Breve vacanza in Umbria

Nel cuore del nostro Paese tra Gubbio, Spello, Assisi...
Scritto da: rossanacasartel
breve vacanza in umbria
Partenza il: 27/04/2012
Ritorno il: 30/04/2012
Viaggiatori: 4
Spesa: 500 €

VENERDì 27 APRILE

Partiamo venerdì mattina alle 8 da Uggiate diretti in Umbria. Autostrada fino a Cesena e poi svoltiamo sulla E45 statale panoramica e veloce che ci porterà senza problemi alla nostra meta. Verso l’ora di pranzo usciamo a Mercato Saraceno e per puro caso entriamo alla Trattoria del Lago, non potevamo iniziare meglio la nostra vacanza. Al venerdì servono solo pesce in quanto i proprietari sono di Cesenatico e ci gustiamo così un ottimo pranzo: antipasti miste caldi e freddi, primo e secondo € 90 in 4. Facciamo un giretto per il paese che è attraversato da un fiume e ripartiamo.

Nel primo pomeriggio arriviamo a Santa Maria degli Angeli, parcheggiamo senza problemi davanti alla Basilica ed iniziamo la nostra visita. Che dire, l’atmosfera di pace che accompagnerà tutta la nostra breve vacanza inizia a farsi sentire. La Basilica è maestosa e al suo interno custodisce la Porziuncola la piccola chiesetta dove San Francesco si ritirava a pregare, accanto c’è la cappella dove il Santo morì il 3 Ottobre del 1226 e all’interno della quale sono custodite alcune reliquie. C’è poi un passaggio che permette di vedere il roseto su cui il Santo si gettò in un momento di sconforto senza restarne ferito. Approfittiamo tutti della possibilità di confessarsi e sostiamo in preghiera all’interno della Porziuncola. Terminata la visita partiamo diretti a Spello che sarà la base della nostra vacanza. Ammiriamo Assisi dalla strada rimandando la visita al giorno dopo . Giunti a Spello cerchiamo l’albergo Il Cacciatore (€ 100 al giorno con colazione per la camera da 4 persone) prenotato già da tempo e che scopriamo essere situato proprio nella parte alta di questo pittoresco borgo. Lasciamo i bagagli e iniziamo la nostra visita. L’accesso al paese avviene attraverso diverse porte e le stradine sono molto strette e tutte in salita essendo il paese arroccato ad una collina. La pietra delle strade e degli edifici colora di tutte le tonalità dell’ocra questo grazioso paese che al suo interno custodisce dei piccoli tesori. Infatti all’interno della chiesa di Santa Maria Maggiore si trova la Cappella Baglioni affrescata dal Pinturicchio. Vale sicuramente la pena spendere € 1 per illuminarla e goderne appieno. Di fianco all’altare ci sono invece un paio di dipinti del Perugino. Nella vicina Chiesa di Sant’Andrea si trova invece una tavola dipinta sempre dal Pinturicchio. Saliamo e raggiungiamo un belvedere da cui si scorge Assisi e poi andiamo a cenare alla Trattoria Da Dadà che si trova proprio in centro. Ottima scelta, le recensioni lette dicono il vero e ceniamo in abbondanza gustando specialità umbre e spendendo poco (€ 65 in 4). Consigliato il piatto unico con degustazione di bruschette, salumi, formaggi e torta al testo. Ottimo anche il vino. Stanchi per la giornata intensa ci ritiriamo in albergo.

