Magica Turchia 4

Tre amiche, in giro per il Paese
Scritto da: dafna977
magica turchia 4
Partenza il: 28/05/2013
Ritorno il: 08/06/2013
Viaggiatori: 3
Spesa: 1000 €
Ecco arrivato finalmente il giorno della partenza. Dopo tanto tempo dedicato a letture, ricerche di consigli ed informazioni, decisione dell’itinerario, prenotazioni di alberghi e voli, un viaggio tanto sognato sta diventando realtà.

Partecipanti:

Dafna, Sara e Sabrina

Itinerario:

Partenza 28/5/2013-Rientro 8/6/2013

Istanbul 1 notte; Goreme 3 notti; Pammukale 1 notte; Fethiye 3 notti; Istanbul 1 notte

Spese (720 euro totale):

Volo Alitalia Genova-Istanbul con scalo a Roma (179 euro); Alberghi prenotati tramite www.booking.com (110 euro); Assicurazione sanitaria tramite www.columbusassicurazioni.it (25 euro); Trasferimenti interni tramite pullman prenotati in loco (58 euro) – Volo Pegasus Fethiye-Istanbul (25 euro); Altre spese (200 euro +120 euro mongolfiera).

Parto da Genova il 28/5/2013 e raggiungo le mie due fantastiche amiche che sono a Istanbul già da due giorni… speriamo non abbiano combinato troppi guai!

Dall’aeroporto di Atatulk raggiungo l’albergo prendendo la metro fino a Zeytinburnu (6° fermata), poi tram fino a Gulhane. Il prezzo per ogni corsa è di 1,20 euro.

Soggiorneremo una notte al Yeni Hostel (15 euro/notte) nel cuore di Sultanahmet, parte storica di Istanbul, per ripartire il giorno dopo verso la Cappadocia.

Salam alecum Istanbul!

Sempre vivace, trafficata ed affascinante, dopo tre anni ritorno nella città a metà tra Oriente e Occidente.

Un giorno e mezzo è troppo poco per chi ovviamente visita Istanbul per la prima volta ma, per me rappresenta un dolce assaggio turco prima di raggiungere la Cappadocia.

Istanbul è una città fantastica, ti innamori a prima vista, occorre perdersi nelle sue strade affollate di venditori che cercano di attirare la tua attenzione in ogni modo, farsi travolgere dai tanti colori, profumi e sorrisi e i richiami alla preghiera dei fedeli dai minareti per assaporare tutto ciò di meraviglioso che questa città offre.

Istanbul si gira comodamente a piedi, altrimenti è ben servita di tram, metro o battelli.

Non lasciare questa città senza aver visitato la Moschea Blu, la Basilica di Santa Sofia, il Palazzo Topkapi, la Cisterna Basilica, il Gran Bazar e il Bazar delle Spezie, la Moschea di Sulimano il Magnifico, il ponte e la Torre di Galata, una gita sul Bosforo, e soprattutto senza aver assaggiato i suoi dolci tipici, Halva e Baklava.

Il magnetismo di Istanbul, la sua storia lunghissima che ha visto succedersi culture e civiltà, l’intreccio e mescolanza di popoli, l’hanno resa ricca e preziosa. Non finisce mai di sorprenderti.

Ceniamo al “Tarihi Sulthanamet Koftecisi” in Divanyolu Cad 12, all’altezza della Moschea Blu, dove ordiniamo un piatto a base di carne e insalata, accompagnato da riso, tutto delizioso al prezzo di 8 euro a persona.

29/5

Abbiamo prenotato il pullman con Suha Turizm al costo di 28 euro per Goreme in una delle tante agenzie che si trovano a Sulthanamet in Divanyolu Cad. Ci sono altre compagnie che coprono la tratta ma, non tutte offrono un servizio navetta fino all’ Otogar (stazione da cui partono i pullman), che altrimenti sarebbe un po’ lontano da raggiungere.

Con due ore di anticipo rispetto all’orario di partenza, comprensibile considerato il traffico della città, ci facciamo trovare davanti all’agenzia e alle 20.30 si parte.

Il pullman è molto confortevole, effettua più soste in autogrill durante il viaggio, una hostess offre bevande e snack, inoltre i sedili reclinabili sono dotati anche di TV (lingua turca) dietro ogni schienale. Il viaggio è lungo e stancante, ma ne vale la pena considerando il prezzo e il tempo guadagnato.

