Umbria, tre giorni tra natura e spiritualità

In viaggio verso una terra tutta da scoprire
Scritto da: mariapaola79
umbria, tre giorni tra natura e spiritualità
Partenza il: 31/05/2014
Ritorno il: 02/06/2014
Viaggiatori: 2
Spesa: 500 €
Ponte del 2 giugno. Ecco un’ottima scusa per andare alla scoperta di una regione a noi ancora sconosciuta. L’idea nasce dal mio desiderio di visitare la piana di Castelluccio di Norcia, nel cuore dei Monti Sibillini. Tra fine maggio e i primi giorni di luglio, l’altopiano di Castelluccio è testimone di un evento di particolare importanza, La Fioritura. Per diverse settimane la monotonia cromatica del pascolo, viene spezzata da un mosaico di colori, con variazioni di toni che vanno dal giallo ocra al rosso, grazie alla fioritura di genzianelle, narcisi, violette, papaveri e ranuncoli. Non esiste un preciso giorno per ammirare questo incantevole spettacolo. Ogni anno tutto è affidato all’andamento climatico della stagione. Prima di partire contatto l’Ufficio del turismo locale che mi informa che quest’anno la fioritura e’ molto indietro, a causa anche dell’ altitudine della piana, si parla di fine giugno. Delusa ma vogliosa di visitare comunque la zona decidiamo di non rimandare la nostra gita fuori porta.

Partiamo la mattina del sabato in auto da Parma, direzione Siena, la prima tappa del nostro mini tour. Il tratto di autostrada tra Bologna e Firenze è sempre molto trafficato e questo allunga non poco tempi di percorrenza. Siena è una città molto raccolta: ci si riesce a spostare a piedi molto facilmente ma consiglio scarpe comode, perché è tutto un sali scendi e ci sono tanti scalini. Giungiamo a Siena per pranzo, iniziamo quindi la visita della città da L’Osteria, in Via De Rossi. Avevamo letto delle recensioni positive su Tripadvisor e devo dire che le nostre aspettative sono state ampiamente soddisfatte. Si tratta di un autentica trattoria toscana con arredo in legno molto spartano. Ordiniamo l ‘antipasto della casa, una classica bruschetta al pomodoro, pici con cacio e pepe e tagliatelle con funghi porcini freschi. Piatti semplici ma molto gustosi, grazie alla qualità delle materi prime utilizzate. Vino delle casa, acqua e caffè. Totale € 50,00. Rifocillati a dovere ci dirigiamo verso Piazza del Campo, la piazza principale della città, con la sua particolare forma a conchiglia, dove si corre il famoso Palio. Sulla Piazza si affacciano importanti palazzi. Tra questi il grandioso Palazzo Comunale, in mattoni rossi e marmo bianco, dove si trova il Museo Civico. All’interno sono conservati molti capolavori di artisti senesi. A fianco del Palazzo si erge maestosa la Torre del Magia, tra le più alte d’Italia e dalla cui cima si può godere di una magnifica vista della città e della campagna senese. Le scale sono piuttosto strette, infatti occorre lasciare zaini e borse in biglietteria. Per goderci il panorama di Siena dall’alto preferiamo la salita sul “facciatone”, di fianco al Duomo. Purtroppo la coda è lunga e il tempo concesso una volta in cima è davvero ridotto ma la vista sui tetti di Siena e sulla torre del Mangia è strepitosa. Passeggiare per le strade di Siena è particolarmente piacevole e suggestivo. Ogni quartiere rappresenta una contrada del Palio, il cui stemma è spesso appeso alle finestre e alle porte delle case e dei negozi. La passione per il palio a Siena si respira in ogni momento dell’anno ed in ogni luogo. Diciamo pure che il fascino di Siena è proprio quello di perdersi fra i vicoli. Si possono scoprirete angoli e scorci deliziosi! Nel tardo pomeriggio ci rimettiamo in cammino, destinazione finale Agriturismo Canalicchio, a pochi km da Perugia, sarà la nostra base. L’agriturismo è immerso in un oasi di pace e tranquillità nel cuore della campagna Umbra, una meraviglia! È una struttura nuova e molto curata, in una posizione ideale, vicino ai maggiori centri di interesse. A nostra disposizione abbiamo un monolocale con angolo cottura, anche se di fatto non verrà mai usato. Peccato per mancanza di tempo non aver potuto sfruttare nemmeno la piscina! I proprietari ci accolgono calorosamente e da subito si dimostrano molto disponibili in tutto. Per cena scegliamo la Locanda dei Golosi, vivamente consigliata dai proprietari dell’agriturismo e a pochi km di distanza. Molto lontano dall’immaginario comune di locanda, si tratta di un enorme ristorante pizzeria con grandi vetrate ed un ampia veranda. Indiscutibile, come ci avevano detto, la qualità del cibo e l’abbondanza delle porzioni. Ottima rapporto qualità/prezzo. Ordiniamo: Formaggi locali, zuppa di legumi, grigliata di carne. Dopo cena decidiamo di dare uno sguardo alla citta’ di Perugia, distante solo 15 minuti di mattina. Lasciamo la macchina oltre le mura esterne e per raggiungere il centro storico utilizziamo un funzionale sistema di scale mobili nascoste all ‘interno di gallerie calcaree. La città si presenta da subito molto animata di giovani, fuori a celebrare l’inizio del week end; le stradine del centro storico sono talmente affollate che tanto che a fatica raggiungiamo Piazza IV Novembre, la piazza principale della città dominata dall’ imponente Palazzo dei Priori e adornata dalla famosa Fontana Maggiore. La fontana e’ il simbolo della città’, costruita tra il 1275 e 1278, e’ caratterizzata da due vasche di pietra rosa e bianche sormontate da una conca di bronzo da cui spuntano tre ninfee che sorreggono un anfora. Attraverso il corso principale raggiungiamo i Giardini Carducci, da cui si domina l’intera vallata tutta illuminata. Molto suggestivo. La nostra sarà proprio una toccata e fuga, infatti in base al nostro itinerario non torneremo più a Perugia per predilige altre località.

