Tra Ungheria e Croazia

Obiettivo delle ferie estive di quest’anno sono Ungheria e Croazia. Mentre non siamo mai stati in Ungheria per la Croazia è un ritorno a distanza di parecchi anni. Siamo partiti in tre e, come sempre ci siamo affidati per gli hotels, dove possibile, alla catena Accor ed in particolare ad Ibis o Etap che da sempre ci garantiscono un ottimo...
Scritto da: tetoida_
tra ungheria e croazia
Partenza il: 09/08/2009
Ritorno il: 21/08/2009
Viaggiatori: fino a 6
Spesa: 2000 €
Obiettivo delle ferie estive di quest’anno sono Ungheria e Croazia.

Mentre non siamo mai stati in Ungheria per la Croazia è un ritorno a distanza di parecchi anni. Siamo partiti in tre e, come sempre ci siamo affidati per gli hotels, dove possibile, alla catena Accor ed in particolare ad Ibis o Etap che da sempre ci garantiscono un ottimo rapporto qualità-prezzo e la possibilità di disdire la camera la sera stessa senza pagamento di nessun supplemento.

Nel racconto ci soffermeremo più su indicazioni pratiche che su descrizioni particolareggiate dei luoghi e dei monumenti che potrete tranquillamente trovare in qualsiasi buona guida.

9 AGOSTO 2009 Novi Ligure–Villach-Klagenfurt-Graz Km 750 Partiamo senza fretta in mattinata e dopo un viaggio tranquillo e senza code raggiungiamo l’Austria, prima tappa del viaggio. Il tragitto è piuttosto lungo ma non particolarmente pesante. Per renderla più gradevole poco dopo Tarvisio ci fermiamo a Villach, poco oltre il confine.

Siamo già stati a Villach qualche anno fa nel periodo pasquale, ci avevano colpito la bellezza e l’ordine dei luoghi. La cittadina si sviluppa intorno alla via principale leggermente in salita ed ai locali che si affacciano su di essa, in particolare una splendida pasticceria in prossimità della chiesa dove ci siamo fermati per rilassarci.

Ripresa l’auto ci fermiano a Klagenfurt dove parcheggiamo sotto la piazza centrale e visitiamo con facilità la bella capitale della Carinzia. Caratteristica della città sono gli splendidi cortili, spesso occupati dai vari localini che riempiono il centro storico. E’ possibile visitare la città anche muovendosi da un cortile all’altro facendo comunque attenzione a non perdersi. Mangiamo un gelato seduti in un caffè sulla piazza centrale e riprendiamo l’auto, dopo aver pagato il parcheggio, bellissimo, comodissimo ma carissimo… le comodità si pagano.

Nel tardo pomeriggio raggiungiamo Graz, ultima tappa della giornata. Andiamo subito alla ricerca del nostro hotel, l’Etap di Graz che ci garantisce un ottima camera ad un prezzo imbattibile, 35 euro per tre persone. La bella cittadina austriaca e’ divisa in due dal fiume Mur, ci muoviamo per raggiungere il centro in auto e parcheggiamo sotto un centro commerciale. La giornata volge al termine e decidiamo di gustarci il tramonto dalla torre dell’orologio raggiungibile con un comodo ascensore. Da qui si domina la città bella e ordinata, si nota subito il quartiere ebraico con tutti i suoi localini ed il Kunsthaus un’avvenieristica costruzione sede di mostre e convegni. Ritorniamo sulla via principale e raggiungiamo Khuenberg, la piazza centrale cuore pulsante della città, qui ci mettiamo alla ricerca di un locale per cenare, e cerchiamo di affrettarci conoscendo gli orari di chiusura austriaci, impensabili in Italia. Ceniamo discretamente in una birreria dentro un cortile a due passi dalla piazza, un piatto unico a base di carne e patate spendendo poco piu’ di 20 euro a testa, la vita in Austria è molto cara. Usciamo dal locale intorno alle 21.30 e troviamo già tutto chiuso, bar compresi, sembra che ci sia il coprifuoco. Orari strani a cui dovremo abituarci anche nel successivo soggiorno in Ungheria.

10 AGOSTO 2009 Graz – Budapest – Szentendre – Budapest Km 333 Al mattino lasciamo l’hotel e facciamo colazione nelle vicinanze, nel piccolo bar che si affaccia su un mercatino di frutta e verdura, la giornata è splendida e apprezziamo un ottimo cappuccino che non ha nulla da invidiare ai nostri.

