Un morso ad un waffel ed uno alla storia

Iniziare il 2012 in Belgio, tra storia e colori, luci e sapori
Scritto da: Dema88
un morso ad un waffel ed uno alla storia
Partenza il: 30/12/2011
Ritorno il: 01/01/2012
Viaggiatori: 2
Spesa: 500 €
Settembre: tutto inizia, come sempre e come è giusto che sia, con uno di quei raptus che ti prendono quando sei al pc e non sai che fare: dove andiamo a capodanno? Ti ritrovi puntualmente ad aprire google maps… il mondo davanti, respiri profondamente, chiudi gli occhi, e fai roteare la rotella del mouse in avanti, proprio come fosse un mappamondo; terzo millennio, non serve puntare il dito: lasci che sia lui, l’indicatore, ad ispirarti.

Indice dei contenuti

Questa volta si è fermato in un paese chiamato Braine l’Alleud, nella campagna che c’è tra Bruxelles e Waterloo. Andiamo lì.

Volo di linea Brussels Airlines a/r per 2 persone € 180… partenza la mattina di venerdi 30, ritorno la sera di Lunedì 1 Gennaio… buono, lo prendo.

Hotel… quante offerte… e costano poco (certo, sto prenotando 3 mesi prima), 2 notti per 2 persone all’Ibis S.te Catherine a 100 mt. dalla Grand Place di Bruxelles: 110€. Non mi basta, voglio fare il signore, aggiungo la colazione… altri 50€ totali. Prenotato.

1° giorno

In un batter d’occhio arriva Dicembre: all’aeroporto di Bruxelles, dopo chilometri infiniti di scale mobili e tapis roulant, abbiamo subito capito cosa sarebbe successo nella nostra 3 giorni belga! Ci è bastata l’insegna del primo negozio. Chocolat.

Prendiamo il treno che ci avrebbe portato nella centralissima Gare Central (costo 11€ a/r), e dopo 20 minuti ci ritroviamo lì, trolley alla mano, nella situazione “volevàm sovuàr per dov dobbiamo andàr”. Nemmeno il tempo di dare il tempo necessario al mio iPhone per ricevere i satelliti del navigatore che già ci troviamo nei pressi dell’albergo, vicino, 10 minuti a piedi (grande scelta). Lasciamo armi e bagagli per andare all’Atomo. Stazione metro lontana 10 passi dalla hall dell’albergo, ma i biglietti? Cari amici, se dovete andare a Bruxelles, munitevi di spicci! Il costo del biglietto (durata 60min) è di 1,80€ e le macchine distributrici delle stazioni metro non accettano banconote. C’è anche l’opzione turistica “3Days Ticket” ma abbiamo un hotel centrale e tanta voglia di camminare… non ne avremo bisogno.

Arriviamo in zona Heysel: il cielo sopra quello stadio conserva ancora un colore particolare. Ci lasciamo affascinare dall’Europa in miniatura, carina, sfiziosa, curata nei dettagli, da vedere! Il biglietto (22€) comprende anche la salita nell’ultima sfera dell’atomo, quella più in alto. Ci sbrighiamo prima che faccia buio, sono le 16.00 ed abbiamo 45 minuti prima del tramonto. Arrivati alla base della struttura atomica, un muro di gente ci attende: 1 ora di fila per salire. Stai lì, che fai? La fai! Ne è valsa la pena, il panorama da lì è veramente notevole, e poi puoi sempre dire di esserci stato!

Ritornati in albergo dopo le foto di rito ed una ricca doccia, ci ritroviamo per le strade di Bruxelles, piene di luci e suoni, visto il periodo. Ci piace un ristorantino, Raphael, sito nella via principale. Ok, non è economicissimo, ma diciamo che vogliamo mangiare le specialità al centro senza andare in uno di quei posti turistici, non possiamo pretendere che ce le regalino. Per 30 € a persona riusciamo a mangiare un pentolone di cozze (18€), un filetto di manzo, un trancio di salmone alla griglia, patate fritte e da bere. Tutto molto buono. Poi passeggiata nella Grand Place, e nanna.