Domenica 1 giugno

Il giorno dopo di buon ora ci mettiamo in marcia per raggiungere la cittadina di Todi, a circa 40 minuti di macchina dal nostro agriturismo, direzione Terni. Lasciamo la macchina in un comodo parcheggio a pagamento sotto le mura della città che raggiungiamo attraverso un ascensore a cremagliera. Questo gratuito. Si raggiunge un giardino con terrazza con panoramica che domina le dolci colline della valle umbra, il panorama e’ molto rilassante. Attraverso un viale alberato raggiungiamo il Tempio di Santa Maria della Consolazione, da cui avrà inizio la nostra visita al borgo. Dopo aver visitato l’interno della chiesa imbocchiamo un sentiero panoramico nella pineta e risaliamo verso la fortezza. Prima di raggiungere il cuore di Todi decidiamo di salire attraverso una ripida scala a chiocciola, sul campanile della Chiesa di S.Fortunato, per godere di un panorama a 360 gradi sulla città e la vallate circostante. Le città dall ‘alto hanno sempre il loro fascino. Lo consiglio! Tutti i borghi umbri sorgono sulle cime di colli e nessuno immagina che possano esistere parti sotterranee fatte di cunicoli e gallerie che in epoca romana fungevano da cisterne per la raccolta e conservazione dell’acqua. Proprio qui a Todi abbiamo la possibilità di visitarne una. Oltre 5 chilometri di cunicoli e gallerie, più di 30 cisterne, preromane, romane e medievali, 500 pozzi di varie epoche formano il ricchissimo patrimonio sotterraneo della città. Le vie del centro storico sono molto tranquille e poco affollate; complice la bella giornata di sole e il venticello fresco si respira un atmosfera di totale relax. Raggiungiamo la splendida Piazza del Popolo dove si ammirano: Palazzo del Popolo, Palazzo del Capitano, Palazzo dei Priori, il Duomo con la sua scalinata. Pranziamo in una piccola e simpatica enoteca ai piedi del Duomo, in un angolo ombreggiato della piazza. Bruschette con pecorino, pomodoro e basilico fresco, tagliere di salumi e formaggi locali il tutto accompagnato da un ottimo bicchiere di Montefalco che in seguito sarà’ sempre presente durante i nostri pranzi e cene. Un caffè e via di nuovo in marcia per la prossima tappa: la Cascata delle Marmore, un paesaggio naturale da non perdere se si passa in zona. Si tratta di una cascata a flusso controllato, tra le più alte d’Europa, potendo contare su un dislivello complessivo di 165 m, suddiviso in tre salti. Si trova quasi alla fine della Valnerina, la lunga valle scavata dal fiume Nera. Le acque della cascata sono sfruttate intensamente per la produzione di energia elettrica, nella centrale di Galleto. Questo fa sì che la cascata vera e propria non sia continuamente funzionante, ma per la maggior parte del tempo si riduce alle dimensioni di un torrente. Per regolare il funzionamento della centrale e per permetterne la visione a tutti, in orari e periodi definiti, la cascata viene fatta funzionare alla massima portata: un segnale acustico avvisa dell’apertura delle paratoie di regolazione, e in pochi minuti la portata aumenta fino al valore massimo. Normalmente, la cascata funziona un paio di ore al giorno, con orari di funzionamento prolungati in occasione di giorni festivi. Una volta acquistato il biglietto di ingresso si ha accesso a sentieri di diversa lunghezza e difficoltà che permettono di vedere ancora più da vicino la potenza dell’acqua e lo spettacolo naturale da essa generato. Indimenticabile l’arcobaleno che si viene a creare nel tratto superiore della cascata principale.

