Valencia tra mare, modernità e storia

Tre giorni alla scoperta di una meravigliosa città: un giorno dedicato alla parte vecchia, un giorno dedicato alla Città delle Arti e delle Scienze di Calatrava e il terzo al mare
Scritto da: BarbaraCera
valencia tra mare, modernità e storia
Partenza il: 16/07/2013
Ritorno il: 18/07/2013
Viaggiatori: 2
Spesa: 500 €
TRE GIORNI A VALENCIA

Partecipanti:

– La sottoscritta BARBARA CERA, 47 anni

– Mia figlia adolescente MIRIAM PELUCCHI, 14 anni

1° giorno VISITIAMO LA CITTA’ Martedì 16 luglio

Alle 9 del mattino siamo già in metropolitana, per raggiungere il centro della città. Avevo già prenotato (e pagato) dall’Italia due VALENCIA TOURIST CARDS di 72 ore, che includono la visita alla CITTA’ DELLE ARTI E DELLE SCIENZE, l’utilizzo di tutta la rete dei mezzi pubblici e parecchi sconti sulle entrate ad altri monumenti : in dieci minuti, presso l’ufficio del turismo presso l’aeroporto, ci vengono consegnati i nostri documenti e siamo pronte per il nostro viaggio ! Siamo elettrizzate da questa breve ma intensa vacanza, che ci porterà – in tre giorni – a scoprire la meravigliosa Valencia, terza città di Spagna per estensione e numero di abitanti. Il clima è ottimo: caldo, addirittura caldissimo, ma piuttosto secco. Per noi che siamo abituate all’umidità della Pianura Padana, è davvero un bel cambiamento! J Abbiamo prenotato un bed&breakfast vicino alla stazione metro COLON, che consigliamo (e che è consigliato anche dal sito Tripadvisor): è il “MARE DE DEU” di via Cirilo Amoros, piuttosto centrale e con un ottimo rapporto qualità-prezzo. Prenotiamo le colazioni a parte, al prezzo di euro 3,50 cada colazione, perché sappiamo che il B&B è convenzionato con una pasticceria del vicino, famosissimo mercato coperto MERCADO COLON, uno dei numerosi gioielli Art Nouveau (cito ad esempio il MERCADO CENTRAL e la ESTACION DEL NORTE) della città e che risulterà essere il nostro preferito. Oggi dedicheremo l’intera giornata alla Valencia storica, che però a Miriam richiama … l’esotismo della Miami Vice conosciuta attraverso i canali televisivi ! J Devo dire che concordo con lei : grandi strade assolate, palme lussureggianti e frotte di turisti in ciabatte infradito richiamano davvero alla memoria le famose immagini dei telefilm ambientati in Florida. Dopo una breve pausa in uno dei numerosi bar del MERCADO COLON, la nostra prima tappa è la chiesa barocca IGLESIA DE SANTA CATILINA, davvero imponente. Nelle sue vicinanze, entriamo incuriosite nella baraonda di PLAZA REDONDA, una piazza rotonda nata sotto i palazzi nel XIX secolo: si snoda circolarmente intorno ad una fontana, sotto una tettoia in legno. La piazza è un vero caos di negozi multicolori, non solo dedicati ai turisti, ma anche ai locali. Un’altra breve passeggiata ci conduce al palazzo Art Nouveau del 1928 che ospita il MERCADO CENTRAL e che è un susseguirsi di cupole, vetrate e ceramiche. La struttura è di oltre 8mila metri quadrati e lì gustiamo delle ottime ciambelline, dissetandoci con succo di frutta fresco (anguria per me e pesca per Miriam). Di fronte al Mercado Central, ci attende l’orgoglio di Valencia : la LONJA DE LA SEDA (la Borsa della Seta), capolavoro di stile gotico. Questo monumento rappresenta in pieno la forte influenza araba vissuta dalla cultura della città. Ci fermiamo per un riposino sotto le fresche frasche del suo agrumeto interno: ci sembra di essere le protagoniste di una delle favole delle “Mille ed una notte”, tanto siamo fuori del caos della vita moderna! J Riprendiamo la via verso la Cattedrale e ci fermiamo per una breve sbirciatina ai resti romani di ALMOINA: Valencia fu in effetti fondata dai Romani nel 138 a.C., anche se ne restano poche vestigia.

