Magica Istanbul 4

Ciao, siamo Morena e Michele, quest’ anno abbiamo deciso di trascorrere il Capodanno ad Istanbul, l’antica Costantinopoli. Abbiamo prenotato un pacchetto di 5 giorni con il tour operator siciliano “I Vostri Viaggi”; 560 euro a persona comprendenti volo A/R da Palermo, 4 notti in hotel 4 stelle con colazione inclusa, trasferimenti da e...
Scritto da: Morena C. 1
magica istanbul 4
Partenza il: 28/12/2005
Ritorno il: 01/01/2006
Viaggiatori: in coppia
Spesa: 2000 €
Ciao, siamo Morena e Michele, quest’ anno abbiamo deciso di trascorrere il Capodanno ad Istanbul, l’antica Costantinopoli.

Abbiamo prenotato un pacchetto di 5 giorni con il tour operator siciliano “I Vostri Viaggi”; 560 euro a persona comprendenti volo A/R da Palermo, 4 notti in hotel 4 stelle con colazione inclusa, trasferimenti da e per l’aeroporto, visita della città di mezza giornata inclusa.

• I° giorno: Siamo partiti il 28 Dicembre di pomeriggio, compagnia aerea Windjet, con due ore di ritardo e siamo arrivati alle 23:00 ore locali (calcolate un’ora in più) al nostro hotel, il Prince, situato a Sirkeci, nelle vicinanze di piazza Sulthanamet. Una veloce rinfrescata in hotel e via alla ricerca di un ristorante dove cenare. Consigliamo il Class Kardelen Restaurant, sito in Muradiye Caddesi nr.3, dove abbiamo avuto il primo accogliente e genuino impatto con Istanbul e la sua meravigliosa gente. Non vi elenchiamo gli altri ristoranti in cui abbiamo mangiato perché ad Istanbul si mangia bene ovunque ed a basso costo. Abbiamo assaggiato di tutto e di più, le meze (antipasti vari), il borek (pastella fritta farcita con carne oppure formaggio ed erbette), dolma (foglie di vite ripiene), kebap nelle sue innumerevoli varietà, e i buonissimi dolci inzuppati di miele e ripieni di noci e pistacchi senza tralasciare i famosi lokum.

• 2° giorno: Abbiamo partecipato all’escursione inclusa nel pacchetto di viaggio: un giro panoramico della città in pullman e la visita della moschea Suleymaniye. Questa è la moschea più importante di Istanbul, costruita in onore di Solimano il Magnifico, il suo fondatore, dal grande architetto Sinan. La moschea si presenta imponente e il suo interno luminoso; accanto c’è un piccolo cimitero e due mausolei finemente decorati contenenti le tombe di Solimano, della figlia e dei suoi successori l’uno, e la tomba della sua prima moglie, Rosselana, l’altro. Nelle vicinanze abbiamo acquistato da un venditore ambulante del “simit”, pane fragrante con semi di sesamo a forma di ciambella…Buonissimo! Dopo un pranzo veloce siamo andati a fare un giretto a piazza Sulthanamet. Qui si trovano i “gioielli” di Istanbul: la Moschea di Sulthanamet e Haghia Sofia. La Moschea Sulthanamet , detta anche Moschea Blu per via delle bellissime piastrelle blu di Iznik con cui è decorata all’interno, è uno degli edifici religiosi più celebri del mondo. I suoi interni sono sfarzosi e l’esterno, con i suoi sei minareti, raggiunge il suo massimo splendore quando è illuminata di notte. Di fronte si erge Haghia Sofia, nata come chiesa durante il periodo bizantino e trasformata in moschea dagli ottomani nel XV secolo. Ciò che colpisce di più è l’enorme spazio interno dominato da un’immensa cupola alta ben 56 metri. Bellissimi i mosaici bizantini che coprono le pareti superiori. Vicino piazza Sulthanamet si trova l’Ippodromo, di cui restano tre monumenti antichi, ovvero, l’obelisco egiziano, la colonna serpentina e la colonna di Costantino. La strada attorno alla piazza segue il percorso originale delle carrozze in gara. Nelle vicinanze dell’Ippodromo si trova la Cisterna Basilica, una cisterna d’acqua sotterranea molto suggestiva il cui tetto è sostenuto da 336 colonne, ognuna alta 8 metri. Nell’angolo a sinistra due colonne poggiano su basi a testa di Medusa, testimonianza dei saccheggi di monumenti antichi operati dai bizantini. La visita della cisterna è resa surreale dalle luci soffuse e dalla musica classica che rimbomba tra le colonne; nell’acqua sono presenti grosse carpe e pesci rossi. Dopo una breve passeggiata siamo arrivati all’ingresso principale del Kapali Carsi, il Gran Bazar, il più grande bazar al coperto del mondo con i suoi 4.000 negozi. All’interno, oltre a gioiellerie e botteghe di souvenir e artigianato locale, sono presenti banche, ristoranti caffè e in uno di questi ci siamo seduti per prendere un buon cay (si pronuncia sciai) alla mela nei caratteristici bicchierini a forma di tulipano. Un altro giretto tra i negozi e, dopo essere usciti dal bazar, siamo saliti su un taxi (ad Istanbul sono molto economici) e siamo tornati all’hotel per cambiarci…Infatti la mattina avevamo prenotato una serata con cena e spettacolo al famoso Kervansaray. Qui abbiamo cenato ed assistito ad uno spettacolo di danza del ventre, a dei balli folcloristici e all’esibizione di un simpatico cabarettista. Non fatevi ingannare da chi vi direbbe che è il solito luogo per turisti, vi divertirete molto in un ambiente molto accogliente ed un’ottima cucina.