SABATO 28 APRILE

Giornata dedicata ad Assisi e a San Francesco. Partiamo abbastanza presto dopo aver fatto colazione sulla terrazza all’aperto dell’ albergo da cui si gode una splendida vista sulla vallata. Pace e tranquillità rendono difficile andarsene ma abbiamo tante cose da vedere. Arrivati ad Assisi parcheggiamo nella parte alta della città e cominciamo la nostra visita. Splendida, Assisi è veramente bellissima e le sue stradine molto curate e pittoresche offrono bellissimi scorci ad ogni svolta. Archi, pietra, fiori, tutto splendido. Passiamo dalla piazza del Comune con il Tempio di Minerva e raggiungiamo la Basilica di San Francesco. Fu il Santo a decidere la posizione in cui voleva essere sepolto e in questo luogo è sorta questa splendida Basilica. Cominciamo la visita da quella Superiore che è quella che più mi ha colpito per i suoi splendidi affreschi opera di Giotto e Cimabue. Fa impressione pensare che parte della volta crollò in seguito al terremoto del 1997. Bravissimi i restauratori che hanno perfettamente posto rimedio a quel disastro. Quello che si vede non si può spiegare, va visto. Si attraversa poi un chiostro interno e si accede alla Basilica Inferiore, splendida e anche questa completamente affrescata. Sotto l’altare maggiore è custodito in una piccola cripta il corpo di San Francesco. Anche qui mi è difficile descrivere l’atmosfera che vi aleggia intorno carica di una spiritualità che neanche a San Pietro ho provato. Usciamo dalla parte inferiore della Basilica, scattiamo qualche foto (all’interno sono vietate) e aspettiamo l’orario della Messa. Durante l’attesa mi godo un altro giro nella Basilica Superiore con una legenda che mi spiega cosa rappresentano i vari affreschi. Purtroppo nel frattempo arrivano orde di visitatori che tolgono magia e spesso mancano di rispetto alla sacralità di questi luoghi che dovrebbero essere ammirati e vissuti in silenzio. Oltretutto non capisco l’ostinazione a scattare foto quando sono chiaramente vietate e a parlare ad alta voce costringendo le guardie a continui richiami. Per pranzo ci fermiamo al self service Foro Romano (€ 35,50 in 4) e poi raggiungiamo la Basilica di Santa Chiara. Dovremo poi aspettare che riapra alle 14,30. Molto bella la facciata bicolore rosa e bianca fatta con la pietra del Subasio. Oltre al corpo di Santa Chiara la chiesa conserva il crocefisso che parlò a San Francesco proveniente da San Damiano. Personalmente è proprio davanti a questo crocefisso che ho provato l’emozione più forte ma penso che ognuno abbia il proprio momento e luogo dove più forte ha percepito la spiritualità di questi posti. Belli gli affreschi che raccontano la vita della Santa. Il corpo della Santa è custodito sotto l’altare, si può visitare e sostare in preghiera. C’è anche una piccola esposizione delle vesti che indossarono Santa Chiara e San Francesco insieme ad altri oggetti tra cui i capelli della Santa. Torniamo all’auto e raggiungiamo l’Eremo delle Carceri che si trova a km. 5 da Assisi sul monte Subasio che prende il nome dal fatto che San Francesco e i suoi seguaci qui si ritiravano nella solitudine e nel silenzio per pregare. Tutta la zona è sacra, anche la parte esterna al convento che porta a cappelle dove ancora oggi la gente sosta in preghiera. Diversi sentieri si snodano intorno al percorso principale ed è emozionante scorgere persone che si allontanano in solitudine per una preghiera. Sentiamo cantare ed ecco arrivare una gruppo di giovani frati e suore tutti sorridenti in visita anche loro in questi luoghi santi. Visitiamo il convento con passaggi veramente strettissimi ed angusti e ce ne andiamo. Sulla strada del ritorno deviamo per San Damiano il convento in cui si trovava il crocefisso che parlò a San Francesco che diede così una svolta alla sua vita. Qui venne composto il Cantico delle Creature e qui si fermò Santa Chiara con le sue suore fino al giorno della sua morte. Si può visitare il convento e sostare nel locale dove morì la Santa felice di aver appreso da pochi giorni che il suo Ordine era stato riconosciuto dalla Chiesa di Roma.

Rientriamo a Spello, passeggiamo su e giù per le sue viuzze e ci fermiamo a cenare all’Enoteca Properzio superconsigliata da Tripadvisor. Non è un ristorante ma una vera e propria enoteca che oltre a vendere prodotti tipici offre la possibilità di degustarli. Le bambine prendono un piatto di salumi umbri accompagnati dalla torta al testo e io e Emanuele prendiamo il piatto di degustazione bruschette. Accompagniamo il tutto con un bicchiere di ottimo rosso Montefalco Sagrantino. Il cibo è decisamente di qualità superiore e in tutto spendiamo € 55.