Sulla via del ritorno ci fermiamo a Spoleto, dove arriviamo ormai al tramonto. La prima immagine che si presenta ai nostri occhi e’ il vecchio acquedotto romano di mattoni rossi illuminato dalla luce del tramonto e l’imponente Rocca Albornoziana, una fortezza situata sulla sommità del colle Sant’Elia che sovrasta la città di Spoleto. Il borgo di Spoleto di snoda in una miriade di stradine particolarmente suggestive intervallate da fontane e piazzette; di notevole impatto visivo la piazza del Duomo con la sua lunga scalinata di pietra bianca. Dopo un lungo peregrinare per questi vicoli molto affascinanti in cui sembra di tornare a ritroso nel tempo cerchiamo un posticino dove cenare. Scopriamo per caso che era in corso il Festival del vino, motivo per cui la città e’ molto animata e faremo fatica a trovare un posto dove cenare. Le locande che ci avevano consigliato sono tutte al completo ma riusciamo cmq a scovare un’osteria molto tipica leggermente defilata rispetto al centro storico, l’Angolo Antico, in via Monterone. Ordiniamo crostoni misti, pici alla spolentina, costolette di agnello alla brace e tagliata con funghi porcini freschi. Stanchi ma soddisfatti per questa intensa giornata, a tarda ora, facciamo rientro in agriturismo.

Lunedì 2 giugno

Ultimo gg del nostro mini tour umbro. Partiamo alla volta di Assisi, peccato che abbiano avuto tutti la nostra stessa idea. La strada che conduce al centro della città e’ una fila unica di macchine, riusciamo a trovare parcheggio solo nella parte più alta. A piedi, attraverso le strette stradine che compongono il centro storico e i numerosi negozietti di souvenirs, raggiungiamo la basilica di San Francesco. Anche Assisi e’ un borgo molto caratteristico, con i suoi edifici di pietra e strade acciottolate; peccato non essere riusciti a coglierne la spiritualità che da sempre la contraddistingue a causa dei troppi turisti che affollavano ogni angolo della città. Per fuggire alla folla, riprendiamo la macchina per l’ultima tappa del nostro tour, la cittadina di Spello. Qui l’atmosfera e’ molto più rilassata e più vicina ai nostri gusti dove trascorreremo l’intero pomeriggio, perdendoci tra i suoi vicoli lastricati di sanpietrini dove scoprire le piccole e caratteristiche botteghe, passando sotto gli archi e fermandoci nelle piazzette per ammirare l’incantevole panorama delle colline vicine. Spello è una cittadina da visitare tutta a piedi, per ammirare con calma i tipici balconi fioriti, punto forte di questo delizioso borgo. Molto suggestivo e folcloristico deve essere assistere all’Infiorata del Corpus Dominiche si svolge a fine Giugno. Pranziamo in una piccola e graziosa enoteca, il Ristorantino, che offre un menù variegato e vanta un ampia scelta di vini esposti all’interno del locale. Ordiniamo un tagliere di formaggi accompagnati da mostarda, marmellate e miele, una frittatina una con tartufo, grigliata mista e 2 calici di Sagrentino di Montefalco che non delude mai! Purtroppo anche questa giornata giunge al termine ed e’ tempo di rimetterci sulla via del ritorno.

L’Umbria e’ stata una piacevolissima scoperta, che merita un soggiorno sicuramente più lungo, tanti sarebbero infatti i borghi ancora da visitare: Gubbio, Norcia, Montefalco, per citarne alcuni… speriamo di aver presto un’altra occasione per tornare!

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Siena, Piazza del Popolo

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Siena

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Cascata della Marmora

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Scorcio di Spello

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Assisi, Chiesa di S. Francesco

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Duomo di Todi



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