• 3° giorno: ci siamo recati a Palazzo Topkapi, antica residenza dei sultani ottomani. Il Palazzo è costituito da quattro enormi cortili: nel primo cortile, appena fuori le mura del Palazzo, si trovano la chiesa bizantina di Haghia Eirene, il Museo Archeologico, caffè e negozietti di souvenir e il grande parco Gulhane; nel secondo cortile, dentro le mura del palazzo, ci sono l’ingresso all’harem, la mostra delle armi e armature dei sultani, le cucine in cui sono esposte ceramiche, oggetti in vetro e argento e una sala (il Divano) in cui si incontravano i visir del consiglio imperiale. Attraverso la Porta della felicità si accede al terzo cortile. Qui si trova la biblioteca di Ahmet III° con la bella fontana posta sotto il suo ingresso principale; la mostra dei costumi imperiali, che è esposta nella Sala dei Paggi, in cui sono custoditi i bellissimi abiti dei sultani; il Padiglione del Sacro Mantello, in cui si trova il mantello di Maometto, custodito in un cofanetto, due spade del profeta, alcuni peli della sua barba e il calco del suo piede; la Tesoreria in cui sono esposti il famoso pugnale di Topkapi, costruito per essere donato allo Scià di Persia, che però morì prima di riceverlo, preziose brocche d’oro tempestate di pietre preziose, una raccolta di piume ingioiellate che impreziosivano i turbanti del sultano, il diamante del Cucchiaio a 86 carati e tanti altri tesori. Il quarto cortile è formato da giardini con diversi padiglioni tra cui il Padiglione della circoncisione, il Padiglione Bagdad costruito da Murat IV° per festeggiare la presa di Bagdad e il Padiglione Iftariye da cui si vede il Corno d’oro. La visita dell’harem va prenotata alla biglietteria dell’harem (ricordate di prenotare l’ingresso all’harem non appena entrati nel palazzo); ogni mezz’ora vi accede un gruppo accompagnato da una guida turca che parla inglese, e un po’ anche l’italiano. All’interno dell’harem ci sono delle belle sale decorate con le piastrelle blu di Iznik, in cui il sultano trascorreva le sue giornate, la camera da letto della madre del sultano, il bagno turco, il cortile delle concubine e quello delle favorite. Dopo la visita del Palazzo, durata ben tre ore, siamo andati e vedere il Museo delle Arti turche e Islamiche. Il museo è particolarmente rinomato per la sua collezione di tappeti, alcuni dei quali coprono pareti intere. Al pianterreno la sezione etnografica illustra lo stile di vita delle varie popolazioni turche; da non perdere la ricostruzione di una iurta, tipica tenda delle popolazioni turche nomadi. Dopo un veloce pasto a base di kebap, abbiamo fatto un salto al Misir Carsisi, il Bazar delle spezie, dove abbiamo fatto scorta di frutta secca, tè alla mela e gelsomino e di lokum, i famosi dolcetti turchi. Successivamente ci siamo incamminati verso il ponte di Galata che, insieme ad altri tre ponti, collega il centro storico di Istanbul con il quartiere moderno. Il ponte era affollato di pescatori e da questo abbiamo ammirato un panorama mozzafiato. Con un taxi siamo arrivati a piazza Taksim, il cuore del moderno quartiere di Beyoglu;da qui ci siamo incamminati verso la pedonale Istiklal Caddesi , la strada principale del quartiere, dove si trovano bei negozi, ristoranti e caffè. Al termine di una lunga passeggiata abbiamo deciso di visitare il quartiere di Ortakoy, antico sobborgo di pescatori. La vita si concentra nella piazza sulla banchina, che sino a poco tempo fa era affollata dei pescatori intenti a scaricare il pesce. Sul lungomare, pieno di ristorantini e bar, è situata la graziosa Moschea Mecidiye, che si erge sotto uno dei due enormi ponti sul Bosforo che collegano la parte europea con quella asiatica. Poiché si stava avvicinando l’ora di cena ci siamo recati a Kumkapi, quartiere famoso per i suoi innumerevoli ristorantini di pesce. Dopo avere letto alcuni menù e i prezzi delle pietanze, ci siamo decisi ad entrare in un ristorante in cui tre musicisti intrattenevano i commensali con le loro belle melodie turche. La cena è stata buona anche se, a mio avviso, un po’ cara. Stanchi e con i piedi doloranti per la giornata appena trascorsa, siamo tornati in hotel. • 4° giorno: Dopo un’abbondante colazione siamo andati ad Eminonu, punto d’imbarco dei traghetti che navigano lungo il Corno d’oro e il Bosforo, con l’intenzione di fare una piccola crociera.