2° giorno

La sveglia non è prestissimo, ok vedere e conoscere, ma vogliamo anche rilassarci. Colazione delle più ricche e via di nuovo in strada. Prima i suggestivi murales di Tin Tin ed Asterix e Obelix, poi il Museo del centenario con annesso parco (da fuori), Parlamento Europeo, Palazzo Reale, Cioccolaterie, Gallerie Saint Hubert, Manneken Pis (il bambino che urina). Pranzo economico al volo, poi altro giretto pomeridiano nel centro! 10 km a piedi in tutta la giornata ed abbiamo visto tutto! Albergo e riposino prima del capodanno in piazza, ad ammirare lo spettacolo pirotecnico di Monts des Arts; naturalmente il tutto dopo un caldo cartoccio di “Frites” (2,40€ in zona “Borsa”)… ed un giretto al mercatino natalizio “Plaisirs d’Hiver” comprensivo di giro su Ruota Panoramica. Nota a caldo: non lasciatevi sfuggire i Waffel, con 1€ ne prendi uno “Nature”, mentre aggiungendo sempre lo stesso importo per ingrediente, puoi colorarlo di nutella, fragole, panna, gelato… una delizia!

3° giorno

Ancora vivi dopo la notte di Capodanno. Non mi dimentico di Braine l’Alleud! Ma la storia chiama. Waterloo ha la precedenza! Il tempo è costante, non c’è il sole, piove acqua vaporizzata e fa freddo.

Stazione Centrale, treno per Waterloo: a/r 4,10€. Dopo 25 minuti siamo lì. Waterloo è come me la immaginavo, come me la raccontava la maestra Gina. Non c’è un’anima, se non quelle delle migliaia di soldati morti nella battaglia che ha steso un velo sull’egemonia Napoleonica. Tutto sa di storia. A 15 min a piedi dalla stazione c’è l’ufficio del turismo… chiuso. Ma attenzione, c’è una fermata dell’autobus! La famosa fermata del 365 che ci avrebbe portati dritti al campo di battaglia e alla “Butte du Lion”. Domenica 1 Gennaio, io e Flavia ci facciamo forza a vicenda tra acqua e vento: forse non è stata una buona idea quella di venire proprio oggi, qui. Arriva un’altra coppia di Italiani ad aspettare con noi l’autobus… Passano i minuti… sono già 35 se non sbaglio, ma voglio arrivare li, per forza. Entro in una cioccolateria misteriosamente aperta e chiedo il numero del taxi. Tempo di attesa 45 min, ma… passa l’auto! 5km, 2 euro e mezzo a coppia. Arrivati al campo di battaglia, tra le campagne annunciate già dall’occhio sacro di google maps, non si può che percepire ancora di più, la suggestività del luogo. Sì, insomma, Waterloo.

La salita degli innumerevoli scalini e la visita dell’affresco circolare interattivo, ci costa 6 euro a testa, non male. Il panorama che si ammira dalla cima della collina è notevole, ma lo è ancor più pensare che lì, tra quella fanghiglia, gli eserciti di 11 stati si sono dati battaglia per scrivere la storia.

Bellissimo, ma è tempo di tornare! aspettiamo l’autobus per ritornare alla stazione di Waterloo. Ma non a caso, ne passa uno per Braine l’Alleud! Lo prendiamo e arriviamo alla stazione solo per fare la foto con il cartello “Braine L’alleud” (anche perché il paesino non dice niente) poi via di nuovo in treno per Bruxelles, e poi in aereo per il ritorno a Roma dopo una sana sessione di shopping duty free.

Spero che la mia ragazza, venendo a conoscenza della storia di Braine l’Alleud solo ora, non si arrabbi troppo se l’ho fatta aspettare 25 minuti al freddo. E’ stata, anche per lei, come per me, una esperienza!



    Commenti

    Lascia un commento

    Leggi anche