snapshot from istanbul

O Lo skyline.. Ornato dai minareti delle moschee che rendono il profilo della città differente in ogni momento della giornata: imponente a mezzogiorno quando si staglia contro un cielo azzurro alternato dal volo dei gabbiani….misteriosa nel celeste che sfuma verso il rosa del tramonto…..romantica nel buio della notte … o L’oro...
Scritto da: AnnaPaola
snapshot from istanbul
Partenza il: 14/04/2009
Ritorno il: 17/04/2009
O Lo skyline.. Ornato dai minareti delle moschee che rendono il profilo della città differente in ogni momento della giornata: imponente a mezzogiorno quando si staglia contro un cielo azzurro alternato dal volo dei gabbiani…Misteriosa nel celeste che sfuma verso il rosa del tramonto…Romantica nel buio della notte … o L’oro sfavillante del Palazzo Topkapi, delle stanze imperiali decorate con mosaici floreali multicolori…Il verde accecante dell’enorme smeraldo dell’omonimo pugnale…

o La Cisterna Basilica, buia e tetra, umida e penetrante…Pesci apparentemente impazziti che si dimenano nell’acqua sotto le passerelle di legno…La colonna Medusa…Il rosso infernale…Era così l’inferno di Dante?…

o Il silenzio assordante all’interno della Moschea Blu, le donne con il capo coperto separate dagli uomini che pregano inginocchiati verso la Mecca, dopo essersi lavati meticolosamente piedi, braccia e collo nelle fontanelle del cortile antistante l’ingresso della moschea… o La moschea Ortakoy illuminata, affacciata sul mare con alle spalle un enorme e moderno ponte sospeso che protende verso l’Asia…Nella notte bagnata da una pioggia fine…

o I colori, la confusione, gli odori, i profumi, i suoni, le voci di chi vende e chi compra, di chi fa affari e di chi si ..Non li fa..Nel Gran Bazar e nel Bazar delle spezie…

o Il piacere di gustarsi, stanchi ed affamati dalle estenuanti trattative nel bazar un ottimo kebab, dissetarsi con un fresco succo di melograno, lasciarsi andare con i fumi saporiti e sognanti del narghilè… o Il lamento..O piuttosto una melodia?? delle preghiere che si diffonde nell’aria attraverso i megafoni posti sui minareti…Chi si ferma ed inizia a pregare…Chi prosegue nell’attività quotidiana… o Il contrasto delle coste dei due continenti Europa ed Asia contrapposti uno all’altro ammirato dal Bosforo in barca…

o La preghiera dei monaci dervisci, che ballando con le ampie gonne bianche, ruotano vorticosamente e senza tregua lasciandosi trasportare verso l’alto, verso l’estasi divina, in un’ atmosfera da “giallo” nella stazione dell’Orient Express..

o Le donnone seminude che ti strapazzano, ti massaggiano e ti lavano il capo nell’umidità asfissiante nell’hammam..E ti lasciano poi abbandonata sul marmo centrale con lo sguardo fisso sulla volta alta decorata da stelle e lune e la mente libera da qualsiasi forma di stress… o I tulipani ..Rossi gialli viola… che nel tragitto da e verso l’aeroporto colorano le strade, rendendo anche gli angoli più tristi e aridi della periferia meno desolati…Chissà cosa c’è ora dopo le tremende alluvioni di questi giorni…



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