Come regalo un viaggio in Turchia

Un viaggio tra la Cappadocia alla scoperta dei suoi paesaggi lunari fino alla enigmatica Istanbul accompagnati dal canto dei Muezzin
Scritto da: pelustex
come regalo un viaggio in turchia
Partenza il: 25/04/2012
Ritorno il: 01/05/2012
Viaggiatori: 2
Spesa: 500 €
Qual è il modo migliore per festeggiare la laurea? Un viaggio da turisti per caso naruralmente! Dopo un’attenta ricerca tra le mille destinazioni possibili, ecco l’idea: La Turchia! Io e il mio ragazzo ci siamo imbarcati in un impresa fai da te in un paese che non conoscevamo e che ci ha stupito. Troviamo prima di tutto (dopo lunghe ricerche lo ammetto) un volo low cost della Pegasus Airline che ci porta dritti nel cuore della Turchia. Atterriamo ad Ankara in serata. Da casa avevamo noleggiato una macchina su un sito low cost, una volta in aereoporto troviamo subito l’autista con il cartello con il nostro nome che ci accompagna alla macchina, una Renaut Symbol piuttosto vecchiotta ma che con nostra grande sorpresa non consuma un gran chè, anche perchè i prezzi della benzina li sono veramente altissimi. Lui stesso ci accompagna al benzinaio e subito dopo il pieno partiamo alla volta della Cappadocia.

La prima tappa è la bellissima Valle di Hilara, poco conosciuta ma davvero preziosa! Su consiglio della nostra guida scegliamo di alloggiare in un alberghetto proprio all’entrata della valle (Hotel çatlak). Il viaggio è stato davvero difficoltoso, più o meno tre ore su lunghe autostrade e per finire stradine tortuose dove abbiamo visto attraversarci qualsiasi tipo di animale finchè finalmente arriviamo increduli, a notte ormai inoltrata, al nostro alloggio.

Solo il giorno successivo scopriamo con nostra somma gioia che l’alloggio non è niente male e il proprietario una persona squisita, ci dispiace dover già partire alla scoperta della valle. Al modico prezzo di 5 lire turche si ha l’accesso ad una meraviglia della natura, un percorso di diversi chilometri che si snoda affianco ad un fiumiciattolo (si consiglia di andare solo nei periodi di secca) e costellata di chiese scavate nel tufo, lontano dal turismo di massa. Nel bel mezzo della valle c’è un grazioso baretto dove ci si può fermare a mangiucchiare qualcosa. Usciti dalla valle di Hilara ci dirigiamo direttamente a Goreme, il cuore della cappadocia. Decisamente più turistica di Hilara ma con un paesaggio lunare spettacolare. Prima di tutto ci concediamo una cena assolutamente Turca e poi andiamo a riposare in uno splendido hotel con tanto di camera scavata nella roccia. Camera spettacolare ma soprattutto super economica!

Il giorno dopo ci avventuriamo in una passeggiata tra i camini delle fate e la visita al museo a cielo aperto (ingresso €6) dove si possono ammirare le più belle chiese di tutta la Cappadocia, un complesso monastico scavato nella roccia. Consigliamo però di andare nelle ore di minore affluenza per evitare le orde di comitive.

Goreme e Uçhisar distano solo 3 km, ma quest’ultima è un paesino tranquillissimo dove l’unica cosa di rilievo, a parte i gentilissimi abitanti, è una fortezza scavata nella roccia. Dalla cima si può ammirare quasi tutta la Cappadocia. Noi abbiamo dormito a Uçhisar la notte seguente anche se per la bellezza e pulizia delle strutture forse è meglio fermarsi a Goreme.

Tornando verso Ankara prima di avventurarci verso Istanbul ci fermiamo a visitare la città ipogea di Derinkuyu (Ingresso €6). Scopriamo che in Cappadocia c’è solo l’imbarazzo della scelta e che la maggior parte delle città sotterranee è aperta al pubblico. E’ una visita molto interessante consigliata solo per chi non è claustrofobico. Questa città sotterranea si estende fino a 85 metri (solo 8 aperti) di profondità e i corridoi sono molto stretti e bassi, difficilmente percorribili. Un guardiano del posto si propone di farci da guida turistica ma noi preferiamo continuare da autodidatti. Che strano pensare che li vivevano vere e proprie comunità di 10000 persone! Torniamo in serata fino ad Ankara dove lasciamo all’agenzia la macchina e paghiamo il conto di € 90 per 3 giorni di noleggio. Da lì ci spostiamo fino all’Otogar di Ankara, tre piani di sportelli di agenzie di pullman che effettuano lo spostamento Ankara-Istanbul. I prezzi sono trattabili. Con €10 effettuiamo tutto il tragitto con tanto di spuntini a bordo.

A mezzanotte partiamo per Istanbul, l’unica pecca del viaggio è che ci hanno venduto due posti separati. Il viaggio dura circa 7 ore e non incontriamo nessun turista e ne tantomeno qualcuno che parli Inglese; infatti non capiamo dove scendere e ci troviamo al capolinea alla periferia di Istanbul, in un prefabbricato in costruzione circondati da persone che vogliono accompagnarci col proprio taxi al nostro ostello stanchi e abbastanza impauriti non ci resta che affidarci ad uno di loro. Ci portano a destinazione senza farci pagare nulla con nostra grande sorpresa. Arriviamo finalmente in Ostello (Neverland, camere private con bagno) dove ci docciamo e riposiamo qualche ora.

Ad Istanbul ci fermiamo tre giorni dove cerchiamo di concentrare il meglio di una città enigmatica, visitiamo in dapprima il quartiere considerato più moderno poichè l’Ostello è vicino a Istikal Caddesi e poi ci dirigiamo alla torre di Galata che ci offre una vista sulla città anche se per salire ci chiedono ben 9 euro, forse un po’ troppo. Mangiamo un buon Kepab al volo accompagnato da ottimo Chai, e poi visitiamo la moschea Nuova e la Moschea Blu che sfortunatamente era già in chiusura. La sera scegliamo uno dei tanti localini che offrono piatti a buon prezzo e ci godiamo la vista dei Santa Sofia e della Moschea Blu Illuminate.

Il giorni successivo decidiamo di visitare il palazzo Topkapi, un palazzo che ci lascia senza fiato e che necessita un’intera giornata per una visita approfondita. Visitiamo inoltre il mercato delle spezie e la cisterna, davvero suggestiva!

L’ultimo giorno non vogliamo perderci la famosa crociera sul Bosforo, scegliamo di evitare le navi per turisti e optiamo per un battello di linea molto meno caro. Sfortunatamente il tempo non è bellissimo quindi non possiamo goderci appieno lo spettacolo. Per concludere la nostra giornata facciamo un giro di Shopping al Gran Bazar, dove si fanno affari d’oro ma bisogna saper contrattare… tornando verso l’ostello però ci perdiamo tra le viuzze della città e finiamo nella zona universitaria dove scopriamo una bellissima moschea, la moschea di Sultanamet, a mio avviso la più bella. Concludiamo con un ultimo pranzo tipico in un localino davanti alla moschea e godendoci l’ultima passeggiata in questa magica città ci dirigiamo in ostello… il giorno dopo ci aspetterà l’aereo per casa, direttamente da Istanbul.

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Istanbul

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Illuminazione notturna

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Vista Cappadocia

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Natura

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Spezie & sapori

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abitazioni un po' differenti

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Moschea Nuova



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