Prendiamo l’autostrada e dopo un breve tratto siamo già in Ungheria, il primo impatto e’ molto favorevole, il paesaggio e’ simile all’Austria e non si notano differenze sostanziali con la più ricca nazione confinante.

Per viaggiare sulle autostrade ungheresi dovete munirvi di Matrica, simile alla vignette austriaca e che si puo’ trovare in qualsiasi distributore di carburante. La bella campagna ungherese ci accompagna oltre Veszprem e da qui fino alla riva settentrionale del lago Balaton. Da sempre considerato il mare degli ungheresi in agosto è letteralmente preso d’assato da un gran numero di turisti, noi passiamo oltre anche perché tra qualche giorno avremo la possibilità di visitarlo con più calma. Imbocchiamo il primo tratto di autostrada ungherese e raggiungiamo finalmente Budapest.

Budapest non ha una tangenziale, quindi ogni movimento vi costringerà a passare per il caotico centro. Si fanno le due e visto che ci stiamo attardando troppo nel traffico magiaro decidiamo di fermarci in un ristorantino lungo la strada. Pranziamo con una pizza pessima e, non avendo fiorini siamo costretti a pagare in contanti al cambio “addomesticato” del titolare del locale. La cifra è comunque modesta, per il cambio consiglio i numerosi bancomat che si trovano ovunque a Budapest, la carta di credito è diffusa ma sono molti gli esercizi che ancora non l’accettano, quindi un po’ di contante è bene averlo sempre in tasca.

Arriviamo al nostro hotel l’Ibis Heroes Square, ottima struttura, moderna e funzionale al prezzo di 47 euro a camera senza colazione. La zona è molto bella e dalla finestra della nostra camera si intravede il monumento sulla Piazza degli Eroi.

Mi sento di consigliare l’hotel anche se resta piuttosto distante da Vaci Utca il vero cuore pulsante di Budapest che si raggiuge comunque facilmente in metro. Ci soffermiamo sulla piazza e sul grande parco che la circonda e decidiamo di riprendere l’auto per raggiungere Szentendre e lasciare la visita della città a domani.

Szentendre è un paesino a nord di Budapest, molto turistico, il centro si snoda lungo la tortuosa via principale ed e’ ricco di un’infinità di negozietti di ogni tipo che offrono prodotti dell’artigianato magiaro a prezzi non particolarmente vantaggiosi. La visita è molto piacevole ed è sicuramente valida per meglio conoscere i dintorni di Budapest, ci fermiamo in un bar del centro per un gelato “italiano” per poi rientrare nel nostro hotel.

Dopo una doccia ristoratrice usciamo per raggiungere a piedi il ristorante Paprika, nella stessa via dell’hotel, essendo un ristorante molto conosciuto a Budapest è consigliabile prenotare, noi lo avevamo fatto nel pomeriggio. Raggiungiamo il locale alle 20.30, un orario piu’ italiano che magiaro… ed in effetti ai tavoli ci sono parecchi italiani e spagnoli. Il locale è molto bello ed e’ caratterizzato dal soffitto in paglia e dagli arredi rustici. La cucina e’ tipicamente ungherese e seguendo le indicazioni di altri viaggiatori prendiamo, dopo una splendida zuppa all’aglio, un piatto misto“paprika” per due pur essendo in tre. Qui le porzioni sono mega e ci abbuffiamo di carne, terminiamo la cena con un megadolce che ci da il colpo di grazia, con birre e digestivi spendiamo circa 50 euro in tre… 11 AGOSTO 2009 Budapest Oggi la giornata e’ interamente dedicata alla visita della città. Facciamo colazione in un simpatico caffè a fianco dell’hotel, quindi acquistiamo un biglietto per il Sightseeing Bus di Budapest. Ce ne sono di diverse compagnie e i prezzi si equivalgono noi abbiamo scelto quella con la fermata più vicina al nostro hotel… potete prenotare direttamente alla reception dell’hotel o nei vari baracchini sparsi lungo la città.

