Istanbul: europa o asia?

Mercoledì 18/05/2005 Partenza da Bologna per Istanbul con la compagnia aerea battente bandiera austriaca, scalo a Vienna; Arrivo in città (attenzione a ricordarsi di fare il visto d’ingresso (VISA) all’aeroporto che costa € 10,00 e vale per tre mesi) accolti da una coltre di smog disumana, taxi (a buon mercato e molto veloci) arrivo...
Scritto da: bestia
istanbul: europa o asia?
Partenza il: 18/05/2005
Ritorno il: 22/05/2005
Viaggiatori: in gruppo
Spesa: 1000 €
Mercoledì 18/05/2005 Partenza da Bologna per Istanbul con la compagnia aerea battente bandiera austriaca, scalo a Vienna; Arrivo in città (attenzione a ricordarsi di fare il visto d’ingresso (VISA) all’aeroporto che costa € 10,00 e vale per tre mesi) accolti da una coltre di smog disumana, taxi (a buon mercato e molto veloci) arrivo all’albergo Ferhat – ve lo consiglio – in pieno centro (con poche pretese ma a due passi da S. Sofia, Topkapy e dalla Moschea blu).

Giro serale in città cena – in un locale a due passi, carino e conosciuto dal portiere (addirittura lo stesso ha telefonato al ristorante per noi, e un cameriere ci ha fatto strada).

Lo stesso portiere ci ha proposto per i giorni seguenti un’escursione in battello sul Bosforo con pranzo e passaggio nella parte asiatica della città, il tutto per €. 45,00 anziché €. 50,00 e noi accettiamo curiosi.

Alcuni dati: Abitanti circa 17 milioni – 3000 moschee – Moschea di Solimano 8.500 posti Il cambio è circa €. 1,00 = 1,70 lire turche all’ufficio del cambio mentre in albergo ve ne danno 1,60.

Non c’è la metro ma i taxi (tacsi) sono convenienti.

Giovedì 19/05/2005 Visita nella parte nord della città alla Torre di Galata (Galata Kulesi), che dai suoi 68 m d’altezza (salita in ascensore) si ha una visuale di 360 gradi sull’intero agglomerato urbano, ritorno in centro.

Visita della Basilica di S. Sofia che contiene al suo interno un museo (9 lire turche), visita della Moschea blu (Sultan Ahmet Camii) – stupenda – con offerta libera, giretto nell’antistante parco (era un ippodromo romano) con tre obelischi.

Impressioni: Il centro della città è molto ordinato e abbastanza pulito, ormai si respira quasi un’aria europea, si vede molto bene l’enorme sforzo che i turchi stanno facendo per fare vedere agli stranieri che sono pronti per entrare in Europa; ma per le strade cittadine c’è molta polizia anche armata e questo è un segnale (quasi di repressione).

Intanto dall’alto dei minareti i Muezzin chiamano i fedeli alla preghiera…E molti rispondono, abbandonano quello che stanno facendo e vanno alla più vicina moschea; è una cosa impressionante… La città con nostra gradita sorpresa è molto verde, con parchi, giardini e viali alberati.

Venerdì 20/05/2005 Gita Ritiro di buon mattino davanti all’albergo, giro al Bazar delle spezie o Bazar Egiziano, interessante – , saliamo su un battello che ci mostra un’ampia panoramica della città dal Bosforo; (pranzo scadente).

Pomeriggio interessante con visita ai giardini e al Palazzo Dolmabahce Sarayi (residenza imperiale degli ultimi sultani ottomani poi divenuto dal 1923 anno di proclamazione della repubblica, residenza presidenziale) .

Il Passaggio nella sponda asiatica crea una sensazione strane e allo stesso tempo bellissima; un breve tratto di mare divide Europa ed Asia !!! (si pagano tre lire turche in direzione Asia; il ritorno è gratis ?!?) sosta in un punto panoramico per foto e spuntino, rientro in albergo. Per la cena siamo andati al ristorante Sarnic, di fianco a S. Sofia, bellissimo locale ricavato all’interno di una cisterna romana per l’acqua, con scenografia araba e piatti tipici molto buoni – a buon mercato.

Sabato 21/05/2005 Visita della Yerebatan Sarnici (la più imponente e vasta cisterna bizantina sotterranea di Istanbul) sempre nelle vicinanze di S. Sofia, costo 8 lire turche oppure 10 €. Ma ne vale veramente la pena.

Al suo interno, che assomiglia ad un contenitore segreto più che ad una cisterna di epoca romana, grazie ad una sapiente illuminazione, e alla musica di sottofondo la visita di questo ambiente diventa molto suggestiva; al suo interno vi sono due monumentali teste di Medusa che si trovano nella parte opposta rispetto all’entrata.

E finalmente il Topkapy (Porta del cannone) – simbolo di Istanbul e costruito nell’area dell’Antica Bisanzio (12 lire turche il palazzo, 10 lire il tesoro e altre 10 lire l’Harem) prima di varcare l’ingresso delle mura notare la splendida Fontana di Ahmet III sulla destra . Noi abbiamo visto solo il palazzo malauguratamente, perché non abbiamo compreso le indicazioni alla biglietteria .

All’entrata si devono prendere i tre biglietti separati (o per lo meno due – il Palazzo e l’Harem) e se non si prende subito il biglietto per l’Harem si rimane fuori; funziona così: il biglietto ha una data per il suo ritiro e l’entrata è suddivisa per gruppi da 60 persone ogni due ore; così dovendo aspettare troppo tempo per il prossimo turno ce ne siamo andati (peccato ‘!?) . Sempre nelle vicinanze vi è il Gran Bazar, enorme intreccio di viuzze, vicoli e negozi, completamente coperto, sembra un universo a parte all’interno della città.

Si compra di tutto, i turchi sono molto amichevoli – anche qui come in Grecia vige il detto adattato :” italiano Turco una faccia una razza” , il vociare dei venditori, i colori e i profumi delle spezie rendono unico questo enorme posto. Ci hanno venduto di tutto; tappetini, profumi, spezie e la contrattazione è il biglietto di ingresso per entrare nello loro grazie. E’ “obbligatorio” mercanteggiare sul prezzo ed è molto divertente. Da qui abbiamo raggiunto a piedi, la Moschea di Solimano il Magnifico (Suleymaniye Camii) bellissima per la sua imponenza, anche qui c’è l’offerta libera.

Alle sue spalle sorge il cimitero che racchiude la Tomba di Solimano (Turbe di Solimano) .

Cena al ristorante Rami, eccezionale ristorante con vista direttamente sulla Moschea Blu, servizio impeccabile, cibo ottimo e prezzi per nostra grande sorpresa molto bassi – si consiglia la prenotazione.

Domenica 22/05/2005 ultimo giorno ! Non potevamo andarcene da Istanbul senza aver assistito ad una preghiera musulmana ! Così oggi c’è stata questa opportunità e noi l’abbiamo colta al volo; grazie all’amicizia che abbiamo stretto con una guardia della Moschea, che ci ha fatto sedere in prima fila subito dopo la “linea rossa” (confine con lo spazio riservato esclusivamente agli islamici praticanti). La preghiera è durata circa 20 minuti, ed è stato interessante osservare con quanta fede e impegno queste persone si piegano e chinano il capo con un ritmo particolare e con angolazioni differenti quasi a volersi offrire totalmente alla loro fede.

Bene qui termina il mio racconto e insieme il nostro bellissimo viaggio, concludo con la frase Istanbul : Europa o Asia ?



    Commenti

    Lascia un commento

    Leggi anche