Assaggi d’Umbria 2

Breve tour tra alcune delle principali città dell'Umbria, tra paesaggi incantevoli, monumenti e gustose prelibatezze
Scritto da: marmottaontour
assaggi d’umbria 2
Partenza il: 20/08/2016
Ritorno il: 26/08/2016
Viaggiatori: 2
Spesa: 500 €
Quest’anno io e la mia ragazza abbiamo optato per una vacanza che non fosse la solita vacanza al mare e quindi, su consiglio di un mio collega, abbiamo deciso di visitare una parte di Umbria, facendo anche una piccola tappa nel Lazio, a Civita di Bagnoregio. Grazie all’ausilio di internet e alle guide dei Tpc trovate sul sito organizziamo, in men che non si dica, il nostro piccolo itinerario alla scoperta di questa magnifica Regione.

CIVITA DI BAGNOREGIO

Partenza in piena notte dal Piemonte in modo da poter viaggiare con un po’ più di fresco e di poter sfruttare a pieno anche il primo giorno di vacanza. La prima tappa del nostro viaggio è stata in la cittadina di Civita di Bagnoregio. Erano anni che volevo andarci ma per mille motivi avevo sempre rimandato. Abbiamo lasciato la macchina al parcheggio a pagamento situato poco prima del ponte di accesso al borgo e da qui abbiamo proseguito a piedi, lungo il ponte. Ci siamo districati tra i vicoli di questo luogo meraviglioso per l’intera mattinata, incantandoci davanti ad ogni singolo scorcio che si apriva davanti ai nostri occhi, sia all’interno del paese, sia sulla valle circostante. Affacciarsi dalle mura della città sugli strapiombi sottostanti è un’esperienza che lascia davvero senza fiato. Nel pomeriggio poi ci siamo spostati in direzione delle Cascate delle Marmore, transitando durante il viaggio nei pressi della città di Orte e di quella di Terni.

CASCATE DELLE MARMORE

Il pomeriggio del secondo giorno come anticipato l’abbiamo dedicato alla Cascate delle Marmore. Lasciata la macchina nei pressi del Belvedere superiore ci siamo recati subito alle Cascate, giungendo poco prima che venisse aperta l’acqua, in modo da poterci gustare appieno tutto lo spettacolo del muro d’acqua che piano piano aumenta fino a raggiungere il massimo della potenza. Dopo le dovute foto di rito ci siamo spostati in macchina fino al Belvedere inferiore e qui, sfruttando il biglietto di ingresso che consente l’accesso ad entrambi i Belvedere, abbiamo passeggiato per un po’ ai piedi delle cascate per poi prendere uno dei tanti sentieri che si diramano intorno alle cascate (il n° 1 per la precisione) e salire fino al cosiddetto “balcone degli innamorati”, una sporgenza rocciosa che si affaccia sotto la cascata permettendo così ammirarne lo splendore e la potenza del muro d’acqua da molto vicino (consiglio vivamente di portarsi l’impermeabile). Dopo questa bella passeggiata abbiamo proseguito il nostro viaggio in direzione Spoleto, dove avevamo prenotato, tramite il sito di Airbnb, un delizioso appartamento dove pernottare.

SPOLETO

La seconda giornata l’abbiamo dedicata a Spoleto. Dopo aver lasciato l’auto in uno dei parcheggi multi-piano a pagamento sfruttiamo le varie scale mobili presenti in città per raggiungere il punto più alto del nostro tour in città, la Rocca di Albornoz. Questa fortificazione, eretta intorno alla metà del 1300 si erge sulla collina sovrastante Spoleto (Colle sant’Elia) ed è oggi sede di un museo (è possibile accedere acquistando il biglietto singolo oppure la Spoleto card, una carta cumulativa con validità 7 giorni che permette, ad un costo contenuto, di visitare i 7 musei della città). La prima parte della giornata è quindi dedicata alla visita del museo e dell’esterno della Rocca per spostarsi poi sul vicino Ponte delle Torri, un ponte ad archi di circa 300 metri, eretto a fine 1330 con funzione di acquedotto, che unisce i due lati della valle e permette di raggiungere il Fortilizio dei Mulini presidio dell’acquedotto dove le acque alimentavano due mulini comunali prima di essere convogliate lungo il ponte. Concluso il tour della Rocca, avendo deciso di non percorrere l’intero “Giro della Rocca”, un percorso di circa 1 km che gira tutto intorno alla sommità del Colle, ridiscendiamo in città per proseguirne la visita. Passeggiando lungo le vie di Spoleto ci lasciamo così incantare dai numerosi luoghi ricchi di interesse sparsi per la città. Sfruttando nuovamente il numeroso complesso di scale mobili posizionato in città per evitare ai turisti di dover scarpinare in salita per lunghi tratti visitiamo nell’arco della giornata il Duomo con la sua piazza, l’Anfiteatro (solo esternamente perché l’interno era chiuso per lavori), La Torre dell’Ollio (dall’esterno) con la sua piazza, la Fonte di Piazza, L’Arco di Druso e l’Arco di Montenerone,due splendidi archi di origine romana, la Casa Romana, una autentica casa romana visitabile al suo interno (per la verità niente di eccezionale ma se si acquista la Spoleto card l’ingresso è compreso quindi vale la pena un giro), il Teatro romano e il Museo Archeologico Statale, anch’essi compresi nella Spoleto Card, ricchi di reperti di epoca romana e meritevoli di una visita.