Il sistema e’ sempre lo stesso in tutto il mondo… una serie di punti di interesse dove voi potrete fermarvi per poi risalire sul bus successivo e proseguire il vostro tour. La città di Budapest è nata dall’unione di due città: Buda, situata sulle colline e Pest nella pianura oltre il fiume. Si comincia la visita a Buda con una sosta veloce alla Cittadella dopo aver superato le famose terme Gellert. Lasciato in colle della cittadella si raggiunge il Castello dove è d’obbligo la prima sosta. Sul colle dove sorge il castello vi sono alcuni monumenti di grande interesse che occupano almeno un paio d’ore, inoltre dal castello si gode anche un impareggiabile panorama sul ponte delle Catene che unisce le due città. A questo punto arriva un temporale estivo che ci sorprende nel cortile del castello. Ci rifugiamo sotto un banchetto e ne approfittiamo per provare il pane dolce ungherese, una strana spirale di pasta cotta e passata nello zucchero. Terminato il pane e terminata la pioggia riprendiamo il bus e ci dirigiamo ancora verso Pest. Budapest è molto bella, forse più di quello che traspariva dai racconti dei viaggiatori, passeggiare per Vaci Utca è estremamante piacevole, come perdersi nel caos del mercato coperto. Certo come monumenti non raggiunge il livello di altre capitali ma rimane comunque una piacevole sorpresa. Sono ormai le sette di sera e lasciamo il centro per raggiungere l’hotel. Tempo di una doccia e via per il Paprika, ci siamo trovati bene e vogliamo replicare la serata. Purtroppo non avendo prenotato non riusciamo a trovare posto… siamo solo in tre ma il locale e’ piccolino. Su indicazione della simpatica cameriera che ci ha servito la sera prima raggiungiamo un altro locale in zona si chiama Platan ed è un locale costruito intorno ad un platano secolare. Il ristorante e’ molto bello e anche qui servono più o meno le stesse cose del Paprika, cominciamo con una ottima zuppa di cipolle servita nella classica pagnotta e ne appofittiamo per prendere ancora un piatto misto di carne simile alla sera prima, e devo dire che la qualità era quasi superiore, ci troviamo benissimo e spendiamo solo poco di più. Soddisfatti rientriamo verso l’hotel, non fa particolarmente caldo e mentre in Italia si schiatta qui verso sera si sente la necessità di un maglioncino… 12 AGOSTO 2009 Budapest – Godollo – Budapest Questa mattina la nostra destinazione è Godollo, il paesino a pochi chilometri da Budapest è famoso per il castello di Sissi , una delle residenze della famosa principessa ungherese infatti si trovava qui. La visita del castello potrebbe essere interessante, la location è bella ma i giardini sono in ristrutturazione e il materiale su Sissi presente all’interno è ancora troppo scarso per giustificare una sosta. Rientriamo in hotel e ci cambiamo, nel pomeriggio andremo a provare una delle splendide terme di Budapest, la scelta è caduta sulle Terme Szechenyi Anche perché si trovano a poche centinaia di metri dall’hotel, all’interno del parco.

Raggiungiamo i giardini e ci fermiamo per il pranzo in un chiosco in prossimità delle terme, mangiamo un’ottima pizza spendendo pochissimo. La zona dei giardini è particolarmente allegra anche perché a due passi c’è lo Zoo e a fianco un enorme Circo. Entriamo alle terme spendendo circa 10 euro a testa, uomini e donne non sono divisi, all’esterno ci sono due grandi piscine termali a temperature diverse, molto belle e caratteristiche ma le vere terme sono all’interno, nelle vasche interne dove e’ possibile fare il percorso delle piscine a diversa temperatura o fare una splendida sauna… Grande pulizia e grande rispetto e gentilezza da parte di tutti, una bella esperienza. Venire a Budapest senza provare una delle terme storiche è un grandissimo errore.

Rientriamo in hotel e ci prepariamo per l’ultima serata a Budapest, prendiamo la metro e raggiungiamo il centro, questa sera andiamo a cena in Raday Utca, nella zona del mercato coperto, e’ una via stracolma di ristorantini e locali noi andiamo al Sir William’s Pub seguendo le indicazioni di altri viaggiatori. Ottima la zuppa d’ingresso e discreta anche la carne anche se, probabilmente nella via ci sono locali migliori. Un ultimo passaggio per il centro e poi a nanna.

13 AGOSTO 2009 Budapest – Miskolc Km 186 A malincuore lasciamo Budapest, la città ci ha soddisfatto oltre le aspettative, ma tre giornate piene sono sufficienti ad apprezzare tutte le bellezze del luogo. Usciti dalla città e dal suo traffico impossible ci immettiamo nella modernissima autostrada che ci porterà a nord, destinazione Eger .