Eccoci arrivate al famoso MIGUELETE, il campanile della cattedrale, chiamato appunto affettuosamente “Michelino”. Di forma ottagonale, svetta per 51 metri sopra la città: superata l’ardua prova dei 207 gradini (sudati faticosamente uno ad uno, almeno per parte mia) si ha una superba vista panoramica sui tetti della città, fino al mare. Tocca ora alla CATEDRAL che ogni giovedì ospita – di fronte al Portale degli Apostoli – il TRIBUNAL DE LAS AGUAS: a mezzogiorno in punto otto agricoltori, vestiti negli abiti tradizionali, ricevono i loro confratelli e dirimono le controversie… Ci sarebbe piaciuto assistere, ma avevamo già deciso che quel giorno a quell’ora ci saremmo riposate sulle rive del mare ! J La Catedral è davvero imponente, tanto da dominare ben tre piazze della città (Plaza de l’Almoina, Plaza de la Reina e Plaza de la Virgen). Innalzata fra il 1262 ed il 1429, questo santuario gotico ha sostituito una più antica moschea araba. Consigliamo la visita con l’audio-guida, per scoprire alcuni tesori interni: il coro rinascimentale finanziato dalla famiglia Borgia, due tele della bottega di Leonardo da Vinci ed addirittura opere di Goya nella cappella dedicata a San Francisco Borgia. Alla sua destra, sorge la CAPILLA DEL SANTO CALIZ : è un oratorio monacale che ospita un piccolo museo di arte sacra, famoso in tutto il mondo perché ad una coppa di agata riportata dalla Palestina dai Cavalieri Templari è stato attribuito il ruolo di essere il vero Santo Graal, il calice usato da Gesù durante l’ultima cena. Chissà se sarà poi vero ma … la custodia di questa coppa, che ipnotizza il visitatore da una cornice di dodici bassorilievi, ti lascia un senso di pace interiore … Uscendo al riverbero del sole, ci fermiamo in un locale nelle vicinanze, che consigliamo a tutti : si tratta della CREPERIE BRETONNE di Carrer Borradores, ristorantino costruito con pezzi di camion, dalle pareti coperte di disegni in gesso, prodotti dai clienti durante l’attesa del pasto. Agli avventori che invece sostano nell’area esterna, come facciamo noi, vengono consegnati gessetti ed una tovaglia bianca da colorare ! J Oltretutto, si mangia davvero bene, a prezzi modici. Nella calura pomeridiana, ci dirigiamo verso il famoso BARRIO DEL CARMEN, antico quartiere malfamato, ora centro di shopping e di divertimento notturno, costruito intorno al bellissimo convento del Carmen ed alla Casa de las Rocas (= il deposito delle rocas, che sono gli inquietanti carri trionfali usati per il Corpus Domini). Visitiamo tutto il quartiere, che si snoda fra le imponenti TORRES DE QUART, la CALLE CABALLEROS e le panoramiche TORRES DE SERRANOS (sulle quali saliamo). Consigliamo lo shopping nella Calle Alta del Barrio, dove troviamo due negozi semplicemente deliziosi – il dissacratorio “SANTO SPIRITO” ed il fiorito “TACONCITOS” – nei quali Miriam si scatena ! J Dopo una lunga doccia defatigante, ripartiamo per la cena, nella zona della ESTACION DEL NORTE : la stazione somiglia ad un sorprendente castello decorato di ceramiche. Lì vicino, l’enorme PLAZA AYUNTAMIENTO (piazza del Municipio), costruita all’inizio del XX secolo, occupa il sito di un antico palazzo arabo. Al suo posto, nel 1905 venne costruito un eclettico palazzo del municipio : lo fronteggia il palazzo delle poste, di gusto neoclassico, del 1923. Stanche ma felici, dormiamo sodo poche ore : domani ci attende un’altra pienissima giornata ! J

2° giorno CITTà DELLE ARTI E DELLE SCIENZE Mercoledì 17 luglio

Per andare alla nostra destinazione odierna, attraversiamo una parte dei meravigliosi GIARDINI DEL TURIA: il letto di questo fiume fu deviato verso ovest nel 1957 ed è stato trasformato in un lungo giardino di 7 km. I giardini stessi si snodano sotto ponti sia antichi che contemporanei, fra i quali ne spiccano due, entrambi firmati da Calatrava : PEINETA (Pettine) ed ASSUT DE L’OR (quest’ultimo al centro della Città delle Arti e delle Scienze). Durante il tragitto, ci fermiamo ad ammirare il bel profilo del PALAU DE LA MUSICA : costruito nel 1987, è un vascello trasparente sotto una pensilina rettangolare, davvero insolito ! Prima di arrivare a destinazione, ci fermiamo ad ammirare un inusuale parco-giochi : è il Parco di Gulliver, dove scivoli, ponti tibetani ed arrampicate di vario genere si stendono su un corpo umano. Lo consigliamo ai bambini, ed anche ai loro genitori, perché sembra davvero divertente.