Prima di lasciare Spoleto e dirigerci a Foligno, dove avevamo prenotato, sempre tramite il sito di Airbnb, il nostro secondo pernottamento, decidiamo di fare un tour sulle montagne nei pressi di Spoleto, transitando nei pressi della Basilica di San Salvatore (patrimonio UNESCO) e raggiungendo il Convento di Monteluco e il vicino bosco sacro (dove è presente una riproduzione dei due cippi relativi alla prima legge forestale italiana, la “Lex spoletina”). Nella seconda metà del pomeriggio ci siamo poi spostati a Foligno, dove avevamo prenotato, sempre tramite il sito di Airbnb, il nostro secondo pernottamento (per tutte le notti rimaste). Durante il tragitto abbiamo deciso di deviare leggermente il percorso per attraversare il meraviglioso borgo di Montefalco, centro situato su una collina e per questo denominato “Ringhiera dell’Umbria”, famoso per la produzione vitivinicola. Arrivati a Foligno, dopo aver sistemato i bagagli usciamo, su consiglio di Matteo, il ragazzo che ci ospitava ceniamo in centro a Foligno, al Ristorante “MeTeMagno” dove, a un prezzo più che ragionevole, possiamo gustare alcune specialità umbre e non solo (una su tutte il tiramisù alla liquirizia).

ASSISI

La terza giornata della nostra vacanza è dedicata alla visita di una città simbolo dell’Umbria, Assisi. Lasciata la macchina in uno dei numerosi parcheggi a pagamento iniziamo il nostro percorso all’interno dei numerosi saliscendi della città, in direzione, come prima tappa, della Basilica di San Francesco. Arrivati nei pressi della Basilica ci tocca superare i controlli dei militari prima di poter accedere all’area (coi tempi che corrono mi pare più che necessario). Una volta entrati rimaniamo subito estasiati dalla magnificenza della Basilica e delle sue opere. Praticamente restiamo tutto il tempo col naso all’insù per poter godere appieno di questa magnifica vista, sembra quasi impossibile che sia stata gravemente danneggiata nel terremoto del 1997. Dopo aver visitato la Basilica, sia quella superiore sia quella inferiore, sia il chiostro, scendiamo nella cripta dove riposano le spoglie di San Francesco e di quattro dei suoi discepoli: Leone, Masseo, Rufino e Angelo, originariamente sepolti nella Chiesa inferiore. Usciti dalla Basilica proseguiamo il nostro giro per i magnifici vicoli di Assisi dove, tra un negozio di specialità umbre e uno di souvenir, intervallando il tutto con splendidi scorci delle abitazioni e del territorio circostante la città, ci dedichiamo alla visita di altre chiese sparse per la città quali la Chiesa Santa Maria Maggiore, la Chiesa San Pietro e la Chiesa di Santa Chiara (dove ho ammirato il “Crocifisso di San Damiano” ma, a causa della lunga coda, non ho potuto visitare la cripta con le spoglie della Santa). Tra una salita e una discesa poi decidiamo di assaporare la nostra prima porzione di crescia (una specie di focaccia tipica delle zone tra Marche e Umbria che si consuma farcita) per pranzo.

Nella seconda parte del pomeriggio, prima di rientrare a Foligno decidiamo, anche se provati dalle innumerevoli camminate per la città di Assisi, di spostarci in un centro poco distante, Santa Maria degli Angeli, dove visitiamo la Basilica all’interno della quale è custodita la Porziuncola, l’antica chiesa (sembra risalente al IV secolo) in cui San Francesco era solito pregare. Nel 1205 Francesco scelse questo luogo, allora tra le selve, come dimora (è possibile vedere ancora la cella in cui dimorava il santo) e vi fondò l’Ordine francescano.