Questa è una bella cittadina che si affaccia sul più antico parco naturale ungherese. Arriviamo per l’ora di pranzo, ci fermiamo in un ristorantino greco sul Corso principale, mangiamo discretamente, spendendo una decina di euro in tre. Dopopranzo passeggiamo nella piccola cittadina, facciamo anche un po’ di shopping, qui i prezzi sono molto più bassi di Budapest anche se la qualità dei prodotti è quella che è. Riprendiamo l’auto e attraversiamo il Bukki Nemzeti Park e una splendida foresta. Dopo un’oretta di paesaggi “Trentini” raggiungiamo la nostra meta odierna: Miskolc. Ormai da un paio di giorni indossiamo sempre una felpa, a Budapest faceva freschino e qui sulle montagne non è da meno. Sono circa le tre del pomeriggio e decidiamo di raggungere subito le Terme, scopo della nostra visita.

Le terme si tovano a Miskoctlapolca, che a dispetto del nome non è un quartiere di Miskoc ma un comune a se (lo ricordo come riferimento per il navigatore). Si fa incontro un gruppo di parcheggiatori abusivi e con pochi euro riusciamo a parcheggiare a cento metri dall’ingresso. Le terme sono molto belle e moderne, subito possono assomigliare ad un normale acquapark ma lasciate le grandi piscine e gli scivoli all’ingresso raggiungiamo il cuore dello stabilimento termale, la grotta artificiale. Fuori fa piuttosto freddo e la temperatura non invita assolutamente al bagno ma dentro la struttura il clima è ottimo e dopo un vigoroso idromassaggio iniziamo la visita della grotta artificiale seguendo il flusso della corrente. Tutto davvero molto bello !! Attraverso il dedalo di grotte si raggiungono angoli nascosti e sapientemente illuminati. Rimaniamo fino alla chiusura e, ripresa l’auto andiamo alla ricerca del nostro hotel, trovato non senza difficoltà. L’hotel di questa sera è il Park Hotel (57 euro su Booking.Com), scelta azzeccata, la struttura è buona e la camera enorme, l’unica cosa che non ci ispira è la cucina dell’hotel, quindi decidiamo di prendere l’auto e di dirigersi verso il centro, lungo la strada ci fermiamo al Murphy’s Pub, il locale è molto bello e per un attimo temiamo di prendere una salassata. Ceniamo al lume di candela, mangiamo dell’ottimo salmone con vari contorni e del dolce, il tutto innaffiato da un paio di buone birre per una spesa di poco superiore ai 10 euro a testa. Grande Ungheria!! 14 AGOSTO 2009 Miskolc – Heviz Km 379 Miskoc era i punto più distante del nostro viaggio, da oggi cominciamo a riavvicinarsi a casa… Riprendiamo l’autostrada verso Budapest e ancora una volta ci imbottigliamo nel traffico caotico della capitale magiara. Come già ricordato il nostro prezioso Garmin non ci è di grande aiuto, anche perché la mappa dell’Ungheria è indicata solo per grandi linee, consiglio di avere comunque una cartina per non rischiare di perdersi in inutili deviazioni.

Raggiungiamo il lago Balaton e costeggiamo la costa meridionale. Qui il turismo locale è molto sviluppato e le cittadine che costeggiano il lago sono davvero molto belle. Per il pranzo arriviamo a Balatonlelle, ci fermiamo in una trattoria e ordiniamo il menù del giorno a scatola chiusa, parlano solo ungherese e scopriamo il pranzo solo al momento dell’arrivo al tavolo, mangiamo zuppa di gulash, crepes alla ricotta con contorno e birra spendendo ben 5 euro a testa!! Dopopranzo raggiungiamo il bel lungolago dove sostiamo per un’oretta. La prossima tappa è Keszhely, rinomata località posta nell’apice meridionale del lago. Parcheggiamo in prossimità del famoso castello e visitiamo i bei giardini, come spesso accade qui in Ungheria i castelli e i palazzi sono scatole vuote dove tuttalpiù vengono organizzate mostre temporanee. Ci avviciniamo all’imbarcadero e ci imbattiamo in una festa dove si esibiscono gruppi folkloristici locali, tutto molto interessante anche per capire come vivono e come si divertono gli ungheresi… Il lago Balaton molto bello da vedere ma bagnarsi nelle sue acque non è particolarmente invitante, ci sono parecchie spiaggette ma in pochi si avvicinano all’acqua. Per ovviare a questo nelle principali località turistiche si trovano degli Acquapark dove l’acqua viene trattata ed è possibile fare il bagno in sicurezza.