DOMENICA 29 APRILE

Dopo un’altra splendida colazione in terrazza partiamo alla volta di Spoleto dove però non ci fermiamo perché prendiamo la strada che ci porta a Monteluco. Monteluco si trova a 7 km da Spoleto in cima ad una montagna dalla cui cima si gode di una fantastica vista su Spoleto e su tutta la vallata spoletina. La giornata è limpida per cui è proprio una meraviglia. Per raggiungere il belvedere bisogna entrare in un bosco sacro, infatti anche qui a Monteluco c’è un convento francescano dove San Francesco si ritirò con i suoi fratelli in preghiera e meditazione. Anche su questa montagna ci sono infatti grotte usate fin dall’antichità dagli eremiti. Siamo arrivati quassù per cercare Don Roberto il vicario del nostro paese che lo scorso Settembre ci ha salutati per venire qui per un anno di meditazione. Purtroppo apprendiamo da un frate gentile che Don Roberto è partito proprio il giorno prima del nostro arrivo. Veniamo invitati ad assistere alla Messa così aspettiamo l’orario visitando la parte di convento aperta al pubblico dove si può vedere quanto piccole e scomode fossero le celle in cui si ritiravano San Francesco e i suoi frati. A questo punto le bambine fanno ammutinamento rifiutandosi di visitare altre chiese per cui tra le opzioni possibili di visitare Spoleto, Cascia o le cascate delle Marmore, scelgono quest’ultima. Partiamo e dopo aver percorso e ammirato valli, colline e borghi abbarbicati arriviamo nei pressi delle cascate. E’ ora di pranzo per cui ci fermiamo in un locale sulla strada chiamato il Crottino del Nera. Anche in questo locale capitiamo per puro caso e ci ritroviamo a consigliarlo a chi passasse da quelle parti. Delizioso il primo fatto con tagliatelle fatte in casa e gamberi di fiume. In 4 spendiamo € 42.

Durante l’attesa notiamo sulle pareti del locale foto di celebrità che si sono fermate qui, tra questi Roberto Benigni che girò un film in queste zone, Valerio Staffelli e il mago Casanova che venne qui quando tentò il suo numero alle cascate delle Marmore. Ripartiamo e arriviamo alle cascate ma nel frattempo hanno bloccato il rilascio dell’acqua che riprenderà alle 16.00. Facciamo il biglietto € 26 (2 adulti + 2 bambini) e approfittiamo dell’attesa per percorrere un paio di sentieri fino a raggiungere, dopo aver attraversato un tunnel, il balcone degli innamorati. Foto di rito e torniamo giù per prepararci alla riapertura dell’acqua che nel frattempo scorre tranquilla. Abbiamo letto che queste cascate, che sono il salto più alto d’Europa, non sono naturali, ma vennero fatte per “svuotare” la zona paludosa sovrastante il fiume Nera. Infatti il getto d’acqua che scende si tuffa nel fiume Nera che scorre lungo la Val Nerina che poi percorreremo per rientrare alla base. Alle 16 riaprono l’acqua gradatamente per cui non si verifica lo tzunami che ci eravamo aspettati. Ancora qualche foto con la nebbiolina prodotta dall’acqua delle cascate e ripartiamo.

Spello ci accoglie piena di gente arrivata per il ponte del 1° Maggio, un po’ di shopping, olio e prodotti tipici come i gustosissimi salumi, preparati per bruschette e siamo pronti per cena. Il centro è tutto pieno e si fatica a trovare posto. Nella parte alta del paese troviamo l’Osteria del Buchetto, posticino carino dove mangiamo molto bene spendendo poco (€ 65 in 4). Ottima la pasta fatta in casa con pomodorini e asparagi del Subasio. Sazi, facciamo ancora due passi e poi ci ritiriamo.

LUNEDì 30 APRILE

Ultima colazione vista paradiso, un saluto ai cordiali proprietari dell’hotel e partiamo. Ci aspetta però un’ultima tappa prima di tornare a casa. Infatti deviamo per Gubbio. Bellissima! Splendida la Piazza Grande da cui si gode di una vista che lascia senza fiato. Veramente una delle piazze più belle d’Italia. Bello il Palazzo dei Consoli. Raggiungiamo poi il Palazzo del Bargello con la sua piazzetta e la “fontana dei matti”. 3 giri intorno alla fontana, uno spruzzo d’acqua e si può acquistare il “diploma di matto”. Ovviamente le bambine non se lo lasciano scappare. Scarpiniamo poi fino al Palazzo Ducale e il Duomo la cui entrata si fotografa a fatica proprio perché “incassato” fra gli edifici. Riscendiamo, visitiamo la Chiesa di San Francesco che ci ha veramente accompagnato dall’inizio alla fine di questa breve vacanza e ripartiamo.

Ci restano nel cuore le emozioni e la pace che questi luoghi santi trasmettono, ci restano negli occhi il verde delle colline e l’ocra di borghi splendidi e ci restano i sapori dell’Umbria semplici ma gustosi.

Alla prossima! Rossana, Emanuele, Erica e Linda.



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