Alla scoperta della terra e delle tradizioni magiare

Una settimana on the road tra città e campagne ungheresi: da Budapest al confine austriaco e ritorno. Poi, cene e momenti di relax nelle splendide terme ungheresi
Scritto da: Seta
alla scoperta della terra e delle tradizioni magiare
Partenza il: 27/07/2012
Ritorno il: 02/08/2012
Viaggiatori: 2
Spesa: 1000 €
Spesa complessiva a persona: 600 euro circa per 6 giorni (volo 80 euro Ryanair + hotel 40 euro a notte + pasti al giorno 30 euro + trasporti e varie 23 euro al giorno).

Quando: sempre

Durata: 6 giorni

Una piacevolissima sorpresa: non c’è modo migliore di descrivere il viaggio trascorso in Ungheria. Partiti con l’idea di una vacanza rilassante a zonzo tra gli impianti termali di Budapest, nella realtà, giorno dopo giorno, il viaggio si è trasformato in una scoperta continua di opportunità offerteci da questa Nazione a cavallo tra oriente e occidente; dal turismo enogastronomico a quello del benessere, dalla visita ai centri di provincia, alle numerose possibilità che offre la capitale. Girovagando esclusivamente con mezzi pubblici abbiamo visitato Budapest e alcune città della zona settentrionale del paese, passeggiando sia tra le campagne ricche di vigneti, sia per le vie e i numerosi parchi della capitale; e non dimentichiamo il cibo! La cucina Ungherese molto speziata e ricca di sapori ci è piaciuta così tanto che al ritorno abbiamo fatto scorta di paprika, salami ungheresi e altre specialità del posto.

Come muoversi: L’Ungheria è una destinazione da girare facilmente sia su strada sia su ferrovia; per gli amanti delle crociere permette inoltre i collegamenti con le città bagnate dal Danubio. Budapest, oltre ad essere il centro culturale, economico e turistico della Nazione, rappresenta per la sua collocazione il punto di partenza ideale per visitare l’Ungheria, poiché l’articolazione a raggiera di strade e ferrovie garantisce ottimi collegamenti da e per la capitale. Tutte le principali località sono raggiungibili con un massimo di 3 ore di viaggio. E’ inoltre ricca di piste ciclabili, un vero e proprio paradiso per gli amanti della bici, si aggiungono però anche linee di tram suggestive e panoramiche che costeggiano il Danubio, linee metro ed autobus efficienti. Per le città limitrofe il servizio urbano è sufficiente anche se a volte gli autobus sembrano non dare sicurezze sull’ arrivo o meno a destinazione. Una raccomandazione: ad eccezione della capitale, la lingua inglese non è molto parlata.

Itinerario: Siamo partiti con i nostri zaini da viaggio on the road da Roma Ciampino con volo Ryanair alle 22:30 e siamo atterrati all’aeroporto Budapest Ferihegy (circa 24 km dal centro) intorno alla mezzanotte. Arrivati in centro con un servizio navetta economico e veloce, abbiamo deciso di trascorrere in pieno relax ed in modo stravagante la nostra prima notte a Budapest, rimanendo fino alle 4 del mattino nelle splendide terme di Rudas (solo i venerdì estivi fanno questi orari). L’esperienza è stata fantastica, ci ha permesso di godere sin da subito delle suggestive e bellissime strutture termali ungheresi: uscire dalle terme alle 04:30 e vedere Budapest all’alba è stato bellissimo.

Appena fatto giorno abbiamo raggiunto l’ostello Lavender Circus (zona Pest), una struttura gestita da ragazzi davvero in gamba, tra cui, Andrea, un italiano che ci ha dato delle informazioni che ci hanno permesso di visitare la città come fossimo suoi abitanti. Dopo un meritato riposo ed un pranzo fugace abbiamo iniziato la classica visita della capitale attraverso l’efficientissima metro: Piazza degli Eroi, lungo Danubio, Parlamento, Ponte di Elisabetta, Ponte delle Catene. Per la cena ci siamo diretti nella zona di Buda al ristorante Szent-Jupàt ed abbiamo mangiato degli ottimi piatti ungheresi, in particolare dello yogurt marinato con petto di pollo alla griglia e patate speziate e della carne di maiale piccante con funghi fritti, accompagnando il tutto con acqua e dell’ottimo Tokaji.