Verso sera raggiungiamo la meta di oggi: Heviz. L’hotel scelto è il Sante, giudicato da Tripadvisor il miglior hotel della città. Esistono parecchie strutture migliori ma questo ha il giusto compromesso prezzo/qualità (85 euro per tre persone su Booking.Com). Heviz è un’importante località termale letteramente presa d’assalto dai turisti tedeschi, qui atterrano anche voli low cost dalla Germania. Il tenore di vita e i prezzi sono adeguati alla clientela tedesca, abbiamo trovato Heviz la città ungherese più cara del nostro viaggio anche se i servizi offerti sono davvero ottimi.

Parcheggiamo l’auto e ci dirigiamo a piedi verso il centro, come spesso accade gli orari dei ristoranti sono per noi incomprensibili… non sono ancora le sette e i locali sono presi d’assalto. Nella zona pedonale scegliamo un locale tipico ungherese, a fianco dell’Hotel Kalm, mangiamo maluccio e ci limitiamo ad una sola portata, inoltre il servizio è davvero scadente. Rientriamo presto in hotel anche perché la cittadina dopo una certa ora si svuota completamente.

15 AGOSTO 2009 Heviz La fama di Heviz è data dal famoso lago termale, il più grande d’Europa. La clientela che si incontra è simile a quella delle nostre terme, gente di una certa età ma anche famiglie con bambini che vengono in questa cittadina per rilassarsi.

Purtroppo Elisa non è stata molto bene nella notte e preferisce non seguirci nella nostra escursione al lago termale. Raggiungiamo l’ingresso intorno alle 9 del mattino e spendiamo circa 10 euro per tre ore di lago termale. Essendo molto profonda l’acqua la maggior parte dei clienti utilizza delle comode ciambelle gonfiabili per rimanere a bagno nel lago senza fatica. L’acqua e’ ad una temperatura costante intorno ai 34 gradi e la temperatura esterna è molto gradevole, passiamo tre piacevoli ore bagnandoci nel lago e prendendo il sole sul prato circostante.

Intorno all’una torniamo da Elisa e, presa l’auto ritorniamo a Keszhely, nel lungolago ci fermiamo in una pizzeria e mangiamo una discreta margherita. Andiamo a prendere un po’ di sole in riva al lago e a fare un pò di shopping nelle numerose bancarelle, rientrati in camera dopo una doccia siamo di nuovo pronti per la cena. Ci fermiamo presso un locale in prossimità dell’hotel e io azzardo un piatto di pesce che solo dopo vengo a sapere essere siluro, un pesce che da noi raramente viene mangiato ma qui impanato, fritto e servito con le loro salsine non era niente male. A differenza del giorno precedente mangiamo davvero bene ed anche il servizio ci soddisfa pienamente, per il pasto completo spendiamo in tre circa 40 euro. Non mi ricordo il nome del locale ma si trovava sulla via principale in prossimità della chiesa blu.

16 AGOSTO 2009 Heviz – Plitvice Km 334 Nella prima mattinata lasciamo l’Ungheria che ci ha piacevolmente sorpreso ed arriviamo in Croazia. I panorami si susseguono senza grandi cambiamenti tra i due stati, verdi boschi e colline si susseguono fina al nostro arrivo a Plitvice.

Dopo una settimana di felpe e giubbotti ai Laghi di Plitvice troviamo un clima simile al nostro, è ventilato ma fa molto caldo.

Ritorniamo qui dopo vent’anni, eravamo stati nello splendido parco nell’ ‘89 e lo ritroviamo in tutta la sua bellezza. L’ingresso costa circa 15 Euro e nei mesi estivi è preso d’assalto dai turisti, se si viene in Croazia è impossibile non visitare il parco. E’ stato uno dei primi siti a fregiarsi della protezione dell’UNESCO e a pieno merito. I laghetti artificiali che si riversano uno dentro l’altro creano uno scenario veramente unico. All’ingresso avete la possibilità di scegliere tra i percorsi di varia lunghezza che toccano i punti più caratteristici del Sito. In qualsiasi momento potrete essere raccolti dalla navetta che vi riporterà all’ingresso principale.