30/5

Alle 8.30 del mattino siamo a Goreme. Si presenta come un piccolo villaggio abbastanza turistico e ben servito ma ciò che colpisce di più è il paesaggio fantastico con formazioni rocciose di colore chiaro e l’abbondante vegetazione tutta intorno. Date le distanze relativamente contenute le guide consigliano di soggiornare a Goreme o Uchisar come base di partenza, muovendosi da lì ogni giorno per le escursioni. Si possono effettuare passeggiate con una guida o come noi, decidere di spostarsi autonomamente senza trovare alcuna difficoltà. L’albergatore del Cave Life Pension (15 euro/notte) ci viene a prendere e ci porta in albergo. Qui alloggeremo tre notti, il personale è gentilissimo, ci vengono offerte tutte le informazioni utili durante il soggiorno e la colazione a buffet si terrà in terrazza con una meravigliosa vista sulla valle. Dopo un paio d’ore di riposo, ci dirigiamo per una passeggiata nella Love Valley. Un autobus parte da Goreme fino al punto di partenza del sentiero. Il prezzo per ogni corsa è di 1 euro. La passeggiata sarà meravigliosa tra le formazioni rocciose di tufo che si sono create nel tempo con l’erosione di acqua e vento, la natura è incontaminata e in questo periodo dell’anno i colori e il contrasto tra la vegetazione e le rocce è magico. Il percorso è di 4,5 km, il sentiero non è segnalato ma, la direzione non è molto difficile da intuire, essendo una valle. Giunte alla fine si può andare a piedi lungo la strada provinciale o riprendere l’autobus per Goreme. La giornata finisce qua e dato che la stanchezza è tanta andremo a dormire presto per iniziare una nuova avventura il giorno dopo ma, un meritato bagno turco è quello che ci vuole all’Hammam di Goreme (20 euro).

31/5

Dopo una bella colazione in terrazza oggi decidiamo di visitare Zelve, con il suo museo a cielo aperto, e di fare una passeggiata fino a Cavusin, passando da Pasabagi.

L’Open Air Museum costa 4 euro, si tratta di un villaggio antico dove abitazioni, grotte con frantoi e mulini, chiese rupestri con tracce di affreschi sono scavate in spettacolari formazioni rocciose sovrastate da coni, pinnacoli e “camini di fata”. Dopo la visita, che richiede 1 ora circa, pranziamo in uno dei chioschi che si trovano in prossimità dell’ingresso al museo gustando un ottimo Gozleme preparato al momento, ripieno di formaggio e spinaci, piatto tipico, simile ad una crepe deliziosa. Proseguiamo poi a piedi da Zelve verso Pasabagi, dove troviamo una valle spettacolare con imponenti camini delle fate e al di sopra un maestoso, quasi lunare paesaggio di morbide rocce di tufo chiaro. Saliamo e da li si può ammirare un panorama mozzafiato su tutta la valle. Proseguiamo poi percorrendo un sentiero in piano fino a Cavusin. Lungo la strada incontriamo un simpatico signore sotto un piccolo chiosco, ci mostra il suo terreno riccamente coltivato e lo salutiamo dopo avergli comprato mandorle e apple tea di sua produzione. Da Cavusin si può raggiungere Goreme a piedi o in autobus. Nella parte alta di Goreme, poco sopra il nostro albergo, si trova un punto panoramico da cui ammiriamo il tramonto sulla valle. Se nel frattempo vi viene voglia di bere qualcosa consiglio di acquistarlo prima in città altrimenti lassù troverete un chiosco con prezzi folli. Anche stasera andremo a dormire presto dato che la sveglia domani mattina sarà all’alba per il giro in Mongolfiera che abbiamo prenotato tramite l’albergo con “Kayabaloon” al prezzo di 120 euro.