Il giorno dopo, di prima mattina, ci siamo diretti all’isola Margherita, polmone verde della città e luogo ideale per chi ama immergersi nella natura. Abbiamo noleggiato delle bici e ci siamo fatti un giro per l’isola, scoprendo sia impianti termali ultramoderni e chiassosi, sia angoli dove il tempo sembra essersi fermato (molto suggestivi i ruderi di un monastero). Abbiamo poi proseguito la visita della città salendo sul tram 41 (la fermata si trova appena usciti dall’isola Margherita) che ci ha condotti, attraverso un giro panoramico che costeggia il Danubio, fino alla fermata della funicolare appena sotto il Castello. Abbiamo quindi approfittato utilizzando la funicolare (siklò) e salendo ci siamo goduti la vista di Budapest dall’alto visitando poi il Palazzo reale, la Chiesa di Mattia ed il Bastione dei Pescatori. Tutto veramente molto bello. Dopo un pranzo veloce e un giorno e mezzo di visite senza sosta, abbiamo deciso di prenderci un nuovo momento di relax ai Bagni di Gellért. Le aspettative su questo impianto sono state deluse: lo stile liberty del palazzo è molto affascinante, ma gli impianti, al di la di una piscina che crea onde, non hanno nulla di interessante e si sono rivelate fin troppo affollate di gente per i nostri gusti. La sera ci siamo addentrati nel quartiere ebraico cenando in un Bistrò molto carino ed economico per poi bere una birra in uno dei locali più famosi della città: il pub Szimpla Kert vecchio ed enorme edifico occupato negli anni ’90 e simbolo della giovane movida della capitale.

Il quarto giorno ci siamo diretti a Sopron, bellissima cittadina medioevale situata a nord-ovest confinante con l’Austria, spostandoci con il treno per il costo di 840 fiorini ossia 7,50 euro all’incirca. Dopo una visita per le storiche vie della città ce ne siamo andati direttamente all’hotel Pannonia, un edificio molto bello, con una zona Spa che abbiamo subito testato. Essendo Sopron famosa per i suoi vini, la sera abbiamo cenato con un tagliere di salumi tipici in una cantina della piazza principale accompagnato dal vino della casa che non c’è piaciuto, nonostante gli abitanti lo apprezzassero molto, qualcuno anche esagerando un po’!

Utilizzando sempre il treno, la nostra tabella di viaggio prevedeva il giorno a venire, come quinta tappa, la città di Szentendre, con sosta a Gyor città molto carina e, secondo noi, poco pubblicizzata. Come Sopron, Gyor ha un centro storico caratterizzato da viuzze molto suggestive e monumenti degni di nota, come il Municipio e la Basilica di Santo Stefano. La sera abbiamo raggiunto Szentendre, piccolo borgo che costeggia il Danubio, famoso per essere stato occupato da una comunità di artisti che ne ha fatto la sua fortuna. Abbiamo alloggiato alla Centrum Panziò, confortevole albergo con il proprietario di origine americane molto simpatico. Dopo una cena tipica ci siamo diretti verso il lungo Danubio e abbiamo seguito delle luci che provenivano da una spiaggetta; li con molto piacere abbiamo scoperto un locale all’aperto il Kacsa Ko Bisztro, che ci ha fatto immergere in un atmosfera di pace e tranquillità sorseggiando palinka (liquore tipico ungherese) sdraiati in comode amache sospese su degli alberi ed accompagnati da un sottofondo musicale rilassante. L’unico inconveniente le zanzare!

Il giorno seguente abbiamo raggiunto con l’Autobus Esztergom, prima residenza reale Ungherese e centro caratterizzato da una imponente e famosa cattedrale, meta di pellegrinaggio da tutta l’Ungheria ed oltre. Abbiamo visitato la Cattedrale che rappresenta il simbolo della città e poi scendendo, il Municipio, immerso nelle case in stile barocco. Nel pomeriggio ci siamo diretti alla stazione degli autobus in una zona un pò decadente e abbandonata rispetto alle zone che avevamo visitato poche ore prima, testimonianza di come a tutt’oggi l’Ungheria debba ancora fare dei passi in avanti in alcuni aspetti. Tornati a Setzendre abbiamo fatto una passeggiata per la cittadina ricca di gallerie e musei ma anche di numerose chiese. La sera abbiamo mangiato il miglior Goulash della vacanza al ristorante Aranysàrkàny Vendéglo, piccolo ristorante tipico con arredamenti e musica prettamente ungherese. Consigliatissimo! Tristi perché la vacanza era ormai in dirittura di arrivo, ci siamo concessi un’ultima bevuta di palinka rilassandoci al locale lungo il Danubio della sera precedente.

Il sesto ed ultimo giorno lo abbiamo chiuso in bellezza, con lo stesso approccio del primo, andando in quello che si è rivelato l’impianto termale più completo di Budapest: i Bagni Széchenyi. La struttura è enorme: 20 vasche all’incirca, la maggioranza termali, con bagni turchi, piscine per nuotare e per divertirsi, e addirittura una fontana che produce granelli di ghiaccio da spalmarselo addosso e rinfrescarsi dopo bollenti saune! Stanchi ma molto rilassati e rigenerati da una settimana on the road fatta di cultura ed enogastronomia ma anche ricca di momenti di relax, ce ne siamo andati all’aereoporto dove abbiamo trovato l’ultima sorpresa: l’accoglienza degli ungheresi agli atleti delle ultime olimpiadi. Loro hanno stappato lo spumante per l’arrivo, noi andandosene, dopo aver comprato paprika e salame ungherese al duty free ci siamo concessi l’ultimo bicchiere di Tokaji.

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Bagni Széchenyi

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Locale Kacsa Ko Bisztro lungo Danubio a Setzendre



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