Pranziamo all’interno, nei pressi del laghetto nel punto di ristoro. Con un po’ di fortuna riusciamo a sederci e a consumare un panino. Prendiamo poi il traghetto che ci porterà dall’altra parte del lago per terminare la visita del parco. Intorno alle 18.00 usciamo e riprendiamo l’auto, l’idea e’ di avvicinarsi il più possibile alla costa. Lungo la strada incontriamo parecchi locali, ci fermiamo a caso seguendo il nome italiano di un alberghetto “ da Pino”. Mangiamo molto bene, un piatto unico di carne di manzo e pollo con dolce e birra spendendo circa 10 euro a testa. Per la notte decidiamo di fermarci sempre lì. Spendiamo circa 40 euro per una modesta camera tripla piccola e piuttosto calda ma non abbiamo proprio voglia di cercare di meglio… 17AGOSTO 2009 Plitvice – Medulin km 200 Dopo una semplice colazione ci rimettiamo in marcia e per l’ora di pranzo giungiamo a Medulin, famosa località turistica del sud dell’Istria. Fa un caldo terribile e decidiamo di cercare subito un posto per la notte, visitiamo un paio di agenzie e dopo un rapido consulto accettiamo l’offerta della pensione Villa Serena, di fronte al porto, una tripla modesta ma con l’aria condizionata a 65 euro. E’ l’ora di pranzo e appofittiamo del locale della pensione per mangiare un ottimo fritto misto con antipasto e dolce per circa 12 euro a testa. Il locale è frequentato quasi escusivamente da italiani e la cucina si è adeguata ai gusti dei nostri connazionali… Dopo un riposino in camera raggiungiamo la spiaggia di Medulin, niente di che, acqua bassa, piuttosto sporca e gran pienone di turisti. Prendiamo un po’ di sole fino al tramonto e dopo una doccia raggiungiamo il centro della cittadina. Il lungomare si riempie ben presto di bancarelle ed è veramente piacevole passeggiare con il fresco della sera. Ci fermiamo nell’ultimo locale del lungomare, il ristorante Anphora, anche qui ci troviamo benissimo, spaghetti allo scoglio, dolce, birra e caffè per i soliti 10 euro.

18 AGOSTO 2009 Medulin – Loborica Km 40 Lasciamo Medulin e ci avviciniamo a Premadura e al parco di Kamenjak. L’estrema lingua di terra dell’Istria costituisce un parco naturale davvero molto bello in cui trascorrere le ultime giornate del nostro soggiorno in Croazia.

Entriamo nel parco e raggiungiamo la baia di Portic, l’insenatura più comoda del parco. Parcheggiamo l’auto all’ombra in pineta e guadagnamo una simpatica caletta per distenderci al sole. L’acqua è limpida e fa molto caldo, rimaniamo a mollo per tutta la nostra permanenza al parco. A tutti quelli che avranno occasione di visitare questi luoghi consigliamo di munirsi di un minino di attrezzatura. Marterassini, stuoie, sedie ed un eventuale canotto vi permetteranno di meglio godere le bellezze del luogo. Purtroppo per noi è stata solo un’estensione-mare di un altro viaggio e l’unica nostra attrezzatura che ha trovato posto in macchina e’ stata una borsa con stuoie ed asciugamani… Intorno all’una lasciamo il parco per pranzare e ci fermiamo a Premadura “da Giovanni” , ottimo ristorante, pranziamo a base di pesce, frittura mista, calamari alla griglia e gelatone spendendo davvero poco.

Seguendo le indicazioni di altri Tpc per la sera abbiamo prenotato nel famoso agriturismo Stelio di Loborica, 65 euro a notte per una quadrupla uso tripla.

Ci accoglie molto simpaticamente Mirta , la moglie di Stelio. Ci viene assegnata una doppia camera da 4 posti, semplice ma pulita ed accogliente. Il nostro soggiorno a “Casa Stelio” si potrarrà per tre giorni, probabilmente i più caldi dell’anno.

