima collezione di arte moderna in una ambientazione molto particolare. Su e giù con i vaporetti (Giudecca, etc.), poi a casa.

Quarto giorno, Burano simpaticamente colorata (con pranzo veloce sul pontile: 12 € a testa per un grosso piatto – commestibile – di baccalà fritto e patatine con bibita a scelta). Di lì Torcello, con la bella chiesa romanica di Santa Fosca (una sorpresa) e la splendida basilica dell’Assunta (5 € a testa) con i suoi enormi mosaici bizantini. Chiudiamo velocemente con Murano (mia moglie voleva vedere lavorare il vetro, ma era il pomeriggio del 1° maggio).

Quinto giorno, visita della Villa Malcontenta (piuttosto caruccia, 10 € a testa), a 300 metri dal nostro hotel. Una stagista ce ne ha raccontato la storia, e fatto vedere le sei stanze. Quindi a Venezia, Museo Ebraico con 3 sinagoghe (12 € a testa): visita guidata abbastanza soddisfacente. Passeggiamo di qua e di là, poi torniamo in hotel.

Sesto giorno, Treviso. Autobus e treno come all’arrivo (4,70 € a testa), e a piedi al nostro B&B Al Cavallino, in centro, a 300 m dal Duomo (84 € la notte con colazione). Location suggestiva, mobili antichi, soffitto con travi in legno, due ampie stanze, letto comodo, bagno completo di tutto (anche lavatrice), addirittura cucina a scomparsa, wifi efficientissimo. Gentili e simpatici proprietario e staff, più che buona la cucina (una cena, dopo tante pizze, arancini e cannoli siciliani), in una “osteria” davvero molto bella. Treviso è una vera scoperta: con il Duomo, Piazza dei Signori, la Loggia dei Cavalieri, Ca’ dei Carraresi, la chiesa di San Nicolò (nella vicina Sala Capitolare la prima raffigurazione di occhiali in un affresco del 1221) e quella di San Francesco. Ricca di zone pedonali, di verde, e di ponti e ponticelli che attraversano il Sile e il Cagnan: insomma, una città vivibile, a misura d’uomo.

Finisce qui la nostra vacanza: sempre con il sole (ma il piumino addosso), fra gente simpatica e disponibile, in un pezzetto della nostra bella Italia.

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Villa Foscari (la Malcontenta)



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