La sera, tornati a Foligno, dopo una doccia rigenerante e un po’ di riposo, decidiamo di fare una breve passeggiata in centro, per ammirare (solamente dall’esterno) Palazzo Trinci, La Cattedrale di San Feliciano e il Palazzo Comunale, prima di recarci a cena all’”Osteria Ciclabile – Ladri di Biciclette” un caratteristico locale a tema ciclistico (sempre consigliatoci da Matteo) dove tutto, dai tavoli agli arredi richiama alla bicicletta o è ricavato da parti di bicicletta (ad esempio i sellini utilizzati come attaccapanni o i manubri come porta candela). La notte tra il terzo e quarto giorno poi ci riserva una assai spiacevole sorpresa, è infatti la notte del terribile terremoto che nel mese di agosto ha colpito le zone di Amatrice e Arquata del Tronto. Anche a Foligno il sisma si è fatto sentire con due scosse molto forti ma fortunatamente, a parte un po’ di agitazione, senza danni.

PERUGIA

Il quarto giorno ancora un po’scossi dalla nottata decidiamo di visitare Perugia. Lasciata l’auto al capolinea del mini metrò (zona Pian di Massiano, poco distante dallo Stadio) acquistiamo i biglietti e sfruttiamo questo comodo mezzo per recarci in centro senza troppi affanni. Iniziamo il nostro giro in città dalla Rocca Paolina, una fortezza risalente alla metà del 1500 della quale oggi rimangono soltanto parte dei sotterranei e alcune porte di ingresso (Porta Marzia, Porta Trasimena), adibiti a passaggio pedonale e che offrono uno splendido esempio di città sotterranea.

Nel primo pomeriggio abbiamo invece prenotato un tour al Museo della Perugina (siamo molto golosi ammettiamolo). Partiamo dai giardini antistanti la Rocca Paolina con un autobus di quelli turistici (in questo modo ci gustiamo anche uno spaccato della città comodamente seduti) che ci accompagna direttamente nel piazzale della fabbrica e da qui, successivamente, ci riporterà in centro città. Il tour, della durata di circa un’ora, inizia con un’ampia degustazione di alcuni prodotti e dopo ci porta a spasso per la fabbrica dove, attraverso alcune passerelle sopraelevate, è possibile osservare i vari reparti di produzione, dalla materia prima all’inscatolamento. Purtroppo essendo in stagione estiva gran parte della produzione è ferma (soltanto i baci erano in produzione) ma risulta comunque una visita interessante.

Rientrati in città continuiamo il nostro tour a piedi visitando la cattedrale di San Lorenzo (il Duomo) che si trova in Piazza IV Novembre e il Palazzo dei Priori con la Sala dei Notari (situato di fronte alla Cattedrale). Decidiamo invece, per mancanza di tempo, di tralasciare la Galleria Nazionale dell’Umbria che si trova proprio li vicino. L’ultima parte della giornata la dedichiamo ad un’interessantissima visita guidata al Museo della Fondazione Uguccione Ranieri di Sorbello, sito in Palazzo Sorbello. L’intera visita si svolge all’interno della proprietà della Famiglia Ranieri Bourbon di Sorbello dove è possibile ammirare numerosi reperti appartenenti a questa famiglia (libri, tra cui una delle prime edizioni dell’Enciclopedia, ceramiche, quadri, ricami…). Successivamente, grazie al biglietto cumulativo che avevamo acquistato dentro la fondazione, abbiamo visitato anche il Pozzo Etrusco che si trova li vicino. La visita inizia con un interessante video che illustra le caratteristiche e la conformazione del pozzo e successivamente prosegue con la possibilità di scendere qualche metro , attraverso una breve scala fino ad una passerella che si sviluppa proprio al centro del pozzo e consente di vedere, sporgendosi appena, fino alla fine del pozzo stesso (il pozzo è profondo circa 36 metri). Concluse la visita al Pozzo, dopo una breve passeggiata per le vie adiacenti, siamo tornati alla macchina, sempre utilizzando il metrò e da qui siamo rientrati a Foligno.

GUBBIO

Il giorno successivo lo dedichiamo alla città di Gubbio, una città in cui si percepisce molto quella che è stata la Presenza di San Francesco e di ciò che ha lasciato (personalmente credo che sotto certi aspetti si percepisca ancora meglio di quanto non lo si faccia ad Assisi). Partiamo in tarda mattinata quindi la visita sarà un po’ più breve del previsto ma riusciamo comunque a sfruttare al meglio il tempo a disposizione. Lasciamo l’auto nel parcheggio della cestovia (in via San Gerolamo) e iniziamo il nostro tour della città con un bel viaggio aereo fino alla Basilica di Sant’Ubaldo. La Basilica è molto bella e al suo interno, oltre a poter vedere le spoglie del Santo Patrono della città, è possibile visitare un piccolo museo dedicato alla Corsa dei Ceri nel quale sono esposte alcune riproduzioni dei Ceri utilizzati durante la processione e viene proiettato un video con immagini molto esplicative della celebrazione e di ciò che rappresenta per la città.