Ed eccoci arrivate a destino: la CIUDAD DE LAS ARTES Y LAS CIENCIAS, firmata Calatrava. Sembra di entrare in una città del futuro e ci aspettiamo di incontrarci i personaggi di Guerre Stellari ! Siamo rimaste all’interno di questo luogo da fiaba dalle 10 del mattino fino alle 21, con una sola oretta per la pausa pranzo e … non abbiamo visto tutto, ma solo la parte che ci interessava maggiormente. Partiamo dal MUSEO DELLE SCIENZE, costruito nel 2000 : in un edificio dalla forma di spina dorsale (o lisca di pesce) un museo interattivo incanta sia grandi che piccini. Miriam ne è semplicemente entusiasta. Al piano di mezzo, un’enorme elica di DNA realizzata in vetro accoglie il visitatore nella sezione dedicata agli esperimenti sul corpo e sulla mente, mentre l’ultimo piano ospita una mostra sui supereroi dove vengono spiegati i loro poteri e in quale modo gli stessi non possono essere “reali”. Miriam anzi monta anche in un macchinario un po’ strano (io non posso perché peso troppo), dove un marchingegno a manovella la fa roteare su se stessa : prova l’ebbrezza degli allenamenti che gli astronauti compiono a terra ! J Nell’angolo dedicato al ciclo della vita, c’è la possibilità di veder schiudersi delle uova di pulcino : è davvero un bello spettacolo, quasi ipnotico. Una delle varie strade che solcano questa futuristica città è l’UMBRACLE: si tratta di un moderno giardino pensile, i cui cinquantacinque archi evocano le lische di un pesce. Sotto il giardino sospeso, è stato realizzato un parcheggio per le automobili. Visitiamo il PALAZZO DELLE ARTI solo dall’esterno: balena, conchiglia, testa di squalo… ciascuno interpreta a modo suo l’architettura di questo singolare palazzo, inaugurato nel 2005. A me a dire il vero sembra l’elmo di un guerriero ! J Ed ecco arrivato il momento di entrare nell’HEMISFERIC, il monumento più datato, in quanto nato nel 1998. Si tratta di un cinema e viene chiamato “L’Occhio” in quanto riflette all’interno di una piscina la sua semisfera contornata da una sorta di “palpebra” metallica. All’interno della palpebra (in un’atmosfera che ricorda la Geode parigina) vediamo un bellissimo film dedicato alle mummie : peccato che non ci sia la lingua italiana… Sulla strada verso l’acquario (Oceanografic) visitiamo l’esterno dell’AGORA’: si tratta di una piazza coperta da un’ellisse di metallo e ceramica blu mare, che ospita mostre e concerti (oggi è chiusa). Ed infine eccoci all’ultima tappa: l’OCEANOGRAFIC, inaugurato nel 2003, opera dell’architetto Felix Candela. Grazie ad un volume d’acqua di “soli” 42 milioni di litri, questo parco marino riproduce i principali mari freddi e caldi. E’ dotato di due tunnel sottomarini, di cui uno interamente dedicato agli squali e l’altro – lungo 70 metri – dedicato ai pesci tropicali. Ci sono anche due sezioni dedicate ai due poli ed un bello spettacolo di delfini, della durata di mezz’ora. Come la sera precedente, crolliamo nel letto stanche ma felici perché … finalmente domani ci riposiamo al mare ! J

3° giorno FINALMENTE UN PO’ DI MAREGiovedì 18 luglio

Arrivare alle spiagge è semplicissimo : basta prendere la metro e poi – al capolinea – proseguire per qualche fermata con il tram di superficie. Il noleggio di due sdraio e di un ombrellone per l’intera giornata costa 12eur60: una bazzecola, rispetto ai salatissimi prezzi italiani. Il porto – completamente rinnovato per l’America’s Cup a partire dal 2006 – è ultramoderno : vicino al mare, svetta l’EDIFICIO VELES E VENTS, dell’architetto David Chipperfield. E’ un padiglione minimalista, costruito nel 2006 appunto : quattro piani di piattaforme che si affacciano sull’orizzonte, per offrire la miglior vista possibile sulle regate. Fra il porto ed il Paseo Maritimo che porta alla famosa spiaggia Malvarrosa, si trova il quartiere CABAÑAL: ex villaggio di pescatori e battellieri, è una zona ricca di gioiellini Art Nouveau che costeggiano il mare. Da non perdere! Anche il mare è pulito, nonostante il fondo sabbioso. Purtroppo alle 17.30 dobbiamo lasciare questo paradiso per recarci in aeroporto: la nostra breve ma bella ed intensa vacanza è già finita!

CONSIGLI

Volare a Valencia da Bergamo con Ryan Air è sia comodo per noi, nonché piuttosto economico: abbiamo pagato 65 euro a testa andata-ritorno (solo con bagaglio a mano). Il costo della vita ci sembra abbastanza simile a quello italiano, ma senza la volontà di “spennare” il turista come succede invece a casa nostra. Per quanto riguarda la durata del nostro viaggio… tre giorni per visitare Valencia sono davvero troppo pochi! Consiglio di aggiungere un paio di giorni: un giorno in più sicuramente per la Città delle Arti e delle Scienze, così da poter effettuare la visita guidata del Palazzo delle Arti ed anche dell’Hemisferic. Il secondo giorno è invece da dedicare alla vita notturna di Valencia, che noi non abbiamo gustato per nulla! J



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