Dopo aver contrattato con un tizio sul prezzo della gita, ci siamo imbarcati su un traghetto che compiva il giro del Bosforo in tre ore, effettuando una fermata di un’ora presso il Forte d’Europa.

La crociera è stata molto carina; abbiamo avuto la possibilità di ammirare un panorama bellissimo della città e di fotografare i bei palazzi che si trovano lungo le rive, tra i quali il Palazzo Dolmabahce e quello di Beylerbeyi.

Al termine della crociera siamo andati a vedere la famosa Torre di Galata, eretta dai genovesi nel 1348 per controllare il quartiere di Pera.

Un ascensore porta alla sommità della torre da cui si possono ammirare i monumenti di Istanbul;l’ottavo e il nono piano sono occupati da un ristorante e da un nightclub.

Un altro luogo da non perdere è la Chiesa del Santo Salvatore in Chora,risalente all’xi secolo.

La chiesa presenta all’interno affreschi e mosaici bizantini molto belli raffiguranti la vita di Cristo e della Vergine.

Nelle vicinanze della chiesa c’era un negozio di ceramiche di proprietà di una signora napoletana simpaticissima, straripante di bei soprammobili;dopo una allegra chiacchierata abbiamo deciso di acquistare un grande vaso blu e bianco dipinto a mano ed uno più piccolo prodotti a Kutahya alla modica cifra di 200 euro…Ma ne valeva la pena! A fine giornata abbiamo fatto un ultimo salto al Gran Bazar per acquistare gli ultimi regali da portare a casa: una brocca di ottone lavorata a mano, un pugnale, un macinacaffè d’ottone, dei copricapo colorati per i nipotini e poi…Di corsa verso l’albergo per prepararci per il veglione! Elegantissimi siamo saliti su un taxi che ci ha portato al Ciragan Palace, ex palazzo ottomano trasformato in hotel di lusso.

Abbiamo cenato in uno dei ristoranti dell’hotel, il Lalidan, assaporando caviale del Mar Caspio, sushi, aragosta e un’infinità di deliziosi piatti della cucina internazionale e turca.

I vini e le bevande erano costosissimi…Abbiamo pagato 42 euro per due bicchieri(non bottiglia)di vino e una bottiglietta d’acqua! Un gruppo musicale e una danzatrice del ventre allietavano la serata e a mezzanotte, mentre ballavamo, abbiamo brindato felici al nuovo anno! Dalle finestre si vedevano i fuochi d’artificio sparati in Asia, così ci siamo precipitati fuori per ammirarne i colori.

Ancora qualche ballo e siamo ritornati in albergo.

• 5° giorno: L’ultimo giorno abbiamo visitato la Moschea di Rustem Pasa, approfittando del poco tempo che ci rimaneva prima di rientrare in Itlia.

La moschea si trova ad Eminonu, vicino il Bazar delle spezie, ed è davvero imperdibile:l’interno è completamente rivestito da piastrelle di Iznik coloratissime e da molti è paragonata, in quanto a bellezza, alla Moschea blu, anche se è piuttosto piccola.

Tornando in albergo ci siamo fermati in una bottega dove abbiamo comprato una bottiglia del famoso Raki, una specie di grappa all’anice da bere diluita nell’acqua.

Intorno alle ore 13:00 siamo stati accompagnati in aeroporto e alle ore 16:00 è iniziato il volo di ritorno.

Che tristezza il rientro a casa! Istanbul è una città magica…Andateci!Ciao!



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