Romani, Vandali, Bizantini, Arabi, Ottomani e Francesi: sono i popoli che hanno lasciato il segno su questa terra. E chi visita per la prima volta il Paese resta stupito dalla molteplicità di tradizioni, culture e splendidi monumenti lasciati in eredità. Se poi aggiungete il sole che splende tutto l'anno e l'incanto del deserto...
Kairouan è soprannominata la "città delle trecento moschee". Vista dall'alto, la Medina offre lo spettacolo sorprendente di una moltitudine di cupole bianche disseminate tra terrazze, che segnalano le tombe di santi musulmani e di "Zaouias", edifici dedicati a maestri spirituali che hanno dispensato insegnamenti religiosi a Kairouan. È considerata la quarta città santa dell’Islam per la presenza della Grande Moschea, la più antica del Nord Africa. Nel 1988 è stata iscritta dall'Unesco tra i patrimoni dell'Umanità. La città vecchia di Kairouan ha affascinato molti artisti. Essa vanta una bellezza particolare e misteriosa da scoprire passeggiando tra le sue stradine, oltrepassando passaggi, volte e cupole scanalate di un abbagliante colore bianco. Passaggi segreti che si collegano tra loro in curiosi giochi architettonici, sotto l'ombra protettiva della Grande Moschea. La Grande Moschea è il simbolo di Kairouan, sia per il suo prestigio religioso, sia per la sua importanza storica e la sua architettura. La prima cosa che si nota è la forma imponente del minareto, a tre piani, simile ad un antico faro. Altrettanto imponenti sono le dimensioni del maestoso cortile interamente circondato da arcate disegnate e dove si aprono antiche porte di legno scolpito che immettono alla sala della preghiera. All'interno di questa troviamo 414 pilastri, di epoca romana e provenienti da Cartagine, tutti diversi l’uno dall’altro, sorreggono archi a ferro di cavallo. La città deve la sua importanza storica alla dinastia degli Aglabiti, fondata nell'800, che fece di Kairouan la capitale di una provincia indipendente. Il nome degli emiri aglabiti è rimasto legato ai larghi bacini circolari situati nella periferia della città; la più grande di queste cisterne ha un diametro di 128 metri, al centro c'era il padiglione dove i sovrani si rilassavano nelle sere d’estate. Una delle cupole della Medina ospita un venerato pozzo, antico quanto la città stessa, il pittoresco Bir Barrouta, la cui acqua è sacra: l'acqua è pescata ancora oggi da una "noria" spinta da un dromedario.