Umbria, tre giorni fra sapori e profumi

Tour enogastronomico e culturale fra le colline umbre
Scritto da: m.niselli
umbria, tre giorni fra sapori e profumi
Partenza il: 20/08/2014
Ritorno il: 22/08/2014
Viaggiatori: 2
Spesa: 500 €
Umbria Tour – tre giorni fra sapori e profumi

Ci siamo diretti alla volta dell’Umbria con lo scopo di riposarci e insieme gustare i sapori di una terra ricca di delizie, dai primi piatti a base di funghi e tartufo ai secondi a base di carne e insaccati.

Una vacanza in Agriturismo: buona struttura, ottima location

Per prima cosa abbiamo cercato una sistemazione che fosse comoda ai fini dell’esplorazione: idealmente ci siamo messi al centro di un cerchio dal quale poi ci siamo mossi a raggiera. La nostra base era la piccola cittadina di Trevi, presso l’Agriturismo I Mandorli. La struttura è immersa nel verde, a sufficiente distanza dal paese e dalla via principale, la Flaminia, che risulta essere comodissima in quanto permette di raggiungere tutti i paesi in tempi brevi. Siamo rimasti piacevolmente stupiti dalla bellezza delle strade umbre: la stessa proprietaria dell’agriturismo ci spiegava che una volta, a collegamento delle varie cittadine, esistevano solo le stradine serpeggianti e male asfaltate che attualmente sono l’ideale per scampagnate in bicicletta ma che sono impensabili da percorrere nella routine di tutti i giorni. Con l’avvento di queste specie di “superstrade” a due corsie e a percorrenza gratuita, i collegamenti sono diventati facili e veloci. In mezzora al massimo si raggiungono tutti i centri abitati e non c’è mai traffico.

La struttura presso la quale abbiamo alloggiato è molto bella e ben tenuta. E’ costituita da tanti edifici di stampo medievale adibiti sia a stanze d’albergo che ad appartamento. Le proprietarie sono riservate e cordiali, se si ha bisogno di qualcosa sono molto disponibili. La struttura è dotata di un gran giardino e di piscina, peccato che noi ce la siamo goduta poco per via degli insetti che purtroppo abbondavano. Colazione buona e abbondante. Degno di nota il viale d’ingresso: un sentiero sterrato con cipressi e fiori a latere, in stile “Gladiatore”. Davvero suggestivo, ci ha fatto sentire proprio in Umbria!

Trevi

Trevi è un borgo medievale arroccato su una montagna. E’ un paese piccolo ma c’è tutto quello che può servire in caso di necessità: supermercato, farmacia, ufficio postale e bei ristorantini. Segnaliamo “La Vecchia Posta”, dove abbiamo cenato una sera. Preparano piatti tipici con molta cura e il rapporto qualità/prezzo è buono (tagliere di antipasti, due secondi piatti, dolce, pane, vino al calice: 40 euro). Vale la pena camminare attorno alla città quando cala la sera: esiste un punto panoramico dal quale si gode di un’ottima vista sulla valle. Un must: percorrere in macchina e di giorno la strada che porta al paese: è immersa negli ulivi e il profumo è meraviglioso.

Gubbio

E’ stata la nostra prima tappa una volta giunti in Umbria. Per arrivare in cima al paese si può percorrere un’impervia stradina oppure aiutarsi con gli ascensori. E’ veramente bello camminare fra i viottoli e scoprire le prime norcinerie, ricolme di deliziosi insaccati e formaggi! Consigliamo una merenda a base di pane, provola e salame di cinghiale: sembra una cosa semplice ma costa poco e colma il buco. Camminare per quelle salite fa venire tanta fame!

In cima alla città esiste una seggiovia che porta sulla Rocca di Sant’Ubaldo: è costituita da dei cestelli che ospitano due persone ciascuno e porta fino in cima. La vista è molto bella, nota dolente: il punto ristoro, con tempi di attesa biblici a dir poco (noi ce ne siamo andati perché non ci portavano neanche il menù!). Scendendo dalla rocca consigliamo di percorrere la via di Hemingway: è solo una stradina ma è piena di fiori ed è stupenda!

A valle c’è la Chiesa di San Francesco che commemora il miracolo del Lupo di Gubbio: non l’abbiamo vista dall’interno perché ci ha colti di sorpresa un violento temporale e siamo scappati alla macchina.