Conclusa la visita della Basilica riprendiamo la cestovia per ritornare in città e, una volta a terra, ci dirigiamo verso il Palazzo Dei Consoli (sede del Museo Civico in cui sono custodite tra gli altri reperti le “Tavole Egubine”) con la sua piazza, su cui si affaccia anche il Palazzo dei Podestà (sede del Municipio) e la magnifica veduta sulla città e il territorio circostante. Tutti questi giorni di camminate un po’ si fanno sentire e allora ci lasciamo tentare, visto anche il prezzo più che ragionevole, dal tour della città bordo del trenino. Il giro risulterà veramente interessante, in circa quaranta minuti si visitano tutti i luoghi più importanti di Gubbio come ad esempio la Chiesa dove San Francesco incontrò il Lupo, il Teatro Romano, la chiesa dove è conservata la lapide del Lupo, il Palazzo del Bargello con la sua fontana, detta “fontana dei matti” (si dice che girando tre volte attorno a questa fontana si acquista la cittadinanza onoraria di Gubbio, cioè la patente da matto) e molti altri che ci vengono anche ben illustrati dall’audio guida presente sul treno e ascoltabile con le cuffiette comprese nel prezzo. Ritornati nella piazza del Palazzo Dei Consoli una volta concluso il tour decidiamo di recarci a visitare la Cattedrale e il Palazzo Ducale, utilizzando per salire i comodi ascensori presenti in città, prima di andare a riprendere la macchina. Decidiamo poi di visitare meglio e più da vicino il Teatro Romano e, soprattutto, la Chiesa dove San Francesco incontrò il Lupo, una piccola chiesetta fuori dalle mura della città dopodiché saliamo nuovamente alla Cattedrale di Sant’Ubaldo (questa volta con la macchina) per visitare una torre medievale che si trova poco a monte della Basilica e raggiungibile a piedi mediante un sentiero (visita che si rivelerà abbastanza deludente e, a mio avviso, evitabile). Per concludere in bellezza la giornata ci siamo fermati a cenare presso il Ristorante “All’Antico Frantoio (di fronte al Teatro Romano) dove con un menù turistico ad un prezzo veramente ottimo abbiamo potuto assaggiare numerose specialità egubine prima di rientrare a casa.

RIENTRO A CASA

Purtroppo la nostra vacanza è giunta al termine ma prima di abbandonare del tutto l’Umbria abbiamo deciso di passare parte della mattinata nuovamente ad Assisi per visitare la Rocca Maggiore, una fortezza la cui costruzione è iniziata a fine 1100, che non eravamo riusciti a visitare nei giorni precedenti. Lasciata la macchina in un piccolo parcheggio libero fuori dalle mura della città abbiamo proseguito a piedi lungo il percorso in salita fino alla Rocca. All’interno della Fortezza è presente un Museo al cui interno sono custoditi numerosi oggetti che raccontano la storia di questa Rocca e del territorio circostante. Le Torri della Rocca inoltre offrono avere una meravigliosa visione delle zone circostanti nelle quale spicca l’opera del Maestro Pistoletto “Il Terzo Paradiso”.

Ripresa la nostra macchina abbiamo poi proseguito in direzione del Lago Trasimeno, nei pressi di Castigliane del Lago dove abbiamo passato la fine della mattinata e il primo pomeriggio per poterci rilassare un po’ prima del lungo viaggio di ritorno e goderci ancora una volta il caldo sole che ci ha accompagnato durante tutta la vacanza. L’unico rammarico che ci è rimasto e che, visto il poco tempo a disposizione, non abbiamo potuto visitare tutti gli splendidi angoli di Umbria che avremmo voluto ma questo è sicuramente uno spunto per poterci tornare il prima possibile.

ALCUNI CONSIGLI PRATICI

– Acquistare dove possibile biglietti cumulativi (ad esempio la Spoleto Card) in modo da poter visitare un grande numero di siti risparmiando qualcosa;

– Sfruttare i mezzi pubblici per accedere in città (molto comodo ad esempio il mini metrò di Perugia) o, se siete dei camminatori volenterosi sfruttate i numerosi parcheggi situati più verso le periferie delle varie città.

– Siccome le città umbre sono spesso sviluppate “in salita” sfruttate gli ascensori e le rampe di scale mobili dove presenti



    Commenti

    Lascia un commento

    Leggi anche