La calda Valencia

Racconteremo il nostro viaggio come un lungo percorso alla scoperta della bellissima Valencia. Quattro giorni splendidi per una città che merita di essere visitata
Scritto da: gionni57
la calda valencia
Partenza il: 31/10/2013
Ritorno il: 04/11/2013
Viaggiatori: 6
Spesa: 500 €
Siamo partiti per Valencia il 31 Ottobre 2013 dall’aeroporto di Ciampino alle ore 09:40 con la compagnia RyanAir, al costo di € 195,96 a coppia e siamo giunti a Valencia alle ore 12:00 puntuali. L’Hotel scelto per la nostra permanenza di 4 notti è l’Ibis Palacio de Congresos, al costo di € 162,48 a coppia (4 notti), dove siamo giunti prendendo dall’aeroporto la linea 5 fino alla fermata A. Guimerà e scambiando sulla linea 1 fermata Beniferri e da lì 200 metri a piedi e siamo entrati in Hotel. Effettuate le pratiche di ingresso in Hotel ci siamo diretti nelle camere assegnate al 2° piano, buone camere addirittura per tre persone e quindi buono spazio, e sistemati i bagagli ci siamo ritrovati dopo 30 minuti pronti per immergersi nella città. Racconteremo il nostro viaggio come un lungo percorso alla scoperta della bellissima Valencia.

Abbiamo iniziato il nostro tour dai giardini del Turìa arrivandoci prendendo la metro a Beniferri e scendendo alla fermata Turìa (appena due fermate). Un parco davvero curato e bello con gente in bicicletta, persone che fanno corsa, persone che passeggiano o che fanno esercizi ginnici negli spazi appositi dove sono stati messi gli attrezzi, un parco lungo 8 km e che giunge alla città delle arti. Noi lo percorriamo per un pezzo e appena scorgiamo dal parco la Torre de Serranos risaliamo su strada e iniziamo la visita di questa Torre [La “Torres de los Serranos” è una delle più conosciute porte della muraglia medievale cristiana di Valencia. Il nome “Serranos” (= montanari), è dato sia al ponte sia alle torri per la posizione geografica, perché questa porta è situata al nord della città ed era l’entrata per chi arrivava dalla zona “Serranía, cioè provenienti dalla direzione Sagunto-Barcellona. La lapide che ancora si conserva nelle Torri, indica che la “puerta de serranos“ arrivò a raccogliere fino al 95% degli accessi alla città di Valencia]. Conservata molto bene e dalla sua cima si ha una buona visibilità delle altre principali attrattive. Il costo per l’accesso è di € 2,00, ma per chi ha la Tourist-Card è gratis. Terminata la visita alla Torre ci inoltriamo nei vicoli del barrio del Carmen prendendo Calle Roteros dove visitiamo la Casa Museo de las Rocas (Museo del Corpopiccolo ma da vedere). Giungiamo nella piazza del Carmen e ci troviamo di fronte alla Iglesia del Carmen risalente al 1600. L’interno della Chiesa non è rilevante ad eccezione di soffermarsi ad individuare nell’affresco della facciata il volto del generalissimo Franco tra i santi. Proseguendo nel percorso entriamo in un piccolo bar per prendere un caffè (Cafè Museu – si trova poco dopo la piazza del Carmen), veramente buono. Continuiamo il nostro percorso per Calle na Jordana e giungiamo in Calle Guillem de Castro dove rileviamo la presenza del Museo di Arte Moderna (IVAM) e il Museo della cultura e della storia di Valencia ma decidiamo di non entrare, preferendo riempirci gli occhi della vita di Valencia. Giungiamo così alle Torres de Quart. Le Torres de Quart sono uno dei resti delle antiche mura cittadine di stampo medievale. La data di costruzione delle Torres del Quart sembra sia riconducibile al XV secolo, le due possenti torri hanno resistito nel tempo, senza riportare particolari danni durante i principali eventi bellici che ha subito la Spagna negli ultimi secoli. Rimangono soltanto delle lesioni procurate da alcuni proiettili sparati. Transitati all’interno della porta prendiamo Calle Quart e poi Calle Caballeros arrivando al Palau de la Generalitat in stile tardo Gotico del 1400 e ospita le istituzioni governative della Comunità Valenciana. Percorrendo pochi metri siamo giunti in Plaza de la Virgen dove ci troviamo davanti alla Basilica Nuestra Senora de los Desamparados (Nostra Signora degli Abbandonati) che è il simbolo della città e oggetto più importante di Valencia, l’aspetto religioso de Las Fallas. La tradizione associa la chiesa ad alcuni miracoli che la madonna fece nel periodo buio della peste. Pochi passi e ci troviamo all’ingresso della Cattedrale dove entriamo e ammiriamo subito il magnifico altare e la Pala contenente gli affreschi bellissimi e al suo interno una scultura in legno policromo della Vergine. È bene dedicare un pò di tempo per visitare questa Cattedrale perché ha molte cappelline non ultima quella del Santo Calice (Sacro Graal). Per ultimo, per chi ha buone gambe e un gran fiato, si può visitare la Torre campanaria di El Miguelete (207 scalini) dove giunti al suo apice si può godere di un ampia vista della città di Valencia. Uscendo dalla Cattedrale ci troviamo di fatto in Plaza de la Reina, bella, piena di gente e di tanti negozi. Continuando a percorrere la piazza al suo culmine (con la Cattedrale alle spalle) svoltando a destra ci ritroviamo in Plaza de S. Catalina dove si trova la stupenda Iglesia omonima la quale sorge sui resti di un’antica moschea risalente al periodo musulmano. Nella stessa Plaza si trova la famosa e storica Horchateria Chocolateria de Santa Catalina. Questa horchateria e chocolaterìa è rinomata per la sua horchata de chufa, tra le più buone della città. Qui è inoltre possibile assaggiare la famosa e buonissima cioccolata calda con churros, e ordinare qualcosa da mangiare scegliendo tra la bollerìa esposta nel bancone in fondo alla sala. I prezzi sono nella media: un bicchiere di horchata costa circa 2,60 euro mentre la pasticceria poco più di un euro al pezzo. Ottima la caña ripiena al cioccolato o alla crema e le tostadas.