Il grande limite della struttura è la mancanza di aria condizionata che ci farà letteralmente boccheggiare per tre notti, pur se più modesta rimpiangiamo un po’ la fresca pensioncina di Medulin. L’agriturismo manca un po’ di parti comuni, il piccolo pergolato non permette di cenare al fresco e comunque è a ridosso del parcheggio delle auto… Il soggiorno è stato piacevole anche se, viste le recensioni entusiastiche, forse ci aspettavamo qualcosa di più Per la cena ci fermiamo nell’agriturismo e con 12 euro mangiamo davvero molto bene, carne alla griglia con contorni e dolce casalingo. Il problema è che avendo apparecchiato all’interno e con la griglia all’ingresso, il locale si è ben presto trasformato in una sauna. Tra una portata e l’altra eravamo costretti ad uscire per rifiatare un po’… 19 AGOSTO 2009 Loborica Dopo una lunga notte, trascorsa al caldo ed in compagnia del simpatico certosino dell’agriturismo anche a lui alla ricerca di un po’ di frescura, facciamo colazione e raggiungiamo ancora il parco di Kamenjak, ci spingiamo attraverso le bianche strade sterrate l’estremità del parco all’altezza del piccolo bar, ci piazziamo e facciamo un bagno, dopo un po’ decidiamo di spostarci, fa troppo caldo e non c’è un filo d’ombra. Riprendiamo l’auto e torniamo a Portic, la baia è sicuramente più fresca e facilmente raggiungibile e garantisce un parcheggio all’ombra. Sempre per lora di pranzo ci avviamo verso casa,e ci fermiamo ancora “da Giovanni” , mangiamo ancora bene, sempre tutto a base di pesce, anche se essendoci parecchia gente il servizio è stato piuttosto scadente. Rientriamo in camera e dopo un riposino e una doccia riprendiamo l’auto alla volta di Rovinio.

Rovinio è una perla dell’Istria, la bella città dominata dal castello ci accoglie verso sera con i suoi colori e le sue luci, parcheggiamo nella zona del porto e ci buttiamo nel centro storico letteralmente preso d’assalto dai turisti in prevalenza veneti. Ceniamo con una enorme pizza e teminiamo la serata passeggiando tra gli innumerevoli localini. Tutto davvero molto bello.

20 AGOSTO 2009 Loborica Ultima giornata di mare in Istria ed ancora una volta mettiamo alla prova le sospensioni della nostra auto nel parco di Kamenjak, andiamo direttamente alla baia di Portic e trascorriamo tutta la mattina.

Uscendo dal parco decidiamo di cambiare ristorante, superiamo Giovanni e lungo la via del ritorno ci fermiamo in un altro ristorantino, scelta pessima, mangiamo malissimo , spaghetti slavati conditi con surimi e grigliata da dimenticare, chi lascia la via vecchia per la nuova… Rientriamo in camera e facciamo una pennichella abbracciati al ventilatore. Appena la calura lo permette prendiamo l’auto e ci dirigiamo verso Pola, parcheggiamo in una viuzza del centro storico e visitiamo la città. Pola, non è Rovinio, la troviamo sporca e non particolarmente attraente, la via centrale è piacevole anche se l’attrattiva principale del centro pare un negozietto che vende merce taroccata… Rientriamo da Mirta per la cena, questa sera è previsto pesce e ovviamente non potevamo mancare. Si mangia bene, anche se sempre con il supplizio della griglia di Stelio all’ingresso della sala.

21 AGOSTO 2009 Loborika – Trieste – Novi Ligure Km 606 Dopo un’abbondante colazione salutiamo Mirta e Stelio che comunque sono stati veramente gentili e ci avviamo verso casa. Avvicinandosi all’Italia aumenta anche il traffico, con non poche difficoltà superiamo Trieste e intorno alle 11.00 siamo all’ingresso del castello di Miramare. Ne consigliamo la visita anche perché si trova lungo la strada e non sono necessarie deviazioni.

Abbiamo visitato il castello alcuni anni fa ma volentieri torniamo sui nostri passi. Consigliamo l’uso dell’audioguida, davvero indispensabile. Il castello non è grandissimo ed in poco più di un’ora si visita con tranquillità.

Riprendiamo l’auto e dopo un veloce pasto in Autogrill rientriamo in giornata a casa.

Conclusioni finali: il viaggio è stato molto piacevole, l’Ungheria e’ una scoperta, Budapest sta diventando una delle capitali europee più intriganti e le località termali che abbiamo toccato, ci hanno pienamente soddisfatto per qualità e prezzo. La Croazia ed in particolare i laghi di Plitvice sono una sosta da non mancare, l’Istria ormai è diventata un protettorato italiano e la qualità dei servizi si avvicina molto alla nostra e con questa , purtroppo anche i prezzi.

Sandra, Roberto ed Elisa.



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