1/6

Alle 4.30 del mattino un pulmino verrà a prenderci in albergo per portarci al campo da dove partono le mongolfiere. La compagnia è molto seria, il personale preparato e professionale ci trasmetterà tranquillità e ci preparerà a questa esperienza meravigliosa che consiglio vivamente. Il pilota ci ha messo a nostro agio ironizzando e sdrammatizzando l’esperienza che mette comunque un po’ di tensione. Arrivate al campo ci viene offerta una colazione. Gli addetti controllano l’andamento dei venti lanciando un palloncino in aria e iniziano a preparare le mongolfiere che da distese a terra vengono gonfiate con potenti getti d’aria fino ad alzarle completamente. Una volta pronte saliamo nella cesta di vimini con una decina di altre persone. Dall’alto si può ammirare un panorama incredibile, si rimane senza fiato, non si riesce a descrivere a parole l’emozione che si prova, si avverte un silenzio ed una pace mai provata. Circondate da altre mongolfiere che riempiono il cielo, proviamo un’esperienza unica che ci regala un’ora di magia, galleggiando tra una valle e l’altra, leggeri e liberi, talvolta più alti, talvolta più bassi, o talmente vicini ai camini che sembra quasi di sfiorarli. Dopo questa stupenda avventura prendiamo l’autobus da Goreme cambiando a Nevsehir fino a Devinkuyu dove visiteremo la città sotterranea risalente al VIII secolo. Il prezzo d’ingresso è di 6 euro, le scale scendono di 8 piani in profondità fino a 85 metri, tra cunicoli e stanze sotterranee. Si trovano stalle, mangiatoie, abitazioni, cucine e antiche chiese raggruppate intorno ad un camino di aerazione. Riprendiamo il bus fino a Nevsehir, città moderna e capitale della regione, dove ci fermiamo a mangiare un kebap locale. Ci dirigiamo quindi a Uchisar, villaggio in posizione panoramica con la sua rupe, chiamata castello, che visiteremo al costo di 2 euro. Dalla cima si può ammirare il panorama su tutta la valle circostante. E’ possibile ritornare a Goreme attraversando la Pigeon Valley ma, decidiamo di prendere l’autobus rimandando la passeggiata al giorno successivo. Ceniamo a Goreme al “Cappadocia Cuisine” dove abbiamo ordinato un piatto di carne e polpette in casseruola, tipico della zona, accompagnato da vino locale spendendo 10 euro a persona. Nonostante il ristorante sia consigliato da TripAdvisor, in realtà non siamo rimaste molto soddisfatte, la qualità dei piatti è nella media ma, l’atmosfera del posto, anche se abbastanza turistica, risulta comunque piacevole.

2/6

Cerchiamo di sfruttare al massimo la giornata dato che questa sera prenderemo il pullman per Pammukale. Dedicheremo la mattina ad un’escursione nella Pigeon Valley. Da Goreme è molto facile raggiungerla a piedi. Una passeggiata ben indicata di 30 minuti in una valle incantata, nella natura incontaminata, con stupende formazione rocciose di colori con gradazioni di grigio chiaro che con l’azzurro splendente del cielo e la natura verde e fertile creano un contrasto fantastico. Lungo il tragitto incontriamo Hasan, un simpatico signore che gestisce un chiosco molto rustico, attratte dalla sua originale simpatia decidiamo di fare una sosta e concederci un apple tea circondate da natura e uccellini. Ci regalerà anche alcuni souvenir, salutiamo il nostro nuovo amico e torniamo a Goreme. Un ultimo saluto al panorama della città e ci prepariamo alla partenza. Ceniamo al “Koy Evi Restaurant” (www.cappadociakoyevi.com), un delizioso ristorante con una terrazza elegante e scenografica proprio accanto al nostro albergo. Ci verranno offerti Gozleme preparati al momento e ordiniamo alcuni piatti locali al prezzo di 8 euro a persona. Abbiamo prenotato il pullman a Goreme il giorno prima con Metro Bus al costo di 20 euro. Alle 20.00 partiamo e in 10 ore, dopo alcune soste e cambio a Denizli siamo a Pammukale.

3/6

Pammukale è la più importante stazione termale della Turchia ma, anche un sito archeologico e naturalistico di grande rilievo. Il personale dell’albergo ci viene a prendere alla stazione dell’autobus. Alloggeremo al Dort Mevsim Hotel (12 euro/ notte). Sistemiamo i bagagli e dopo colazione usciamo per visitare il parco che comprende Hierapolis e le vasche termali. Il prezzo d’ingresso è di 8 euro. Dedichiamo la mattina alla visita del sito archeologico Hierapolis, città ellenistico-romana risalente al II sec a.c. Ha due entrate, una nord e una sud, oppure è accessibile salendo direttamente dal percorso che attraversa le terme. Entriamo da sud, visitiamo tutto il parco con il teatro, la basilica, il tempio di Apollo, tombe e resti della necropoli. Arriviamo fino all’entrata nord dove un servizio navetta ci riporterà indietro. All’interno del parco c’è una anche struttura con una piscina antica di acqua termale dove si può nuotare in mezzo alle rovine romane depositate sul fondale. Il posto è però molto turistico con bar, musica e stand che rovinano a mio parere l’atmosfera magica del luogo, cosi come le vasche che al pomeriggio si riempiono di numerosi gruppi turistici. Appena arrivate rimaniamo stupefatte dalla bellezza di questo posto. Un luogo spettacolare e magico, unico al mondo, con un paesaggio di un bianco abbagliante. Un gioco di terrazze sovrapposte con vasche naturali di acqua a 35°C comunicanti tra loro, scogliere e cascate di acqua cristallizzata e lucenti stalattiti di travertino. Trascorriamo il pomeriggio immerse nelle acque calde color turchese. In serata decidiamo di rimanere in albergo, dove ci viene proposta un’ottima cena a base di kofte (polpette di carne) accompagnate da insalata e riso, spendendo 13 euro a persona.