Gli interni dell’Horchateria de Santa Catalina, come il suo ingresso, sono decorati con delle ceramiche davvero molto belle. Il locale, strutturato su due piani, è aperto anche per pranzo con menù di pesce, specialità tipiche locali, insalate, sandwiches e bocadillos. Più avanti si trova la Plaza Redonda con i suoi negozi e tutto un insieme di viuzze da vedere e percorrere. Tornando in Plaza de la Reina e prendendo Carrer de S. Vincente Martir, percorrendola tutta, si giunge in un’altra bellissima piazza, Plaza dell’Ayuntamiento con la sua splendida fontana e il palazzo del Comune con il suo carrillon. Lasciando la piazza e proseguendo per Av. Del Marquès de Sotelo ci troviamo di fronte la bellissima Estaciò del Nord (la stazione ferroviaria) che rappresenta uno dei monumenti più emblematici dell’architettura cittadina e alla sua sinistra la Plaza de Toros e annesso ad essa c’è l’interessante Museo Taurino, contenente cimeli e testimonianze delle storiche corride. Lasciando la Plaza de Toros ci immergiamo in Carrer de Colon, la via dello shopping e dei negozi in e percorrendola quasi tutta sulla destra svoltiamo in Calle Jorge Juan e dopo pochi metri abbiamo davanti a noi l’imponente e bellissima struttura di accesso al Mercado de Colon, assolutamente da non perdere, all’interno poco o niente. Ripercorriamo a ritroso Carrer de Colon, prendiamo a destra in direzione di Plaza dell’Ayuntamiento dove prima di arrivarci giriamo a sinistra per Calle de Maria Cristina e giungiamo al Mercado Central, questo si meraviglioso, oltre che dall’esterno soprattutto all’interno, con molti banchi di ogni bene. Belli ordinati e stracolmi di frutta, verdura, pesce, jamon, carne ecc. Ci si può tranquillante sfamare e non è da cestinare l’idea di farci un pasto a buon prezzo. Il Mercato Centrale è un punto di riferimento per i valenciani, visto l’avvicendarsi di centinaia di commercianti e migliaia di acquirenti. Sempre all’interno c’è una grande cupola centrale, con lo scopo di dare molta luminosità agli spazi. Insomma, uno dei pochi casi in cui andare a fare la spesa diventa anche un piacere per gli occhi. A due passi dal Mercado Central si trova la Lonja de la Seda altra struttura bellissima, ben conservata. Si chiama Borsa della Seta perché in passato fu il luogo di scambio di questa preziosa merce. Oggi la tradizione commerciale e del baratto è in parte rievocata: ogni domenica s’incontrano esperti di filatelia per lo scambio di francobolli. Non poteva mancare la visita alla Ciutat de les Arts i les Ciències (la città delle Arti e delle scienze) circondata da giardini ben curati e dalle bellissime strutture progettate dall’architetto Calatrava ben inserite nel contesto e che compongono tre aree tematiche riferite alla natura, alle scienze e all’arte. Il Planetario riprende l’idea di un gigantesco occhio umano e al suo interno vengono proiettate immagini cinematografiche in formato IMAX su uno schermo di quasi 900 metri quadrati. Il Museo delle scienze Principe Felipe è un museo scientifico interattivo suddiviso su tre piani principali, che abbiamo visitato lasciandoci delusi alquanto. L’Oceanografico, uno dei più grandi acquari d’Europa, dove al suo interno sono rappresentati tutti i differenti habitat marini di mari e oceani attraverso più di 40.000 specie diverse. Ed eccoci giunti al culmine del viaggio. Prendiamo l’autobus n°32 in Plaza dell’Ayuntamiento e attraversando la città giungiamo al suo capolinea cioè sul lungomare della Malvarrosa. Beneficiamo di una giornata splendida (30° circa), un cielo bellissimo, una spiaggia favolosa e un mare pulito. La Malvarrosa è una spiaggia vasta e aperta, di sabbia fina e dorata, presenta un aspetto molto animato sia per la qualità e la quantità di servizi che offre la spiaggia stessa, che per la passeggiata che la delimita e dove sono numerosi i ristoranti e caffè. Si trova appena ad un chilometro dal Porto di Valencia. Ci abbiamo praticamente trascorso gran parte della giornata per poi tornare ad immergersi, per un ultimo sguardo, alla movimentata Plaza de la Reina.

In ultimo forniamo dei suggerimenti per il mangiare, che è sempre soggettivo, cioè dove noi abbiamo desinato con giusta soddisfazione. Ecco i luoghi:

Cerveceria 100 Montaditos, in Plaza de la Reina 10

Ottimo ritrovo per gustare un pasto economico ma sostanzioso (per € 8,00 un piatto di 6 panini, ripieni di ogni bene) e 1 birra e 1 Coca Cola).

Ristorante Canela, in Calle Quart 49

Qui abbiamo mangiato della buona Paella, sia di pesce che tipica valenciana.

Ristorante La Masia del Vino, in Calle Hospital 16

Siamo stati a meraviglia, mangiato molto bene e bevuto vino e sangria. Abbiamo lasciato fare al cameriere che è stato simpatico e convincente. Noi vi consigliamo assolutamente questo posto.

Ristorante L’Estimat, sul lungomare della Malvarrosa ed esattamente in Avenida de Neptuno, 16

Abbiamo mangiato ottimamente pesce. Consigliato.

Prezzo medio per persona € 20,00 (nei tre Ristoranti).

Conclusione: sono stati 4 giorni splendidi per una città che merita di essere visitata.

Ciao a tutti e alla prossima…



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