Spello (Hispellum)

Di sicuro una delle cittadine favorite, non tanto per l’architettura quanto piuttosto perché ci siamo sentiti accolti dalla gente del posto. A metà agosto Spello organizza la festa romana: si fanno cene a tema, corre il palio delle bighe (quelle vere!) e la città si copre di alloro a commemorare i fasti di un tempo remoto. Lungo le strade ci sono piccole botteghe di sarte che cuciono abiti in stile romano (sia da uomo che da donna) che si possono indossare se si decide di far parte del corteo in una delle manifestazioni del programma.

In fondo a Spello poi non si può non passare nella bottega della signora Teresa: un piccolo angolo di paradiso di delizie del luogo, dall’olio ai salumi, dai formaggi al vino. Quello che fa la differenza non è la qualità del cibo ma l’accoglienza della signora che ti fa assaggiare tutto e che ti racconta in un baleno la storia della città e le particolarità che la caratterizzano. Abbiamo comprato una lattina di olio costosissimo ma pregiatissimo in quanto derivato da un’unica varietà di oliva (prodotto raro). Costa, ma assaggiate per credere: non sembra neanche olio!

Collepino

Sulla via di Spello, Collepino è una perla che merita di essere vista! Questo minuscolo paesino conta 40 abitanti ed è stato completamente ristrutturato dopo il terremoto del 1997. Conta solo una tavernetta/ristorantino e un bar, null’altro. Collepino viene chiamato “il paese dei folletti”: non abbiamo capito perché ma resta comunque un paese magico. E’ impagabile camminare lungo i viottoli di un borgo medievale dove il tempo sembra essersi fermato, anzi, dove si è fermato! Da vedere, assolutamente!

Spoleto

Si raggiunge il centro città mediante una serie di scale mobili ben mimetizzate sulla collina. Le scale portano alla rocca (visitabile) e da qui si raggiunge l’acquedotto romano (ancora in piedi da quella volta, ebbene sì!). La passeggiata è bella e merita: una volta attraversato il ponte si giunge ad un sentiero che incrocia la Via Francigena e da qui si può scegliere di percorrere la strada che porta al Monastero di Santa Elisabetta (chiuso ai visitatori). Il percorso pedonale è attrezzato per chi vuole fare jogging. Non vale la pena scendere fino a valle, solo percorrerlo per mezzora circa: consigliamo quindi il dietro front e il ritorno all’acquedotto, da cui poi si raggiunge in un baleno in centro di Spoleto.

A pranzo abbiamo mangiato presso l’Osteria dell’Enoteca, piccolo locale all’interno del quale abbiamo gustato il più ghiotto tagliere di antipasti della vacanza: un sacco di varietà di salame, formaggi e bruschette con olio e patè vari. Davvero merita. Personale cordiale, servizio un po’ lento, forse dovuto al fatto che siamo arrivati all’ora di punta.

Vale la pena fare una passeggiata per la città vecchia: il duomo merita una fermata così come vale la pena andare in cerca del Teatro Romano: se non altro conduce a delle ottime botteghe di prodotti tipici!

Montefalco

Non distante da Trevi si snodano alcuni paesi che sono famosi per essere dei deliziosi borghi medievali: Montefalco, Bevagna… Noi abbiamo optato per Montefalco che ci è piaciuta un sacco! Il paese (murato) è costituito da quattro contrade che confluiscono in una piazza centrale su cui si affaccia la chiesa e il municipio. Un tipico paese medievale che fa dell’Umbria un posto unico, da vedere. Famoso per una varietà di olio e di vino.

Assisi

Sulla via del ritorno ci siamo fermati ad Assisi. Non occorre fare alcuna descrizione di questa meraviglia di cittadina che però, proprio perché turistica, è forse quella che meno rispecchia lo spirito dell’Umbria. Conviene parcheggiare al di sotto della basilica e quindi visitare sia la chiesa di San Francesco che quella di Santa Chiara (in salita all’andata, in discesa al ritorno). Attenzione agli orari delle Messe: durante la Messa che viene celebrata nella Basilica Inferiore non si può accedere alla Tomba di San Francesco, che rimane nella Cripta.

Sulla via del ritorno ci siamo fermati alla Basilica di Santa Maria degli Angeli dove è custodita la Porziuncola: un gioiello, va vista! A metà fra Assisi vecchia e la Basilica di Santa Maria degli Angeli c’è la Chiesetta di San Damiano: anche questa è stupenda e merita una fermata.

Non distante da Assisi c’è il paese di Costano: se capitate, come noi, a fine agosto c’è la tradizionale Sagra della Porchetta dove si mangia benissimo a prezzo ottimo e si fa festa fino a notte inoltrata, con tanto di orchestra e pista da ballo ogni sera.

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Massimiliano massimilianoniselli@gmail.com

Martina martina.battisioli@gmail.com

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