4/6

Si riparte alle 8 da Pammukale con una navetta per Denizli e da lì il pullman prenotato il giorno prima ci porterà a Fethiye al prezzo di 10 euro. Dopo 4 ore arriviamo a destinazione. Località sul mare, economica, tranquilla e abbastanza turistica, soprattutto per inglesi, che si affaccia su una bellissima baia con altre isolette. Gli autobus qui, chiamati Dolmus, sono minipulmini, costano circa 1 euro a corsa e servono molto bene tutta la città. Le fermate ufficiali esistono altrimenti, c’è la possibilità di chiedere all’autista di fermarsi a tuo piacimento. Raggiungiamo quindi l’albergo in Dolmus, dopo aver rifiutato tassisti insistenti. Alloggeremo al Ten Apart Hotel (8 euro/notte). L’albergo è molto carino, si trova a 500 metri dalla spiaggia di Calis, gli appartamenti si sviluppano attorno ad una piscina, vicino ad un supermercato ed alla fermata dell’autobus per raggiungere il centro. Pranziamo lungo la passeggiata sul mare e ci rilassiamo in spiaggia. Ceniamo al Fish Market dove è possibile comprare il pesce nei vari banchi e poi chiedere ad uno dei tanti ristoranti di cucinarlo. Un’idea molto caratteristica e suggestiva. Nella parte centrale del mercato i ristoranti sono per lo più turistici mentre in quella ortofrutticola rimangono più appartati e intimi. Decidiamo di cenare al “Oztoklu Restaurant” dove hanno cucinato orate e calamari che avevamo acquistato poco prima al banco spendendo 15 euro a persona.

5/6

Abbiamo prenotato oggi una gita in barca tramite l’albergo al costo di 16 euro. Ci siamo trovate molto bene con Sugar’s Boat (www.sugarsboat.com), l’equipaggio è stato davvero molto gentile, familiare e affettuoso. Ci hanno offerto, compreso nel prezzo un ottimo pranzo a base di carne e bruschette alla griglia ed altri piatti locali preparati sulla barca, seguita anche da una merenda con torta nel pomeriggio. Il giro viene chiamato Twelve Island Tour. Altre imbarcazioni effettuano la stessa escursione ma, se volete tranquillità, consiglio vivamente la loro, perché meno caotica, più intima e senza musica assordante.

6/6

Giornata dedicata al mare. Con un autobus arriviamo a Olu Deniz ma, volendo si può effettuare un trekking di 1 ora da Kayakoy fino a questa splendida spiaggia. Olu Deniz, chiamata anche Laguna Blu, è una lingua di piccoli ciottoli chiari, acqua color turchese, circondata da montagne ricche di vegetazione e immersa in una natura incontaminata. Purtroppo in questa località il turismo di massa, è prepotentemente presente; infatti prima di arrivare alla spiaggia, lungo la strada, si vedono molti negozi, alberghi e ristoranti. L’ingresso alla spiaggia è a pagamento, 2,5 euro. La prima parte, dove decidiamo di fermarci è libera, mentre all’estremità è attrezzata con lettini e ombrelloni. Ceniamo di nuovo al Fish Market scegliendo oggi scampi e salmone.

7/6

Sveglia presto e partenza per Istanbul con Pegasus Airline. Atterriamo a Sabiha Gokcen. Si può scegliere di prendere un pullman con Havatas che arriva direttamente a Taksim, oppure un autobus fino a Kadikoy e traghetto fino a Eminonu. Optiamo per la seconda soluzione dato che proprio in questi giorni in piazza Taksim sono in atto rivolte contro il governo. Arrivate a Istanbul, il nostro ultimo giorno di vacanza lo dedichiamo a qualche acquisto. Soggiorniamo al Cordial House Hotel (15 euro/notte). Prenotiamo il pullman tramite l’albergo che per 8 euro la mattina dopo ci porterà all’aeroporto di Atatulk. Ceniamo all’Imroz Restaurant in Nevizade Sk. accanto ad Istikal Cad. che consiglio assolutamente. Piatti tipici e cucina eccellente. Salutiamo con malinconia Istanbul e il giorno successivo ci sveglieremo molto presto per ritornare in Italia.

È stato un viaggio affascinante ed entusiasmante, i paesaggi e le persone rimarranno nei nostri cuori. Non abbiamo avvertito momenti di disagio o pericolo. Tanta è la cordialità e l’ospitalità delle persone che abbiamo incontrato, gente semplice che ci ha riempito di serenità con sorrisi affettuosi e coinvolgenti. Non dimenticheremo mai l’avventura che ci ha permesso di scoprire una piccola parte di un Paese cosi meraviglioso. In attesa per la prossima partenza…

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